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Autore: Marauders Angels    25/06/2011    1 recensioni
Per tutti gli appassionati di qualsiasi cosa riguardi Malandrini e Company, qui di seguito sarà illustrato un possibile seguito della storia di questi ultimi, mediante delle ipotetiche discendenti ed eredi dei loro titoli di, appunto, Malandrini.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Marauders & Co.


The other side of the Moon







Capitolo 3: The beginning.


Gli ultimi giorni prima della partenza passarono velocemente, tra una partita di Quidditch con Sirius e pomeriggi passati in biblioteca. 
Siria non vedeva l'ora di lasciare casa sua per partire alla volta di Hogwarts. Al contempo non voleva abbandonare lo zio dopo l'orribile rivelazione di Helak. 
Sapeva che ogni scelta effettuata dai suoi antenati Black era stata legata alla magia oscura, seppur indirettamente, ed era certa che lei non avrebbe costituito l'eccezione a tale tradizione -sempre che un legame di questo genere possa essere chiamato tradizione-. 
Era cosciente che in un prossimo futuro si sarebbe ritrovata a dover scegliere tra la luce e le tenebre, tuttavia mai e poi mai avrebbe optato per le ultime. 
Eppure sentiva che le parole del serpente non potevano essere altro che verità. 
Bah, vuoi concentrarti sul baule?!? 
Il baule cadde nuovamente a terra, catturando l'attenzione di un Sirius piuttosto preoccupato. 
"Siria... Mi spieghi che diavolo ti sta succedendo, è la settima volta che ti fai cadere il baule ad un millimetro dalle dita dei piedi, credevo ti piacesse camminare con i tuoi piedi" Commentò l'uomo con un vago tono sarcastico, abbandonando per un momento il gufo della ragazza. 
"Si, si tranquillo, ci tengo ai miei piedi..."ribattè quest'ultima, facendosi volontariamente aiutare dallo zio. 
"Sarà, ma ultimamente sei piuttosto strana, spero non sia l'aria di Hogwarts... non vorrei cominciassi a combinare guai..." 
"Ma sentilo... parla il contendente del titolo 'Mister-schedario-Gazza'. Colui-che-in-un-solo-anno-riempì-gli-schedari-del-custode" 
"Ehy signorina, ti ricordo che stai parlando con un Marauder pluri-decorato!" 
Sul volto dell'erede Black apparve uno dei suoi famosi ghigni. 
Quì si mette male... Pensò la ragazza con un sorrisetto degno dell'uomo che la stava fronteggiando. 
"Fossi in lei non farei mosse azzardate Principino dei guai... o dovrei dire, dei miei stivali?" 
"In guardia donzella... quest'affronto lo pagherà caro!" 
Lo scontro durò pochi secondi, non fecero neanche in tempo ad avvicinarsi che una voce li richiamò agli ordini. 
"Ehi cavalieri da strapazzo!" Esclamò dolcemente Emily -madre della ragazza e cognata dell'uomo- "è quasi ora della partenza, dobbiamo muoverci se non vogliamo che tu Sir perda il treno. Non potrei sopportarvi ancora per molto insieme..." 
"Puff..." Sbuffò Sirius rimandando con un solo sguardo l'incontro. 
Sfida accettata con un sorrisetto malandino dalla nipote, che si apprestava a saltare dentro il camino, avrebbe preferito affrontare il viaggio in scopa, tuttavia il tragitto da Herrengton a Londra era tutt'altro che breve e -come al solito- erano in un ritardo bestiale! 
"Paiolo Magico, Londra" Disse chiaramente, lasciando cadere ai suoi piedi una manciata di polvere volante. Si sentì risucchiare dal camino, chiuse gli occhi per impedire alla fuliggine di oscurarle la vista e strinse a se il baule, non aveva voglia di ritrovarsi con un mucchio di lividi a causa di quella scatolona di legno. 
Atterrò come da manuale, ovvero sulle chiappe... Non possedeva abbastanza espreienza, o almeno questa era la sua teoria. 
"Oh! Siria, che piacere rivederti!" esclamò Tom, strizzando l'occhio in direzione del cane nero apparso dal camino "Ti segue ovunque vedo... tienilo d'occhio, l'ultima volta quel cagnaccio mi ha svuotato un intero barile di burrobirra!" 
Esclamò il barista con un finto tono arrabbiato salutando Emily con un sorriso. 
"Mi spiace Tom, ma questo masclazone non ha ancora imparato le buone maniere..." Ribattè Siria attraversando con un sorriso il bar, lanciando occhiate in direzione di coloro che conosceva. 
D'un tratto vide un volto conosciuto. 
Una chioma bionda, ad incorniciare un'espressione sarcastica. 
Fa che non mi veda! Perfavore! 
"Black, non sai che esistono degli shampoo anche per i pulciosi?" Domandò la solita sarcastica voce di Draco Malfoy. Sul volto del ragazzo apparve un sorrisetto soddisfatto, cancellato all'istante dall'altrettanto tagliente risposta della ragazza. 
"Sai Malfoy, non tutti adorano presentarsi come candidati per il concorso di Pantene Protagonist, strano che tuo padre non ti abbia razato a zero, ero certa volesse vincere ad ogni costo... E perdonami se non ascolterò la tua risposta, sono in ritardo per la partenza dell'espresso" Concluse, sfoggiando una delle sue migliori facce di bronzo. 
Fece per voltarsi, ma decise di aggiungere ancora qualche parola ad un discorso ch epareva ormai concluso. 
"E no credo che Tom voglia un'altra azzuffata, perciò mi farebbe molto piacere se tu potessi allontanare quella mano dalla tua bacchetta... Ci vediamo a scuola Biondino" 
Concluse sarcastica cedendo il passo al marauder-animago e alla madre. I due erano rimasti senza parole -o senza abbai a seconda dei casi-, la ragazza si era dimostrata all'altezza delle loro aspettative. 
Raggiunsero la stazione passando per le vie babbane di londra, Kings-Cross non era poi così lontana dal Paiolo, e non era saggio avventurarsi per la Londra magica, vi erano ancora molti maghi in giro alla ricerca dell'uomo. 
Mancavano pochi minuti alla partenza e i tre non ebbero nemmeno il tempo di salutarsi a dovere, dovettero accontentarsi di due semplici baci e di due semplici abbracci. 
"Bada alla mamma..." Sussurrò Siria allle orecchie 'pelose' dello zio "Ah, a proposito, grazie della copia della 
Mappa... Padfoot..." concluse con un sorrisetto malandrino, allontanandosi dai due e salendo sul treno appena in tempo. Le porte si chiusero alcuni istanti dopo, lasciando a terra un cagnolone nero dal muso perplesso e soddisfatto. 
Lo scompartimento numero 11 era l'unico libero dell'espresso, sempre che si potesse considerare libero, vista la presenza di due ragazze, piuttosto simili nell'aspetto anche se evidentemente estranee. 
"Buongiorno... Vi spiace se mi siedo?" domandò Siria, mostrando una delle sue migliori espressioni innocenti. 
"Nessun problema, non credo di poter occupare da sola gli altri quattro posti, ne credo possa farlo Nicke" Rispose la ragazza dai capelli rossi. Era piuttosto carina, nonostante l'espressione seria sembrava molto simpatica, poi, visti i trascorsi di Sirius quegli occhi verdi le ispiravano fiducia. 
"Si, Vì ha ragione, entra pure!" Rispose l'altra sorridendo con semplicità. Gli occhi viola non stonavano affatto con il suo viso, aveva qualcosa di estremamente familiare in quei suoi capelli castani, per non parlare dell'espressione, anche se dolce Siria era certa appartenese ad una Black. 
Notò tutto questo nei brevi istanti che accompagnarono la sua entrata. Si sedette di fronte a loro, dissimulando la curiosità in semplice cortesia. 
"Grazie ragazze, scusate non mi sono ancora presentata... Siria Lilian Black" Disse porgendo la mano alla rossa. 
"Volturia Aredhel Riddle, semplicemente Vì" Rispose la ragazza stringendole a sua volta la mano. 
Spostò la mano in direzione dell'altra ragazza, rivolgendo un semplice sorriso malandrino in direzione di 'semplicemente Vì'. 
"Nicke Black, piacere di conoscerti Siria..." Rispose la ragazza, stringendole entusiasta la mano, sembrava quasi avesse ritrovato un parente perduto. 
Come previsto... devo scoprire da che ramo della famiglia proviene... pensò con un nuovo sorriso, stravaccandosi come al suo solito sul sedile dello scompartimento. 
"Beh, passate le present-" 
"Ma guarda un po' chi si vede... Black, fai amicizia?" 
Malfoy apparve accompagnato dalla sua chioma, oltre che dai suoi due guarda spalle. La solita espressione sarcastica dipinta sul volto. Siria voltò appena il capo riovlgendogli una delle sue tante espressioni alla Black, spostandosi distrattamente i capelli dal volto. 
"Malfoy. Non credevo avessi bisogno delle balie per andare in giro.. credi forse di smarrirti andando al bagno?" 
Domandò la ragazza, invitandolo piuttosto chiaramente a recarsi in un altro luogo. 
Sul volto del ragazzo apparve una piccola smorfia, detestava essere preso in giro, figuriamoci da una stupida mocciosa rinnegata. 
"Attenta a quel che dici Black potresti pentirti di aver sfidato un Malfoy" 
"E da quando in qua i candidati di pantene protagonist sono pericolosi?" 
Il sarcasmo rese ancora più divertente l'immagine di un 
Malfoy alle prese con lacca e shampoo, che Nicke non potè fare a meno di scoppiare a ridere. Solo una babbana o qualcuno proveniente dal mondo babbano poteva conoscere quel concorso. Sul volto di Siria andò a formarsi un ghigno divertito, in contrasto con l'espressione infuriata del biondino. 
"Non riderei fossi i te... e tu rinnegata rimangiati le tue parole all'istante se non vuoi finire male" Borbottò il ragazzo in una minaccia. 
Alla parola rinnegata il volto di Nicke si trasfigurò in un'espressione di puro risentimento, sembrava volesse incenerire Malfoy con un solo sguardo. 
"E vediamo, cosa avresti intenzione di fare Principino?" 
Domandò sarcastica Siria, senza muovere un solo muscolo, nonostante l'espressione della Black non le fosse sfuggita. 
In tutta quella discussione Volturia era rimasta immobile, senza però perdersi una battuta di quell'atto. 
Conosceva la storia delle due famiglie, sapeva che fra i Malfoy e i Black non correva buon sangue, eppure l'odio fra di due ragazzi andava ben oltre le dispute famigliari, sembrava vi fosse qualcosa in più... Si riscosse solamente quando vide spuntare tra i due la bacchetta del ragazzo. 
"Malfoy non credo ti convenga esercitare la magia sull'espresso... e tu Siria, non mi sembra il caso di reagire alle sue provocazioni." Disse in tutta tranquillità. 
I due si voltarono, la osservarono, e tornarono a guardarsi in cagnesco. Era da tempo che cercavano quello scontro, non potevano permettersi di perderlo. 
"Avanti principino, vediamo che sai fare..." Lo provocò la Black, prima che la luce abbandonasse il treno, per cause sconosciute ai più. 
Lentamente calava il gelo, e la poca luce solare che ancora illuminava, per così dire, l'ambiente nei pressi dei finestrini, permetteva d'intravedere soltanto un Malfoy tremante. Forse di freddo, forse di paura, forse entrambi. 
Osservarono i vetri ghiacciarsi, quando la voce spaventata di Nicke interruppe il silenzio: 
"Ragazze...Che succede?" 
Fu tutto ciò che potè dire, al che intervenne Vì: 
"Dissennatori, Nicke, Sono le guardie di Azkaban. Probabilmente perlustrano il treno per accertarsi che Sirius Black non si nasconda tra le valigie." 
Se prima la ragazza si era limitata a preoccuparsi guardandosi attorno, a quella notizia prese a guardar terrorizzata fuori dal finestrino, con l'ansia che un qualcosa dalla forma ignota si presentasse alla porta dello scompartimento. Malfoy alle parole della Riddle si era accucciato infondo al vagone, prendendo a borbottare qualcosa di incomprensibilmente idiota. 
Il freddo ghiacciava le ossa e pensieri confusi rendevano l'atmosfera cupa e l'aria pungente. 
Sentito il nome di Sirius e quel gelo pungente, la mente di Siria non potè che tornare indietro di qualche mese ai racconti dello zio sul terribile soggiorno ad Azkaban. 
Dodici anni immerso nel gelo e nei sensi di colpa, sensi di colpa per aver permesso a Minus di condannare James e Lily, dodici anni d'inferno. 
La rabbia per alcuni attimi superò d'importanza la paura, fu il compito del furetto a terra riportarla alla realtà. Il povero ragazzo continuava a contorcersi, chiamando probabilmente il padre o invocando una qualche divinità. A 
Siria sfuggì un sorriso soddisfatto, cancellato all'istante dalla vista di Nicke rannicchiata contro il bracciolo del sedile. 
Tornò la luce e Malfoy continuò a rigirarsi a terra. Le tre ragazze lo osservavano sconvolte, non riuscendo a capacitarsi di tutto quel terrore, persino Nicke, terrorizzata in presedenza, lo osservava con crescente incredulità. 
Il ragazzo dovette sentirsi osservato, perché, come pietrificato, si bloccò e guardatosi attorno scattò in piedi esclamando: 
"Mio padre lo verrà a sapere. Maledetti Dissenatori!" 
Dopo di che lo videro fuggire dallo scompartimento. 
Siria e Nicke si scambiarono un'occhiata prima di scoppiare a ridere, lanciando poi un'occhiata a Vì la quale palesemente divertita, sorrideva con una vaga ironia sul volto. Un malfoy terrorizzato non era una cosa da tutti i giorni, soprattutto dopo l'arrivo di un Dissenatore. 
Prese dalle risate non si accorsero della figura immobile di fronte al loro scompartimento, ai suoi occhi sarebbe potuto sembrar strano trovare tre ragazze in preda alle risate dopo l'arrivo di un Dissenatore. Fu infatti Vì a voltarsi verso la porta dello scompartimento e notata la figura immobile di fronte ad esso disse: 
" E quello chi è?" 
Nicke e Siria voltarono il capo, cercando di placare le risate, videro l'uomo e la seconda rispose: 
"Remus John Lupin, suppongo, anche se non ho idea di cosa ci faccia sull'Espresso" 
Lo sguardo perplesso della Black era nulla in confronto all'aria interrogativa di Remus, il quale osservava la fotocopia al femminile del suo ex migliore amico pluriomicida Sirius Black. Incredulo aprì la porta dello scompartimento, fissando la ragazza, domandandole poi: 
"Posso sapere il tuo nome?" 
L'espressione della Riddle pareva chiedere: "Ma è così che usano rimorchiare i professori di Hogwarts?". 
"Siria Lilian Black, Remus, dovresti conoscere mio zio." Rispose la Black, sorridendo al nuovo arrivato. 
Le ragazze videro il volto dell'uomo farsi pensieroso ed un sopracciglio alzarsi di appena pochi millimetri. 
"Oh... Scusatemi, vado a scambiare due parole con il macchinista." Concluse Remus, lasciando lo scompartimento con quello stesso sguardo perplesso. 
Siria rimase vagamente spiazzata da quella risposta, si sarebbe aspettata una reazione diversa da uno dei migliori amici di suo zio. Le due ragazze presero a fissarla con perplessità una volta uscito Lupin dallo scompartimento e dopo alcuni istanti Nicke si fece avanti, domandando incuriosita: 
"Ma chi è tuo zio?" 




Ci scusiamo per l'apocalittica quantità di idiozie postate assieme al capitolo, che volete farci, 'ste tre son così <3










  
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