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Autore: giny04    23/06/2011    6 recensioni
Se al settimo e ultimo anno di Hogwarts, il Trio dei Miracoli si sciogliesse? E se io,Hermione Granger,venissi a conoscenza di un segreto che mi stravolgerà la vita? Aggiungiamo un biondo platinato noto anche come Malfoy et voilà!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Lime, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
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Eccoci al sesto capitolo, qui abbiamo l'annuncio da parte dei Vandemberg di Hermione, accadrà qualcosa di inaspettato che cambierà il corso della storia. Mettete due persone in una stessa camera e vedrete le conseguenze! Buona lettura,  recensite! Giny04 & Anis.

 

E’ bella e quindi può esser corteggiata; è donna e quindi può essere conquistata.
William Shakespeare
 


Il giorno della festa arrivò all’ improvviso, il Natale era passato in modo velocissimo ed era stato uno dei migliori, finalmente avevo ricevuto dei regali che conformavano con il  mio status di strega e non l’ apparecchio per i denti che i mie genitori babbani erano solito darmi, circondata dall’ affetto dei miei veri genitori avevo trascorso il tempo in modo meraviglioso anche grazie a Blaise che si era rivelato come un amico comprensivo e dolce oltre che incredibilmente narcisista, egocentrico e insostituibile, mi aveva regalato un paio di orecchini color smeraldo, splendidi, mentre il mio regalo era stata l’ ennesima cravatta del suo guardaroba poichè le altre 765 si sentivano sole.  La mattina della festa, mi svegliò mia madre eccitata più di me per i preparativi, la villa era stata addobbata con lusso ed eleganza che la famiglia Vandemberg era solita sfoggiare. Le ore passarono mentre io ripassavo come camminare, parlare, mangiare, inchinarmi, stringere la mano e fissare le persone in un modo invece che nell’altro. A meno tre ore, iniziò la tortura. Indossavo un abito blu cobalto, stretto nel petto ma che poi scendeva vaporoso verso il basso, in un eufonia di tulle, era scomoda ma con quello addosso ero indubbiamente bellissima infatti metteva in evidenza il seno, il ventre piatto e le gambe lunghe e affusolate mentre ai piedi calzavo un paio di decoltè.  I capelli erano legati in un morbido chignon, dove era stato lasciato cadere qualche ricciolo ad arte, per sottolineare il mio collo di cigno. Ero truccata in modo leggerissimo, per sottolineare gli zigomi pronunciati, definire lo sguardo ambrato e pronunciare la bocca carnosa.  Per completare il tutto avevo la collana d zaffiri e diamanti precedentemente appartenuta a mia madre, e l anello che simboleggiava il casato Vandemberg. Era giunta l’ ora. Sentii mio padre annunciarmi e in quei secondi, sadici, iniziai a scendere la scalinata, gorgo che mi trasportava gentile ma inesorabile verso il basso . I volti della Comunità Magica erano pressochè identici, La Mezzosangue più famosa del Mondo Magico era in realtà l’erede di una delle famiglie Purosangue più influenti, erede di Serpeverde , sguardi sorpresi ,sbigottiti,stupiti, allibiti. Solo uno era indifferente. Draco Lucius Malfoy, mi fissava intensamente,   ma lui era sempre troppo in alto per interessarsi a qualcosa, mi fissava, semplicemente. Sentivo i suoi occhi tempestosi perforarmi, finchè non arrivarono una miriade di persone a congratularsi con me,  ma sapevo che lui stava continuando a squadrarmi. Fecero un brindisi, cristallo di bicchieri ghiacciati che tintinnavano fasulli ,bollicine dorate e profumate d’ inganni. Giunta alla fine di quella festa ipocrita, che mi aveva visto socializzare con i Nott il quale figlio mi aveva rivolto un inchino ossequioso, baciandomi le nocche, Pansy Parkinson mi trattò come la sua migliore amica, I Greengass si congratularono, mentre Daphne mi rivolgeva un cenno del capo, forse l’ unica cosa vera di quell’ ingorgo di maschere che si volevano accaparrare i favori dei Vandemberg. Feci un valzer con Blaise, che mi sussurrava i vizi e le virtù di una società corrotta e abbagliante,per il resto del Mondo Magico. Faceva davvero caldo, decisi ad un tratto di andare in giardino per schiarirmi un po’ le idee. Mentre annusavo  l’ odore delle mie rose, sentii una voce, la sua voce – Vandemberg... Così è questo il tuo vero nome. – Malfoy mi fissava ironico – Questa è la tua festa, cosa aspetti a tuffarti in questo mondo fatto di frivolezze e luce? A Potty e Pezzente non piacerà  questa tua nuova “sistemazione”- stavo per rispondere a tono a quelle parole sarcastiche e sprezzanti, quando Malfoy si avvicinò ulteriormente- Sarai diventata anche Purosangue, ma rimani comunque feccia, per quanto mi riguarda- la voce bassa e seducente, come quella di un amante si era rivelata il pugnale in mano a un assassino. – Tu non sai niente di me, Malfoy. Non ti  permettere di insultarmi, viscida serpe- la mia voce leggermente incrinata, lo fece ridere. – Vandemberg, benvenuta all’ Inferno- detto questo mi lasciò lì al freddo persa nei meandri che lui stesso aveva creato, forse non ero adatta, forse il mio posto non era quello … NO. Malfoy si sbagliava, io ero esattamente dove dovevo stare. Io era una Purosangue, degna quanto lui. Con passo molto più sicuro, ritornai alla festa. Ballai con tutte le persone che si offrivano, all’ improvviso mi sentii prendere da delle mani forti ma al contempo delicate, mi tenevano come se fossi di porcellana, i capelli biondi quasi bianchi, sottili strisce di luna, il petto scultoreo da dio greco e gli occhi. Li avrei riconosciuti tra mille. Grigi ma che ora erano piombo fuso. – mi sono sbagliato su di te, sei esattamente dove dovresti essere, gli occhi di queste persone  lo affermano. – Malfoy che chiede scusa? – Questo l’ hai detto tu, io ho solo detto che forse prima ho esagerato. – Sorrisi, per un modo strano di scusarsi, ma da Malfoy non ci si poteva spettare altre. Mi lasciai cullare dalle sue braccia, mentre volteggiavamo per la Sala da Ballo. Odore di rose, vestiti sfarzosi,  musica dolce e straziante dei violini, gli occhi tempestosi di Malfoy che incontravano le mie pozze ambrate. Qualcosa dall’ inizio dell’ anno era cambiato. 
Stavo stringendo la mano ai presenti, quando un rumore improvviso fece calare un tenebroso silenzio. Avevo ancora il calice di champagne in mano quando mi affacciai alla finestra e scostando le tende, notai che tra la fredda foschia invernale, stava nevicando. Il boato sentito poco prima era un tuono, ed aveva premesso una nottata da lupi mannari.
La calma, protagonista fino ad allora, fece ampio spazio a schiamazzi e bisbigli : con la neve era impossibile smaterializzarsi.
Sarebbero dovuti rimanere in casa Vandemberg fino a quando i venti non si fossero placati.
La signora Vandemberg richiamò l'attenzione degli ospiti tintinnando con un cucchiaino il calice vuoto. Scese nuovamente il silenzio, la donna con tono autoritario tranquillizzò -Calma miei cari ospiti, non vi allarmate, abbiamo una piccola riserva di polvere magica che potrà ricondurvi alle vostre abitazioni. Non sono certa che basterà per tutti. In tal  caso, tranquilli, saremo lieti di ospitarvi a casa nostra per una nottata.-
Gli invitati sembrarono calmarsi. Mi voltai un attimo, scorsi la figura di Malfoy davanti alla finestra, sembrava tormentato da un'infinità di pensieri.
-Tutto apposto Draco?- Domandai.  
Si girò a guardarmi sorpreso -Si, stavo solo pensando...- Rispose pacato.
Sorrisi e mi incamminai verso la cucina, dove mia madre stava distribuendo polvere magica.
In molti si congedarono, fino a quando nella stanza era rimasta solo la famiglia Malfoy.
-Sono spiacente Lucius, ma la nostra riserva è finita, dovrete aspettare domani.- Si scusò mia madre.
-Oh, non preoccuparti, grazie dell'accoglienza, per questa notte rimaremmo qui.- Rispose Lucius.
-Hermione cara, tu e Draco dormirete in camera tua, tanto c'è abbastanza spazio.- Esordì mia madre.
Mi aprii in un'espressione tra il sorpreso e il confuso. -Ah, va bene.- Risposi ancora sbigottita.
Mi diressi verso camera mia, seguita dal biondo.
Lui era rimasto sereno e tranquillo, sembrava che nessun avvenimento potesse sconvolgere i suoi piani, sapeva controllare tutto, aveva una piena padronanza delle emozioni, era proprio uno Slytherin.

 

Draco 
 
Varcammo la porta della sua camera, un letto matrimoniale era posto in un lato delle mura quadrate della stanza, subito davanti c'era la cabina armadio, mentre una spaziosa scrivania era appoggiata nell'ultimo lato libero della parete, una carta da parati verde-acqua ricopriva quest'ultima.
-Bella camera Granger. O forse dovrei chiamarti Vandemberg?-  Affermai ghignando.
Mi guardò in cagnesco. -Grazie Malfoy. Ora se non ti dispiace dovrei cambiarmi.-
-Ah, fai pure!- Risposi malizioso, sorridendo ancora una volta.
-Era un modo gentile per invitarti ad uscire!- Ribadì fintamente adirata.
-Ahh, quante storie, va bene va bene, esco proprio perchè sono un gentiluomo.- Detto questo mi diressi verso la porta e attesi fuori un paio di minuti. Mi infilai dei pantaloncini grigi corti e una maglietta bianca.
La mia mente da Serpe non potè che pensare ad un'idea, naturalmente di casto non aveva nulla.
La porta era chiusa, così mi abbassai e strinsi un occhio per focalizzare la stanza dalla serratura.
Hermione si stava spogliando. Era rimasta in biancheria intima, dovevo ammettere che aveva un fisico niente male! Aveva delle belle curve, delicate e sinuose. Vidi che si infilava una camicia da notte di seta viola, contornata di pizzo. Metteva in risalto il corpo della ragazza.
-Puoi entrare!- Sentii dall'interno. 
Mi scostai dalla porta ed entrai tranquillo. -Wow, bel pigiamino mezzos..., purosangue!- Sorrisi divertito per la gaffe. -Grazie Malfoy.-  Mi scrutò un attimo: -Anche il tuo non è niente male!- Rispose sogghignando.
Si sedette a gambe incrociate sul letto e mi invitò a segurila.
-Dormiremo nello stesso letto?!- Chiesi eccitato. 
-Vedi altri letti qui?- Rispose annoiata.
Sorrisi raggiante; inziammo a parlare serenamente. Le raccontai di quella volta che a Gazza spuntò la coda, era naturalmente opera di noi Serpeverde! Al ricordo scoppiammo entrambi a ridere fragorosamente. 
Ci guardavamo dritti negli occhi, le sue iridi nocciola mi trasmettevano un incredibile senso di calore. Aveva i capelli appuntati dietro la nuca, qualche boccolo ribelle si posava sinuosamente nelle candide spalle e nella schiena. Avevo scoperto un lato della Mezzosangue niente male. Anche se quell'aggettivo non si addiceva più a lei, non potevo farne a meno, la rispecchiava ancora.
Mi raccontò di quando fece diventare i capelli verdi a Weasley che l'aveva fatta arrabbiare. Concluse la divertente storia con un -Anche se tra verdi e rossi, forse gli stavano meglio prima!-  Scoppiai a ridere.
Si era fatto tardi, ma nessuno dei due mostrava segni di stanchezza, così continuammo a parlare, parlare e parlare fino a quando Hermione si appoggiò ai miei pettorali e si addormentò.
Stetti a lungo a guardarla, era incredibilmente bella.
 
Hermione
 
Quando mi svegliai, sentii una sensazione di vuoto invadermi, Draco non c'era.
Ero stata davvero bene la sera prima, avevamo chiaccherato tutta la notte. 
Non mi ricoravo come avevo fatto ad addormentarmi, mi ricordo solo di non aver mai dormito così bene.
Mi alzai ancora mezza insonnolita, e non potei fare a meno di notare un foglio bianco sopra alla scrivania.
Iniziai a leggere:
Buongiorno Vandemb! Scusa se sono andato via così  ma mi dispiaceva svegliarti, dormivi così serenamente! Ci vediamo al rientro delle vacanza a scuola. Buone feste! 
Draco.
Non potei fare a meno di sorridere raggiante, quella lettera mi aveva messo di buon umore.
  
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