Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Veronique.    24/06/2011    1 recensioni
Lily Luna Potter. Scorpius Hyperion Malfoy. Due nomi, due garanzie. Un sentimento d'odio lega i due giovani. Un sentimento che forse si trasformerà. Una cosa da fare? Leggere.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sulla torre di astronomia tirava vento, un vento gelido perfetto per quell’atmosfera

Sulla torre di astronomia tirava vento, un vento gelido perfetto per quell’atmosfera. Non appena la testolina rossa di Lily fece la sua comparsa, il cuore di Scorp iniziò a battere più in fretta. Ma perché? Non doveva andare così, lui la odiava, si la odiava.

Non poteva provare altri sentimenti al di fuori dell’odio.

E ora che era li non sapeva cosa dirle. Fino a qualche minuto prima si era preparato un discorso, qualcosa da dirle. E ora il vuoto.

“Allora?” chiese lei, fissando i suoi occhi color ghiaccio. Dio, quella situazione la infastidiva. Non aveva ancora ammesso a se stessa di provare qualcosa per quel biondo impertinente eppure era agitata, non sapeva perché.

“ecco..” iniziò lui, con voce debole. Insicurezza nella voce di un Malfoy? Non era mai successo prima d’ora. Lils lo fissò, non interruppe mai il contatto visivo.

“perché hai sbattuto così la porta ieri?” chiese tutto ad un tratto.

Merda, Lily non si aspettava quella domanda, per nulla. Non sapeva che rispondere e tutta la sua sicurezza stava andando a quel paese.

Si schiarì la voce, cercando di non far vedere la sua debolezza, eppure era certa che lui l’avesse notata, oh sicuramente “perché? Sei un porco e quella scena mi ha fatto schifo” rispose lei, cercando di mantenere un tono di voce calmo e pacato.

Eppure non le riusciva, quel ragazzo le dava i nervi.

“Di solito non si reagisce così, a meno che..” “Non pensarlo nemmeno Malfoy, non azzardarti a pensare una cosa del genere” lo fermò lei prima che lui potesse continuare.

“E se anche fosse? Che male ci sarebbe?” continuò lui imperterrito. Si era esposto troppo, aveva rischiato. Come gli era potuto passare per la testa di azzardare così tanto?

“Aspetta, che vuoi dire con questo?” chiese lei, leggermente confusa da tutto quello. Era certa che lui lo odiasse, ne era pienamente sicura, lui glielo dimostrava ogni santo giorno. Vide che lui fece dei passi nella sua direzione, per avvicinarsi. Il cuore di Lily iniziò a battere freneticamente, quasi come se fosse stato preso da un’ansia momentanea. La vicinanza di Scorp le faceva quell’effetto ora, dove era finita la solita repulsione che provava?

“Che..volevo fermarti ieri” sussurrò lui poco dopo, non riusciva a trovare le parole, dove diamine erano finite le parole? “Che cosa? Volevi fermarmi?” chiese lei ingenuamente.

Lui annuì, ancora incredulo di tutto quello. Si sedette a terra, prendendosi la testa tra le mani e la scosse. No, non era pronto ad accettare tutto quello. Non era pronto ad affrontare la gente, se stesso, i suoi genitori.

Non sarebbe andata a buon fine quella storia, non avrebbe avuto il solito lieto fine. Lils lo fissò, incapace di reagire, cosa poteva fare? Ma soprattutto cosa poteva dire? Nulla, non sapeva che dire.

“Senti io..andrei” sussurrò lei poco dopo, il silenzio su quella torre, rotto dal vento stava diventando insopportabile. Si voltò e cercò di percorrere le scale in fretta, senza voltarsi, certa che lui non l’avrebbe fermata. Ancora.

Poi successe qualcosa, sentì una mano afferrarle il braccio “No” disse lui, con voce bassa ma decisa “non posso perdere un’altra occasione” sussurrò.

Ripensò alle lettere di Victoire, la sua migliore amica nonché cugina di Lily. Si erano conosciuti prima che lei finisse la scuola ed ora era la sua confidente. Gli aveva detto di parlarle. E se fosse andata male? Lui non era pronto a soffrire, non era pronto a soffrire per una Potter, suo padre l’avrebbe ucciso.

Lily fermati..” disse non lasciando la presa. Ancora quel coraggio, ma da dove lo prendeva? Non lo sapeva, sentiva che non poteva lasciarsela scappare ancora. Senza averle detto nulla poi, no, non poteva permetterselo.

“Dimmi solo una cosa, poi ti lascerò andare” disse poco dopo lui, deciso “anche tu senti che qualcosa è cambiato vero?”

Lei non seppe che rispondere, che dire. Come comportarsi? Sembrava serio e non intenzionato a prenderla in giro ancora, eppure sentiva ancora quella strana sensazione quando lo aveva vicino.

Non disse nulla, mosse solo il capo. Annuì. Non riusciva ad alzare lo sguardo, non riusciva a fare nient’altro.

“Ora devo andare, davvero” disse poco dopo lei con un filo di voce, rossa in volto. Scese le scale velocemente, nessuno la fermò quella volta.

Lei non voleva essere fermata. Si buttò sul letto del suo dormitorio e iniziò a pensare. Se non se ne fosse andata? Cosa sarebbe successo?

Il suo flusso di pensieri venne interrotto dalla cugina Dominique, che entrò nella stanza. Non le disse nulla, eppure sperava che lei si accorgesse che era successo qualcosa. Era una Veela miseriaccia, qualcosa doveva intuire no?

“Bè?” chiese la biondina poco dopo, notando che Lils la fissava da tipo cinque  minuti buoni.

“Ecco..” sussurrò flebilmente la rossa, evitando lo sguardo della cugina “sono-sono stata sulla torre..all’appuntamento con Scorpius” concluse poco dopo. Chiamarlo appuntamento era una cosa esagerata, un incontro ecco. Un incontro che le aveva cambiato il pomeriggio, la vita, come preferite.

“tu cosa?!” chiese Dominique poco dopo, spalancando gli occhioni azzurro ghiaccio.

“Mi aveva scritto Domi, non potevo non andare..sembrava, era importante” si corresse mentre parlava. Si, era importante. Quelle poche parole avevano cambiato tutto. Ancora.

Lils incrociò le gambe e strinse un cuscino, iniziò a raccontarle dello strano pomeriggio che aveva passato, senza tralasciare alcun dettaglio. La cugina la ascoltava annuendo, cercando di non perdere nulla del racconto della cugina.

“Wow..” sussurrò poco dopo, anche lei stupita “si è esposto così tanto? Non lo facevo così coraggioso in fatto di sentimenti

“Eppure Domi, cosa devo fare? Non so come comportarmi, io…” disse Lily lasciando la frase in sospeso. Lei cosa? Non lo sapeva nemmeno lei, anzi lo sapeva, ma non riusciva a spiegarsi.

“Ho capito Lily, non c’è bisogno che tu lo dica a voce alta se non sei ancora pronta” sorrise lei. La capiva sempre al volo, sempre.

Ma come fai?” chiese lei scoppiando in una risata cristallina. Domi alzò le spalle, non lo sapeva, eppure riusciva a capire la cugina in un secondo.

Forse era l’amore che era semplice da capire.

 

Nel frattempo Scorp era rimasto sulla torre, con la testa tra le mani. Era passata un’ora da quando Lily era scesa, nessuno l’aveva cercato. Non voleva essere trovato forse. Qualche minuto dopo quel pensiero una voce familiare stava borbottando sulle scale “Albus!” urlò lui, alzando la testa “che diamine ci fai qui?” chiese poco dopo.
“Mah ero venuto per studiare, cosa che sicuramente non stavi facendo tu” constatò Al, notando le condizioni dell’amico “che ci fai tu qui piuttosto? Hai portato qualche bella ragazza?” chiese prendendolo in giro e ridendo.

Ma le sue risate morirono poco dopo nel notare l’espressione sulla faccia dell’amico.

“Scorp, che ti succede?” chiese serio qualche secondo dopo, sedendosi accanto all’amico “Ho visto Lily, l’ho invitata io a salire qui e lei è venuta” spiegò rapidamente il biondo, senza guardare il fratello di Lils.

“Che cosa?!” chiese lui, stupito “l’hai fatto davvero? E che vi siete detti? Non l’avrai baciata vero? Altrimenti ti stacco le labbra” lo minacciò, cercando di fare ironia.

Scorp lo fissò senza dire nulla e anche lui prese a raccontare il pomeriggio che aveva appena passato, tutto ciò che era successo.

 

Sia Lils che Scorp evitarono di incontrarsi dopo la chiacchierata che avevano avuto, non litigavano nemmeno e l’intera scuola l’aveva notato. Niente urla, niente bacchette, niente punizioni.

Qualcosa doveva essere successo. Eppure qualcosa doveva succedere, non potevano continuare ad ignorarsi perennemente, si sarebbero scontrati prima o poi e si sarebbero affrontati ancora.

E lo scontro avvenne, in privato e di nascosto. Si ritrovarono nella serra della scuola, entrambi allo stesso orario. Quell’incontro non era programmato e non appena Scorp si accorse della rossa nella sera si girò, pronto per andarsene.

“Aspetta Scorp” lo chiamò lei, stavolta era stata lei a fermarlo. Non potevano evitarsi per sempre “non possiamo andare avanti così e lo sai. Affrontiamo la cosa e decidiamo cosa fare. Ormai è appurato che io provo qualcosa per te..” deglutì, senza incontrare i suoi occhi “e non so nemmeno cosa passa per la tua testa sinceramente. Non so cosa devo fare, come devo comportarmi. Io ti odio per la miseria, so che è così. Tu..tu mi confondi ecco” disse lei, concludendo tutti i suoi pensieri.

Alzò lo sguardo e lo vide pericolosamente vicino a lei, la distanza tra loro due era minima, poteva succedere di tutto.

“Potter, potter, potter..cosa devo fare con te eh? Prima ti odio e ora, non so nemmeno io che cosa mi stai facendo” sussurrò guardandola negli occhi verdi “forse mi hai stregato, sarebbe una vendetta degna di te sai?” constatò lui.

Lei si allontanò “ perché dovrei stregarti? Sai che ti odio, non vorrei provare nient’altro. E invece ora sono qui, con il cuore a mille per colpa tua. Ti odio” sussurrò lei, poco convinta delle ultime due parole.

“Vorrei..fare una cosa” disse lui poco dopo. “Ma devi promettermi che non farai nulla, non urlerai, non ti dimenerai, non farai nulla. Devo solo capire, chiaro?”.

Lils annuì, non era pronta a qualsiasi contatto con il giovane Malfoy, avrebbe reagito comunque, sia in positivo che in negativo.

Ma sapeva anche lei come avrebbe reagito, sapeva che quel momento era il momento che aspettava qualche giorno, da quando qualcosa in lei era cambiato.

Scorp fece un altro passo nella sua direzione e le cinse la vita con un braccio, l’altra mano invece le spostò una ciocca di capelli rossi dietro all’orecchio. Gli occhi di lui si rispecchiavano in quelli di lei.

“Non fare nulla..mi raccomando” sussurrò lui, a fior di labbra. Lils sentì il suo respiro sul volto, provò una sensazione strana, bella.

Non si mosse, se non per avvicinarsi a lui. Aspettò, socchiuse gli occhi interrompendo il “contatto visivo” che si era creato tra i due.

Successe tutto in fretta, eppure a lei sembrò che quel momento durò ore. Sentì un tocco umido e freddo posarsi sulle sue labbra. Un tocco che le fece impazzire il battito cardiaco.

Un bacio, il primo bacio di Lily, forse il centesimo di Scorpius.

Un bacio di quelli veri, non di quelli di nonna Molly. Un bacio di quelli attesi, un bacio serio.

Gli aveva promesso che non si sarebbe mossa, ma non resistette. Passò le braccia attorno al collo di lui e si mise in punta di piedi. Lui le strinse la vita, avvcinandola di più a sé.

Quel bacio durò tanto, parecchio. Le lingue dei due giocavano a ricorrersi, si prendevano e si allontanavano.

Lui la fece sedere sopra il tavolo da lavoro, non era uno che si conteneva in quelle situazioni, anzi, se fosse stato per lui sarebbe arrivato direttamente in terza base.

La voglia di staccarsi da quel bacio era assente, inesistente.

Un vaso cadde a terra e quello costrinse i due a staccarsi. Non ci furono parole, solamente sorrisi imbarazzati.

Le labbra di Lils reclamavano ancora quelle di Scorp, ora che era successo tanto valeva ripetere no?

“Credo che questo basti..come conferma” disse lui, con il respiro leggermente affannato. La aiutò a scendere dal tavolo e la baciò ancora, non era certamente da lui comportarsi così, eppure sentiva di non averne mai abbastanza di quelle labbra così rosse.

“Direi che..questo resterà tra noi, promesso?” chiese lui poco dopo. Lei annuì “ora..che faremo? Andremo avanti con questa storia?” chiese lei, prima di andarsene.

Lui annuì “Si, andremo avanti, in segreto. Se dovessero scoprirci sarebbe la fine. Davanti a tutti fingeremo di odiarci, come sempre. Ci sentiremo tramite biglietti magici, gufi che non sono i nostri, ci vedremo. Non sparirò Lils, non credo di poterlo fare ora” disse lui, per poi ritornare al suo dormitorio.

 

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Veronique.