1^Capitolo:
Heles
Un
tempo avrei voluto essere come il vento, librarmi libera sul nostro
pianeta. E
per far questo mi ero letteralmente buttata a capofitto
nell’Atletica e nelle
gare di Motociclismo. Correre mi faceva sentire un tutt’uno
con quello che
sarebbe divenuto il mio elemento solo più tardi. Sono sempre
stata
tremendamente egoista con le persone che mi circondano, cercando
solamente
sfide. Sfide che per me erano sempre e solamente uno strumento per
rivivere
l’adrenalina della velocità, quasi fosse lei
stessa una droga. Questo fino al
giorno in cui Milena entrò a far parte della mia vita con la
prepotenza di un
maremoto, con la sua comparsa tutto lentamente cambiò, il
nostro rapporto si
trasformò inizialmente in una stretta e forte amicizia e in
seguito nell’amore
che ancora oggi ci unisce. Da quando la incontrai iniziai ad avere un
qualcosa
per cui valeva la pena di lottare. E proprio questo amore mi ha portata
a
vivere la più grande delle sfide: diventare papà.
Una sfida
per la quale sinceramente non mi sento pronta, avere due creature
indifese che
dipendono da te per tutto è una grande sfida. Con Ottavia
non ho provato questa
paura di sbagliare, che mi porta a temere che forse non sarò
un bravo papà. In fondo
le donne sono mamme e sono portate a far questo, il loro fisico e il
loro
specchio emotivo è volto in tutto e per tutto ad assolvere
nel migliore dei
modi possibili questa grande missione.
Spesso
mi chiedo se sia stato giusto accettare questa gravidanza
così strana, così
particolare. In fondo se sono costretta in corpo di donna mentre la mia
trasformazione più forte è in realtà
il Principe di Urano, Non la Principessa
un motivo ci sarà no? E
la risposta è
solamente una: il destino aveva fatto si che noi non potessimo avere
bambini
per preservare il futuro. Forse questa è la triste ed amara
verità. Verità che
non si potrà avverare.
E io in tutto questo che
ruolo maschile potrei
avere? No non mi sento affatto pronta a immergermi nuovamente in pappe
dalla
bontà dubbia e pannolini puzzolenti. E poi del corso pre
parto? Ne vogliamo
parlare? Al solo pensare che dovrò frequentarne uno mi viene
il latte alle
ginocchia. Queste cose non sono affatto nate per la sottoscritta. Le
odio!!!
Devo ancora capire a cosa serva far imparare la respirazione corretta a
una neo
mamma per il parto, secondo loro quando Milena sarà in preda
al travaglio potrà
ricordarsi di come dev’essere fatta la respirazione?
Ovviamente no! E chi
glielo deve ricordare? Il papà, o meglio, la sottoscritta.
Già la sottoscritta
che molto probabilmente appena sentirà la sua amata dire
“Amore mi sono rotte
le acque” cadrà in terra, svenuta come un sasso.
No
ragazzi
non potrò mai farcela. Non a superare l’emozione
di un parto, al solo pensarci
vado in iperventilazione. Sembra strano come una ragazza dal carattere
coraggioso come la sottoscritta abbia così paura di un
miracolo voluto dalla
natura: la nascita di un nuovo essere vivente. Paura di cosa poi? Non
lo so
neanche io. O forse si, solo non voglio ammetterlo perché
voglio farmi vedere
forte a causa del mio orgoglio maledetto che mi vieta di ammettere che
sono in
pensiero per queste assurde quanto inquietanti premonizioni che hanno
avuto
Sidia, Milena e Ottavia. Milena in fondo la capisco e non poco, anche
io ho all’incirca
le stesse paure, e un grande dubbio mi attanaglia: perché
Chibiusa non ci ha
detto che nel futuro ci sono anche i gemelli? Cosa vorrà
dire? Sicuramente
niente di buono, e tutto questo perché molto probabilmente
come la mia dolce
metà ha temuto fin dal primo istante di questa gravidanza, i
nostri piccoli
hanno ereditato qualche potere da noi genitori, il problema vero
però è: “Quale
potere, e soprattutto quanto potrà essere
devastante?” tutti dubbi destinati a
rimanere irrisolti fino a quando non verranno alla luce. Dubbi che mi
cullano
in una sola e unica certezza: che come padre il mio dovere è
solamente uno.
Proteggere la mia famiglia. E questo farò a costo della mia
stessa vita, e che
non fanno che aumentare la mia fragilità e quasi eterna
impotenza per questa
difficile situazione. Si lo devo ammettere per la prima volta nella mia
vita ho
paura di ciò che mi riserverà il destino.