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Autore: bitchyheartkiller    12/03/2006    1 recensioni
Semplicemente Tara. Affranta.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tara Maclay
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE DARK SILENCE OF THE WIND


Il cielo è plumbeo. Pesanti cortine di nuvole solcano l’atmosfera. Diventa tutto più scuro in un secondo. Le prime gocce bagnano le foglie verdi. È primavera ma sembra tutto così sfuocato. Perduto. I tintinnii che rimbombano tra i tetti delle case bianche si diffondono nell’aria gravida. Amplificati.

Il campus è semi vuoto. Le poche persone si affannano per trovare un riparo dall’imminente temporale. Lei,invece,rimane lì. Immobile. Statica. In cerca,sembra,di qualcosa che non trova. Seduta su una panchina di marmo,senza spalliera,con le mani intrecciate in grembo. La vivacità dei vestiti stona a confronto con l’assenza di luce del suo sguardo. I lisci capelli biondo cenere sono attaccati alla faccia in ciocche scomposte per via dell’acqua.

Passano minuti,ore,ma la sua immobilità continua. Immutata. Ferma. I suoi occhi si posano,fissi,su punti indefiniti. Ma mentre guarda,non vede nulla. Sente solo l’assenza del cuore che neanche la magia può colmare. Ha provato a tagliarlo via, a strappare via quell’organo che la fa amare così tanto intensamente.
Riesce ancora a scorgere il sapore di lei tra le labbra. Fragola. Ha sempre saputo di fragola. Di lecca-lecca per bambini. Di dolce.
Si era imposta di non pensarci. Di non pensare e basta. Ma inevitabilmente la sua mente la prende in giro. Schernendola. Furiosamente.                                                                                 La notte non ha dormito. Non si ricorda neanche da quand’è che non dorme. Non riesce più a farlo da sola. Il letto è freddo senza di lei. Il letto è troppo vuoto. Nel leggero torpore mattutino allunga il braccio sinistro verso l’altra parte del materasso trovandola inevitabilmente sgombra.
Si chiede se ha fatto bene a lasciarla. A lasciare l’unico mondo che conosceva. Il suo.
È il suo primo amore. Adolescenza contagiata da pozioni e potere. Fino all’ovvio crollo.
Quando si ha ciò che si vuole,si desidera sempre di più,dicono. Insoddisfazione perenne. E la sua ragazza-la chiama ancora così- è la rappresentazione della fame. Avida d’energia. Di controllo. Ma una volta bastava Tara a soddisfare questo sfacciato peccato di gola. Una volta era tanto tempo fa. Ora ci sono solo Willow e i suoi poteri sempre crescenti. Poteri che sembrano non bastare mai.
Ha riportato indietro Buffy,la sua migliore amica- per la Dea- e non l’ ha frenata.la sua bramosia ha continuata a svuotarla della sua anima rimpiazzandola con un surrogato luminoso e potente,ma non vero. La sua aurea è cambiata,lo percepisce. E questo la turba notevolmente. La rende nervosa.
Vede un futuro che non avrebbe mai ipotizzato –e desiderato- per la compagna dai capelli di fuoco. Ma ora è nitido il suo cammino. E ha occhi neri e chioma dello stesso colore. Ha il sapore del sangue e l’odore della morte. Trema,impaurita,da questa rivelazione. Ma decide di non capire. Si impone di sbagliare. La sua Willow -oh lei- non potrà mai diventare quell’essere orribile. La sua Willow non farà mai una cosa del genere. Vero?
Cerca una risposta nel sibilo del vento fresco che accompagna fiori e pollini. E l’unica cosa che sente è un silenzio denso. L’ultimo respiro di un condannato. Quello che percepisce -si dice- non le piace per niente. Proprio per niente.
  
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