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Autore: Elenie Estel    11/03/2006    1 recensioni
una estate perfetta...per qualcuno.(ex "confini fragili", il titolo non mi convinceva...) rating cambiato a causa dell'ultimo capitolo. non si sa mai...
Genere: Comico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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“Forza, se non vi muovete al lago neanche ci arriviamo!” urla Jim.
È il primo della fila seguiamo io, Kate e Rem, Pete è in fondo, come al solito.
“Manca molto?” chiedo. Stiamo camminando da un secolo.
“Ci siamo quasi, è dopo quella curva. Non sarete mica già stanchi? Abbiamo fatto neanche due chilometri a piedi!” Kate sembra perfettamente a suo agio sul sentiero, e il fatto di avere dieci centimetri di gambe più di noi la aiuta.
“Non sono stanco!” mi affretto a risponderle, “solo, ho voglia di pescare!”
“Ma sei mai andato a pesca prima d’ora?”
“Veramente no…però Jim dice che è abbastanza facile!”
“Vero, non è difficile. Basta prendere la mano. e poi, con gli amici è più divertente. Di solito ci andavo sempre con Tim. Una volta ci siamo rimasti così tanto che ci sono venuti a cercare…” ridacchia mentre racconta questa avventura. Ma non è una risata proprio allegra.
“Ma che pesci si trovano nel lago?” si intromette Rem.
“È un lago artificiale. Ci si trova quello che ci mettono dentro i babbani che vengono qui a pesca. Ultimamente ci avevano messo delle trote, ma non vengo qui da più di un mese. Comunque, ora vediamo. Dietro quegli alberi c’è il lago…”
“Chi arriva ultimo paga pegno!” Jim, come al solito…
Partiamo tutti come Bolidi. Per la prima volta dall’inizio dell’estate riesco a superare Jim, impicciato della canna da pesca. Sto per vincere…
Il cestino che porto tutto ad un tratto mi scivola di mano e ami, esche e lenze finiscono sul prato. Mentre mi fermo a raccoglierle passano Jim, Kate, Rem…e persino Pete. Quando mi sembra di aver raccolto tutto mi metto a correre e quando raggiungo gli altri mi rendo conto che la penitenza stavolta non tocca a Pete, come mi fa notare Kate.
“E che ti facciamo fare, Sir?”
“Io direi penitenza doppia, per la gara e per aver rovesciato il cestino” sentenzia Kate, perfida.
“Che ne dite, potrebbe farci da cameriere per tutto il pomeriggio!”
“Naaaa, dopo un po’ viene a noia. Piuttosto…dovrà montare le canne da pesca senza l’aiuto di nessuno!” suggerisci Jim.
“Così a Natale siamo ancora qui! Dobbiamo inventarci qualcosa da fargli fare subito…tipo…che so…certo! Grande idea!” Kate fa la misteriosa e ride.
“Cosa? Cosa?” urlano gli altri tre.
“Deve infilare la testa nel lago. Vi va bene?”
“Io ci sto!” Jim aderisce con entusiasmo alla proposta di Kate.
“Sì, sì, anche a me va bene!” Pete, soddisfatto di averla scampata, segue Jim.
Rem sembra più indeciso.
“Non è pericoloso? Insomma non vorrei succedesse qualcosa di grave…”
“Il lago è pulitissimo. Qualche volta ci abbiamo fatto anche il bagno. Se fosse stato pericoloso non l’avrei proposto!”
Rem si convince.
Mi avvicino al bordo del lago e lo guardo. A vedersi è veramente bello.
“Sir, togliti le scarpe, arrotolati i pantaloni. E ti conviene anche toglierti la maglia, se no la bagni tutta!” Jim, premuroso come sempre.
La bagno tutta…idea! So come far scontare a Kate la sua proposta.
Mi tolgo scarpe, calzini e maglietta, entro nel lago fino al ginocchio. Prendo fiato e…
SPLASH
L’acqua è fredda, gelida!
Mi tiro su con l’acqua che gronda dai capelli. Piegato in due torno verso la riva e, appena sono a portata, schizzo Kate, Jim e Rem che sono ad aspettarmi sulla riva.
Kate non si perde d’animo. In un attimo si è tolta scarpe e calze, si è arrotola i pantaloni e è al mio fianco. Mi schizza con le mani, i piedi, la testa…Jim la segue entusiasta. Rem è titubante, ma poi si butta, Pete sta in disparte.
Quando lo vediamo di comune accordo ci lanciamo su di lui. In dieci secondi è più fradicio di tutti noi messi assieme.
Ci vuole un po’ prima che ci stanchiamo.
Quando siamo stanchi (e fradici) ci sdraiamo a asciugare. Nessuno ha voglia di pescare, ma montiamo lo stesso le canne e le sistemiamo sulla riva.
“Bello qui!” sospira Rem “mi piacerebbe restarci per sempre!”
“Già… ma insomma! Abbiamo ancora un mese! Sai quanto è lungo?” intervengo
“Trenta giorni, mi sembra. O trentuno?”
“non so…ma comunque un sacco di tempo!!!!!”
“Spero vi divertiate nelle prossime settimane!” Kate sorride al cielo.
Tutti e quattro ci siamo scordati…
“Cucciola, devi proprio andare via?” chiede Jim.
“Si Jimmy, devo andare a casa. Sai com’è mia madre”
“Mi dispiace! Ci mancherai!” prosegue.
“è vero, ci mancherai!” lo appoggiamo noi.
“Niente da fare ragazzi, ormai è deciso… ma tanto ci vediamo a scuola! Manca solo un mese!”
“Già! Ehi, le canne! Forse…”
in un attimo siamo tutti sulla riva. Una trota enorme ha abboccato. Ci vuole tutta la nostra forza per tirarla fuori. Poi ne abboccano altre. Passiamo il resto del pomeriggio confrontandole. Non facciamo altra conversazione
  
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