Mattino, il sole era già alto in cielo e sul ponte tutto era tranquillo. Zoro stava al timone con Nami che seduta dietro di lui osservava le cartine. Sanji osservava il ponte attentamente insieme a Usop e Rufy.
Lì stavano quattro delle loro ospiti –Quello va di la credo-
-Veramente non combacia-
-Per quanto continuerete?- chiese Futaba alle tre che cercavano di ricostruire il pedalò –Non vi rendete conto che state facendo una cazzata?-
-Però è divertente!- disse Ririko sorridendo –Ecco!! Questo è giusto qui!-
-Brava Ririko!!!- applaudì Sei mentre Kozue vicino a lei se la rideva di gusto
-Però Sei- sospirò Ririko –E’ da tre ore che lo stiamo facendo e questo è il primo che riusciamo e rimettere insieme... ce la faremo?-
-Si, tra tre anni- disse sarcastica Futaba continuando a guardare l’orizzonte irritata.
In quel momento arrivò sul ponte Chisato, in maglietta e mutande e mezzo rincoglionita perchè si era appena svegliata –Fu-chan avrei bisogno di...- non guardò a terra e passando sui pezzi del pedalò li rimescolò tutti, compresi i due che erano riusciti a mettere vicini
FIIIIUUUUUUUUUU.... (<----rumore del vento)
-Oh, scusate...- disse assonnata
-STUPIDA CRETINA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- urlarono tutte insieme le altre dandole un calcio in testa
-Ahiiiii!!!!!!!!!!!! Quante storie per un puzzle di legno!-
-Ma capitanoooo!!!- piangeva Ririko –Erano tre ore che ci lavoravamo, infondo l’idea è stata sua no?!!-
-Eh? Io mica vi ho detto di raccogliere i tombini della città e farci degli scudi!!- disse Chisato totalmente sveglia (prova che le cazzate le dice normalmente)
-Ma cosa dici...- sbuffò Futaba –Sei davvero cretina-
-Che lagne che siete...- si sedette a terra e prese in mano i pezzi del pedalò, mentre con l’altra teneva un barattolo di colla –Ecco... questo qui, poi questo, quest’altro di qua, uno più su, quest’altro è il fondo...-.
In due minuti il pedalò era di nuovo intero. Tutte la guardavano sorprese –Oooh, capitano... siete un genio... come vi ammiro!!- disse Ririko con gli occhi sognanti
-Brava Chi!!!- esclamò Sei prendendola sotto braccio –Ora possiamo fare colazione! Sto morendo di fame!!-
-Concordo... muoio anch’io!- rise
-Breakfast!!!!!!!!!!!!!- urlarono le due amiche alzando un pungo al cielo.
Rufy si girò –Sanji... c’è da mangiare anche per loro?-
-Boh... a me sembrava non mangiassero, non hanno nemmeno cenato ieri...-
-Speriamo non mandino a fuoco la cucina... ma sapranno cucinare?-.
In quel momento Ririko si alzò in piedi e prese il cesto che stava di fianco a Kozue –Allora vado- disse con un sorrisino allegro e sparì per la porta della cucina.
La ciurma di Rufy la guardò sparire... –Sanji... vai a controllare- disse Usop che non era affatto sicuro.

Il biondo scese in coperta e aprì piano la porta della cucina sbirciando dentro. La ragazza dai biondi codini trotterellava per tutta la cucina preparando una quantità di cose stratosferica. La osservò. Non gli sembrava che avesse molta dimestichezza con gli strumenti del lavoro, si tagliava facilmente, si scottava, faceva cadere qualcosa o la rovesciava, ma aveva la bravura di recuperare tutto ciò che si poteva o aveva i riflessi per afferrare in tempo ciò che stava cadendo.
Si macchiò il vestito di caffè –Accipicchia... mi toccherà lavarlo con l’acqua del mare... speriamo che il capitano non si arrabbi- sospirò cercando di mandar via la macchia. Sanji entrò nella cucina e solo in quel momento vide la montagna di piatti che la ragazza aveva sporcato e rimase a bocca aperta –Oh...- arrossì Ririko –Siete voi signore... ehm... non si preoccupi, i piatti li so lavare molto bene... quelli che non rompo... ci penso io dopo-.
Il fumo della sigaretta salì al soffitto, tirò una volta e si avvicinò alla cucina. Prese il suo grembiule e glielo diede –Usalo pure- le disse sorridendo.
Ririko rimase incantata a guardarlo sorridere ed uscire dalla cucina.
Poco dopo, le cinque erano sedute intorno al tavolo imbandito con tutto ciò che si può mangiare a colazione, Kozue stava per iniziare a prendere il burro quando Chisato le fermò il braccio –No, no... non ci siamo ancora tutti-
-Come?- chiese quella –Vuoi dire che... ora capisco perchè c’è più roba del solito...- sospirò.
La ciurma stava silenziosamente sul ponte a guardare il mare
TUMP, TUMP, TUMP, TUMP, TUMP, TUMP, TUMP, TUMP, TUMP, TUMP, TUMP
-HAAAAAAAAAAAAALOAAAAAAA!!!!!- fecero tutti un salto di spavento all’urlo improvviso di Chisato corsa sul ponte –Cosa fate ancora qui? Tanto la rotta sarà dritta per un sacco di tempo quindi potete riposarvi- Nami la guardò incredula
-Come lo sai? Sei sicura?-
-Certo, sicura come sono sicura che il cielo è rosso, conosco queste rotte come le mie tasche!! Venite a fare colazione!!!!!!!!!!-
-No grazie- rispose Zoro “Se per lei il cielo è rosso stiamo freschi”
-Non era una domanda- disse Chisato dandogli una pacca sulla schiena che per poco non gli faceva perdere l’equilibrio. Così si ritrovarono tutti stretti intorno al tavolo. Rufy e Chisato erano vicini e iniziarono a mangiare.
Affamati com’erano si fecero subito una fettona di pane burro e marmellata a testa e iniziarono a mangiarla contemporaneamente, gli altri li guardarono con una gocciolina sulla testa ciascuno per poi sospirare e iniziare anche loro la colazione –Come hai detto di chiamarti?- chiese Rufy
-Chisato, piacere. Capitano della mia ciurma. Tu?-
-Rubber... mi chiamo Rubber e sono il capitano di questa nave e della sua ciurma. Come mai avete deciso di diventare pirati... o pirate?-
-Si dice piratesse- lo corresse Usop, mentre tutte le ragazze si strozzarono con quello che stavano mangiando o bevendo. Solo Zoro e Sanji si accorsero di quello strano comportamento perchè Nami era tutta presa dal suo the –Vi piace quello che state mangiando?- chiese Sei sorridente anche se in faccia era ancora tutta rossa per il soffocamento
-Oh siii!!!- esclamarono Rufy, Usop, Nami e Sanji
-E’ tutto merito della nostra cuoca tuttofare: Riko-chan!!- disse Chisato puntando verso di lei il coltello della marmellata. Uno schizzo partì verso la ragazza in questione, ma Futaba lo beccò in pieno con il suo coltello e glielo rispedì. Chisato aprì la bocca e se lo mangiò –Riko-chan è davvero un campione!- concluse
-Anche noi abbiamo un ottimo cuoco: Sanji!- disse Rufy puntando verso di lui il coltello del burro. Il pezzetto che vi era attaccato partì verso di lui che si difese con la fetta di pane, lo spalmò per bene che se mangiò –Sanji cucina fin da piccolo e conosce un sacco di ricette, è un vero asso, i suoi piatti sono la consolazione della noia che si prova in mezzo al mare-
-Non ti preoccupare Rufy- disse Sei facendogli l’occhiolino –Ora che ci date un passaggio non vi annoierete più-
-Già... vi sentirete peggio- concluse sarcastica Futaba poggiando la tazza vuota ed alzandosi
-Dove vai Fu-chan?- chiese Chisato
-Dove mi pare, sciocca- le disse fredda e allontanandosi in fetta.
Quando la porta si chiuse dietro di se Nami si rivolse a Kozue che aveva tranquillamente gustato la colazione e che le sembrava anche la più normale –Ma come mai è sempre così fredda?-
-Oh... è il suo modo di fare, ma di solito lo è di meno... credo che sia rimasta male dalla sconfitta subita- finì anche lei la colazione –Non le succedeva più da molto tempo- andò via anche lei.
-Com’è cariiiina- sospirò Sanji
-Carina e spietata signore- disse Ririko iniziando a sparecchiare –Molto spietata- sussurrò infine.
La mattina passò veloce e il pomeriggio anche, mentre Chisato indicava a Rufy tutti i pesci che incontravano mentre la nave procedeva –Ci sono mille modi di divertirsi in mare-.
Verso il tramonto toccava a Usop tenere il timone mentre gli altri se ne stavano seduti a prua sotto di lui –Da quanto siete pirate?- chiese Rufy. Le cinque si guardarono serie e Sei cercò di rimediare allo scomodo silenzio –Beh... non ci ricordiamo! Non abbiamo nemmeno contato i giorni, siamo così allegre che perdiamo spesso la cognizione del tempo!!- spiegò in fretta
-Pasta con il nero di seppia!- disse Chisato che era stesa. Per tutta risposta la sua ciurma le diede un pugno sulla testa –Pensi solo a mangiare tu?!!!-
-Ah, ah, ah!! Sembra la fotocopia di Rubber!!- rise Sanji
-Già, è davvero identica, le manca solo il cappello e sarebbe la sua versione femminile!!- esclamò Nami
-Ma che dite! Io la vorrei con le vongole!- ribattè lui deciso
-Hai ragione!!- esclamò Chisato tirandosi su –Possiamo mettere insieme vongole e nero di seppia!!-
-Wow!! E’ un accostamento perfetto!!- disse Rufy e i due iniziarono a inventarsi tutti i piatti possibili
-Che coppia! Ci sarà da divertirsi!- disse Sei
-Come no!- disse Futaba mentre faceva ruotare la spada con la mano sopra la sua testa –Se entro dieci minuti non la smette la spada mi scapperà-.

Sera. Cucina.
Ririko cacciò un altro soffocato urletto allontanando di scatto la mano dal tavolo e lasciando cadere il coltello. Si succhiò il dito medio mentre recuperava la scatola dei cerotti dall’altra parte del tavolo. Ma era ormai vuota. Osservò il tagliere dove stava tagliando una zucchina –Sembrerebbe peperone... accidenti... l’ho quasi riempito di sangue- Sanji entrò in cucina
-Sento un buon odore- disse sorridente –Minestrone di verdure? Approfittiamo che abbiamo lasciato la costa pochi giorni fa per mangiare subito frutti e verdure... cosa ti sei fatta?!!- esclamò vedendo che il sangue scivolava via dalle labbra della ragazza
-Oh io... no signore nulla... solo un taglietto-
-Uno? Hai finito i cerotti- fece lui guardando la scatola vuota. Strappò un pezzo di un panno e le legò intorno al dito della ragazza –Secondo me- diceva mentre lo legava –Hai molto talento, ma sei molto pasticciona-
-No, no signore... io di solito non combino tanti pasticci è solo che... questa è la... vostra cucina... e...- si zittì piano, piano mentre Sanji la guardava poco convinto –Ok...-.
Il biondo prese il coltello, posizionò la zucchina e la tagliò veloce in tante finissime fette, poi ne prese un’altra e continuò fino ad averle finite. Ririko lo guardava con gli occhi sgranati e con il dito ancora a mezz’aria, Sanji si scostò i capelli dal volto e la guardò –Abbassa la mano e lavoriamo insieme-.
Sera. Ponte.
Le gambe di Chisato si aggrappavano alla balaustra del ponte della nave mentre lei penzolava fuori a testa in giù. Nei suoi occhi il mare e il cielo –Non ti fa impressione stare così?- chiese qualcuno appena arrivato
-No, perchè a quest’ora hanno lo stesso colore- rispose piano, tanto il vento trasportava le sue parole –E anche se sono a testa in giù non potrò mai capire quale è cielo e quale è mare. Puoi vederla, tu, la linea dell’orizzonte, dove finisce l’acqua e inizia il cielo?- chiese indicando un punto imprecisato davanti a se. Ci fu un po’ di silenzio –No- Chisato si rialzò sedendosi normalmente con la schiena rivolta verso l’acqua.
Di fianco a lei stava Zoro che la guardò rialzarsi –Da quanto sei qui?- le chiese
-Un po’... tu dov’eri?- chiese guardando i suoi piedi che dondolavano
-Ho parlato con Nami... era davvero colpita. Conosci davvero queste rotte? Siamo nella Rotta Maggiore uno dei mari più strani e incomprensibili... come mai lo conosci?-.
Chisato non rispose –Credevo che mi chiedesti come facevo a sapere il tuo nome! Accidenti, e io che mi ero preparata una frase ad effetto...- schioccò le dita
-Anche- disse lui poggiando la schiena contro la balaustra –Anche questo mi ha colpito molto-
-Oh, bene...- disse soddisfatta tendendo le gambe davanti a lei –Ho sentito parlare molto di te, da quando sei diventato uno spadaccino famoso... e desideravo incontrarti perchè il mio sogno era combattere con te! Ho raccolto tutte le informazioni che ti riguardano... potrei pubblicare un libro con tutte le tue foto, farei miliardi e miliardi di Berry (lo voglio anch’io!!!)!!-
-Ma cosa dici?!!- chiese lui con una goccia in testa
-Scherzavo, come al solito (se ne accorge?)... però il mio sogno era davvero quello. Incontrare Rolonoa Zoro e battermi con lui!!- strinse i pugni con gli occhi che le brillavano –E sei davvero come ti immaginavo- concluse sorridendo e tornando tranquilla
-Battermi?!!! Non ci è riuscita nemmeno quella ragazza della tua ciurma, come credi di potermi sconfiggere?! Con quali armi poi?!!- disse nervoso.
Chisato si bloccò poi rise per un po’ –Cosa ci trovi di così divertente?!!- chiese Zoro
-Beh... come puoi dire che non ci riuscirò se è un solo giorno che ci conosciamo?- chiese lei saltando giù dalla balaustra –E poi come credi che sia riuscita a far venire Futaba con me?- lo guardò un’ultima volta per poi trotterellare verso coperta –Là, lassù sul monte neeeroo
c’è una piccola tavernaaa
ci son doooodici briganti
al chiaror di una lanteeeernaaaa...-.
La guardò allontanarsi. Era una ragazza misteriosa e gli faceva venire i brividi... sembrava una perfetta imbecille di giorno, ma quella sera era sembrata solo un ragazzina felice, capace di parlare seriamente. Che nascondesse qualcosa? E poi... quando li aveva salutati il giorno prima... “Vi dirò solo due parole... ONE PIECE” –Carramba beviamo del whiski
Yu-u!!
Carramba beviamo del gin, del gin
E tu non dar retta al cuooore
Che tutto passerà!!-
-Capitanooo!! È pronto in tavola!!!-.

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Here un alone di mistero? Che Chisato nasconda qualcosa? E le altre sono tutte innocenti ragazze che la seguono per fare i pirati o c’è un motivo? (stupido o intelligente che sia) Danke a coloro che hanno commentato... rispondo ad una critica, che mi ha fatto riflettere parecchio ^_* Effettivamente a prima vista potrebbe sembrare che alcuni personaggi di quelli della ciurma di Chisato sembrino uguali a quelli della ciurma di Rufy, ma vi posso assicurare che non è così infondo, più avanti scopriremo cose interessanti su ciascuna delle graziose (quanto sceme) componenti della nuova ciurma...
E' una fanfic sclero, è vero, ma ho sempre evitato di scadere nella banalità in tutte quelle che ho scritto u.u ihihih