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Autore: AnUnderdog    19/06/2011    1 recensioni
Lord Voldemort è tornato, o meglio, ha lasciato un erede. Il Mondo Magico si trova nuovamente in pericolo. Chi sono le uniche persone a cui ci si può rivolgere? Tutto sembra indicare che siano Harry Potter, Hermione Granger e Ronald Weasley, ma il destino a volte è strano...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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4. 



 
Dovevo trovarli a tutti i costi.
Dovevo trovarli ed eliminarli per far sì che il mondo diventasse un mondo dominato da me, il grande e potente Lord Richard.
Richard era il mio vero nome. Non avevo seguito le orme di mio padre: volevo muovermi nell’ombra, strisciare come un serpente ed attaccare tutti i Babbani, i Maghino, i Diversi, come li chiamavo io. Non volevo essere appariscente.
Ero seduto su di una poltrona dorata situata al centro di una stanza circolare.
Mi alzai e mi guardai allo  specchio. Il mio viso era perfetto: la mia pelle era liscia, i miei lineamenti duri, i miei occhi di un marrone scuro, il mio corpo bronzeo. L’unica cosa che avevo ripreso da mia madre erano i capelli, neri come la pece.
Quello era il giorno del mio ventitreesimo compleanno, ma io non volevo festeggiamenti: quello era un anno in più che si aggiungeva alla mia età, un anno in più che mi avvicinava inesorabilmente alla morte.
Mentre osservavo compiaciuto la mia immagine riflessa nello specchio, sentii bussare alla porta.
“Identificati”.
“Sono tua madre, Bella”.
“Entra”. Una donna con tantissimi capelli che una volta erano stati nerissimi, ma che ancora conservavano la foltezza ed i ricci anche se ormai erano bianchi, entrò e fece un inchino.
“Cosa vuoi, madre?” le chiesi con freddezza. Il suo sguardo era stomachevole: mi guardava con un misto di amore ed adorazione. “Se sei venuta qui solamente per guardarmi in quel modo ripugnante, come immagino che guardavi mio padre, esci da questa stanza” dissi schifato.
Il suo volto s’irriggidì improvvisamente, e con infinita asprezza mi ripetè per l’ennesima volta: “ Rich, Lord Voldemort non è tuo padre, lo sai. Lui è solo stato il tuo Maestro, ti ha preso sotto la sua ala sin da quando eri bambino, ti ha insegnato tutto ciò che sai, e ti ha affidato un compito che tu dovrai portare a termine”.
“Sì, madre, lo so, non c’è bisogno che mi ripeti la tua storia, che mi risulta ancor più stomachevole del tuo sguardo adorante. Ritengo comunque  che  lui, il Maestro, sia mio padre. Adesso esci e lasciami solo” le dissi.
I suoi occhi ardevano d’ira, ma si avviò verso la porta come le avevo ordinato. Sarebbe tornata da me ancora con quello sguardo impresso sulla faccia, lo sapevo: lo faceva sempre.
 
Quando Lord Voldemort capì che sarebbe potuto essere sconfitto, anche se non lo credeva veramente, sfruttò l’unica risorsa a sua completa disposizione: Bellatrix Lestrange. Quando lui glielo disse lei era esaltatissima, ma l’emozione provocata dall’ardente e stupido amore che provava per l’uomo si spense ben presto.
Egli, infatti, non aveva alcuna intenzione di avere rapporti fisici con mia madre, ma lei, quella sciocca, fece esattamente quello che lui le chiese: Voldemort scelse un uomo forte, potente, di bell’aspetto, ed incaricò mia madre di sedurlo. Lei non mi raccontò chi fosse l’uomo, e a me non interessava saperlo.
Il piano funzionò come sperato, e dopo nove mesi nacqui io. Lord Voldemort ordinò a Bellatrix di accudirmi con estrema cura, perché ero molto importante.
Quando fui abbastanza grande da poter controllare i miei poteri sufficientemente, poi, lui mi insegnò tutti gli incantesimi più potenti che conosceva, tutta la Magia Oscura che lui aveva appreso nei suoi anni di vita, e divenni un mago molto più potente di lui.
Le cose più importanti che mi insegnò, sono però due: non temere nulla all’infuori della morte e non fidarsi MAI di nessuno.
Il mio addestramento fu durissimo, e al suo termine Voldemort mi disse che mi aveva allevato in tale modo perché, se per qualche improbabilissimo motivo fosse morto, io avrei dovuto prendere il suo posto e continuare quello che lui aveva creato.
Ma io non l’avrei continuato. Avrei ricominciato daccapo, perché io ero molto più potente di lui, ero molto più forte e capace di mio padre, seppure lo venerassi.
Io ero Richard Riddle. 






Note dell'autore:
Salve a tutti!
In questo capitolo ho voluto farvi conoscere un pò meglio l'erede di Voldemort,  il suo carattere, il suo compito... Non è stato facile, ma alla fine credo di avercela fatta :)
Cosa  ne  dite?
Ringrazio chi segue costantemente questa storia.
Baci e al prossimo capitolo!

P.S: Sono emozionatissima perchè il 13 luglio, fra pochissimo, uscirà il finale cinematografico di Harry Potter.... Sono sicura che mi dovò portare un pacco di fazzoletti... Sob.
  
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