La Dura Verità: E ORA?

Scesi di fretta dalle scale seguendo Noah in macchina, non mi aveva ancora detto cosa era successo, mi stava facendo preoccupare. Magari Finn non so come aveva scoperto di noi, no, NO, non era possibile! Cos'era successo? Speravo niente di male!

Salii in macchina, Puck era agitato, sembrava sudasse freddo e la cosa mi preoccupava sempre più. Puck salì in macchina farfugliando qualcosa, riuscivo a capire poco o niente di quello che stava dicendo, la maggior parte delle cose che disse erano legate al destino, a quanto fosse sbagliato quello che stavamo facendo e a quanto fosse grave la cosa che era successa! Gli misi una mano sul braccio, cercando di farlo calmare e magari dirmi quello che era successo, ma lui continuava a farfugliare senza tregua, così provai a parlargli: << Noah, calmati! Mi dici cos'è successo? >>. lui si calmò un attimo e mi disse: << Lo sapevo! Lo sapevo che era sbagliato e che il destino si sarebbe accanito su di noi! Forse se fosse stata un'altra ragazza non mi sarebbe interessato, ma il fatto che siamo tutti e due ebrei non mi sembra affatto una coincidenza! E' un segno divino, qualcuno da lassù non vuole che noi stiamo insieme, o almeno non così! Non così clandestinamente! Eppure fino a qualche secondo fa non mi sembrava così sbagliato! >>. Continuavo a non capire cosa fosse successo e la mia sete di sapere sempre tutto non mi dava tregua e mi metteva agitazione, provai a richiedergli cosa fosse successo, la sua risposta fu breve, coincisa ed esaustiva: << Carol ha avuto un incidente! >>. Mi sentii gelare il sangue, il cuore smise di battere e cominciai a sentire brividi che dalle scapole scendevano giù e risalivano. Mi venne un groppo in gola e non riuscii più a dire niente, forse Noah aveva ragione, forse era un segno del destino, un avvertimento divino, ma cosa poteva interessarmi in quel momento dei segni e del caso? Stavo tradendo Finn e se fino a qualche istante prima la cosa non mi toccava e non mi interessava perché avevo capito di non amarlo più, o almeno non più come una volta! E ora? Ora mi sentivo uno schifo, mi sentivo un'adultera, mi sentivo come se l'incidente di Carol l'avessi provocato io col mio tradimento! Mi veniva da piangere, ma non potevo permettermi di farlo! E ora cosa avrei fatto? Cosa avrei detto a Finn? Glielo avrei detto, anzi avremmo detto? Oppure avremmo fatto finta di niente, aspettato che si calmassero le acque? Ero invasa da domande, dubbi e perplessità! Tutti i miei pensieri però furono interrotti dal nostro arrivo all'ospedale!