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Autore: _Nems    26/06/2011    2 recensioni
A quanto pare le storie d'amore impossibili, o quasi impossibili sono le più belle. Lei è una semplice ragazza,trasferitasi in America per cambiare totalmente modo di vivere. Lui è un ragazzo che ha un modo di vivere speciale. Lei è Nems(Noemi), lui è Justin Drew Bieber.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Quel giorno ero un po' preoccupata, non sapevo se essere felice di andare a scuola oppure esserne triste. Non sapevo cosa fosse successo tra Justin e Jasmine, ma qualsiasi cosa sia successa, avrei dovuto consolare entrambi. Avevo paura di non mostrarmi sincera, nel caso lei avesse fatto una delle sue scenate. Cavolo, avevo voglia di dirgliene quattro a quella Jasmine. Se solo Justin, avesse sofferto, anche pochissimo, lei sarebbe morta. Che bel finale per una favola.
Mi infilai nella mia macchina e guidai verso scuola, oramai la sapevo a memoria la strada e non facevo più caso a quello che mi stava intorno. Parcheggiata la macchina qualcuno mi bussò al finestrino. Justin. Gli feci cenno di entrare nel sedile del passeggero.
- Nems.. andiamo via! -
mi disse chiudendosi la porta alle spalle.Il tono era caldo, e mi fece avvampare dentro.Non può dirmi le cose con quel tono, non può. Uomo avvisato mezzo salvato, a suo rischio e pericolo.Il suo respiro era lento e regolare, il suo viso un po' scuro. Non mi guardava negli occhi, ma guardava in basso. Capì che c'era qualcosa che non andava.
- D'accordo, saltiamo scuola. Ma che sia l'ultima volta.. -
Feci retromarcia e iniziai ad andare dritta per la strada della scuola, superando anche gli edifici vicini. Avevo intenzione di andare ad una pista di skateboarding, magari a Justin sarebbe piaciuta come idea.
- Secondo me ti piacerà talmente tanto.. che lo farai altre volte! -
Si fece scappare una risata, ma poi tornò serio.
- Ti va di andare un po' sullo skate? -
Chiesi mentre svoltavo la via, dove alla fine doveva trovarsi la pista. Speravo in un si, avevo due skate nel portabagagli, li avevo comprati perchè Jake mi aveva promesso di insegnarmi ad andarci.
Alzò la testa muovendo i suoi capelli castano chiaro e mi sorrise, finalmente, per la prima volta in quei 10 minuti nella macchina.
- Sai andare sullo skate? -
Mi chiese.
- Ehm..- Avevo due chance adesso. Potevo dirgli di no, in effetti sono proprio una pippa, oppure dirgli di si e fare la mia bella figuraccia.
- Veramente no..sono un po' incapace.. -
Mi sedetti meglio sul sedile, quello era una cosa che facevo sempre quando ero nervosa. Feci cadere davanti al mio viso una ciocca di capelli, in modo che Justin non potesse vedere quanto fossi arrossita in verità. Lui rise.
- Ti insegno io.. - Mi fece l'occhiolino e desiderai fermare quell'istante per sempre.
Scendemmo dalla macchina, che parcheggiai alla meno peggio. Che vuoi che sia, non c'era nessuno per le strade. Avrei giurato che se avessi trovato una multa, mi sarei presa a pugni da sola. Lasciai tutto in macchina, meno che le chiavi, che misi in tasca e gli skate. Mi guardavo intorno, era una giornata buona per andare in skate, non faceva troppo freddo, così potevo rimanere in maglioncino, e c'era il sole che tentava di riscaldare l'aria fredda che vorticosamente ci girava intorno. Poggiai lo skate per terra. Brava Noemi, first step.. passato! Poggiai un piede sullo skate e cercai di capirne il movimento, Facevo avanti ed indietro con la gamba.
- Ehm.. Justin? -
Mi sedetti sopra lo skate ed iniziai a dondolarmi a destra ed a sinistra.
- Nems.. vieni qui.. - Mi allungò la sua mano. Io la afferrai e mi ritrovai ad un passo da lui, la quelle bellissime labbra, da quegli occhi stupendi che oggi erano lucidi e spenti.
- Allora, poggia un piede sullo skate e poi.. non devi metterci tutto il peso immediatamente.. se no cadi.. - Mi lasciò la mano ed io poggiai un piede sullo skate, come richiesto.
- Bene, ora sposta il peso un po' in avanti e cerca di non sbilanciarti.. -
Piegai leggermente la gamba e guardai dritto davanti a me. Lo spazio era grande e tutto intorno c'era l'erba, se fossi caduta, mi sarei graffiata, nulla di più. Ma perchè sarei dovuta cadere?! Noemi sei proprio un gufo.
- Ora datti uno slancio.. e mantieni il peso su entrambe le gambe mentre poggi l'altra sullo skate.. -
Respirai e mi spinsi con il piede. Quel che successe fu incredibile, almeno per me. Riuscii a salire sullo skate e fare due metri senza cadere. Che cosa fantastica. Mi persi nei miei pensieri e mi sentivo libera ma concentrata. Andavo molto molto piano, ma sono dettagli, l'importante è che non stavo candendo e che Justin mi stava guardando con ammirazione. Dissi una cosa senza nemmeno pensarci.
- Scommetto che questo Jasmine non lo sapeva fare! - Risi, ma smisi subito. Mi pentii e saltai giù dallo skate, che si fermò un po' più in la sul prato. Justin guardava ancora, ma non guardava me. Il suo sguardo era perso nel vuoto ed era ancora più lucido e triste di quello prima.
- Allora.. hai saputo. -
Fece un hair flick a testa bassa, e si voltò dandomi le spalle. Sbuffai e mi pentii di essere tanto cretina a volte.
- Justin, hey.. vuoi parlarne? -
Gli andai dietro, con le mani strette sui fianchi. Appena lui si fermò, mi fermai anche io e appoggiai il peso sulla gamba destra. Lo guardavo attentamente, questo ragazzo Canadese. Stava crescendo e la forma e la grandezza delle spalle era aumentata. Mi cascò l'occhio anche sul suo fondoschiena, a dir la verità, perfetto. Chiusi gli occhi e mi pizzicai. "Non ora Nems, non è il momento giusto per fantasticare sul derriere di Justin". Lui si sedette su un muretto e si strofinò gli occhi con due dita. Si morse il labbro inferiore.
- Juss.. parlami. -
Anche il mio viso adesso era spento, non riuscivo a sorridere sapendo che lui era giù di morale. Beh, me lo dovevo aspettare, d'altronde sono stati insieme abbastanza da affezionarsi uno all'altro.
- Nems.. è che.. - il suo tono era davvero, davvero pietoso. Triste ed afflitto. - ci tenevo davvero a lei, e sapere quelle cose da Caitlin.. mi hanno fatto star male -
Fece di nuovo l'hair flick e si sistemò i capelli poi con una mano.
- è.. è come se sentissi una stretta al cuore, mi capisci? Sapere che sta con un altro perchè io.. -
Prese la mia mano e se la portò al cuore, batteva irrequieto, pensavo che da un momento all'altro potesse scoppiare.
- perchè io a quanto pare, non gli basto più.. vuole stare con un altro- Scosse la testa e poi la gettò all'indietro, chiudendo gli occhi. - Non so se riesci a capirmi.. - Disse tra i denti.
- Ti capisco.. eccome Justin.. - 
Continuavo a tenere la mano sul suo cuore e poi gli feci una carezza. Quella cosa che provavo in quel momento mi sembrò come un deja-vù. Si, era la stessa cosa che ho provato quando loro due si sono messi insieme. Lui che desiderava qualcun'altra. Mi venne da piangere ma mi trattenni, in quel momento.
- Nems, io ci tengo davvero tanto a lei e pensavo di essermi innamorato, ma tutto quello che c'era.. è come crollato. Non è rimasto più nulla... -
Era seduto a gambe aperte aveva poggiato i suoi gomiti sulle ginocchia. Aveva messo la testa tra le mani ed intrecciato le dita ai capelli. Avrei voluto farlo io, avrei voluto fare tante cose.
- Vieni qui Justin.. -
Mi avvicinai a lui e lo cinsi con le mie braccia. Gli diedi un bacio sui capelli, erano morbidi e setosi.
- E' stata una batosta..-
Mi disse ed io non risposi. Iniziai a mordermi il labbro inferiore per cercare di contenere le lacrime ma non ci riuscii. Scoppiai in un pianto. Era un susseguirsi di singhiozzi e goccie che bagnavano i capelli di Juss ed i miei vestiti.
- Hey, Nemi che ti prende?  -
Si sciolse dal mio abbraccio e mi guardò negli occhi. Improvvisamente si accesero di una luce particolare. Mi prese il viso tra le mani ed intanto le mie lacrime continuavano a scendere senza fermarsi.
- Sssh, -  Con le dita mi asciugò delle lacrime che mi rigavano il viso. Continuavo a mordermi il labbro inferiore e non riuscivo a guardare Justin negli occhi.
- Justin.. è che non riesco a vederti così. E' come se stessi male io, capisci? -
Mi misi una mano sul cuore e poi poggiai la mia testa sulla sua spalla. Io dovevo essere quella forte, per dargli la forza di non farsi mettere i piedi in testa da una stronza, invece ero la prima a farmi guidare dalle emozioni e scoppiare a piangere. Lui mi abbracciò forte e poggiò la sua guancia sulla mia fronte. Rimanemmo in quella posizione così dolce per qualche minuto, poi ci guardammo negli occhi. Non resistevo alla sua attrazione, era come una calamita. Volevo rimanere li con lui, finchè qualcosa o qualcuno non mi avesse portato via.
- Prendiamo da mangiare un dolcetto? -
Dissi io, sforzandomi di fare un bel sorriso.
- Come vuole lei, milady. -
Mi porse il braccio, come in un vecchio film dell '800 e io lo presi sottobraccio. Avanzammo nel camminare e mangiammo dello zucchero filato. Buono, davvero buono. E' vero che lo zucchero fa tornare il sorriso; infatti eravamo di nuovo sorridenti e pieni di buon umorismo, per alleggerire la situazione che in realtà era veramente un po' triste. Passammo una bella mattinata insieme, e all'ora di pranzo, volevamo far qualcos'altro. Eravamo indecisi se andare a casa sua, oppure a casa mia. Optammo per casa sua, visto che sua madre ed i suoi fratelli, erano fuori fino a sera. Quando tornammo in macchina, sentii qualcosa vibrare. Mi ero completamente dimenticata dell'esistenza del mio cellulare e del mondo intorno a me. Quando stavo con Justin, tutto quello che avevo intorno, si annullava. C'erano 6 messaggi di Caitlin e per fortuna nessuna chiamata da mia madre, lei non doveva sapere di questa giornata, mai e poi mai. I messaggi in ordine dicevano questo : * Dove sei? Non sei a scuola..* ; *Non sei nemmeno a casa, non farmi preoccupare.. * ; * Justin non c'è.. avrà da fare* ; * Che stupida che sono.. probabilmente ha da fare con te! Furbetta Bieberblast * ; * Jasmine è qui con il suo nuovo amore, mentre tu stai li con il suo vecchio amore ahahah, non è divertente? * ;
* Ah dimenticavo, non pensare di scappare nemmeno questa volta, torni a casa e mi chiami. Ora posso scriverlo.. Kiss C.*
Anche Justin controllò il suo cellulare e c'era un messaggio del suo manager.Non lo lessi ma dopo Justin mi rivelò il contenuto.
- Ti porto in un posto, ti va? - 



Angolo dell'autrice.
Ciaooo! Personalmente mi sono impagnata tantissimo a scrivere questo capitolo! Mi piace, e spero piaccia anche a voi.
Scusate l'attesa! Con le vacanze sto spesso fuori casa! Ma ecco a voi
Buona lettura <3
Nems
   
 
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