Rain
Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell'anima.
Hermann Hesse
Le gocce di pioggia picchiettano delicatamente sul vetro.
Seduto sui tatami della mia stanza, osservo il vuoto intorno a me. E' tutto maledettamente immobile.
La pioggia è fuori. Lava la terra, corrode la roccia. Pulisce lo sporco della strada e la miseria umana.
In qualche modo purifica. Qui dentro è tutto troppo fermo per sentire il richiamo dell'acqua corrente, incatenato dalle generazioni dei membri della casata cadetta.
Anche io, forse, sono ormai bloccato. Incapace di amare, di soffrire, di gioire.
Il negozio era quasi deserto a quell'ora.
-Chotto matte* Neji Hyuga! Cosa stai dicendo?- l'esclamazione della Yamanaka echeggiò lievemente nel locale.
-Dico solo che non potremmo mai regalare dei fiori al Maestro Gai per il suo compleanno, Ino- spiegò brevemente il ragazzo.
-E perché no? Sono belli, profumati e graziosi!- s'intestardì la ragazza bionda, puntandogli l'indica contro il petto.
“Il solo pensiero di porgere un mazzo di fiori al maestro Gai in effetti è decisamente troppo imbarazzante. Figurarsi se a farlo fosse Neji!” pensò Ino, trattenendo a stento una risata.
-Ino, vieni!- chiamò una voce maschile.
-Si papà, corro!- urlò la biondina di risposta.
-Tu aspetta qui e non ti muovere- aggiunse guardando il rgazzo.
Neji sospirò: non aveva mai conosciuto nessuno così privo di grazia e intelligenza. Ino gli ricordava immancabilmente un'oca schiamazzante.
Dopo pochi minuti ricomparve la ninja, con un sorriso smagliante.
-Allora, dov'eravamo rimasti?- esclamò angelicamente.
Neji non rispose, notando qualcos'altro negli occhi azzurri della ragazza. Erano lucidissimi e negli angoli si erano formate goccioline trasparenti.
-Piangi?- chiese d'impulso, maledicendosi subito dopo. Non erano affari suoi.
-Oh no, è solo la cipolla- rispose allegramente l'altra. Vedendo la muta domanda negli occhi del ragazzo spiegò che sua madre non c'era, sarebbe tornata per cena. Come sorpresa le avrebbe preparato il ramen con zuppa di cipolla.
-Ne va matta- trillò Ino -comunque non ci sarebbe stato nulla di male, se avessi pianto.... Aiuta incredibilmente a sfogarsi- continuò alzando gli occhi.
-Ora devo andare, buona serata Ino- disse Neji. Parlare di alcuni argomenti non gli piaceva. E fuori minacciava di piovere. Che scuse inutili.
Tre giorni sono passati da quel pomeriggio. Ino ha ragione.
Lentamente un'ondata calda sale lungo il mio petto. Gli occhi mi pizzicano e qualcosa cade nella mia mano.
Una lacrima. Sono anni che non piango. L'assaggio, è salata.
Vedo il mio volto riflesso sul vetro della finestra e non si è mosso. Ma i miei occhi sono umani. E' lo sciogliersi continuo del mio cuore.
E, per la prima volta, lo lascio fare.
Mi va bene così.
Tannie con “Rain”
☑ Originalità (fiori per Gai?)
☑ Grammatica
☑ IC Personaggio Base
☑ IC Personaggio Aggiunto
☑ Plausibilità flashfic
☑ Uso del Prompt
-☑ Bonus/Malus (ultima nel turno precedente e uso della proroga)
Totale: 5 punti
N.d.A. È finita ormai *sigh* ….. non sono comparsa né sul podio né in uno dei premi speciali ma me l'aspettavo ^_^ le altre concorrenti erano troppo brave e mi complimento ancora con tutte loro :-)
ecco il mio bannerino! Non è carinissimo? *_*