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Autore: giny04    25/06/2011    7 recensioni
Se al settimo e ultimo anno di Hogwarts, il Trio dei Miracoli si sciogliesse? E se io,Hermione Granger,venissi a conoscenza di un segreto che mi stravolgerà la vita? Aggiungiamo un biondo platinato noto anche come Malfoy et voilà!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Lime, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
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Questo è uno dei capitoli più importanti, speriamo vi piaccia. Buona lettura Anis & Giny04




Era uno dei giorni più importanti della settimana,anzi, era IL giorno.
Attendevo quel sabato da svariato tempo,ero eccitata ed ansiosa al tempo stesso; di sera si sarebbe tenuta la festa Slytherin in mio onore.
Ero ancora indecisa su come vestirmi, doveva essere qualcosa di raffinato ma giovanile, elegante ma anche chic.
Naturamente sapevo che i colori argento-verde sarebbero stati d'obbligo per quell'evento.
Mentre mi addentravo nell'aula di pozioni, ancora un'infinità di pensieri non lasciavano penetrare tranquillità e serenità nel mio animo; come ad esempio la notte passata nel dormitorio con le Serpi, mi ero divertita troppo grazie a Blaise e Nott.
Sorrisi al ricordo e continuai a pensare fino a quando non mi trovai davanti una figura scultorea,non riuscivo a capacitarmi se si trattasse di una qualche divinità: Era Malfoy.
 
Mi salutò con un malizioso occhiolino e in quel momento, sentii le mie guancie avampare,come se vi fosse stato appiccato un incendio.
Tutte le sante volte che lo vedevo mi faceva quest'effetto,perchè?!
-Ciao Malfoy.- Ricambiai sedendomi accanto a lui nei banchi centrali, nella fila Serpeverde.
-Emozionata per stasera Grang?- Chiese sorridendo.
Sebbene quel cognome non mi rappresentasse più, continuava ad utilizzarlo,come se si volesse estraniare da tutto e da tutti: quella mania di protagonismo era diventata parte di lui.
-Un pochino.- Confidai arrossendo. -Non so cosa mettere..- Aggiunsi.
-Per me puoi anche non mettere niente.- ghignò divertito.
-Davvero simpatico!- Esclamai fintamente scocciata. Malfoy mi aveva parlato, davvero bizzarro; tutta quella finta insensibilità e quella noncuranza nei miei confronti dalla nottata passata insieme, erano svanita magicamente, naturalmente non potevo dire che questo mi dispiacesse.
Il resto della lezione passò in un baleno, con Draco vicino il mio cuore palpitava all'impazzata, e, ogni tanto, mi incantavo a fissare il suo volto, maledettamente perfetto, i suoi morbidi capelli biondi e i suoi occhi, freddi come il ghiaccio.
Lo sopresi diverse volte durante la lezione a ricambiare il mio sguardo e in quei momenti naturalmente le mie gote si tingevano di tutte le sfumature rosee; così lui arricciava le labbra in maniera provocante, e io non potevo fare altro che ricambiare: Dio quanto era bello.
Quando il professore annunciò la fine della spiegazione,velocemente riposi i libri nella borsa, dovevo al più presto trovare un abito per la festa.
Non mi accorsi che Draco mi stesse fissando con aria interrogativa vista la mia fretta inspiegabile.
-Devo trovare un vestito per stasera.- Sciolsi i suoi dubbi.
-Capisco... Vuoi una mano?- Chiese cortese.  Una mano?! Da Malfoy?! Anche se l'idea mi piaceva, decisi di rifiutare. -No grazie, voglio che sia una sorpresa- Risposi sorridendo.   -Come vuoi Mezzos...- Sogghignò e mi salutò.
In camera mia e delle serpi regnava il caos più totale, il letto era coperto da una massa di vestiti fuori moda, il bagno era sottosopra e la poltrona era letteralmente rivestita di accessori risalenti all'800. Naturalmente avevo proibito ai miei coinquilini di entrare in camera per tutto il giorno.
Ero nel panico. Non c'era niente di niente, forse avrei dovuto accettare l'aiuto del Biondo. In quel momento mi sentivo Cenerentola, e avrei voluto più di ogna altra cosa che entrasse nella mia stanza la Fata Madrina ad aiutarmi.
Stetti altre due ore a rovistare nell'armadio, l'uniche cose decenti che trovai furono : un vestito di tulle giallo canarino, stropicciato e rattoppato, la collana che mi avevano ragalato i miei genitori, e delle ballerine nere semplici semplici.
Si vedeva che ero cresciuta in una famiglia Babbana, ad Hogwarts avevo dei vestiti orripilanti, mentre casa Vandemberg era colma di vestiti di ogni genere.
Ah ahh! Trovato! Ebbi un'idea fantastica. Decisi di mandare un urgentissimo gufo ai miei genitori, nella speranza che mi mandassero un vestito per la serata.
Scrissi rapidamente e ficcai la lettera nel becco del pennuto. Incrociai le dita nella speranza che gli arrivasse in tempo.
Se non fosse andata bene, non so davvero cosa avrei fatto.
Erano le sei di pomeriggio, era circa un'ora che avevo spedito la lettera. Con tutta quell'agitazione mi era venuta fame, scesi le scale e mi diressi in Sala Grande. Varcai la soglia e distinsi Harry e Ron che giocavano a scacchi abbuffandosi.
Era molto tempo che non ci parlavamo, dopo la verità sul mio conto, "l'amicizia" con Malfoy e tutto il resto, non mi degnavano nemmeno di uno sguardo.
Decisi coraggiosamente di fare il primo passo, così mi avviai verso il tavolo Grifondoro.
Dalle loro espressioni percepii che erano no sorpresi, di più. Gli diedi la buonasera e mi sedetti accanto ad Harry.
Smisero di giocare a scacchi e fecero un cenno col capo in segno di saluto, Ron fece il suo sorriso sghembo da Weasley e Potty idem.
-Come va ragazzi?- Interruppi il silenzio. -E' molto che non ci vediamo- Continuai.
-Tutto bene...- Rispose Pel di carota. -Bene bene.- Aggiunse Harry
Non avevano molta voglia di parlare e si vedeva chiaramente, così decisi di dare una volta per tutte una spiegazione dettagliata del perchè li avevo schivati fino ad allora.
-Sentite, so che sono l'ultima persona con cui vorreste chiarire adesso, ma ciononostante ci conosciamo da anni e vorrei farvi capire bene come stanno le cose...- Iniziai calma.
-Secondo me non c'è molto da capire.- Obbiettò Potter. -Invece sì, mi dispiace che sia successo tutto questo, ma dovete capirmi. Mi sono ritrovata da un giorno all'altro in una nuova famiglia, una nuova casata, e nuovi amici. E' normale che sia un pò stordita, non vi pare?-
-Non perchè sei una Serpeverde ora devi schivarci come la peste.- Balbettò Weasley.  
-Infatti non voglio allontanarmi da voi, ma è normale che passiamo meno tempo insieme!- Dissi con tono sicuro.
-Evidentemente non ti importa di noi, altrimenti un modo per continuare a frequentarci lo troveresti.- Harry mi fissava torvo.   -Come volete, ma non continuerò a strisciarvi ai piedi, sia chiaro!- Mi alzai istantaneamente. -Sei proprio una Serpeverde.- Sentii in lontananza.
Avrei voluto tornare da quei due sfigati e colpirli dritti in faccia, ma come si dice, la vendetta va servita fredda.
Tornai in camera sbattendo la porta, ancora c'era una confusione incrediibile, ma non era quello certo che mi preoccupava, bensì che la lettera non fosse arrivata ai miei genitori.
Iniziai a rimettere a posto con qualche colpo di bacchetta, e quando tutto fu sistemato, sopra il letto c'erano rimasti : il vestito canarino, le banali ballerine nere e la collana.
Decisi di tingere il vestito di argento e le ballerine di verde, in modo da essere meno ridicola. Frugai nella mensola in cerca del libro di incantesimi riguardante la formula di variazione di saturazione, lo avevo letto pochi mesi fa.
Mentre stavo muovendo la bacchetta contro il mio "abito", sentii qualcosa scontrarsi contro la finestra. Mi affacciai e notai che un grosso gufo stava portando un piccolissimo pacco con allegata una lettera.
Ero felice, molto felice. Di sicuro i miei avevano ricevuto la mia disperata richiesta d'aiuto in tempo, ma mi stupii nel vedere le dimensioni del pacco, poteva entrarci al massimo una pallina da ping pong.
Aprii le persiane, e sfilai dal becco dell'uccello il pacchetto. Mi sedetti nel letto e iniziai a leggere:
 
Cara Hermione,
ci dispiace se abbiamo ritardato nella consegna della lettera, ma eravamo fuori casa. Siamo contenti della festa ed emozionati quanto te, sei una perfetta Serpeverde.
Abbiamo sorriso nel leggere il motivo della tua preoccupazione, ma non possiamo biasimarti, è una serata davvero importante per te!
E' normale che tu non abbia il necessario ad Hogwarts, ancora dobbiamo provvedere.
Sotto consiglio della commessa della più famosa boutique della nostra città, ti abbiamo spedito due abiti splendidi, un paio di scarpe e qualche accessorio per essere bellissima, sebbene tu lo sia già.
Ti vogliamo bene, ci manchi. Al più presto ti manderemo qualche altro capo di abbigliamento, visto che costì scarseggiano.
Baci                                                                                                              Mamma e Papà
 
Ero al settimo cielo, così presi a scartare la piccola scatola. Infilai la mano dentro e tirai fuori una lunga veste verde.
Era di seta, trasparente ma contornata da una sottoveste argento, in modo da non far trasparire tutto. Aveva uno spacco, partiva da metà caviglia fino alla parte inferiore della coscia. Nella parte superiore vi era una cascata di pietre color argento che si andavano a chiudere dietro il collo.
Non riuscivo a smettere di guardarlo, era meraviglioso, un abito degno di una Slytherin.
Continuai a rovistare nel pacco ed estrassi un vestitino, i cui colori erano di tutte le sfumature dell'argento. Corto, a palloncino e increspato sotto al seno, senza spallini.
Non sapevo quale scegliere, erano entrambi incantevoli. Li provai e decisi di optare per il primo, anche se mi stavano bene entrambi.
Mancavano poco più di dieci minuti alle otto di sera, e dovevo essere pronta per le otto e mezza.
Dovevo sbrigarmi. Afferrai nuovamente il pacco e agguantai dall'interno un paio di scarpe. Erano dei sandali favolosi. Avevano un tacco altissimo, quattro lacci grigi lucenti ricoprivano il piede, lasciando scoperte le dita, il plateau era verde.
Me le misurai, mi stavano a pennello. Ero tutta verde-argento. Proprio da Serpeverde.
Mi misi lo smalto, anche questo verde, mi acconciai i capelli in una crocchia disordinata, applicai un pò di trucco ed ero pronta. Mi avvicinai allo specchio e mi sorpresi, stavo proprio bene.
Nell' allegato mandato dai miei genitori, trovai anche un grosso bracciale, di un colore nero lucido e un paio di orecchini lunghi e scuri.
Avevo uno stile molto raffinato ed elegante, non sarei potuta essere più soddisfatta.
Era l'ora, di lì a poco sarebbe arrivato Malfoy ad accompagnarmi con Blaise e Nott.
Sentii bussare, mi ritoccai i capelli ancora una volta ed aprii. -Siamo venuti a prenderti Grang!- Esclamò Blaise abbracciandomi.
-Sei stupenda.- Aggiunse Nott.  Draco non pronunciò una parola, ma bastò la sua espressione a confermarmi che anche a lui piacevo.
Con quei tacchi vertiginosi dovetti attaccarmi a Blaise per non cadere, scendemmo le scale fino ad arrivare ad un quadro con raffigurato un anziano uomo.
Malfoy pronunciò la parola d'ordine e appena facemmo ingresso nell'immensa sala, urli e schiamazzi riempirono il silenzio, c'era gente che saltava, gente che beveva, gente che mi salutava ed un branco di ragazzi mi fischiava e mi faceva l'occhiolino.
Non riuscii a scendere i gradini poichè uno sciame di persone mi assaliva senza lasciarmi respirare, alcuni volevano ballare con me, altri mi offrivano sigarette e altri ancora mi stringevano la mano : mi sentivo una star.
Ringraziai tutti numerose volte, quando Draco finalmente mi fece strada fino a delle poltroncine. Lì almeno si respirava.
Mi offrì un cicchino, lo accettai volentieri. -Sei uno schianto Serpe!- Disse accarezzandomi il viso divenuto rosso per la vergogna.
-Grazie Malfoy.-       -Vieni, andiamo a prendere da bere.- Disse cingendomi la vita con un braccio.
Arrivammo al bancone barcollando a causa dei sandali, presi un Fire Whiskey, Draco mi imitò.
-Ci vai giù pesante Grang!-   -Draco, è la mia festa!- Risposi bevendo tutto d'un sorso il Whiskey.
-Un altro grazie!- Chiesi al barista.  -Vuoi ubriacarti forse?- Domandò il Biondo inarcando un sopracciglio.   -Può darsi.- Feci l'occhiolino.
Dopo il quarto shortino presi Draco per un braccio e allegra e sorridente, lo portai in pista a ballare. 
Iniziammo a muoverci, i nostri corpi combaciavano formando una perfetta linea curva, le mie mani erano intorno al suo collo e le sue intorno ai miei fianchi.
Sentivo giungere lentamente i sintomi della sbornia, inziai a urlare e a ballare con chiunque mi capitasse a tiro, questo non piaceva a Draco, il quale mi trascinava via furioso.
Di quando ero di fuori mi ricordo decisamente poco. Un'unica cosa mi è rimasta impressa, è stata una delle più belle che mi potesse mai capitare.
Mentre ancora danzavo a ritmo di musica, scorsi sfuocata l'immagine di Malfoy, che con aria adirata mi tirava fuori dalla massa di gente creatasi in pista. 
-Ma cosa pensi di fare? Sei ubriaca ti porto in camera.- Mi rimproverò tenendomi per un braccio.
-Io cerco solo di divertirmi!Lasciami in pace.- Feci per andarmene, quando sentii una mano pressare sulla mia spalla, quando mi voltai delle labbra carnose premevano contro le mie con forza e vigore, senza cenni di cedimento le SUE mani vagavano per il mio corpo, sapeva che tasti premere ed infatti fu un bacio sbalorditivo.
Mi sporsi in avanti, così lui mi attirò a sè con impeto, tremai al contatto con la sua lingua, fino a quando non incontrò la mia. Un movimento sinuoso delle nostre bocche mi impediva di interrompere quel legame che ci teneva così uniti in una morza incandescente di passione e lussuria.
Ci staccammo giusto per riprendere fiato. Lo fissai nei suoi occhi glaciali per una manciata di minuti, ero stranita, sbigottita, non riuscivo a capire; questo era dovuto in gran parte anche all' alchool.
In quel momento così inebriante mi concentrai nuovamente sulle sue iridi argentee, come al solito non lasciava trasparire emozioni.
Ci tenevamo ancora stretti e ci fissavamo simultaneamente in cerca ognuno di spiegazioni dalla parte dell'altro, la mia vista peggiorava gradualmente fino a quando le palpebre ormai troppo pesanti si chiusero delicatamente e così mi concessi alle sue braccia.
 
       
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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