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Autore: Toya    26/06/2011    0 recensioni
E se ci fosse una ragazzina dentro Hogwarts..che in realtà non è altro che una Mangiamorte?
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Mangiamorte, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Avanzavo in silenzio per la sala, seguendo fedelmente il mio mentore. Le voci che prima sentivo come sibili ora si facevano sempre più forti e distinguibili. Al centro della sala, vi era una grande tavola piuttosto antica ma ancora robusta. Vedevo tante persone assise attorno al tavolo, tutte con delle espressioni cupe e con un’aria minatoria ma superiore, come evidenziava il loro sguardo quando si posava su di me.. la ragazza incappucciata. Osservavo di nascosto i volti, con una curiosità quasi maniacale, cercando di riconoscerli. Vagamente riconoscevo qualcuno, sia dai racconti epici che si sentivano sul loro conto, che dalle taglie leggendarie che pendevano sulle loro teste.  Riconobbi subito la mangiamorte Bellatrix Lestrange.. Quante cose avevo sentito sul suo conto.. così tante da provare un brivido di paura solo a vederla, accompagnata quasi ad una sensazione di compiacimento.

Le due figura che prima mi avevano accompagnata, si sederono in silenzio nei sedili vuoti , accanto agli altri, rimanendo in silenzio. Nessuno osava fiatare, solo qualche bisbiglio ma poi niente, il silenzio più assoluto. Tutto culminava sull’ultima sedia posta all’apice del tavolo, che dava le spalle a tutti i presenti.
Il mio mentore era ancora in piedi però, con le braccia incrociate. I suoi lunghi capelli neri cenere le cadevano perfettamente fino alle spalle, e il suo sguardo deciso lasciava intravedere un velo di preoccupazione oltre a quegli accesi occhi.
Il silenzio si interruppe quando un rumore di passi si udì dal corridoio precedente. Notai come molti dei mangiamorte si girarono verso la porta come se curiosi di sapere chi stava entrando nella cosiddetta tana del lupo.
Una donna slanciata dai folti capelli biondi avanzava per la sala con un atteggiamento altezzoso se pur con passi nervosi nell’osservare la poltrona che dava le spalle a tutti. Dietro di lei, c’era un ragazzo, un ragazzo che conoscevo bene.
Biondo.. Alto.. Atteggiamento arrogante e altezzoso.. Il cui padre era appena stato buttato ad Azkaban.. Non poteva essere altro che un Malfoy, con precisione.. Draco Malfoy!
Rimasi a bocca aperta nel vedere il ragazzo in quella stanza. Nonostante ero abituata a vederlo nei corridoi di Hogwarts o nelle lezioni che avevamo in comune, vederlo in quella sala era stato come vederlo per la prima volta, sotto una visuale diversa.
Abbassai ancora di più il cappuccio, nascondendo ancora di più il mio volto, affiancandomi alla figura del mio mentore. Per un attimo, mi presi per stupida da sola. Perché dovevo nascondermi da lui? Tanto non mi avrebbe mai riconosciuto..
“Non sa nemmeno che esisto..” Era il pensiero che dominava, eppure cercavo lo stesso di sopprimerlo. Perché mi stavo preoccupando di ciò che poteva pensare lui? Perché all’improvviso mi sentivo turbata?
Draco guardava la sala con una certa aria da trionfante, osservando ogni angolo di quella sala, compreso sua zia che lo osservava squisita dalla sua presenza e da quella di sua sorella.
La donna osservò in atteggiamento di studio il mio mentore e soprattutto me, tenendo vicino a sé il ragazzo, e dopo il suo esame, si rivolse verso la persona seduta sulla poltrona isolata dalle altre.
-Mio signore..- intonò la donna con voce smorzata quasi dalla paura di aver disturbato il “signore”.
La poltrona si voltò verso il tavolo, lasciando intravedere una figura dall’aspetto laido e inumano, da cui i suoi occhi scarlatti risaltavano in modo persistente e sinistro.
Era proprio lui.. Colui-che-non-doveva-essere-nominato. Ero nella stessa stanza dove anche il Signore Oscuro era presente. Sentivo un’aria gelida accarezzarmi violentemente la pelle, nonostante avevo addosso quel mantello logoro, così forte da farmi sobbalzare sul posto appena osai alzare lo sguardo e vederlo in pienezza. Osservava la platea con aria superba e quasi sprezzante, e i suoi occhi si fermarono ferreamente sul  giovane Malfoy che si era quasi nascosto dietro la madre.
-Narcissa, vedo che sei venuta con Draco.. – intonò con un sorriso feroce il Signore Oscuro, posando poi il suo sguardo su di me. Quello sguardo pesava più di tutte quelle altre messe insieme.  –Allora miei seguaci.. Avete notizie da farmi?-
In sala scese il silenzio più assoluto, e i Mangiamorte si guardavano a vicenda minacciosamente. Fu un uomo piuttosto alto e ben piazzato con una lunga chioma bionda a interrompere quel silenzio, parlando.
-Mio signore.. Riguardo alla faccenda di Potter, credo che è già stato informato. Le posso dire che stiamo reclutando tanti giovani aiutanti, pronti a servirla e a combattere per lei, mio signore- disse con voce roca in direzione del Signore Oscuro.
L’uomo iniziò a muovere il collo, e riposò lo sguardo su di me, quasi con disprezzo.
-Giovani reclute, eh? Come quella?- Chiese in tono grave, osservando il mio mentore con un sorriso spregiante. Notai come tutti i mangiamorte si voltarono verso di me, osservandomi con una curiosità quasi sadica. Il mio mentore allora, posò la sua mano sulla mia spalla, e disse.
-Mio signore, le ho portato questa ragazza, una delle reclute di cui parlava Rowle, perché possa –
Ma il mio mentore non riuscì a terminare la frase, che fu interrotta bruscamente dal Signore Oscuro.
-Fammi indovinare- intonò sarcastico, mentre gesticolava pressantemente con le mani –Perché possa anche lei unirsi a noi e diventare a tutti gli effetti una Mangiamorte?-
La sua voce era pungente, quasi incredulo dell’atto del mio mentore. Notavo che era in difficoltà, e da una parte la capivo. Stava presentando una completa estranea al Signore Oscuro, il mago oscuro più potente di quel tempo. Decisi di prendere la situazione in mano e avanzai di un passo.
-Mio signore- intonai con voce ferma, sottraendomi da ogni paura e chinandomi al suo cospetto. – Sono onorata di essere al suo cospetto e sarei disposta a tutto per lei.-
Per quanto, in quel momento, ero agitata e spaventata, cercavo di essere più forte che mai, assumendo un atteggiamento sicuro. Ma di quella sicurezza, parve che il Signore Oscuro non ne fosse interessato e volse subito lo sguardo verso Draco.
-Qualcun altro vuole diventare un Mangiamorte? Qualcuno di giovane.. di Serpeverde..il cui padre ha rovinato tutti i miei piani al ministero..- E mentre diceva ciò, i suoi occhi erano fissi su Draco in modo quasi insistente, tanto da farlo sudare.
-Mio signore.. sono qui per..per essere iniziato- affermò titubante, osservando la madre e poi la zia. Tutta quella sicurezza che aveva prima di entrare era svanita, rendendolo quasi un debole agnello di fronte al lupo affamato.
Il Signore Oscuro sorrise compiaciuto al ragazzo e afferrando la sua bacchetta saldamente, mandò un segnale ottico al mio mentore che con la mano mi fece avanzare verso di lui.
-Dammi il tuo braccio sinistro!- Disse con tono rude e fermo, attendendo impaziente che facessi come detto. In quel momento, mi sentì come se il tempo fosse fermato. Mi chiedevo se quello che stavo facendo era la scelta giusta. Forse dovevo rifletterci ancora un po’. Eppure più osservavo quell’uomo, più la mia sete di vendetta aumentava in modo folle, e senza accorgermi il braccio sinistro poggiava sulla sua mano.
-Dicono che faccia male, vogliamo vedere?- Intonò con tono sadico, premendo con insistenza, la bacchetta sul mio avambraccio, mentre nel suo volto un sorriso compiaciuto dominava.
Sentivo all’inizio dei pizzichi in tutto l’avambraccio, qualcosa di sopportabile.
“Tutto qui? Questo è il dolore insopportabile che si provava”
Ma proprio quando iniziai a sentirmi sollevata di ciò, sentì un dolore atroce affliggermi. Il braccio iniziava a dolermi in modo quasi straziante, come se fosse posta ai carboni ardenti.. Bruciore.. tanto dolore..
Stringevo forte i denti, cercando di neutralizzare quel dolore. Non volevo farmi vedere sofferente da loro, eppure più cercavo di resistere, più il dolore aumentava, come se egli fosse consapevole di ciò che pensavo.
Sentivo gli sguardi di tutti i presenti pesarmi molto, tutti interessati a quello spettacolo, scommettendo ,chissà, su quanto la ragazzina incappucciata poteva resistere.
Iniziavo a intravedere lievemente il marchio. Sentivo la pelle raggrinzirsi al formarsi della figura, come se fossi marchiata veramente. Chiusi gli occhi, cercando di contrastare il dolore, iniziando a pensare a tutto e di più.. Cercavo di pensare a qualcosa di allegro, che potesse distogliermi da quel dolore, ma appena ci provavo vedevo sangue.. solo sangue, e da lontano.. una voce grave che urlava quel nome.. il mio nome.
Appena lo sentì, aprì gli occhi, notando che il dolore era finito. Osservavo stupita il mio braccio ancora un po’ dolente. Il marchio era lì, impresso maestosamente sul mio braccio. Un lieve sorriso adornava il mio volto, ma appena alzai lo sguardo verso il Signore Oscuro, lo notai scrutarmi di nascosto, con quei suoi occhi così penetranti, e quel sorriso strano.
Il mio mentore si affiancò a me allora, tirandomi dietro vicino a lei. Mentre indietreggiavo, i miei occhi rimasero quasi ipnotizzati dallo sguardo del Signore Oscuro, non riuscendo più a controllarmi. Perché continuava a osservarmi?
Intanto, la signora Malfoy avanzò assieme a Draco distogliendo il Signore Oscuro da me. Afferrando il suo braccio, il Signore Oscuro fece fedelmente la stessa cosa. Nel vedere Draco soffrire, sentivo il suo dolore su di me. Riconoscevo istante per istante ciò che provava, come se stava succedendo a me. Con le dite, toccai debolmente il marchio che al solo tocco provocò un dolore indicibile.. Eppure c’era una cosa positiva.. Era finalmente diventata una Mangiamorte.
  
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