Serie TV > Sonny tra le stelle
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Autore: xCryx    30/06/2011    3 recensioni
Solita vita a Hollywood e nel cast di So random. Lo show va sempre alla grande, in eterna competizione con l’acerrimo nemico Mckenzie Falls, re delle soap drammatiche. Per quanto alcuni facciano fatica ad ammetterlo, la vita è diventata decisamente più movimentata da quando Sonny Monroe è entrata nel cast, e la guerra con il cast rivale, capitanato da Chad Dylan Cooper, si è leggermente attenuata, grazie soprattutto al rapporto stabilitosi tra Chad e Sonny, rapporto che inconsciamente si va rafforzando sempre di più…
Questa è la mia primissima fan fiction su qualsiasi argomento, dunque sono un po' agitata, anche perchè non ho visto altre ff su questa serie, quindi ho pensato che non interesserà a molti! Posso solo postarla e sperare che a qualcuno piaccia! Mi scuso in anticipo per gli errori che sicuramente ci saranno, sto cercando di fare del mio meglio, ma è molto difficile soprattutto scrivere i pensieri dei personaggi! Auguro buona lettura a chiunque osasse leggere! Prometto che non ve ne pentirete ;)!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccovi il capitolo 12, mi sono sentita in colpa per avervi lasciato con quel capitolo importante ma striminzito, così ho lavorato fino ad ora per riuscire a finire il 12! Ora fino al 5 luglio sarò off limits, e poi finirò questa storia! Quindi da qui al cinque mi aspetto tanti commenti, fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando ;)

SONNY

-Mamma, noi usciamo-

-Ok ragazze, non fate tardi mi raccomando, e state attente!-

-Si, si tranquilla...-

Chiudo la porta col morale...sottoterra. Lucy non è riuscita a trasmettermi lo spirito di squadra, già mi bastava Chad, ci mancavano solo le cheerleader.

-Andiamo Sonny! Ci divertiremo daii, non vieni qui da secoli, e domani te ne andrai, vuoi davvero passare la tua ultima notte qui a disperarti?-

Mi sorride, però dietro quel sorriso vedo tutta la tristezza che prova. Cacchio.

-Hai ragione Lucy, l’ultima sera qui non me la vorrei perdere per niente al mondo, anche se questo significa sopportare le cheerleader-

Mi fa un mega sorriso –Bene, allora in marcia!-

Il campo di football è a pochi isolati da casa mia, ricordo come se fosse ieri quando Lucy ed Helena bussavano come forsennate alla mia porta aspettando che uscissi per raggiungere Joyce e andare tutte insieme a vedere il mio fantastico ragazzo alias grande giocatore di football e parlando di quanti touchdown mi avrebbe dedicato quella sera. Beh, magari portare i miei pensieri in questa direzione proprio questa sera non è il caso, però quando me ne sono andata sono rimaste tante cose in sospeso, quindi è normale che rivedendo le stesse strade mi ritornano in mente queste situazioni.

-Ehi guarda Sonny, Helena e Joyce! RAGAZZEEEEE!!!-

-Ehi dolcezze, siete in ritardo come al solito- Joyce ci guarda divertita. È vero io e Lucy eravamo sempre in ritardo, e Joyce ci riprendeva sempre per questo, che bello vedere che le vecchie abitudini non muoiono mai *.*.

-Allora pronte ad andare, stasera ho proprio voglia di muscoli e sudore-

-Helenaa, sei sempre disgustosa-

Ridendo come matte ci dirigiamo verso il campo, tenendoci a braccetto, il mio morale si è senza dubbio risollevato, ora posso anche affrontare le cheerleader....forse...

 

***

SONNY

-Sonny, Sonny, Sonny guarda!!! Ti sta dedicando il touchdown!! Guarda, guarda, guarda!!!!- Helena mi sta praticamente staccando il braccio tirandolo come una forsennata.

-Sì Helena, sì l’ho visto, ma se non mi lasci il braccio tra poco perderò la sensibilità-

Beh, è proprio vero, Trevor è proprio lì che corre in mezzo al campo indicandomi, mi è improvvisamente venuta voglia di scappare a casa subito dopo la partita, se rimaniamo soli non so cosa può succedere e preferisco evitare.

-Sonny...divertirti, ricordi?- Lucy mi sta osservando intensamente, quella ragazza riesce veramente a leggermi nel pensiero, inutile controbattere e dirle che non sa quello che dice, mi mordo il labbro nervosamente e torno a guardare il campo, per di più stiamo vincendo quindi saranno tutti presi dall’euforia generale, ah cacchio.

-Ehi Sonny!- Mi giro sentendomi chiamare...e me ne pento all’istante.

-Cordelia, ciao!- ecco la capo cheerleader simil-barbie con la quale Trevor mi ha tradita, mi chiedevo com’è che non si fosse fatta vedere prima.

-Non ci vediamo da una vita! Mi sei mancata tanto!!- sì, e tu sei falsa come i tuoi capelli.

-Davvero? Non l’avrei detto proprio!- Lucy mi stringe il braccio in segno di avvertimento.

-Già dico sul serio, ho proprio sentito la tua mancanza, tutti l’abbiamo sentita, però tranquilla, ci ho pensato io a consolare Trevor, ho evitato si sentisse troppo solo- mi sorride, quanto vorrei prenderla a pugni.

-Ehi Cordelia, credo che le tue cheerleader stiano saltando senza di te-

Cordelia sbianca e si volta di scatto verso il suo branco –Ma cosa cazz...- e scappa via.

-Grazie Lucy, ancora una parola e le avrei messo le mani addosso-

-Di niente ragazza, quando vuoi, e non credere a nulla di quello che ti dice-

-Certo...-

***

SONNY

“ You make me this make me up make me down, let it sweet, make me move like a freak, mr. Saxo beat ”

-SONNY,TI STAI DIVERTENDO??- Trevor urla al di sopra della musica.

-SI MOLTO, SEI CONTENTO??-

-VIENI ANDIAMO FUORI, QUI NON SI RAGIONA- mi prende la mano prima che possa provare a opporre una minima resistenza, ignorando del tutto la mia risposta.

Usciamo dalla casa e ci dirigiamo verso la strada, è quasi l’una e per strada non c’è anima viva, tutto il chiasso viene dalla villa di Charlotte, un’altra cheerleader ma molto più accettabile delle altre, in cui si sta svolgendo una mega festa per celebrare la vittoria dei nostri campioni.

-Allora, piaciuta la partita?- Trevor comincia a passeggiare senza lasciarmi la mano.

-Sì certo, siete stati grandi-

-Sonny, non puoi farla a me!- ridacchia –Lo so che odi il football!- Beh in effetti lo detesto.

-Che c’entra, riesco a capire quando giocate bene o male, e voi avete giocato benissimo-

-Sarà anche una cosa stupida e di poco conto, ma tutti i miei touchdown erano dedicati a te, non ho potuto fare di meglio visto che sono stato avvisato con così poco preavviso del tuo ritorno-

-Trevor, non dovevi far nulla, e non considero una cosa stupida il fatto che mi dedichi le tue vittorie- gli sorrido mentre ottocento campanelli di allarme mi risuonano in testa, è più forte di me, Trevor è una di quelle poche persone con cui non riesco a non essere naturale.

Mi sorride –Lo sai, non tocco più un goccio da mesi, i miei amici mi ritengono un cretino ma io non ho mai ceduto- dice quasi imbarazzato.

-Trevor, ma è fantastico!- e lo è davvero –ovviamente questo non significa che devi rimanere sobrio a vita, ma è bellissimo che tu abbia smesso di ubriacarti un giorno sì e due no- gli sorrido contentissima.

-Già, avevi ragione, stavo facendo lo scemo. È questo il motivo per cui ci siamo lasciati-

-Sì...questo e il fatto che facevamo sempre discussioni e che ti sei buttato fra le braccia- o le gambe, ma questo non glielo dico –di Cordelia-.

-Ma tutti quei motivi erano conseguenza del fatto che io bevessi, e sai già quanto mi dispiace per il fatto di Cordelia, mi sono sentito malissimo, non avrei mai voluto farti soffrire, ho provato a dirtelo ma poi...-

-Sono andata via.-

-Sì, sei andata via su due piedi- gli si incrina la voce

Sospiro –Era una grande opportunità, non potevo lasciarmela sfuggire-

-Stronzate Sonny, se non fosse stato per le mie scemate ci avresti pensato due volte prima di andare, e invece ti sei fiondata sul primo aereo abbandonando tutto e tutti, prima di tutto me-

Non rispondo, cosa potrei dirgli? È tutto vero? Continuiamo a camminare, dimenticandoci della festa e delle persone che ci aspettano dentro.

-Sonny...io adesso ho smesso di fare stronzate, se solo mi dessi una seconda possibilità io ti giuro che ti rispetterei, tu potresti tornare e noi potremmo stare insieme, tutti questi mesi senza di te sono stati orribili...-

-Frena un attimo, questo non c’entra. “ Noi ” non c’entra. Io non torno a casa perché ho trovato la mia strada, amo il mio lavoro e non voglio rinunciarci, io non torno perché mi piace quello che faccio, non perché io e te non stiamo più insieme-

-Ma sei partita per me...-

-Da un lato è vero, è stato un bene andarmene, ma non sei stata tu la causa che mi ha spinta ad andare via, dovevo realizzare i miei sogni e ci sono riuscita, e lo sto facendo tutt’ora-

-Non sono la causa che ti ha fatto andare via, sono la causa che non ti ha fatto rimanere...- Si volta a guardarmi, mentre io da brava vigliacca continuo a guardare dritto davanti a me, cercando di non ascoltarlo.

-Sonny- Si ferma e mi prende per le braccia, costringendomi a guardarlo –Ho capito, non vuoi rinunciare alla tua vita, e mi sta bene, posso anche accettare una relazione a distanza, solo non lasciarmi solo, non un’altra volta...io credo di...- mi fissa per un istante eterno con i suoi intensi occhi chiari...chiari...questo mi ricorda qualcosa....

BRRRRR...BRRRRRR..BRRR

-Oh...il telefono, scusa devo rispondere-  mi stacco da Trevor ed esco il telefono dalla tasca, vado per rispondere e il mio cuore perde un battito.

-Pppronto?- Dannazione, proprio adesso deve tremarmi la voce?

-Sonny? Sono Chad- Sì, lo so che sei Chad, solo che non capisco perché mi hai chiamata.

-Ehi Chad, che ci fai svegli a quest’ora?-

-Sonny...qui sono le undici-

-Ah già, scusa non ci pensavo, perché hai chiamato-

Esita un momento –Così, per sentirti, volevo sapere come stavi, se ti stavi divertendo...-

-Sssi...graz...-

-Sonny, chi è?- Cazzo Trevor proprio adesso, sta zitto maledizione!

-Ah...Scusa Sonny, non pensavo fossi in compagnia, forse è meglio che vada, ci si vede lunedì-

-No Chad aspet...- O.O ha riattaccato, il momento più bello della mia vita e lui riattacca. Riposo il cellulare in tasca e guardo Trevor, con la testa totalmente da un’altra parte.

-Chi era al telefono?- Trevor mi guarda sospettoso, può cominciare a calmarsi.

-Un mio amico. Tornando a noi, Trevor mi dispiace, ma ormai è tardi, io vivo un’altra vita adesso, e per quanto mi piaccia tornare qui, per quanto questi giorni siano stati stupendi e per quanto mi manchiate tutti quanti io ormai appartengo ad un altro mondo, e non potrei chiedere di meglio.- gli sorrido e lo abbraccio, mi sento in colpa ma me ne vado lasciandolo lì senza voltarmi indietro. Beh...almeno questo viaggio mi è servito per capire che mi sento davvero parte di Los Angeles, non quanto me ne senta del Wisconsin è ovvio, però posso considerare anche quella casa, e inoltre Chad mi ha chiamata, voleva sentirmi, avrò un po’ di cose da chiarire una volta tornata, ma non potevo chiedere di meglio.

 
***

CHAD

Lancio il telefono dall’altra parte della stanza e mi butto sul letto, incavolato nero. Certo! Io mi faccio mille complessi su quello che potrebbe pensare venendo a sapere della bravata dei giornalisti e invece lei è fuori a spassarsela con un altro! Se anche avesse visto la notizia probabilmente ne ha riso!
Prendo a pugni il cuscino, non voglio ascoltare la mia parte razionale, quella che mi dice di non affrettare le cose, che magari quel ragazzo era solo un amico, voglio solo urlare e incazzarmi e tornare quello che ero un tempo, stronzo, menefreghista e superficiale, quello che ero prima che Sonny piombasse nella mia vita.

  
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