La ragazza era sveglia, seduta sul letto, si stava guardando in torno confusa e disorientata, d’un tratto i suoi occhi si posarono sul ragazzo. Viola, i suoi occhi erano grandi e viola, così profondi e perlati, incutevano timore e allo stesso tempo serenità.
-D-dove m-mi trovo?-
-E-ecco … sei nel mio appartamento-
-E tu chi sei? Perché mi trovo qui? Perché Sono coperta da bende?-
La ragazza era spaventata e agitata, si coprì con la coperta. Gray le si avvicinò titubante, non voleva ne spaventarla ne agitarla, la voleva aiutare.
-Ti ho trovato qualche sera fa nel canale, eri ferita e priva di sensi, così ti ho portato qui!-
Sembrò sorpresa dalle sue parole.
-Nel canale? Qualche sera fa? Ma da quanto sono qui?-
-Ormai è passata una settimana-
-Una settimana?-
-Esatto, non ricordi come ci sei finita? Se mi dici dove abiti ti posso riportare dalla tua famiglia, sicuramente saranno molto preoccupati!-
La ragazza si incupì d’un tratto, abbassò lo sguardo, gli occhi le divennero lucidi, Gray non seppe cosa fare, le si avvicinò ancora.
-Senti, io …-
-Ma cosa fai? Sei un maniaco?-
-Eh?-
Gray abbassò lo sguardo vedendo che era rimasto in mutande, lo alzò allarmato per rassicurare la ragazza di non essere un maniaco, ma questa gli lanciò i cuscini.
-AAAAAAAAAAAAAAAAA … AIUTOOOOOOOOOOOOO, UN MANIACO MI HA RAPITAAAAAAAAAAA!!!!!-
-No! Ferma … non … non sono un maniaco-
-Ma sei nudo!! E io …-
Sollevò di poco la coperta vedendo che tutta la parte superiore era fasciata da bende, in dosso aveva solo i pantaloni.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA … Cosa mi hai fatta? Sono mezza nuda! Maniacooooooooo-
-Calmati ti prego, non sono un maniaco … è solo un vizio che ho preso da bambino-
-E perché dovrei crederti?-
-È la verità!! Ti prego di credermi!-
La bruna si calmò, lo guardò storto, Gray si rivestì, cominciò a fargli qualche domanda.
-Come ti chiami?-
-Yami-
-Da dove vieni?-
-Da un piccolo paesino di campagna-
-Cosa ti ha portato qui?-
Yami si fece silenziosa, ci pensò varie volte, Gray si incuriosì dalla sua reazione.
-Non lo so!-
-Come non lo sai?-
-Non me lo ricordo, nella mia mente è tutto buio, ricordo solo qualche frammento-
-E la tua famiglia?-
Di nuovo quello sguardo, il ragazzo si preoccupò molto per lei, per reagire in quel modo dev’essere accaduto per forza qualcosa ai suoi cari.
-Morti!! Tutti morti!-
-Cosa? … m-mi dispiace … come sono morti?-
-Non … ricordo bene … ricordo solo che li trovai in casa a terra in una pozza di sangue, scoppiai a piangere e uno scatto di ira mi fece uscire da li …-
-E poi?-
-Il nulla!-
Aveva perso la memoria, ed ora come avrebbe fatto a fargliela riacquistare?
-Come prima cosa, domani farò venire il medico-
-Cosa? E perché?-
-E lo chiedi anche?! Hai perso la memoria, è normale che si chiami un dottore in situazioni del genere-
Yami lo guardò incuriosita, perché quello sconosciuto si dava tante pene per lei?
-Scusami?-
Il mago stava per uscire dalla stanza quando d’un tratto si voltò verso di lei che lo stava chiamando.
-Non mi hai ancora detto come ti chiami ne chi sei … No, scusa, voglio solo sapere il nome, che sei un maniaco l’ho già capito-
-Ma come te lo devo dire che non sono un maniaco? E comunque mi chiamo Gray-
-Gray?! Se non sai un maniaco … mi spieghi perché sei di nuovo senza vestiti?-
-Cos…?-
Lo aveva fatto un’altra volta, la ragazza scoppiò a ridere mentre cercava di rivestirsi agitato, pensò che quella fu la risata più bella che avesse mai sentito. Passarono la notte a parlare, per lo più parlavano di lui visto che lei non ricordava niente, il giorno dopo il mago di ghiaccio avrebbe chiamato il medico per far rivisitare Yami.