Salve!
Come state? Io sono abbastanza stressata, causa troppi compiti! Il capitolo non
è uno dei migliori ma purtroppo,come già detto, non sono in forma… Ne mancano due o tre alla fine! Ho deciso di
mettere finalmente la parola fine a questa storia perché ho voglia di dedicarmi
ad un'altra fanfiction, preferibilmente su Harry Potter (una Harry/Draco)
l’unica cosa sicura è che la pubblicherò solo quando terminata!
Ringrazio
tutti quelli che hanno commentato il capitolo precedente! Le vostre recensioni
mi danno la carica a continuare quindi GRAZIE DI CUORE!
Mi
sono anche accorta che in confronto alle persone che commentano ce ne sono
molte altre che leggono ! Ringrazio tutti anche se mi farebbe piacere se
qualche volta commentaste anche voi.
Un
bacione e buona lettura Elie_chan
IL PASSATO DI HAO- PRIMA PARTE
Nel suo passato…aveva proprio capito
bene.
Finire nel passato di qualcun altro!
Non avrebbe mai creduto che potesse accadere una cosa del genere.
Adesso che ci pensava questa poteva essere anche una fortuna.
Trovandosi nel passato di Hao forse
avrebbe potuto comprenderlo meglio e riuscire a capire finalmente a cosa è
dovuta tutta la sua tristezza, tristezza che riesce sempre a mascherare più che
bene.
Per di più, da quello che le aveva
detto, si trovava nel suo passato doloroso.
‘Chissà cosa gli sarà capitato di tanto
brutto…’ pensò ad un tratto.
Momoko guardò il moretto con
compassione senza farsi vedere.
Hao stava in piedi non molto lontano da
lei con lo sguardo perso nel vuoto.
Ci risiamo! Ecco che risentiva quel
calore alla base dello stomaco, lo stesso che aveva provato poco tempo prima.
‘Non può essere!’ Cominciò a pensare
Momoko con grande insistenza.
‘Si che può...’ controbatté la vocina del suo cuore.
‘No! È una cosa
impossibile…completamente fuori luogo! Non posso essermi…’
‘Innamorata’
‘No e mille volte no! Non devo pensare
a quella parola, non devo pensare a quella parola’ iniziò a ripetere Momoko
come un tantra nella sua mente.
‘E se invece fosse così? Cosa dovrei
fare?’
Dopo le ultime domande dettate dal suo
cuore la brunetta voleva piangere… poteva negarlo quanto voleva ma era
semplice…lo amava disperatamente.
Amava un ragazzo che la odiava perché
umana,
amava un ragazzo che non voleva
confidarsi con lei,
un amore impossibile…
Lo fissò nuovamente ma stavolta il suo
sguardo venne intercettato.
Stettero un poco in silenzio a fissarsi
finché Momoko non parlò.
-Quindi questo è il tuo passato?-
-Si-
-Ed è questo giorno che ti rende così
triste?- chiese con fermezza la ragazza.
-Cosa ti interessa saperlo?-
-Cosa ti interessa dirmelo?- continuò
imperterrita.
Un ghigno si aprì sulle labbra di Hao.
-È il giorno in cui ho cominciato ad
odiare gli umani-
Momoko non fece in tempo a chiedere
altre spiegazioni perché un bambino stava andando incontro ai due.
Hao rimase quasi sconvolto…quel
bambino.
-Ciao! Dove stai andando a quest’ora
piccolino?- chiese dolcemente la brunetta.
Ma il bimbo dallo sguardo un po’ bieco
non rispose, mostrò solamente un vaso e indicò il fiumiciattolo a poco metri da
lì.
Momoko comprese subito che sicuramente
doveva prendere dell’acqua e accarezzandogli i lunghi capelli corvini lo lasciò
andare.
Si girò nuovamente verso Hao e
vedendolo leggermente turbato gli chiese.
-Tutto bene?-
Hao si limitò ad annuire.
-Ma in che epoca siamo? Mi sembra strano che la gente prenda
ancora l’acqua dai fiumi! Siamo nel tuo passato giusto? Dall’età che dimostri dovrebbe essere si è
no sedici o quindi anni fa…-
-Siamo a mille anni dalla tua epoca! Al
tempo della mia prima vita… vedi quel bambino di fronte a te? Sono io all’età
di quattro anni…- spiegò il moretto.
-COSA? MILLE ANNI? E QUELLO SARESTI
TU?- urlò non poco sorpresa indicando il bimbo intento a prendere l’acqua.
-Vorrei sapere perché ti scaldi sempre
così tanto! -
Dicendo ciò, Hao si avvicinò al suo se
stesso del passato chiedendogli qualcosa che Momoko, a causa della lontananza,
non riuscì a capire.
Quando sembrò aver finito le si
avvicinò nuovamente dicendole che aveva chiesto al piccolo ospitalità per la
notte.
-E ha accettato?- chiese Momoko
perplessa.
-So essere persuasivo, soprattutto con
me stesso! Gli ho solo detto che sono anch’io uno sciamano tutto qui-
Il bambino finito quello che doveva
fare fece segno ai due di seguirlo.
Dopo circa dieci minuti di cammino
lungo una stradina finalmente il piccolo Hao si fermò davanti a una piccola
capanna di legno.
-Aspettate qui…- disse poi entrandoci.
-Allora questa era casa tua…Abitavi con
i tuoi genitori?- chiese Momoko al ragazzo di fianco a lei.
-Con mia madre- mormorò il moro.
-E tuo padre?-
-Mai conosciuto-
Il bambino uscì fuori dalla capanna
accompagnato da una giovane donna di circa ventisei anni. Aveva lunghi capelli
neri e occhi altrettanto scuri molto simili a quelli del figlio. Era molto
bella.
-Mio figlio mi ha detto che siete
sciamani e che vi servirebbe ospitalità- disse con voce dolce.
-Si signora… non vorremmo arrecare
disturbo ma non sappiamo dove andare. Per prima cosa lasci che le dica i nostri
nomi: io sono Momoko mentre lui e Ha…-
-Haru- intervenne prontamente il
ragazzo.
-Piacere io sono Haori mentre lui e mio
figlio Hao, non vi preoccupate non date disturbo per una notte…avanti entrate-
-Grazie tante- disse Momoko.
I due entrarono nella capanna scortati
da Haori e suo figlio.
All’interno si scorgevano una specie di
caminetto dove c’era un focherello acceso, un tavolino basso in legno con sopra
delle ciotole dello stesso materiale.
Nella parte destra della sala poi c’era
l’entrata ad un'altra stanza nella quale si vedevano delle coperte ammucchiate,
quindi doveva essere quella per dormire.
Quell’abitazione a Momoko ricordava la
sua, infatti anche se non lussuosa era calda e confortevole.
Haori intanto cominciò ad osservare Hao
fino a chiedergli.
-Lo sai che hai un aria famigliare? Ci
siamo visti da qualche parte?-
-Che io sappia no- rispose Hao mentre
Momoko era quasi andata nel panico.
-Mi sarò sicuramente sbagliata allora.
Va bene per voi dormire qui? Sapete la stanza da letto è troppo piccola per
tutti quanti-
-Nessun problema- disse Momoko.
-Benissimo allora vado a prendervi
delle coperte-
Dopo averle prese le ammucchiò a terra
fino a formare due giacigli abbastanza comodi e augurando la buonanotte ai suoi
nuovi ospiti se ne andò.
Hao e Momoko si sdraiarono.
-Sei impazzita…prima stavi quasi per
farmi scoprire rivelando il mio nome!- esclamò Hao.
-Non l’ho fatto apposta! Ma poi perché
non puoi rivelare chi sei?-
-Ma sei scema? Se dovessi in qualche
modo cambiare il passato potrei causare gravi conseguenze al futuro!-
-Come mai mi hai detto che oggi è il
giorno in cui hai cominciato ad odiare gli umani? Cos’è successo?-
-Non è successo proprio oggi… ma
accadrà domani sera- disse Hao.
-Cosa succederà?- chiese Momoko
desiderosa di saperne di più.
-Lo scoprirai presto…- disse solamente
Hao girandosi sul fianco opposto alla ragazza.
Momoko non osò più fiatare,
probabilmente Hao non voleva parlarne per non soffrire di più di quando stesse
già soffrendo…per di più tra delle ore avrebbe rivissuto tutto in prima
persona!
Si accomodò come meglio poté tra le
coperte pensando di nuovo ai sentimenti che aveva scoperto di provare per il
moretto cadendo poco dopo tra le braccia di Morfeo.