I sogni sono sempre troppo belli, per poter durare a sufficienza.
Me ne sono accorto quando sei entrato nelle nostre vite, senza aver un posto ben preciso dove stare.
Noi ti abbiamo accolto come se fossi stato uno di noi, come se potessimo formare una famiglia così.
Quale grossa enorme bugia.
Non c'è gioia nel stare insieme, non c'è felicità nel dividere colui che ci unisce.
Ma ciò che si può unire si può tagliare in due.
No?
Un urlo si alza nella casa, subito interrotto da un lamento.
Layton corre verso la voce, trovandosi davanti a una scena da puro film dell' orrore.
Clive è riverso a terra, in una pozza di sangue.
E al suo fianco la persona che lo ha ucciso, con un paio di forbici aperte in mano, rosse come un fiore troppo brillante.
“Luke...”
“Sa, Professore? Lui... era come un fratello, per me. Un bravo, meraviglioso fratello maggiore...”
Luke si avvicina, osservando l' uomo con uno sguardo folle.
“Ovviamente sto scherzando.”
Tocca il viso del maggiore, sporcandolo di sangue.
“Ora ci siamo solo noi... e solo questo conta.”
Layton non osa muoversi, indeciso su come agire.
“Ma la vedo titubante... che ne dice di troncare ogni suo rapporto con lui, Professore?”
Luke sorride mentre taglia la gola dell' uomo.
Beh, ora sì che ho tagliato tutto ciò che avevamo costruito... tanto, ciò che conta è che saremo per sempre insieme.
Accarezza la testa dell' uomo, sorridendo, le forbici lasciate da qualche parte.
O no?