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Autore: pace    22/06/2011    1 recensioni
Kanata. Miyu. No Lou. No Baumiao.
Anche se non c'è il piccolo alieno, non vuol dire che non sia più bello, no? xD
Ma sta a voi decidere, infondo:)
Vorrei davvero sapere cosa ne pensate.
Solo un orgoglioso ragazzo e l'amore di una ragazza.
COME ANDRA' A FINIRE???
E CHISSA' COME SI SVOLGERA' LA COSA!!!
Leggete, no??;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi scuso per gli errori di tutti i generi del cap. precedente. Di solito, lo leggo, ma non l'ho fatto prima.
Perciò scusate. Se avete qualche dubbio... sarò lieta di ascoltarvi.
E ora, potete leggere!

Orgoglio

 


{Io desidero quello che possiedo;
il mio cuore, come il mare,
non ha limiti
e il mio amore è profondo quanto il mare:
più a te ne concedo più ne possiedo,
perché l'uno e l'altro sono infiniti.
William Shakespeare}
 

Capitolo 4-Piccola cotta
(Parte Prima)

-Kanata scusami... non ho pensato...
Miyu era davvero dispiaciuta. 
Si stavano avviando man mano verso il tempio. Ormai era stato detto che abitavano insiem, ed erano cugini.
E per questo che a Miyu gli venne un po' di tristezza. Ma non capiva di cosa.
Comunque, era stata colpa sua, indirettamente o direttamente aveva fatto lei quel pasticcio e voleva rimediare.
Aveva combinato molte cose da quando era arrivata al tempio Saionij.
Kanata era tranquilla, stava mangiando una barretta e siccome ne aveva prese due, doveva offrire. Ma non li faceva piacere certo.
Girando la testa dall'altra parte della posizione della ragazza
(nda mi spiego... se Miyu sta a destra di Kanata, questo gira la testa a sinistra) protese la barretta al cioccolato.
-La vuoi?
Continuava a mangiare, fissando fintamente e con aria stanca per far apparire tutto normale, i negozi.
Lei lo fissò. Sporrise e ringraziò, prendendo la barretta.
Ci furono minuti, ore o anni di silenzio e di imbarazzo che subito scemò.
Si sentiva strana Miyu. Possedeva qualcosa che... temeva.
Arrivati al tempio, Kanata salì, a metà strada si voltò per vedere se la ragazza lo seguiva.
Il suo cuore si spaventò: la ragazza era rossa ed era proprio affianco a lui.
Kanata decise di stuzzicarla un po'. -Sei tutta rossa... perché?
Sorrise sghembo. (*)
La ragazza notò il suo sguardo malizioso, non appena alzò la testa.
Si schiarì la voce, tentando di  stare con i piedi per terra. Doveva prendere padronanza del suo corpo, ma non ci riusciva.
Gli succedeva sempre.
"Si, mi succede sempre. Per me è normale", pensò lei.
Lui si divertiva, ma decise di lasciar stare e salire.
"Ma vedi tu, che spaccone!!"

____

-Per cena che vuoi?
Domandò Miyu a Kanata.
-Zucca.
Kanata stava vedendo la TV, mentre Miyu organizzava i pranzi per i giorni a venire.
-Cosa hai comprato?
-Vedi tu.
-Si, ma non mi va. Dai dimmelol tu.
-Non ricordo, meglio che vedi.
-Impossibile che non ricordi.
-Impossibile che sei una rompipalle!
-Ti do fastidio???
-Si!!
-BENE!!!
Kanata continuò a fare zapping (nda quella cosa, insomma quando cambi canale no??!!!!), mentre Miyu si alzò e lasciò i fogli sul tavolo.
Andò nella sua stanza, quella di prima. Avevano deciso tutto, non appena entrati in casa, si erano organizzati in tutto. Ogni minimo particolaree era stato pensato.
Ma non quello che Kanata era antipatico.
Ma non quello che Miyu era una troppo divertente da prendere in giro.
Sarebbero stati due anni più lunghi della sua vita, per Miyu.
Per kanata invece, non vedeva l'ora che sarebbe tutto finito.
Si sentiva legato. Troppo. A... 
"Perché devo pensare a lei??"

____

-Akira? Senti, ti va bene la zucca per pranzo??
-Ho scelta?
-Non penso...
-Scelgo la zucca, allora.
-Oh bene.
Il giorno dopo Kanata aveva ricevuta la notizia che sarebbe arrivata Akira.
Lui e lei si conoscevano fin da piccoli. Loro due più Santa, erano un trio formidabile.
Ma poi, venne il giorno in cui Akira dovette andare in America.
Ci rimasero tutti male.
Ma forse, Kanata lo era di più di tutti.
Era stato sempre legato sentimentalmente con Aki-chan.  Aveva sempre avuto una piccola cotta, per lei.
Ma erano cose del passato, probabilmente, non era neppure una cotta. Non era mai stato cosi attaccato ad una ragazza.
Ma per lui, non era vero. Ammeteva che sentiva qualcosa di speciale, ma solo questo. Era già troppo se lo aveva detto apertamente a se stesso.
Aveva capito che era affetto, no una cotta. Mai avuta.
Non aveva mai pensato a lei in quel modo, o meglio, lui non pensava a nessuna in quel modo. Non era il tipo.
Eppure, forse, lo avrebbe fatto. 
Akira arrivava per pranzo. Doveva vedersi con il passato.
Lei aveva pensato bene che doveva essere pronta a tutto.
Era stato sempre un bel ragazzo, e lei una bella ragazza. Perfetti insieme da star male.
E ora Akira si aspettava un bel ragazzone tenebroso.
Infatti, quando arrivata al tempio suonò il campanello, pensò  di alzar la testa.
Doveva essere altissimo.
Chissà come quella ragazza che abitava con lui, avrebbe fatto.
La porta si aprì e ne uscì una ragazzo con uno sguardo prondo, bruno e occhi blu notte. Talmente scuri da colpiti. Da sbafo, insomma...
Il ragazzo, non sorrise ma l'accolse ugualmente molto bene.
"Come al solito, poi...", pensò la ragazza. Kanata non era affatto cambiato.
-Perché non ti sforzi di sorridere di più?
Una voce cosi adulta.
"Completamente diversa da quella di Miyu", pensò Kanata.
-Se solo trovassi im motivo, lo farei.
La fece accomodare in cucina, dove si trovava una ragazza con lunghi capelli biondi.
Questa si girò, rivelando un sorriso molto ingenuo.
Non sapeva se ad Akira faceva lo stesso effeto di come faceva a lui quel sorriso, pensò Kanata.
"MA QUALE EFFETTO!!!!!!", subito si rispose, facenbdo una smorfia. Si sentì in dovere di riporre rimedio e attaccò Miyu.
-Ma che ti sei messa??
-MA CHE IMPORTA????????
Ora andava meglio per Kanata. Era in possesso di se stesso.
Akira rise nervosa, ma comunque divertita.
-Ti ho preparato la zucca...
-Volevo farlo io ma-ribattè Miyu che venne a sua volta fermata da Kanata.
-... fa schifo come cucini.
-Non è vero!! E' che era meglio per lei....
-... se cucinavo io, lo so.
Miyu si imbronciò e Akira alzò gli occhi al cielo.
-Non vedo l'ora di conoscere tutti i tuoi amici e comunque di rivedere Santa!!!
"Dio che voce matura!!!!", pensò Miyu, "Cosi seria.."
Mangiarono tutto e alla fine andarono verso casa di Santa per fargli una sorpresa.

____

-Akira!!!!!!!!!!!AKIRETTAAAA-CHAN!!!!
Santa si attacò alla gamba della sua amica e pianse con tutto se stesso.
"Sentimentale...", pensò Kanata.
-Mi sei tanto mancataaaaaa!!
Akira rideva, mentre tutti gli altri guardavano la bellissima ragazza dai lunghi capelli nerie lisci , occhi intensi  e vispi.
Indossava un vestitino azzurro molto carino e semplice.
Chi era quella ragazza??
-Kanata hai visto quanto è bella Aki-chan?????
Esclamò Santa, tutto pimpante. Akira un po' ci sperava di avere questa reazione, voleva dire che la volevano bene. O perlomeno la voleva bene, Santa.
Ma Kanata?? Perché il suo sguardo profondo lo voleva su di sé?



(*)preso da Twilight.

Giààààààààà, perché???????
Booooooooo..... ma guarda!! Che intelligenza.. alla prossimaaaaaaaaa

MissP.

 
  
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