#4
I
sogni son desideri
Avviso:
rating arancio,
facciamo arancio scuro..venato di rosso và..per sicurezza,
in caso di
minorenni… XD
Verso
la metà del pomeriggio il team
cominciò ad accusare i primi segni di stanchezza.
Non
dormivano da più di
ventiquattrore ed il fisico, ma soprattutto la mente, cominciava a
risentirne.
Decisero
perciò di concludere le
indagini per quel giorno per ricominciare l’indomani a mente
lucida.
Esposito
fu il primo a decidere di
saltare la cena ed andare a riposare.
Sostenne
di doversi rimettere in
forze, scoccando uno sguardo languido a Lanie.
Castle
si rifugiò in camera a
chiamare Alexis e Martha.
Le
due donne rimaste sole decisero
di concedersi un bel massaggio rilassante nella SPA della nave.
Kate
però non fece i conti con
l’agitazione che la invase non appena realizzò che
tra non molto sarebbe andata
a dormire. Con Castle.
Il
massaggio che per Lanie fu molto
rilassante su Kate non sortì alcun effetto.
da quanto risultava sul registro dei passeggeri. Kate aveva già inviato i suoi dati a Montgomery e ora non poteva fare altro che andare a
riposare
anche lei.
Poggiò
la mano sulla maniglia della
porta e attese qualche secondo.
Dalla
loro stanza non proveniva
nessun rumore.
Forse
Castle se ne era andato un po’
a zonzo sulla nave.
Aprì
piano, infilando solo la testa,
per controllare.
Le
mancava solo di beccarlo mezzo
nudo, mentre si stava cambiando!
Invece
trovò la stanza semibuia e
Castle a letto, già addormentato.
Entrò,
richiudendo la porta dietro
di sé e si avvicinò cauta.
Dormiva
pesantemente, cosa che la
incoraggiò a prendersi qualche secondo per guardarlo.
Notò
il braccio appoggiato al petto
e la mano che ancora stringeva il cellulare.
Se
lo immaginò, sdraiato nel letto,
a raccontare tutto ad Alexis e Martha.
Chissà
se avrà detto loro che non è
più Esposito il suo compagno di stanza?
Delicatamente
gli tolse il telefono
dalla mano e lo posò sul comodino.
L’uomo
mugugnò appena e proseguì a
dormire.
Kate
prese una maglietta e dei
pantaloncini corti e andò in bagno a cambiarsi.
L’averlo
trovato già addormentato le
sollevò di parecchio il morale.
Sarebbe
stato imbarazzante
affrontarlo senza la scusa dell’alcol o del party, questa
volta.
Si
mise a letto, badando bene a non
svegliarlo.
Una
volta sotto le lenzuola realizzò
che Castle non si era messo sopra le coperte come la sera precedente.
Percepì
il tessuto dei suoi
pantaloni contro le proprie gambe e lo ringraziò mentalmente
per non essersi
messo a letto solo in boxer.
Allontanò
le gambe da lui e respirò
profondamente.
Non
c’era di che preoccuparsi in
fondo. Quel letto era enorme.
Era
praticamente impossibile
toccarsi.
Fissò
il soffitto.
Le
venne in mente la chiacchierata
con Lanie, durante il pranzo.
Aver
ammesso ad alta voce di provare
qualcosa per lui, aveva cambiato tutto.
Da
questo momento in poi qualunque
sguardo o gesto nei confronti di Castle avrebbe assunto un significato
ben
preciso.
Ma
si era anche sentita sollevata.
Confidarsi
con Lanie le aveva tolto
un bel peso dal cuore.
Fece
un respiro profondo nel
tentativo di rilassarsi.
La
sonnolenza fece capolino e
l’assecondò, chiudendo gli occhi.
Kate
si immaginò che bello sarebbe
se riuscisse ad aprirsi di più.
Se
riuscisse a confidare all’uomo
accanto a lei quanto importante era diventato nella sua vita.
Si
vide sul ponte della nave. Al parapetto, fissando il mare.
Sentì
due braccia forti avvolgerle la vita, posandole dei sensuali baci sul
collo.
Il
sorriso le nacque spontaneo in volto.
Cambiò
immediatamente posizione e,
da supina, si voltò su di un fianco.
Posò
le sue mani sopra quelle di Rick e piegò la testa
all’indietro, inarcando la
schiena.
Come il petto si sollevò sotto i suoi occhi, Rick spostò le mani dalla vita raggiungendo i seni. Afferrandoli con vigore sopra l’abito leggero
che
indossava,
che non le impedì di provare piacere.
Lasciò
che il gemito le uscisse naturale dalla gola. Senza soffocarlo o
nasconderlo.
Lui
doveva sapere che quello che le stava facendo le piaceva da morire.
E
mentre il sogno si faceva sempre
più vivido, Kate nel letto cominciò a rigirarsi.
Incoraggiato
Rick mantenne salda la presa sul seno sinistro, mentre con la mano
destra
scivolò pericolosamente giù, prima sul suo addome
e poi ancora più in basso,
alzandole il vestito sino alla vita.
La
mano di Kate ancora posata su quella di Rick, lo seguiva nei movimenti.
Trovò
facilmente il bordo degli slip facendola rabbrividire.
Allargò
le gambe per facilitargli l’acceso.
Kate
si contorse più volte,
scalciando e attorcigliandosi nelle lenzuola.
Quando
Rick fu dentro di lei non riuscì più a capire
nulla.
Ogni
pensiero o emozione era confuso..mescolato..si sentiva come se avesse
le
vertigini. Rick la stava torturando di piacere con le sue dita esperte.
Era
sul punto di esplodere quando un tonfo li distrasse e Rick ritrasse la
mano.
Si
guardò intorno irritata
chiedendosi cosa mai avesse osato interromperla proprio sul
più bello.
Si
ritrovò completamente avvolta
nelle lenzuola, stile mummia egiziana.
Ed
era sdraiata di traverso a pancia
in giù. Occupando in diagonale tutto il materasso.
Confusa
si alzò sui gomiti e sbirciò
giù dal letto.
Castle
era steso a terra, intento a massaggiarsi
una spalla.
Kate
vedendolo sul pavimento
cominciò a realizzare l’accaduto e si
sentì morire.
Si
tirò su a sedere di scatto.
Coprendosi il volto con le mani.
Rick
la imitò, restando seduto sul
pavimento, appoggiò i gomiti al materasso e si
coprì il volto massaggiandosi
gli occhi.
Era
ancora mezzo addormentato e non
aveva ben capito perché invece di dormire a letto si era
ritrovato per terra.
“Scusa”
sussurrò debole Kate da
dietro le proprie mani.
“Ma
che diavolo è successo?” formulò
Rick, confuso.
Bella
domanda, pensò Kate.
“Ah..ecco..io..”
cosa inventarsi?
“Ecco..stavo
facendo…” un sogno
erotico su di te. Diglielo Kate.
Le
disse la sua coscienza.
“..un
incubo! Stavo facendo un
incubo!”
Castle
parve bersela “Wow, doveva
essere un sogno bello tosto!” commentò rialzandosi
dal pavimento.
Fantastico,
meraviglioso… “Orribile,
Castle davvero orribile! Terrificante! Spaventoso”
“Ok,
Beckett. Ho capito” le disse
strabuzzando un po’ gli occhi.
Era
stordito e indolenzito, mica
sordo.
Si
sdraiò nuovamente a letto e vide
come era conciato.
“Ma
che hai fatto al letto e perché
sei arrotolata nelle lenzuola?”
Grazie al cielo la stanza era ancora semibuia altrimenti le gradazioni di rosso che il suo viso stava testando, gamma dopo gamma,
sarebbero
state evidenti.
Non
trovava le parole. Non sapeva
che dire. La mente di Kate era completamente vuota.
Inconsapevolmente
Castle la aiutò.
“Avevi
freddo?” chiese dubbioso,
vista la stagione.
Freddo,
gelo, freezer, ipotermia.
In
un lampo la mente di Kate si
riempì di parole e confezionò una bugia
più che credibile.
“Il container! Il freezer, intendo. A volte sogno che non fanno in tempo a liberarci e noi due moriamo congelati!” disse tutto d’un fiato per
paura
di tradirsi.
Castle
le prese la mano,
comprensivo.
“Ma
certo, tranquilla, sei
perdonata” le disse gentile.
Poi
aggiunse “Dai, srotolati e
proviamo a dormire, almeno stanotte”
Kate
restituì le lenzuola e insieme
si sdraiarono a letto fianco a fianco.
A
Castle sfuggì una leggera
risatina.
“Ma
è sempre così dormire con te?
Povero Josh..”
Kate gli lanciò un leggero pugno sull’avambraccio e pensò che fosse il momento giusto per dirgli la verità “Non è più un problema suo
ormai..”
Castle
si voltò stupito.
“Come?
Non state più insieme?”
“Già”
disse debolmente, con un po’
di imbarazzo a trattare quell’argomento con lui.
In effetti lui la conosceva bene, e la sera prima alla festa di Ryan e Jenny aveva pensato che i due forse non stessero più insieme. O che si
fossero
presi una pausa almeno..non era da lei
flirtare spudoratamente e mancare così di rispetto al suo
ragazzo.
E
ora ne aveva la conferma.
“Da
quanto?”
“Tre
settimane circa” Kate notò un
pizzico di sollievo nella voce di Castle.
“Tre
settimane?? E non hai detto
niente a nessuno?” ovvero, non mi hai detto che sei tornata
single???
“Certo
che l’ho detto a qualcuno!
L’ho detto a Lanie!”
Giusto
Castle! La sua migliore
amica! Che ti credevi, che sarebbe corsa in lacrime tra le tue braccia?
Si
disse mentalmente.
“Giusto,
scusa. Cos’è successo?” poi
si accorse che forse la sua era una domanda troppo privata e
tentò di porre
rimedio.
Ma
la risposta di Kate fu più
rapida.
“Josh
ha trovato una foto di mia
madre, in un cassetto…” si interruppe per
guardarlo in volto.
Erano
sdraiati così vicini ora,
immersi nella conversazione.
“…e
mi ha chiesto chi fosse. E io…”
Castle
si ricordò che Josh non
sapeva nulla dell’omicidio della madre di Kate.
“Non
gliel’hai detto” concluse la
frase per lei.
Kate
scosse la testa sul cuscino.
“Non
ci sono riuscita. Mi sono
inventata la storia del vecchio inquilino che probabilmente ha
dimenticato la
foto durante il trasloco..”
Rick
restò in silenzio, lasciandole il
tempo di parlare.
“Mi ha chiesto perché la tenessi, visto che non era mia, e voleva gettarla, così gliel’ho strappata dalle mani prima che potesse anche solo
avvicinarsi
alla spazzatura e l’ho cacciato di
casa urlando” rispose con la voce un po’ strozzata.
Con
la mano, Rick, cercò quella di
Kate, e la strinse forte.
“Mi
dispiace tanto”
“Non
è colpa sua. Non ho mai parlato
a nessuno di mia madre. Eccetto te” e lo disse stringendo a
sua volta la mano
di Rick.
Forse
era giunto il momento di
sdrammatizzare un po’, pensò Castle. Non poteva
sopportare che la sua musa
fosse così triste.
“Beckett versione Hulk contro il povero Josh…perché mi perdo sempre i tuoi momenti migliori??” la risata di Kate fu ciò che di più bello
avesse
mai sentito.
“Oh
dio, avessi visto la sua faccia,
Castle!”
“Me
la sto immaginando proprio ora!”
Erano
stesi a letto mano nella mano
e l’agitazione di Kate era solo un lontano ricordo.
Si sentiva nel posto giusto al momento giusto. E con la persona giusta, cosa che con nessun altro era mai successa. Tantomeno con Josh,
ecco
perché non riusciva confidarsi con lui.
Lasciarlo era stato inevitabile. Ci pensava già da tempo, per via dei sentimenti che provava per Castle. Ma vederlo con la foto della madre in
mano,
ignaro di tutto, mentre le diceva di gettarla
via, era stato troppo.
La
fece scoppiare come nemmeno lei
aveva mai pensato di poter fare.
Era
ora di fare le cose per bene e
riordinare la sua vita.
Non l’avrebbe mai detto che quello scrittore rompiscatole e combina guai sarebbe stato l’unico uomo a fare breccia nella sua corazza e nel
suo
cuore.
Ma
così era e non aveva più
intenzione di ignorare i suoi sentimenti.
Kate
voleva essere felice. E ci
sarebbe riuscita a tutti i costi.
E
per quella notte c’era solo una
cosa di cui avesse veramente bisogno.
“Se…se
ti chiedessi di abbracciarmi,
sarebbe sconveniente?” chiese timidamente.
Castle
ci mise qualche secondo per
registrare quelle parole, a lungo sognate.
“Sarebbe
un onore” rispose.
Angolo
dell’autrice:
Capitolo
di passaggio per il caso, ma assolutamente fondamentale per il futuro
della
coppia! Bisognava stabilire le basi... Caskett avvisati!!
Alla
prossima con il proseguimento delle indagini mixati a momento sweet
ovviamente
(lo sapete che da qui non mi smuovo!!)
<3<3<3<3
Mille
grazie alla mia beta!! as always ;-) (notare, il nome della vittima...è in suo onore!!! XD)
Recensioni sempre gradite ;-)
Buona
lettura!!
Ivi87