Iceman ha un brutto presentimento per questa missione. È convintissimo che qualcosa andrà storto, ma non a lui. A Pete. Non sa perché, e di sicuro non dovrebbe interessargli, eppure non può fare a meno di fissare l'odiato compagno di corso mentre scherza spavaldamente con il suo compare, Goose. E, fra l'altro, quello che vede non gli piace per niente. Vorrebbe avvicinarsi, vorrebbe avvertirlo, vorrebbe dirgli che è meglio non volare e restare a terra. Lo vorrebbe così tanto che quasi i suoi piedi si muovono da soli, ma Slider appare nel suo campo visivo giusto in tempo per impedirglielo. Troppo tardi per fermare il volo, troppo tardi per dirgli di fare attenzione, che potrebbe succedere qualcosa.

 
Ed è questo che gli viene in mente quando personalmente si reca allo spogliatoio dove sa che Pete è solo. Solo coi suoi immotivati sensi di colpa. E quando lo trova le parole gli escono a fatica, perché vorrebbe poter dire di più. Gli dispiace davvero, ora, perché se perdere Goose ha ridotto così il suo rivale... Forse il senso di colpa - anch'esso piuttosto stupido - si gonfia su per la gola, costringendolo a dire troppo poco, qualche parola di cordoglio che non potrà mai farlo stare meglio. Non si rende conto di essersi scoperto, non fino all'ultimo secondo. E fugge, non vuole neanche guardarlo, egoisticamente - lo sa - non può reggere con uno sguardo che l'ha scoperto. Iceman è una crisalide di ghiaccio, tutto ciò che può rompere il suo scudo è sbagliato e pericoloso. Ma lo sa che prima o poi quel ragazzo ci riuscirà completamente, a distruggerlo.

NdA: Non dovrei postare ste cose così brevi e boh, inutili, però stranamente mi piace. Scritta per il mio drabble meme su livejournal - che è ancora aperto e lo resterà a tempo indeterminato, quindi accetto richieste... *wink wink* - sotto richiesta della mia adorata troglie, Velocity Girl. Spero le piaccia :) ♥