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Autore: neme_    22/06/2011    5 recensioni
Una raccolta di one shot su Bleach che tratta dei pairing più disparati, dei generi più disparati, brevi e non. O almeno, ci provo. Unici fattori comuni: una vecchia radio e delle canzoni che accompagnano le storie che andrete a leggere. Buona lettura!
01. Complication - Tomorrow [GrimmIchi]
02. In un giorno di pioggia - Maybe, one day... [RenRuki]
03. Innocent sorrow - Please, explain [IchiRuki]
04. Hitori no yoru - I just wanna help you! [GrimmIchi]
05. Thank you for the venom - Hi, babe [GrimmNel]
06. Ho perso le parole - I can't do it [GrimmHime]
07. Head over feet - Happy birthday [IchiHime]
08. Nei giardini che nessuno sa - Sweet like this pink [ByaHisa]
09. She's a rebel - Your name is catchy [GrimmTatsu]
[raccolta][presenza di pairing etero e yaoi][song-fic]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Author's note; tra la la laaa, rieccomi qua! Contenti? *-* Sono tornata con una GrimmIchi AU. Ed è necessario spiegare da dove è nata l'idea. Me ne stavo tranquilla su tumblr ad adorare una fan art di quella dea di Blackstorm, dove Grimmjow è in acqua, e quella mitica e pazza ragazza di SakuraSsj mi ha fatto notare che i gatti odiano l'acqua. E, che ci crediate o no, dopo una serie di deduzioni senza senso, è spuntato l'ordine “ti prego, scrivila! E che sia ceretta! Grimmjow deve provare dolore!”. E non ho potuto ignorarlo! Perché sinceramente l'idea di costringere Grimmjow a farsi una ceretta era troppo appetitosa, talmente tanto che ho accantonato l'altra che stavo scrivendo per fiondarmi su questa, con la bella dose di angst che mi piace tanto tanto tanto. E spero piaccia pure a voi. La canzone scelta questa volta è la seconda opening di GTO, ha un bel ritmo adatto all'atmosfera e il testo, bè, lo leggete nella citazione che introduce la shot. La vecchia radio non ha avuto molto spazio purtroppo, ma l'importante è che ci sia (!). Spero che vi piaccia! Questa shot la dedico ancora una volta a SakuraSsj, perchè senza le sue conversazioni esilaranti non sarebbe nato niente di tutto ciò!
Ah, ho ingrandito la scrittura, come richiesto da Elder e Ucha. Perdonatemi, effettivamente quella che usavo prima era davvero minuscola! xD
Ringrazio
Senna_ e carcar93 per aver aggiunto la raccolta nelle loro storie preferite!

[GrimmIchi] [AU] [Angst] [!Linguaggio] [Slash]



Hitori no yoru.

Solo, solo, tu sei l'unico
che era in grado di trafiggermi il cuore col tuo amore originale.
È l'unico che accende in me la voglia sessuale.
Voglio dimenticare.
Amami, amami, ama tanto il mio debole amore.
Baciami, baciami, baciami in questa frustrante notte solitaria.
[ Hitori no yoru – Porno graffiti ]


Per Grimmjow sarebbe stata tranquillamente una giornata come tante. Era una sera di dicembre, Natale si stava avvicinando e le strade erano piene di luci colorate, sembrava giorno anche se erano già le otto di sera. Notò le luci accese in casa, Ichigo doveva essere già arrivato. Inserì le chiavi nella toppa e con un rumore repentino entrò in casa propria.

Si aspettava di trovare il ragazzo dai capelli arancioni intento a preparare la cena o ad apparecchiare, o al massimo a farsi gli affari propri seduto sul divano, mai avrebbe pensato di trovare sul tavolo della cucina quelle... robacce. E invece no.

Certo, Grimmjow non poteva certo immaginare che Ichigo sarebbe stato di parola. Aveva detto di sì per scherzo, figurati se lo avrebbe davvero fatto. E invece Ichigo aveva sistemato tutte quelle cianfrusaglie sul tavolo e, sbattendo un pugno sul tavolo, gridò.
« Io te l'avevo detto che avresti dovuto fare la ceretta. »
Grimmjow avrebbe voluto sgozzarlo seduta stante.

Era già tanto se aveva concesso al ragazzo l'opportunità di farsi un duplicato delle chiavi di casa sua così che potesse venire quando desiderava, ma permettersi di portare cose così... tipicamente femminili in casa sua perché a quel deficiente davano fastidio i peli, era decisamente troppo. Grimmjow Jaegerjaques non si sarebbe mai abbassato di fronte a una cosa del genere, e glielo aveva pure ribadito, nel corso di una delle loro solite litigate.

« Grimmjow, cazzo! » gridò Ichigo con un espressione disgustata. « Ti ho detto mille volte che il pelo mi dà fastidio! Devo baciare un petto o un bosco?! »

L'altro dai capelli azzurri si risistemò alla buona il colletto della camicia stropicciato dal compagno, cercando di ignorare l'imbarazzo per quel''affermazione. Che c'era di male ad avere un po' di peli sul petto e sulle gambe? Ichigo era un caso a parte, il suo corpo doveva avere per forza qualcosa che non andava perché, a parte un posto che solo lui aveva osato esplorare, non gli spuntava nessun pelo neanche a pagarlo oro. Grimmjow però era diverso, un uomo normale a cui crescevano i peli. Che pretendeva?

« Che cazzo vuoi che faccia allora? » gli chiese con un ringhio.

« Fatti una ceretta! »

Avrebbe voluto credere che scherzasse, davvero, ma conosceva bene quell'espressione corrucciata di Ichigo. Addirittura i suoi occhi castani si stavano infiammando.

Lui però sbuffò. « Ma fottiti. »

Il ragazzo dai capelli arancioni però non voleva sentire ragioni. « Mettiti nei miei panni! Hai idea di quanto faccia schifo ritrovarsi con un pelo in bocca? »

« Non ti obbligo mica a farlo! La prossima volta baciami il culo, allora, che lì di peli non ce ne sono! »

« Guarda che non è niente di terribile! Rukia riesce a farsela, perché tu non dovresti? »

Grimmjow inarcò un sopracciglio. « Che c'entra Kuchiki? »

« Era per fare un esempio. Mi ha detto che poi uno si abitua. »

« Cioè, aspetta, tu avresti chiesto consiglio a Kuchiki per fare una ceretta a me?! »

« Bè, no, le ho solo chiesto cosa si prova a farsela. »

« Scordatelo. »

« Hai paura? »

Il discorso stava prendendo una stranissima piega. Insomma, Ichigo voleva che Grimmjow si comportasse come una donnicciola qualunque e si facesse una ceretta, una fottuta ceretta sulle gambe, sul petto, e se gli girava a quello là chissà in che altro posto. Purtroppo sapeva quanto testardo fosse il suo compagno -entrambi facevano a gara su chi fosse più cocciuto- e vederlo così convinto lo costrinse a usare la tecnica del “sorridi e annuisci”, tanto per levarselo di torno.

Peccato che Ichigo lo avesse preso di parola. Fece un sorriso sghembo, a detta di Grimmjow da presa in giro, e lo fece sedere.

« Tu sei pazzo. » disse il padrone di casa. « Tu hai davvero qualcosa che non va. »

« Ma se ieri mi hai detto di sì! » replicò lui, con un sorriso sempre più beffardo.

« Lo sai benissimo che scherzavo! » si mise a braccia conserte e tentò di non guardare il suo tavolo stravolto da cose di cui ignorava addirittura l'esistenza.

« Dai, non fare così. Sarà una passeggiata. Poi tu non hai neanche tutti 'sti peli, sarà una cosa velocissima. Non fa male. »

« Il punto non è se faccia male o no, il punto è che io non posso abbassarmi a certi livelli. 'Ste cose lasciale alle donne, perché devo farlo io, porca puttana?! »

Ichigo si ammutolì per qualche istante, sviando lo sguardo alla propria destra per trovare una risposta soddisfacente. Finché rispose. « Perché a me i peli danno fastidio. Fallo per me, no? »

« Col cazzo. »

« Allora mettiamola così. » si afferrò la maglietta, levandosela con un gesto veloce, mostrando il suo fisico piuttosto maturo per un sedicenne. Grimmjow lo guardò con una certa dose di desiderio, ma non era quello il momento adatto, si disse.

« A me non me ne cresce nessuno, neanche sulle gambe. Quindi tu non puoi capire cosa si prova quando ci metti la lingua sopra, ma ammetterai che piacevole. »

« Tsk, figurarsi. » gli rivolse un sorriso beffardo. « A me non importerebbe niente. »

Ichigo era sicuro all'ottanta per cento che stesse mentendo per quel suo fottuto orgoglio. E comunque, a prescindere, non sopportava che Grimmjow facesse tanto il prezioso. Perché pensava che solo a lui fosse tutto concesso? Qualche cosa se la meritava anche Ichigo e ora, cascasse il mondo, avrebbe ottenuto ciò che voleva.

« Va bene. Niente sesso per un mese allora. »

« Che fai, ricatti come una mocciosa ora? »

« Ho deciso. Niente sesso finché non acconsentirai a una ceretta. »

Grimmjow in tutta risposta fece scoppiare una delle sue risate fragorose, seriamente divertito da quell'affermazione. Si alzò poi dalla sedia, afferrando il ragazzo per i fianchi e sussurrandogli di non prenderlo in giro. Come se Ichigo avesse avuto davvero la capacità di resistergli. Grimmjow sapeva bene che gli bastava qualche carezza dove sapeva lui, un po' di morsi qua e là, e Ichigo cadeva ai suoi piedi. Peccato che non si trattasse di quel caso.

Ichigo infatti gli afferrò saldamente i polsi e lo spinse via, con uno strano sorrisetto sarcastico dipinto sul viso. E più Grimmjow tentava di afferrarlo e di dimostrargli che al sesso non sapeva rinunciarci, più lui rispondeva violentemente. Sembrava stessero lottando per chissà cosa.

« Ho detto “niente sesso finché non acconsentirai”. » ribadì Ichigo. « Io so farne a meno, tu invece? »

Effettivamente, a vederlo infervorarsi così, sembrava Grimmjow il disperato. Certo che sapeva resistere anche lui, cosa credeva? Erano stati anche tre settimane senza fare un fico secco, poteva benissimo farcela. Tuttavia si ritrovò a pensare che fosse assurdo rinunciare a un tale piacere per un tempo indefinitamente lungo per una cazzo di ceretta. Che poi, ripensandoci, effettivamente non ritrovarsi dei peli in bocca era molto più comodo. Osservò per l'ultima volta gli oggetti posti sul tavolo, con fare sinistro. Avrebbe dimostrato ancora una volta di essere il più forte.

« E va bene. » disse alla fine.

Ichigo sorrise, si rimise la maglietta e lo fece tornare a sedere, iniziando subito ad armeggiare con ciò si era procurato con tanta fatica. Quasi per tranquillizzarlo -ma Grimmjow avrebbe detto per “per prenderlo i giro”- gli disse. « Metto su un po' di musica, okay? Così ti rilassi. » e corse ad accendere quella vecchia radio, pezzo d'antiquariato di cui Grimmjow andava fiero, talmente vecchia che le casse non funzionavano neanche a dovere, ma poco importava.

Poter mettere le mani sul corpo invitante di Grimmjow per togliere quei fastidiosi peli era per lui una cosa spaventosamente favolosa. Raramente, anzi, quasi mai, il suo compagno si metteva alla sua mercé, e invece, alla faccia sua, stavolta gli toccava starsene immobile mentre Ichigo gli avrebbe fatto qualunque cosa gli passasse per la testa.

Certo, vederlo mezzo nudo, praticamente indossando solo dei boxer, non lo aiutava a concentrarsi molto. Tentò di desistere, afferrandogli una gamba e spalmando sopra la cera.

« Ma scotta! » esclamò l'altro, irritandosi di poco.

« Ti ci abitui subito. »

« Senti, ma devo proprio farlo? È molto, ma molto imbarazzante. E non venirmi a dire che Kuchiki lo fa. Lei è una donna, sai com'è. »

« Quante storie! » sbottò l'altro, continuando a spalmare. « Guarda che è il metodo più efficace, anche del rasoio, non hai problemi per un mesetto. »

Il padrone di casa sbuffò. « Allora muoviti, non vedo l'ora che finisca. »

Certo, Ichigo gli aveva volutamente omesso alcuni particolari. Ad esempio che negli uomini la sensazione di dolore aumentava. Erano tutte cose che gli aveva spiegato la sua amica Rukia, e lo aveva anche messo al corrente di ogni cosa. Bè, non che a Ichigo importasse, non era certo lui a spalmarsi la cera addosso per togliersi dei peli. Lo avrebbe testato su Grimmjow, se faceva così male.

Dopo aver posto la striscia sulla gamba, guardò negli occhi il compagno. « Sei pronto? »

« Sì, diamine! Vai! »

Dopo quell'affermazione Grimmjow cercò di trattenersi con tutte le sue forze di cacciare un urlo agghiacciante che avrebbe fatto preoccupare tutto il vicinato. E comunque, non voleva far vedere a quello stronzo di Ichigo quanto dolore effettivamente provasse.

Si ritrovò a pensare a quanti film avesse visto, casualmente, di donne che si facevano la ceretta. E quelle nei film se ne stavano zitte zitte. Ma come cazzo facevano?

« Allora, fa tanto male? » Ichigo sembrava beffarsi di lui, 'sto grandissimo infame. E con un sorrisetto compiaciuto gli mostrò la striscia rimossa. Grimmjow si guardò la gamba, e trovarsi davanti agli occhi quel che gli era appena stato fatto lo fece sentire quasi violato. Maledetto l'istante in cui aveva detto di sì, anche a costo di non scopare per un mese o due.

« Nooo... »rispose lui. « Posso resistere... » tentò di sfoggiare uno dei suoi sorrisi a trentadue denti, sperando di risultare credibile.

« Allora continuo. E meno male che tu non hai tutta 'sta peluria, Rukia mi ha detto che più sono numerosi i peli da rimuovere, più fa male. »

Grimmjow guardò il soffitto per qualche istante. Figurarsi, c'era anche un dolore più atroce di quello che stava provando? Se gli avessero conficcato una spada nello stomaco al confronto se la sarebbe risa e cantata di gusto. E Ichigo, quel grandissimo bastardo, che continuava imperterrito ad applicargli e rimuovergli con un fare insolitamente insensibile quelle strisce, quasi a volerlo sentire soffrire. Lui. Grimmjow Jaegerjaques. Ma col cavolo che si sarebbe dimostrato così debole.

Stringeva le mani sulla sedia, durante quella faticosa e angosciante operazione, e cercò di trattenersi con tutte le forze di gridare. Purtroppo i nervi non si dimostravano poi così forti e qualche lamento gli scappava. Più che imprecazioni trattenute a stento, i suoi sembravano i soffi di un gatto arrabbiatissimo.

« Okay, le gambe sono a posto. » disse Ichigo soddisfatto. Passò la mano sopra quelle gambe ora lisce sentendosi fiero di sé stesso. E poi, era decisamente tutt'altra cosa toccarle libere da quei piccoli impicci. Fece risalire la mano lungo un fianco, sfiorando l'ombelico.

« Ora passiamo al petto. » concluse.

« Pure?! » Grimmjow tentò di allontanarsi, incredulo che la sua agonia non fosse ancora finita.

« Su, su. Sei stato bravissimo finora, non hai neanche urlato. Sarà una passeggiata anche qua. Sdraiati, dai. »

Si sentì spalmarsi addosso quella disgustosa cera anche sui pettorali, fino a sentirsi sfiorare il capezzolo. Certo, c'era del piacere in quei tocchi di Ichigo, ma non era la stessa cosa, diamine!

« Lascia stare il capezzolo, eh! » gli gridò contro.

« Figurati se te lo strappo! Allora vado, eh! »

Se quello sulla gamba era un dolore quantomeno sopportabile, lo strappo che sentì subito dopo sul petto non poté trattenere un imprecazione che avrebbe fatto rizzare i capelli a qualunque persona dedita anche solo di poco alla religione. Non solo insultò a gran voce il creatore, ma anche tutti i santi che conosceva, e una buona dose di insulti se li beccò anche Ichigo, che a stento trattenne una risata di fronte a tale reazione.

« E fa' più piano, porca puttana! »

« Se facessi più piano ti farebbe più male! Non lamentarti! Vado con la prossima! »

« Fermo! Aaaaaaaaaaah, cazzoooo! »

Ichigo non solo non poteva capire, ma si stava anche divertendo a vederlo così. Dopo lo avrebbe gonfiato di botte e fatto pentire di essere venuto al mondo, poco ma sicuro. Grimmjow si vide tutto il petto arrossato, e ciò servì solo ad aumentare il dolore. Ma perché doveva sottoporsi a quella tortura, perché?! Ichigo poteva pure accontentarsi, e per come gli giravano in quel momento glieli avrebbe fatti ingoiare tutti i peli, altroché.

« Quante storie! » continuò il ragazzo dai capelli arancioni. « Quando lo racconterò a Rukia sai che risate! »

« Chi cazzo se ne frega di Kuchiki, dannazione?! Smettila subito, ne ho abbastanza! »

« Manca solo l'ultima striscia, non fare storie! »

« Non ti azzardare o ti rompo il culo, fosse l'ultima cosa che faccio! Ichigo, dannazione, fermatiii! » urlava così tanto, con una foga tale da eclissare i suoni della radio, che continuava imperterrita a svolgere il compito gravoso di rilassare, o quantomeno coprire le lamentele del padrone, con scarsi risultati. Era troppo vecchia per poter tenere a bada quello là.

Ma era finita. Con petto e gambe arrossate e grida assordanti, ma era finita. Dovette sorbirsi un'altra spalmatura d'olio, ma era finita. Aveva accontentato Ichigo, finalmente non aveva più neanche un pelo sul corpo. O almeno, così credeva. Perché Ichigo, che evidentemente aveva voglia di morire, gli afferrò l'elastico dei boxer e li fece calare fino a mostrare la sua intimità, con un sorriso beffardo.

« E se depiliamo anche qui? »

« Vaffanculo, Ichigo. Col cuore. » si alzò senza dargli il tempo di mettere sopra qualcosa di strano sul suo “migliore amico”, e lo circondò con le braccia, in maniera possessiva. Dal suo viso sparì qualunque espressione furente per far spazio invece a un sorriso sinistro.

« Eccoti accontentato. Soddisfatto? »

Ichigo non sentiva più dei fastidiosi sul petto dell'uomo, bensì una sensazione più piacevole. Era davvero tutta un'altra cosa e, sì, poteva ritenersi più che soddisfatto. Non solo perché Grimmjow aveva deciso di esaudire una sua richiesta, sia pur dopo essersi fatto pregare, ma soprattutto perché l'aveva visto al suo peggio e l'aveva messo in condizioni di gridare come un bambino che stava ricevendo la prima puntura, cosa che neanche si sarebbe sognato in situazioni normali.

« G-Grimmjow...! » si irrigidì nel momento in cui sentì le mani dell'altro entrare con fin troppa disinvoltura nei pantaloni.

« Avevi detto niente sesso se non acconsentivo, mi pare. Ora non hai nessun motivo per respingermi. E visto che ci tenevi così tanto, ora puoi baciarmi dove vuoi senza nessun fastidio. »

« Ma avrai un sapore schifoso, con la roba che ti ho messo addosso! »

« Uhm, dici? C'è una parte che ha sempre quel sapore che ti piace tanto... »

Non riuscì a replicare, sopraffatto da un bacio affamato dell'altro. In effetti era stata dura resistere a quel corpo muscoloso, spalmargli addosso creme e oli senza farsi sopraffare dal desiderio. E poi arrivava lui con quel cazzo di sorriso a tentarlo... no, col cavolo. Quella serata era sua, col cavolo che gliela dava vinta.

« É inutile, Ichigo. » sussurrò Grimmjow. « Hai voluto la bicicletta? Ora pedali. »

Bè, in fondo un piccolo premio glielo poteva concedere per la fatica superata.
Tanto il mese prossimo si sarebbe fatto altre grasse risate.

Con questo pensiero si lasciò definitivamente andare, mentre Grimmjow metteva a tacere la vecchia radio, dal momento che voleva sentire ben altri suoni.

   
 
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