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Autore: _Elizabeth_    27/06/2011    2 recensioni
" Elizabeth fin da quand'era piccolissima ha sempre avuto un grande,grandissimo sogno nel cassetto:diventare medico. Per questo ha sempre cercato di studiare e di fare del suo meglio a scuola. E' dolce,modesta,gentile e non perde quasi mai la pazienza. Inoltre,è più testarda di un mulo: se vuole fare o avere qualcosa,deve realizzare per forza il suo obiettivo,ad OGNI costo. E' una ragazza molto molto insicura,ha molto poca autostima e crede che il suo sia un sogno destinato a stare chiuso in un cassetto a riempirsi di polvere x sempre. Nonostante tutti questi brutti pensieri che ha,riesce a entrare ad Harvard e a laurearsi a pieni voti e lode in Medicina. "(cit. dal Prologo)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo Autrice:  Ed eccomi qui!:). Sono tornata con un nuovo capitolo,che spero vi piacerà almeno un po'. Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate,in quanto tengo molto a questa parte. Ringrazio ancora una volta tutti coloro che hanno la pazienza e il coraggio necessari per leggere questa storia: sia coloro che sono tanto gentili da lasciare una recensione,sia coloro che preferiscono essere "lettori silenziosi". Grazie ancora a tutti voi. Spero tanto che vi piacerà. Beh... ora non mi resta che augurarvi buona lettura!:)    Liz

 

CHAPTER SEVENTEEN
 

La sala prelievi dell’ospedale era grande e luminosa,proprio come Elizabeth la ricordava. In quel momento lei era sdraiata sul lettino che era nella sala,lo stesso lettino sul quale si erano sdraiati i numerosi pazienti che lei aveva sottoposto al prelievo di midollo qualche anno prima.
-Sei pronta?-le domandò Ellen,avvicinandosi
-Ellen...
-Sì? Ti prego..se vuoi ringraziarmi,non dirlo neanche. Risparmia le energie.- sorrise da sotto la mascherina- Non è niente di speciale. Sei una delle mie più care amiche,ti voglio un bene immenso e...e ti sto solo dando una mano come tu hai fatto con me tantissime volte.
-Anch’io ti voglio bene- sorrise,a sua volta-  Mi sono accorta solo adesso...
-Di cosa,cara?
-La tua cuffietta...quella che porti adesso...
Ellen portava una cuffietta bianca e argento con alcuni ghirigori di brillantini argentati sparsi da una parte e dall’altra,un po’ dappertutto.
-E’ la mia cuffietta preferita.
-Te l’ho regalata io qualche giorno prima della discussione delle nostre tesi di laurea...ricordi?
-Certo che me lo ricordo.- le fece l’occhiolino- E io te ne ho regalata un’altra nella stessa occasione...era rosa e sopra erano disegnati dei fiori di ciliegio...
-E’ la mia cuffietta preferita. Mi piace moltissimo. E poi  mi ricorda te e il tuo motto: sorridere almeno una volta al giorno.-le prese la mano- Andrà tutto bene,vero? Funzionerà,giusto?
Ellen sorrise nuovamente,regalando a Elizabeth uno dei suoi larghissimi sorrisi. Uno dei suoi sorrisi super magici,uno di quei sorrisi che,secondo Elizabeth,facevano luce anche nel buio più nero e riuscivano a sciogliere anche gli iceberg...e,soprattutto, a tirarle su il morale,persino quando quest’ultimo si trovava sotto le suole delle scarpe.
-Andrà tutto alla perfezione,Liz...
Ellen,a quel punto,strinse forte la mano a Elizabeth. Questo gesto non era affatto nuovo per  lei. Infatti,Ellen aveva fatto lo stesso identico gesto per Elizabeth un’infinità di volte negli anni precedenti in quanto la stessa Elizabeth l’aveva pregata di stringerle forte la mano un attimo prima che i professori le consegnassero i compiti corretti o un attimo prima di dare un’occhiata ai quadri nei quali erano scritti i voti dei suoi esami.  Ellen aveva capito subito che quel semplice gesto dava ad Elizabeth grande conforto e la tranquillizzava molto,quindi,da vera amica, non aveva mai esitato a farlo... ogni singola volta che lei gliel’aveva chiesto.
-...andrà tutto benissimo. Stai tranquilla. Sei in buone mani,penso a tutto io.
-Grazie,Ellen. Grazie davvero.
Ellen si mise la testa tra le mani.
-E’ inutile....-disse- E’tutto inutile...non cambi mai...
-Oh...mi dispia..ops!  -le tremava la voce-  Sei...Sei arrabbiata con me?
Ellen guardò Elizabeth dritto negli occhi e le rivolse l’ennesimo sorriso.
-Stavo scherzando!-le strinse più forte la mano- Tranquilla.
-Grazie al Cielo.
-Liz...
-Dimmi.
-Se sei pronta,possiamo iniziare.
-Oh...oh,sì. -sorrise- Sono prontissima.
Una dottoressa si avvicinò al tavolo operatorio.
-Ciao Elizabeth- le sorrise da sotto la mascherina- Adesso ti farò dormire per un po’...va bene?
 - Ciao Martha - sorrise a sua volta- In effetti ho proprio voglia di fare un sonnellino. Quale anestetico stai usando?
-Il Propofol. –prese una mascherina e la infilò a Elizabeth – Respira nella maschera per favore.
Elizabeth guardò Ellen per l’ennesima volta,pur avendo gli occhi semichiusi a causa dell’anestesia.
Ellen le strinse la mano ancora più forte.
-Andrà tutto bene,Liz.-le sussurrò- Andrà tutto bene.
Alcuni minuti più tardi,Martha le tolse la maschera.
-Sta dormendo.- disse- Ellen,ora tocca a te.
 Solo nel momento in cui vide che Elizabeth era anestetizzata e stava dormendo beatamente,Ellen le lasciò la mano e prese un lunghissimo ago da un vassoio.
-Grazie Martha - si avvicinò al tavolo operatorio – Per favore,mi serve un po’ d’aiuto per mettere la paziente in posizione prona.
Riuscirono a far cambiare posizione a Elizabeth in poco tempo.
-Bene- Ellen disinfettò con del Betadine l’area sulla quale doveva intervenire- Possiamo iniziare .– riprese l’ago e cominciò a prelevare cellule ematopoietiche dalla cresta iliaca di Elizabeth fino a quando una sacca non ne fu piena- Fatto. Ora dobbiamo solo medicare la ferita. Vycril 2-0,per favore.

Quando Elizabeth si svegliò era nella sua stanza. Ellen era accanto a sé.
- Ellen…-disse
- Ciao  Liz - sorrise- Ben svegliata.
- Com’è andata?
-Benissimo. Ti ho prelevato con successo una sacca di midollo osseo.-le attaccò una flebo- Antidolorifici.
- Sì. Credo che quando l’effetto dell’anestesia sarà svanito,non potrò  proprio farne a meno.
-E’ normale- sorrise- Lo sai meglio di me.

- Liz... - Ellen entrò nella stanza- Come va?
- Non mi posso lamentare.
-Non dire sciocchezze.- si sedette sul letto di Elizabeth e le accarezzò i capelli - Lo vedo che stai soffrendo.
- Non...- chiuse gli occhi e fece un respiro profondo-... non sto soffrendo.
-Sì... e io  allora sono Jennifer Lopez!- si avvicinò alla flebo di Elizabeth e ne regolò il flusso- Ti aumento la morfina.
-Grazie. Credo che mi farà stare meglio.
-Di niente.
- Dov’è la sacca del midollo?
-Su un aereo per New York. Dovrebbe arrivare a destinazione fra un paio d’ore.
-Spero che funzioni.- sospirò- Spero con tutto il cuore che Izzie stia meglio.
-Isabel starà meglio prestissimo. E’ fortunata ad avere una zia come te.
-Sì. Forse hai ragione.- e sospirò nuovamente.


 

  
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