Una donna alquanto "energica" per la sua età , con lunghi capelli ricci coperti parzialmente da una bandana , somigliava profanamente una trentenne in vacanza .
Il caos delle 13:00 in aereoporto era insostenibile . Ero completamente sudata , vestita com'ero si poteva pensare che ero una aliena . Il resto del "MONDO" in canotta con colori sgargianti e io in jeans con maglia nera in tinta unica . La nonna non sembrò notarlo , mi abbracciò con affetto e prese la mia valigia . Con il suo solito sorriso stampato sul viso mi accompagnò verso la macchina e iniziò il suo solito interrogatorio : "Come sta .. mamma , papà , tuo fratello , tua sorella , lo zio , la zia .. e via dicendo . Mi chiesi se mi avrebbe chiesto anche del criceto. Mi voltai verso l'aereoporto , quanto avrei desiderato essere dentro l'aereo diretta lontano da lì , lontana da tutti .
La casa della nonna era sempre stata accogliente .
Un piano solo , con tende arancioni ricamate a mano , l'intera cucina costruita con legno bianco pregiato . Un dolce aroma di spezie impregnava l'intera casa e il luogo circostante ad essa . Ed infine il divano rosso accanto al balcone , il mio amato divano rosso , dove anni prima scrivevo nel mio diario , osservando fuori dove tutti gli altri festeggiavano "la Semana Grande de San Sébastian" con spettacoli, fuochi artificiali, artisti di strada ed eventi di ogni tipo – anche sportivi - dall'alba al tramonto .
Amavo l'aria che si respirava , un'aria di gioia e allegria , con dolci aromi che arricchivano il tutto .
Mi sedetti sul divano in attesa che mia nonna posasse la valigia e preparasse qualcosa , durante il viaggio non fece altro che dirmi quanto sono magra . Affermazione per me del tutto falsa . Sono una ragazza di media altezza , con capelli lunghi castani . I miei occhi dicono che sono troppo particolari non sembrano veri : verdi e grigi con piccole sfumature nere , le mie forme .. beh .. sono alquanto .. "morbide". Inavvertitamente alzai la manica , e inizia ad osservare la mia cicatrice , lunga tutto il polso . La osservai attentamente , l'avevo da quando avevo quattro anni , quando inavvertitamente scaraventai la bici sulla macchina e i vetri mi ricoprirono tutta . Mia madre e mio padre non riuscirono mai a spiegarsi quello che successe quel giorno . E adesso che avevo 17 anni non riuscivo a spiegarmelo nemmeno io . Ero una ragazza completamente calma , timida e .. anonima ..
Manca poco piccola , sto finendo di cuocere il pollo - urlò la nonna dalla cucina .
Ok , nonna - dissi con finto entusiasmo . Il pollo alla catalana non era mai stato il mio forte . Ma come dire di no ad una nonna come la mia .
Apparecchiò in quattro e quattr'otto la tavola e poggiò due bicchieri di "sangria" , il "suo" amato pollo alla catalana , e un paio di huevos a la flamenca .
Allora , piccola , mi raccomando mangia tutto - disse fissandomi smaniosamente .
- Si , nonna .Ci proverò . Guarda quanta roba - . Mi lanciò una delle sue occhiate
- Quanta roba ? ma chica non hai mangiato quasi niente .Il tuo piatto è ancora vuoto . Voglio che mangi tutto .. ora ci penso io -
Che non l'avesse mai detto mi riempi il piatto di tutto quello che c'era in tavola , e corse in frigo per prendere dei dolcini ed un gelato al cioccolato . Fui costretta a mangiare tutto , per non "deludere" la nonna .
- Ecco , adesso sono felice - disse soddisfatta -. Ti sei fatta bellissima , piccola ,. Che occhi stupendi che hai - Disse con un sorriso affettuoso - . Che hai fatto in tutto questo tempo ? .. Mi è dispiaciuto non poterti sentire per niente , ma lo sai che la nonna è sempre in movimento .
- Si , nonna . so che tu sei sempre impegnata con il tuo lavoro e sei sempre in viaggio ..
Interrompendomi .. - Ma adesso mi sono presa una vacanza per stare con te , mi sei mancata tanto -
. Anche tu , nonna mi sei mancata . Ma comunque non ho fatto niente di speciale , sai sempre le solite cose studio studio e nient'altro che studio . -
- Si , tua madre , mi ha raccontato delle tue particolari capacità nello studio .. E in tante altre cose .. -
-Nonna .. per favore .. so di avere quelle maledette doti , come le chiamate voi , ma preferirei non averle ... e voi tutti lo sapete molto bene -
- Piccola , sai benissimo che non è stata colpa tua - disse con una smorfia . Cambiai subito argomento .
- Ehm .. come sta il nonno ? Come mai non è venuto a prendermi all'aereoporto ? .... -
- Mi dispiace Ellen , ma lo sai , i nostri impegni lavorativi sono molto .. urgenti -
- Si , nonna .. lo so .. è sempre stato così .. - .. Da quando ho memoria ancora avevo i miei dubbi sul loro lavoro di commercianti di tessuti pregiati , sempre in giro per il mondo .
Amavo troppo mia nonna , ma la sua assenza era sempre stata un peso per me . Nessuno riusciva a capirmi , ed io non sapevo come rendere efficaci le mie strane doti , di cui , tranne mamma e papà , non se ne sapeva niente . Non amavo parlarne con nessuno ; erano una maledizione per me .. solo una maledizione ..