Buongiorno a tutti!Chi vi parla è angelofdarkness97^^Sono felice di poter partecipare a questa storia, ed ora "godetevi"il mio capitolo!
Rina

I giapponesi erano ancora sconvolti dalla notizia, ed alcuni si erano anche messi a ridere.
Fudou ghigno divertito “Scusi signora Martinelli, ma ci stà prendendo in giro?Tutto il mondo del calcio sa che le ragazze non sono tagliate per il calcio” Anita lo fulminò con lo sguardo “Giovanotto non si sottovaluta mai l’avversario, potranno essere anche delle ragazze ma hanno grinta da vendere e anche se le riuscisse a battere non avrebbe il diritto di dire una cosa simile” Fudou s’infuriò, ma prima che potesse replicare Mark lo fermò ridendo in modo un pochino isterico “Lo perdoni Anita, ma sa è un po’…stordito per il jet-leg e non sa cosa dice…” Anita annui ancora con lo sguardo furente verso Fudou.
“Dunque ora se mi seguite vi accompagnerò all’istituto, dopo che vi avrò assegnato le camere potrete riposarvi” i ragazzi entusiasti seguirono la direttrice verso l’uscita, qui ad aspettarli c’era un signore vecchio che disse di chiamarsi Angelo.
Dopo che tutti furono saliti sul pulmino Angelo partì e, dopo un po’ di tempo, si fermò davanti ad un cancello che apparteneva ad un’imponente struttura, che si vedeva in lontananza, molto vecchia ma del tutto restaurata, l’autista salutò la guardia che c’era nel gazebo ed entrò nella via principale, davanti a quella struttura c’era un giardino immenso dove gli studenti studiavano o giocavano, quando varcarono un altro arco e si trovarono davanti ad una scalinata di marmo bianco, il pulmino si fermò davanti alla scalinata e i giapponesi scesero incantati dalla bellezza di quel posto, “Mamma che bello, hanno ragione a dire che l’Italia è il paese più bello artisticamente” disse Jordan mentre era imbambolato a guardare lo stemma dell’istituto, una lupa, in perfetto stile con Roma, tutti erano in silenzio ad ammirare la facciata e sentirono appena quello che bisbigliò Jordan.
Fu la signora Martinelli a rompere quel silenzio, “Potrete ammirare la struttura anche dopo, ora dovete venire nel mio ufficio per le camere e dopo che vi sarete presentati ai vostri compagni di stanza dovrete venir presentati a tutto l’istituto nell’aula magna quindi dobbiamo fare di corsa.” La signora prima di concludere il discorso spinse dentro i ragazzi, che erano ancora mezzi addormentati, suscitando molte proteste tra tutti.