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Autore: _Saru_    30/06/2011    0 recensioni
Clarissa si deve trasferire, in Puglia per problemi economici. Qui incontrerà nuove amicizie, un nuovo amore e anche tanti problemi!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Arresa all'idea di non uscire, andai a prepararmi, e ci avviammo.

Entrammo, trovai molto accogliente il posto e anche romantico, perchè era sul mare e c'erano luci accese ovunque.

Non c'era solo il ristorante ma anche il bar e una piccola edicola.

Mi sarei trovata bene lì ne ero sicura... ORA.

Andammo al bancone e ordinammo due pizze. Io con prosciutto cotto e mozzarella e mia madre margherita, ovviamente la più buona era la mia!.

Dopo qualche minuto, ci portarono due belle pizze fumanti, si sentiva il profumo della mozzarella filante.

Il cameriere le appoggiò sul tavolino, e senza badare a come mangiassi, avvinghiai le mie mani sulla pizza.

La finii in circa 5 secondi, un tempo record per me...volevo la statua d'oro!

-Quando arriva la fiesta?. Chiesi a mia madre.

-Non arriva sciocchina!.

-Uffiii, ma io la voglio!.

-Dai finisci, che ce ne andiamo, ho sonno!.

-Guarda che io ho finito, sei tu quella che sta ancora alla 2 fetta.

Mi guardò con sorpresa, come per dire" E' mia figlia, o un mostro?"

Mezz'ora dopo, visto che mia mamma fu molto lenta, ci avviamo a casa.

Andai in bagno a lavarmi e mi misi il pigiama, quel caldissimo( anche d'estate), confortante pigiama.

All'improviso mi ricordai della mia bicicletta, era rimasta sul porta bagagli, l'avrei presa domani.

Lasciai la finestra aperta, non l'avrei mai fatto, le zanzare anche di notte venivano a rompere il cavolo.

Dovetti chiuderla, ma mi resi conto troppo tardi che non avevo preparato il letto, e quindi dovetti aprire la valigia prendere le lenzuala e prepararlo.

Dopo aver finito di sistemarlo finalmente riuscii a distendermi e ad addormentarmi.

***********

Tititin, tititin, driiin. Erano le sei e trenta, colui che c'era stato prima di noi in questa casa doveva essere uscito fuori di testa.

Come può volere qualcuno svegliarsi così presto la domenica! Solo un pazzo ci riuscirebbe.

Sentii mia mamma correre per il corridoio, forse pensava che era l'allarme ant' incendio, però bussò alla mia porta.

Mi alzai, sbadigliando giustamente, aprii la porta, trovai mi madre tutta agitata, con i capelli tutti scombinati e con dei pantaloncini corti.

-OK, tu non stai tanto bene, ti sei resa conto che alle sei e quaranta di mattina fa freddo? Vorrei sapere come fai a stare con questi pantaloncini.

-Clarissa!! Tu mi preoccupi, sei uscita fuori di testa? Perchè hai messo la sveglia alle sei di mattina!.

-Non sono stata io ammetterla, era già programmata, e comunque non alle sei, ma alle sei e trenta.

Entrò nella mia stanza prese la sveglia e-sembrava una di quelle scene rallenty-la scaraventò fuori dalla finestra;sentii la sveglia in mezzo la strada suonare.

Ok ora aveva davvero grossi problemi mentali.

-Tu non stai bene, ora chi cavolo ci va a spegnere la sveglia a prima mattina?.

-Sicuramente passerà qualche auto e la investirà, ahah si, come godo.

Eh no! Ma ieri sera dopo che se sono andata a dormire che ha fatto si e ubriacata con l'acqua?

-Ora come facciamo senza sveglia?.

-Ne compreremo una nuova, con una suoneria più dolce.

Si così invece di svegliarci ci addormentremo ancora di più.

-Si di domenica quando tutti i negozi sono chiusi, secondo me fai più presto a riprendere quella che hai buttato fuo.

Non riuscii a finire la frase che una macchina sfrecciando veloccissima passò sulla sveglia. Bene ora era passata a miglior vita.

-Suppongo che ora tu sia contenta visto che non abbiamo più una sveglia, che facciamo ora?.

-Ok niente panico, chiediamo informazioni qui in città, ci facciamo dire quali negozi sono aperti e andiamo a comprare la sveglia e qualche abitino.

-Che ne dici invece se prendiamo la macchina e andiamo giù in paese a vedere se i negozi sono aperti? Perché se chiedi qualcosa e ti rispondono in dialetto sicuramente non capiremo niente.

-Si hai ragione dai andiamo.

-Forse non ti sei resa conto che sono le sette trentacinque, non credo proprio che a quest'ora i negozi siano aperti.

-Giusto, allora scendiamo al piano di sotto e facciamo colazione.

-Come facciamo a farla se non abbiamo niente?.

- Allora cosa facciamo? Vogliamo guardarci in faccia?. Ahah che umorismo che aveva mia madre.

-Secondo me la miglior cosa e metterci di nuovo a letto a dormire.

-Vabbè tu dormi io vado a fare qualcosa al piano di sotto.

-Mi raccomando non ballare di nuovo con la scopa.

Mi fece la linguaccia e io feci altrettanto. Bene ora dovevo solo distendermi e rimmettermi a dormire.

Le ore trascorsero ma..niente, continuavo solo a girarmi, provai a mettermi anche a testa in giù, con una gamba sotto le coperte e l'altra no, ma nessuna di queste posizioni funzionò.

C'era solo una cosa da fare, gironzolare per la camera finchè non mi sarebbe venuto il mal di testa.

Però forse era troppo scocciante, quindi scesi al piano di sotto. Non si vedeva un tubo era andata via la corrente. Strano perchè c'era la luce nella mia stanza.

-Clarissa stai attenta!.

E BAM! Una caduta formidabile, ero rotolata dalle scale al piano terra, tutte a me dovevano capitare.

-Troppo tardi , ormai è fatta. Mi rialzai, mi facevano male le gambe. Stavo camminando quando, sentii sotto il mio piede qualcosa di liscio e.... Bam un'altra caduta, una palla che non so come fosse finita lì.

-Ma che diavolo, ce l'ha con me stamattina la casa, forse perché abbiamo buttato qualcosa di sua proprietà, vero mamma?

-Ah dai, rialzati, ho trovato questa palla in un ripostiglio.Ovviamente non la vedevo perché era tutto buio.

-Me la farai vedere quando sarà ritornata la luce. E proprio quando pronunciai la parola luce venne la corrente.

-Wow mi sa che ho dei poteri.

-Allora prova a dire buio.

-Buio!. E di colpo la luce non c'era più. -Luce. E ritornò

-Scema, sono io con l'interruttore ahah, lo so sono una mamma perfida.

-Spiritosa. Ormai erano le nove e dieci faceva caldo, andai nella mia stanza e mi vestii.

Uscii e presi la mia bicicletta, che fatica per prenderla. Il sedile era caldo, senza sapere dove stavo andando mi feci un giretto nei dintorni per vedere un pò la città.

Incontrai molte persone che camminavano abbracciati, mi venne in mente una scena romantica, e continuando a sognare ad occhi aperti andai a sbattere contro un palo. Che doloree!! Mi faceva male la testa.

Tutte le persone si girarono nella mia direzione e continuarono a fissarmi. Provai un senso di grande vergogna e imbarazzo.

Assicurai dicendo a tutti che stavo bene, e quindi ritornarono alle loro faccende. Dopo che mi fui alzata mi accorsi che ero andatata a finire vicino l'edicola. Ahhh che bellooo, il mio paradisooo.

Li vendono i manga!. I miei occhi brillavano come diamanti.

Entrai di corsa nell'edicola, andai nel reparto "fumetti", e sorpresa......era arrivato il manga di Vampire knight!!. Ero felicissimaaa.

Oltre al manga presi anche un giornaletto, con in regalo un angelo attaccato a una collana.

Andai a pagare, non c'era nessuno, poi dal nulla spuntò un nonnetto sulla settantina credo.

Pagai, e subito dopo mi misi a leggere il manga. Arrivai al palo, alzai lo sgurado e....sciaguraa, non c'era più la bici!!.

Ora cosa dovevo fare? Chiamare la polizia? No non era una buona idea.

Mi avviai verso casa, ormai senza un briciolo di speranza, faceva anche caldo sotto quel sole, fortuna che l'abitazione non era lontana, circa 2 km di distanza.

Ero stanchissimaa, non ce la facevo più, sembrava che stessi in un deserto, però non avevo le allucinazioni. Dopo molti minuti di cammino arrivai a casa tutta sudata, ero una zuppa di sudore.

Mia mamma non c'era, chissà dov'era. Vabbè, senza troppi pensieri andai di sopra e entrai nella mia stanza.

Presi dei panni puliti, un asciugamano e il fono. Prima che entrassi in bagno il telefonino mi squillò. Appena in tempo.

-Pronto? Chi è?.

-Ciao! Come va? Sono Alice, non hai riconosciuto il numero, perchè l'ho cambiato, dopo registratelo ok? Allora dimmi tutto, cos'è successo? Qualcosa di elettrizzante? Hai conosciuto un bel ragazzo? Come ti trovi? L'hai messo il pc? Verrai qualche volta a Caserta?.

-Weeeeeee, una domanda per volta! Altrimenti mi fai uscire pazza! Comunque no non è successo niente di che, e non ho conosciuto nessun ragazzo!!.

-Okay, ooookay! Senti ti devo lasciare mi stanno aspettando a tavola, ah non ti dimenticare che mi manchi okay? Ciaoo!.

-Ciauu!. Che lunga telefonata mamma mia! (ironico).Spensi il telefono e entrai in bagno.

Dopo aver fatto la doccia mi misi sul letto, e guardai l'orologio. Erano le 13:00! Come mai mamma non era ancora venuta?.

Scesi al piano di sotto e inizia a mettere la tavola. Dopo cinque minuti la porta si aprì, era lei.

Si avvicinò tutta felice.

-Ti ho fatto l'escrizione a scuola! E' bellissima.

-Grandioso grazie!.

-Non c'è di che mia cara.

-Quindi domani devo andare a scuola?

-Si, e ti ho comprato anche dei vestiti, zaino e quaderni.

Ma oggi non era domenica? Mah...forse alcuni negozi stanno aperti...

-Uuu grandiosissimoo non vedo l'ora di indossarliii apparte i quaderni e lo zaino.

-Si okay però ora mangiamo, perchè sto morendo di fame.

-Scusa cosa mangiamo se non abbiamo niente?

-Giusto andiamo al ristorante allora.

-Ok andiamo. Mi preparai, presi la borsa, chiudemmo la porta e ci avviammo.

  
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