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Autore: Gin_15    12/03/2006    2 recensioni
Buon dì, o, meglio, buona sera....questa è la mia prima fic su Kodocha....siate clementi...anche se il titolo fa presagire un proseguimento del manga, bhè, non è così...questa è una "what if!!!". e se Hayama e Sana non si fossero mai rivolti la parola, mai visti, prima del liceo, crescendo, separati, in due realtà diverse, in due mondi completamente incongruenti?! e se, per sbaglio si incontrassero, in una stanza, da soli?! riuscirebbero ad avvicinarsi e, conoscendosi,...amarsi? per scoprirlo Leggete e poi, ovviamente, recensite!!! baciooooooo!!!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Come promesso, per accontentare un po’ tutti,

Come promesso, per accontentare un po’ tutti, dopo essermi impegnata a finire la ff, ho deciso di scrivere un (lungo) chappy sulla storia del film…come ho già detto si intitolerà "Phatos" e vedrà come protagonisti Sana, Dan e Sam…forse anche Hayama farà una piccola apparizione…kiss!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! J J J J J

Legenda:

Sana Kurata = Lorien, principessa elfica

Daniel T. Murray = Luke, ragazzo umano degli anni ‘90 /Aramir, ramingo del ‘600

Samantha Louì = Falariel, ragazza elfica e miglior amica di Lorien

Robert Duvan = Giln, fratello di Lorien

Artur Ditt = Adolas , padre di Lorien e Giln

 

Phatos

 

Meraviglioso popolo quello degli elfi, tutti così belli, immortali…gli elfi ci danno l’idea di qualcosa di nascosto, misterioso, ma per questo ancora più affascinante…essi sono ovunque, ma pochi hanno la fortuna di vederli e riconoscerli e, i pochi che li vedono e lo riferiscono, vengono considerati pazzi…gli elfi amano l’ignoto, amano la grazia, in ogni sua forma, amano la bellezza e solo loro sanno quanto odiano la loro immortalità…

Nel 1599, in una foresta, la foresta di Louen, nascosta fra gli antichi fiordi della Norvegia, una ragazza innamorata pensa che l’immortalità sia inutile e che vorrebbe tanto rinunciarvi…ma non può, è l’erede al trono, ha un legame di sangue con la sua famiglia, con il suo popolo, con la sua terra, alla quale, anche se non vuole ammetterlo, riserva uno spazio speciale nel suo cuore e nei suoi pensieri…e l’avrebbe sempre difesa, anche a costo della sua vita.

L: - Fal hai visto il figlio del nuovo alleato di mio padre? Non trovi sia carinissimo?-

F: - mia signora…è umano!-

L: - quante volte ti ho detto di non chiamarmi "mia Signora"?! mi da fastidio…tu sei la mia miglior amica…-

F: - sì ma…se vostro padre sentisse…-

L: - ora basta! Non è colpa mia se mio padre è il re di questo posto-

F: - disprezzate davvero tutto questo? Anche la vostra foresta?-

L: - no…ma preferirei viverci da mortale…-

A, irrotto nella stanza: - figlia mia! Vorrei presentarti il mio alleato…e suo figlio…-

L, sorridente: - ok!-

A: - bene…questo è Deletor, re della Finlandia…questo, invece…-

Ar, con un sorriso malizioso, porgendole la mano: - piacere, il mio nome è Aramir…erede al trono, eccetera! Tu, bellissima chi sei?-

L, arrossita, mentre il padre sghignazzava compiaciuto: - i…io…il mio nome è…-

G, gridando maleducatamente: - Lorien! Dove hai messo l’arco di corno?-

L, rispondendo a tono: - non lo so!-

A: - e questo è l’altro figlio di cui le parlavo!-

D, sogghignando: - un vero gentiluomo, eh?!-

Ar, sottovoce: - e così tu sei Lorien!-

L, dopo essere sobbalzata per lo spavento di aver udito, all’improvviso, una voce alle sue spalle: - s…sì! Mi hai spaventata!-

Ar: - non morirai per questo!-

L, un po’ malinconica: - già…e neanche col tempo questo mi potrà far morire!-

Ar:- vieni…andiamo fuori…a fare un giro…questa foresta è così…-

L, con gli occhi che le brillavano: - magica!-

Ar: - sì! Senti…quanti anni hai?-

L: - bhè…diciamo 16 ma in realtà, come elfo, ne ho 153…e tu?-

A: - caspita!!! Io ne ho solo 17! Non sono mai uscito con una più grande!-

L: - spiritoso! Scusa, ma noi stiamo uscendo?-

A: - non lo so…ma mi piacerebbe- così le si avvicinò, la guardò negli occhi, lucidi di gioia, poi, con quella magica foresta come cornice e il cielo più sereno che mai, la baciò…

L: - uau!-

A: - non sarà stato mica il primo?!-

L: - certo che no, idiota…solo che…è stato il primo a farmi sentire così bene e indifesa allo stesso tempo!-

A: - vale anche per me…lo sai che sei bellissima?!-

L: - sì…ma detto da te suona meglio!-

A: - ma voi elfi non morite e non invecchiate proprio mai?-

L: - è complicato…perché nei primi 16 anni di vita cresciamo come voi…poi, fino a 800 anni non invecchiamo mai…raggiunta quell’età invecchiamo di 2 anni ogni anno e, quando siamo ai mille…-

A: - morite?-

L: - no…sigilliamo la nostra anima in un oggetto a noi caro…-

A: - e il vostro corpo?-

L: - non so…-

Passarono almeno quattro stagioni, e non c’era giorno in cui i due non stessero insieme…

L: - oh…credo proprio di essermi innamorata!-

F: - è pazza?!-

L: - sì…pazza di lui!-

F: - non ci sarà niente che le farà cambiare idea?-

L: - no…ho saputo che ti sei messa con mio fratello! Oh povera te!-

F: - in fondo è un bravo ragazzo!-

L, ridendo a crepapelle: - sì…molto in fondo!-

F: - spiritosa! Ma non sareste felice se diventassimo cognate?!-

L: - molto…soprattutto perché, magari, inizieresti a darmi del tu!-

E iniziarono a ridere…

A: - Giln, sai niente di quel ragazzo…Aramir?!, e tua sorella?-

G: - no! Ma cosa ci sarebbe di male se lei se ne fosse innamorata?-

A: - essendo l’erede di questo trono, sarebbe vista come una traditrice delle origini! Sarebbe uccisa…insieme al ragazzo-

G: - e tu non potresti fare niente?-

A: - no!-

G: - diventerei io il successore al trono?-

A, un po’ rammaricato: - sì…-

Quella sera stessa…

F: - Giln!-

G, baciandola: - amore!-

F: - oh…come sono felice…per noi…per tua sorella…-

G: - mia sorella?!- uno sguardo interessato aleggiò sul suo viso

F:- sì…credo stia proprio bene con quell’umano!-

G, prendendo la ragazza e mettendola in un angolo: - non lo dire a nessun altro…mai! C’è in gioco la loro vita!-

Le sue intenzioni erano, stranamente e imprevedibilmente, buone, cioè che non sapeva era che una comare del villaggio aveva udito tutto…ed era pronta a riferire al prossimo raduno…

In pochi giorni la storia proibita, fra l’erede al trono e l’umano, venne allo scoperto…

F, urlando infuriata: - Giln…voi! Voi mi avete tradito!-

A, intervenendo: - no…lui non ha detto niente! Ed è per questo che anche voi sarete puniti! Tu, Giln, non potrai ereditare questo trono e tu, ragazza, dovrai servire fedelmente questa e la prossima famiglia reale, finche avrai vita concreta…-

F, piangendo: - e Lorien?-

A, chinando il capo: - è stata condannata a morte…-

F, portandosi una mano alla bocca: - no…no…po…posso vederla?-

A: - sì…è in camera sua…-

TOC TOC - avanti!-

F, buttandosi, in lacrime al collo dell’amica: - mi dispiace, mi dispiace così tanto! Non voglio che tu muoia!-

L, quasi sorridendo: - non temere, io mi unirò alla mia foresta…e poi lo farò con amore, per Aramir e poi tu, mi hai regalato una grande ultima gioia…abolendo la tua formalità…amica mia…- disse stringendola a sé

F: - come puoi chiamarmi amica?! Se solo non avessi detto niente a tuo fratello…non è giusto che VOI dobbiate morire!-

A quel voi, anche l’altra ragazza iniziò a piangere dignitosamente, come si sovviene ad una vera regina: - tu non hai colpe! Ma la cosa che fa più male è che Lui morirà e non potremo mai più stare insieme! Morirà per avermi amato…morirà nel desiderio del mio amore, questo non lo sopporto…e la sua anima non verrà salvata…-

F: - Pregherò! PREGHERÒ A LUNGO…AFFINCHÈ LUI SI REINCARNI…E CHE UN GIORNO POSSIATE STARE ANCORA INSIEME…-

L, piangendo anch’ella a dirotto:- grazie amica mia…ma sarà impossibile…io sarò sigillata a questa foresta, in eterno-

Il giorno seguente, ahimè…al sorgere del loro ultimo sole, diretti verso Oriente, furono trafitti da due frecce…l’uno accanto all’altra, tenendosi per mano…le ultime parole di lui furono: - ti amo e sempre sarà- quelle di lei, invece, furono: - perdonami…perché ti amo…- così, al primo raggio di sole, la loro vita cessò…

Dal corpo di lei si sollevò una potente aura bianca, che si disperse per tutto il bosco, luogo del loro amore, della sua patria…il corpo di lui, invece, si accasciò a terra…poi fu consegnato al padre che, anche se non certo piacevolmente capì le usanze del popolo…ma con somma amarezza…era stato privato di un erede, di un figlio…

La vita proseguì…passarono gli anni e i secoli, fino ad arrivare ai giorni nostri…la ferita era rimarginata quasi per tutti, ma l’aria della foresta era ancora carica di scontento e commozione, perché portava con sé l’anima di una giovine tormentata, innamorata…e venne, per Adolas, il momento di lasciare la vita terrena e rincontrarsi, finalmente, con sua figlia…

A: - cari sudditi….alla veneranda età di 1000 anni, io vi devo lasciare…avrei voluto affidare il trono ad uno dei miei figli…ma per le nostre leggi non mi è più possibile…è per questo che mi succederà Phobos…e che possiate essere felici e ritrovare, con il suo aiuto, la luce di 350 anni fa…ma prima di andarmene voglio emanare una nuova legge! Sia scritto, sottoscritto e siglato: - se un giorno mai…un’antica componente di questa e delle scorse dinastie, trovasse la forza, quasi impossibile, di reicarnarsi, dovrà essere libera di approvare o disapprovare il regnante; nel secondo caso, dovrà essere libera di proclamarne uno a sua scelta! E potrà anche autoproclamarsi! Questo è il mio ultimo volere…-

Il popolo accolse l’ultimo desiderio del vecchio re morente…per loro non c’era problema, perché nessun elfo si era mai reincarnato…non è nella loro genetica…sono fatti per esistere una sola volta…così è e così sarebbe stato sempre…forse…ma un padre prevede ogni più piccola mossa, atteggiamento o comportamento, del proprio figlio…forse, con il tempo…

Quella sera, come dal giorno dell’esecuzione a quella parte, una serva si recò al centro della foresta, all’albero principale…una arbusto gigante, saggio, chiamato Phatos…dove ogni elfo affronta, appunto, il suo fato, la sua sorte…e dove l’anima di una certa ragazza trovava un legame con il mondo che le apparteneva…la servente soleva dialogare con questo, anche se non poteva ottenere risposta, ma precise folate di vento le indicavano di essere ascoltata…

F: - LORIEN!-

Una ventata di foglie quasi la seppellì…

F: - amica mia…quanto mi mancate…mi duole dirti che tuo padre ti raggiungerà, e che il successore al trono non sarà tuo fratello…che- scoppiando a piangere- non mi è più consentito di vedere….sigh…ma un certo principe…Phobos…pare sia un po’ despota-

L’albero quasi scoppiò di luce…apparve per un istante un viso conosciuto…- attendi per 16 anni…poi recati al paese "Los Angeles" e cerca una bambina di nome Louen…portatala qui! A tempo debito ti spiegherò! -

F: - aspetta! Non andare! Non capisco!-

- per ora non devi capire…ti voglio bene amica mia-

F: - anch’io….ANCH’IO….- lacrimando- e ve ne vorrò sempre mia regina…e vi sarò sempre fedele!-

Il viso sorrise e poi sparì in una pioggia di luce…nello stesso istante, al di là dell’oceano, un bambino annunciò la sua comparsa…la piccola Louen…speciale, per il suo aspetto fisico, prevalentemente elfico, per il suo futuro…quella bambina sarà il mezzo che la luce userà per illuminare ancora una volta la foresta che porta il suo stesso nome…

Così, nell’attesa, nell’angoscia e nella solitudine 16anni passarono in fretta…per un elfo sono come un batter d’ali…

Louen: - ma’! io esco…vado da Tom!-

M: - sì…ma vedi di tornare ad un orario decente!-

L:- sì! Ci vediamo! J -

La ragazza, ormai una bellissima sedicenne, si lanciò per le strade di Los Angeles, sul suo scooter, per raggiungere il suo ragazzo…

Tom (interpretato da Hayama): - ohi! Oggi è un giorno importante vero?!-

L: - certo! È il mio compleanno!!! Non mi dire che te ne sei dimenticato!-

T: - certo che no sciocchina!- sbatté la porta alle spalle, spinse dolcemente la ragazza al muro e, teneramente, la baciò…

T: - buon compleanno…-

L:- il migliore di questi ultimi sedici anni…- sorridendo

T:- spiritosa…-

L:- stanotte ho fatto un sogno strano…una donna mi voleva portare via e…- il suo tono si era fatto preoccupato – non so, sembrava così realistico-

T, sogghignando: - quando parli così mi sembri un po’ tanto stupida…sai?!-

L: - non so…è che ho una brutta sensazione…dimmi che mi ami adesso!-

T: - cosa?! Ma perché?!-

L, scostandolo: - tu non mi ami?!-

T: - sì, ma…-

La ragazza aprì la porta, rapidamente uscì e, proprio mentre stava per montare sul suo motorino il ragazzo urlò forte: - TI AMO! TI AMO ADESSO…-

La ragazza gli corse incontro, lo abbracciò, lo baciò…era felice come non mai, ma triste allo stesso tempo…in cuor suo sapeva…quella sarebbe potuta essere la loro ultima volta insieme e doveva essere indimenticabile…dopo cena lei uscì di casa, montò in sella al suo motorino…lo baciò teneramente e disse: - non importa chi tu sia o chi io sia…o cosa sarò, cosa sarà di me…lo so che ti sembro paranoica adesso ma, ricorda, che io ti amo adesso…IO TI AMO, adesso e per sempre…

La ragazza tornò verso casa, imboccò una stradina di quartiere e fu bloccata da un lampo di luce…

F: - tu sei Louen?-

L: - sì…ma come conosci il mio nome?-

F: - sei identica a lei!-

L: - a lei chi?-

F: - se vorrai, più tardi ti spiegherò…ora devo solo sapere…te la senti di partire con me?-

La ragazza, senza sapere come, ne perché, acconsentì…era una risposta mossa dal suo istinto, dall’inconscio più profondo, dalla sensazione che fosse la cosa giusta…ma perché?

Falariel, soddisfatta, la fece montare sul suo cavallo, abbandonando lo scooter in mezzo alla strada, con un fiore e una lettera…diceva: "ma’…tornerò…ti voglio bene…-

F: - vuoi farmi domande?-

L: - stranamente, no! Anzi, solo una, cosa sei tu?-

F: - sono un elfo…-

L: - chi è "lei"? è un altro elfo…-

F: - sì, o meglio, lo era…tu sei una sua specie di reincarnazione…credo…-

L: - perché è morta?-

F: - oh, noi elfi non moriamo! Ma la sua anima si è trasferita perché si era innamorata…-

In seguito ad altre domande, la serva fedele si vide costretta a raccontare tutto, dall’inizio, della principessa Lorien, del ramingo Aramir, del loro amore, di Giln, di Phobos e, infine, della profezia fatta da Lorien sedici anni prima…

L: - uau! Se ho capito bene, la foresta che protegge la dama di Louen, ha il mio stesso nome, e va riportata alla luce! Ma come?-

F: - di questo non mi è dato sapere, non ancora…ora ho io una domanda…tu ami qualcuno?-

L: - sì!-

F: - è un amore che supererebbe i confini del tempo e dello spazio?-

L: - sì-

F: - molto bene…eccoci…stai per conoscere la mia signora…LORIEN…-

Una ventata le investì…e apparve nuovamente l’immagine della principessa elfica: - ciao Louen! Amica mia…lasciaci sole un attimo…-

F: - sì…-

Lr: - allora non hai obbiettato per venire qui, perché?-

Lu, ammagliata dalla figura luminosa: - sentivo che dovevo farlo…so che può sembrare strano ma…mi sento legata a questo posto…-

Lr: - è normale, perché il tuo spirito ha utilizzato il mio corpo…sei parte di me, come io di te…ed entrambi siamo parte di questa foresta…-

Lu: - capisco, ma perché mi hai fatto chiamare?-

Lr: - dovevo reincarnarmi…per riportare la mia casa alla luce di un tempo…-

Lu:- e io cosa centro?-

Lr: - ecco, questo era l’unico modo! Ora dovrò chiederti una cosa, se risponderai no, sarai libera di tornare a casa...da "Tom"…posso trasferire la mia anima nel tuo corpo?-

Lu: - la mia anima, la mia memoria…dove finirebbero?-

Lr: - nascoste, ma non cancellate, nel corpo…-

Lu, con la voce che aveva iniziato a tremarle: - un giorno, in futuro, mi lasceresti andare?-

Lr: - spero proprio di sì…-

Lu: - e così sia!-

Lr: - sei molto audace e comprensiva!-

Lu: - mi farà male?-

Lr: - oh, no, no, no…cara…sarà come addormentarsi dolcemente…-

Così, la principessa elfica, come un fulmine, tornò nelle sue antiche vesti…poi raggiunse l’amica e l’abbracciò!

Lr: - amica mia, quanto mi sei mancata!-

F: - s…sei tu?! S...sei Lorien? Sei tornata?!-

L:- sì, e non me ne andrò finché non avrò sistemato tutto!-

F: - ti voglio bene!-

L: - anch’io…tanto!-

Ma ciò che non sarebbe dovuto succedere, accadde…una cosa che nemmeno Adolas aveva previsto, dall’alto della sua saggezza e lungimiranza…un ragazzo, Luke, non il solito bulletto di questi tempi, un ragazzo dolce, con animo nobile, uscito per un campeggio con un suo amico, si perse in quella foresta…e ciò che dovremmo sapere è che successe perché qualcuno lo augurò, molto tempo prima…

Luke:- Sam?! SAM?! Dove sei?! Non nasconderti! Dove sei?- (- sento delle voci…ah, che lampo di luce! Ora due donne stanno piangendo….strano che ci sia qualcuno in questa foresta…-).

Il ragazzo si avvicinò alle voci che aveva udito e vide due donne splendide, in pari modo, non gli parve vero…ma appena incrociò lo sguardo di Lorien, si innescò uno strano meccanismo di ricordi…parole, immagini, che non erano sue, ma dello spirito che, per primo, precedentemente, aveva abitato quel corpo…fatto sta che non riusciva a staccarle gli occhi di dosso…(- chi è questa ragazza?! Non l’ho mai vista…ma mi sembra di conoscerla da una vita…sento quasi di amarla…il suo spirito…è come se mi guardasse dentro-)

L: (- non è possibile! Si è reincarnato! È una cosa che non avevo previsto….ma averlo qui, ancora di fronte, mi provoca una gioia immensa…-)

Luke: - ehm…credo di essermi perso…-

L, titubante, quasi in lacrime: - benvenuto straniero…qual è il tuo nome?-

Lk: - io sono Luke, onorato…tu? E la tua amica?-

L: - io sono Lorien…questa è Falariel…-

Lk:- che nomi insoliti!-

L: - credi negli elfi?-

Lk:- non tanto…-

F: - menti! In cuor tuo sai chi siamo! Vero?!-

Lk: - di cosa parli?!…sì, ma…non capisco più niente…è come se fossero riaffiorati ricordi; ma questi non sono miei…-

L, in lacrime, avvicinandosi al ragazzo: - questa è l’audacia di Aramir-

Lk: - e chi è?-

L:- eri tu…400 anni fa…che tu lo creda o no…-

Lk: - se ci credessi sarei pazzo?-

L: - no! Saresti il dono più prezioso che il cielo potesse rimandarmi…questo forse aiuterà quella coscienza a riesumarsi…- detto questo lo baciò appassionatamente…il ragazzo implose, per un istante riapparve Aramir, nei suoi abiti signorili, poi, quasi magicamente apparvero, nella mente del ragazzo, flashback di momenti passati con quella donna elfo…si sentì legato a lei e, pian piano, riaffiorarono tutti i ricordi di una vita già trascorsa…

Lk:- la mia vita , la nostra vita va avanti?-

Lr:- sì…sei molto più forte di quanto io credessi…-

Lk: - ma, i ricordi, Aramir, tutto?!…come hanno fatto a tornare?!-

F: - le preghiere di un elfo pentito sono più forti di ogni magia…e io ho pregato, intensamente e a lungo, ai piedi dell’albero "Phatos"…ma tu ora chi sei? Luke?! O sei Aramir?!-

Lr: - un po’ tutt’e due…è Luke, ragazzo di questo secolo, ma conserva parte della memoria di Aramir…ora gli spiegherò tutto dall’inizio…No! Rimani Fal, a breve dovrò spiegarvi il mio piano…-

Così la ragazzo raccontò di quando incrociò, per la prima volta, lo sguardo del ramingo, della loro storia d’amore, e della loro condanna…poi passò al piano per far abdicare Phobos: - attenderemo una stagione, poi io mi presenterò a palazzo, tu, Falariel, leggerai davanti al popolo l’ultima legge di mio padre…poi chiederò di essere messa sul trono…in quanto a te…ora che sai…- si lasciò sfuggire una lacrima- sei libero, libero di tornare a casa…-

Lk: - non vuoi che stia con te?-

Lr: - mi bastava che tu ricordassi, e volevo vederti un’ultima volta…non voglio innamorarmi ancora di te…non posso abbandonare ancora questo popolo, e lasciare in rovina la mia foresta…-

Lk: - ma tu non hai mai smesso di amarmi!-

Lr, piangendo sommessamente: - come puoi affermare una cosa del genere?! Con tanta sicurezza, poi…-

Lk: - perché se tu avessi dimenticato il sentimento che provavi per Aramir, il tuo spirito farebbe brillare questa foresta…la tua malinconia la rende cupa…-

Lr: - ma io non posso tradire mio padre…-

Lk: - lo capisco, e ti rispetto…ma fammi restare, solo per un po’…solo per questa stagione…-

Lr: - sì…- lui le si avvicinò, la baciò…poi iniziò a nevicare…ma non sentirono il gelo, perché erano stretti dal calore del loro amore risorto…

Passarono i mesi e, una mattina, alle prime luci del sole, una primula sbocciò…un ragazzo, nel letto chiamò la sua ragazza per svegliarla…ma lei aveva già aperto gli occhi, dai quali scendevano calde lacrime…

Lk:- perché piangi?-

Lr: - perché ora che ho ritrovato la mia felicità la devo perdere…-

Lk:- tu il mio amore lo avrai sempre…-

Lr: - anche tu il mio…ma ora vai…non posso permettere che il mio amore ti uccida nuovamente…non me lo potrei mai perdonare…-

Lk: - allora era dovuto anche a questo il buoi di questa foresta?!! E ora guardala…è più bella che mai…promettimi, promettimi che resterà sempre così…promettimi che mi amerai sempre…-

Lr: - te lo giuro…lo giuro sulla mia foresta…- il ragazzo la baciò sulla fronte, poi si girò nel letto e pianse, pianse amaramente, in silenzio…

F: - ohi…disturbiamo?! Oggi è il gran giorno!-

Lr: - disturbIAMO?-

F: - sono riuscita a farlo scappare da palazzo…Giln, vieni…- l’elfo entrò, miscredente, ma appena incrociò gli occhi della sorella reincarnata, non poté fare a meno di rimanere a bocca aperta…Lorien si alzò e lo abbracciò, commossa…

Lr: - come te la passi fratello?-

G: - ho visto tempi migliori…e tu?-

Lr: - ma sì…tiriamo avanti…mi dispiace…-

G: - per cosa?-

Lr: - è colpa mia se…se, se non sei re…se sei stato relegato tra la servitù…ho solo fatto del male…-

G: - oh, sorella! Non dirlo neanche per scherzo…ora pensa solo a farti valere con Phobos…-

G: - e quello chi è? È tale quale ad Aramir…ma con vesti strane!-

Lk: - sono la reincarnazione del suo spirito nel mio corpo…-

G: - ragazzo, da dove vieni?-

Lk: - sono di Helsinki…-

G, vagamente adirato: - faresti meglio a tornarci!-

Lk, abbacchiato: lo so…-

Lr: - fratello, non parlargli così…ti prego…-

G: - non può rovinare i piani di nostro padre! Sei solo un ragazzino…come quel ramingo…già una volta hai distrutto i suoi desideri…-

Lr: - ora basta! Non è colpa sua, né di Aramir, se mi sono innamorata di loro!!!-

G: - tu ami anche questo sciocco umano?-

Lr, cupa: - sì…ed è per questo che lo lascerò andare via…non deve morire…-

G:- come ti pare…ma dimmi, come hai fatto a reincarnarti?-

Lr: - questo è un segreto! E ora andiamo a palazzo…lasciateci solo un minuto…-

La serva e il principe elfico uscirono dalla spaccatura nella roccia, dove avevano trovato rifugio, lasciando i due amanti soli…

Lr: - e così, eccoci! Separati ancora…non dovevi restare!-

Lk: - sei rammaricata dei momenti passati con me?!-

Lr: - oh, no…assolutamente- piangendo- solo che…che ora dovranno finire-

Lk, abbracciandola: - rimarrò, se tu me lo chiedi…-

Lr: - non puoi! Tu non sei parte di questo mondo…e neanch’io…-

Lk: - cosa dici?!-

Lr: - sono solo un’anima ambiziosa, che si è impossessata di un corpo…e stare con te mi ha fatto capire una cosa: " non si dice, ti amo, perché ho bisogno di te; si dice, ho bisogno di te, perché ti amo!"……questa ragazza ama già qualcuno…deve tornare da lui…-

Lk: - ma anch’io ti amo…e quindi voglio stare con te…-

Lr: - se stessi qui moriresti ancora…e non voglio, NON VOGLIO CHE ACCADA! Amare è anche saper fare il bene dell’altro…-

Lk:- il mio bene…sarebbe stare con te! E poi, noi "Siamo legati da un magico destino", è nostro destino stare insieme…la divinità dell’albero Phatos lo ha deciso…-

Lr: - il tuo destino è vivere…hai una casa, e una famiglia lontano da qui!-

Lk: - e allora rinuncia…tu! Rinuncia a tutto e vieni con me!-

Lr: - non posso…lo devo a mio padre…e a questa ragazza…io le ho rubato la vita…le ho rubato il corpo…e l’ho privata dell’affetto dei suoi cari…-

Lk: - facciamo così! Io ti darò un pezzo della corteccia dell’albero Phatos…dove tu inciderai qualcosa, poi tu lo lascerai cadere dalla sommità dell’androne del palazzo…se il vento della tua foresta lo farà arrivare a me, che mi sarò già incamminato verso casa, rimarrò!-

Lr, sorridendo, fermamente convinta che una cosa del genere non sarebbe mai potuta accadere: - va bene! Ma non barare…- i due si incamminarono all’albero, staccarono un pezzo di quella copertura e lui la porse nelle mani fredde di lei…

Lk: - allora…arrivederci?!-

Lr: - sei così sicuro che arriverà da te?!-

Lk:- sì…ne sono quasi certo…ho fiducia nel destino! Già una volta ci ha fatto rincontrare…-

Lr: - dimmi che mi ami adesso!-

Lk: - cosa?!-

Lr: - non so! Ma tu dimmelo…-

Lk: - ti amo adesso…ti amerò sempre…amo la tua anima, amo il tuo spirito…e mi piace la tua bellezza…ma soprattutto, adesso, amo te…-

Lr: - io non sono che una sagoma bianca, che dovrebbe vagare per questa foresta…-

Lk: - e allora amo te…e la foresta che ti tiene prigioniera!-

Lr: - ti amo…-

Lk, sorridendo: - posso farti solo una domanda?!-

La ragazza annuì.

Lk: - se ami così tanto Aramir…perché non hai rinunciato all’immortalità?-

Lr: - perché in me scorreva sangue reale…non ci è permesso rinunciare al nostro dono…ma avrei voluto- le scese una lacrima- nessuno sa quanto…-

Lk: - come vorrei essere quella lacrima!-

L’elfo lo guardò con sguardo interrogativo…Lk:- vorrei essere una lacrima, per nascere dai tuoi occhi, di un azzurro splendido…per scorrere e accarezzare le tue guance delicate e, infine, per morire sulla tua bocca…per stare insieme a te, per sempre…- detto questo, le asciugò la lacrima, prima che potesse arrivare alle labbra…e aggiunse: - non si sa mai…qualcuno potrebbe aver già espresso tale desiderio…-

Questa lo abbracciò forte, forte…- questo è tuo…ti appartiene, e ti apparterrà sempre…perché solo tu, mi fai sentire più felice ed indifesa allo stesso tempo!-

E subito, lo baciò…un bacio triste d’amore, un bacio di addio…e così…due anime, legate dall’amore e dal destino…vennero separate, ancora una volta, dal sangue e dai doveri reali…doveri concreti…obblighi morali e civili…la ragazza, recandosi al palazzo, tirò fuori il frammento di corteccia…avrebbe voluto incidere "Luke" o "Aramir"…ma una forza, dentro di sé, la obbligò a scrivere due nomi…e ben diversi…

Anche se sconcertata, questa salì le scale che portavano all’andito, con molta grazia e femminilità, quando arrivò in cima si voltò, nella speranza di vederlo ancora…non vedendolo decise di rimettere in tasca la corteccia…ma una folata di vento gliela strappò di mano…

F, all’improvviso: - eccoti!-

Lr: - è tutto pronto?-

F: - Giln è andato a prendere una tua foto! La legge di tuo padre è qui! Ma davvero sire Adolas aveva progettato tutto?!??-

L: - sì! Dopo la mia condanna era venuto da me, ipotizzando un simile piano…ma stava solo a me reicarnarmi…e non era certo che ce l’avrei fatta!-

G: - sì, invece! Papà ha sempre creduto smisuratamente in te! E non aveva torto!-

L: - grazie! Allora?! È tutto pronto?-

G: - come lui avrebbe voluto!- una seconda ventata li accarezzò…

F: - tuo padre?! Si è reincarnato nel vento, vero?!-

G: - cosa?! Ma non essere stu…-

L: - sì, amica mia…sì-

Per un attimo, tutti e tre fissarono il cielo…nel quale le foglie, trasportate dal vento avevano scritto una frase: - io credo in voi…vada come vada, sarà un successo…figlioli, vi voglio bene-

L, con una lacrima che le rigava il viso: - forza! Entriamo!- così proruppero, con un entrata trionfale, nell’ampio salone…si diressero verso il trono…

Phobos: - chi siete voi? Non vi siete fatti annunciare!-

L: - sono la principessa Lorien, la dama bianca della foresta di Louen!-

P, mentre la folla si era ammutolita, rimanendo di stucco: - sei la figlia di Adolas?! È impossibile, dovresti essere morta!-

L: - e invece sono qui…a riprendere ciò che è mio di diritto! Questo trono, questo popolo e questa foresta…-

P: - ci hai già traditi una volta!-

G: - dimentichi la legge sacra! Che mio padre ha firmato con il suo sangue reale…-

Prontamente, Falariel la citò…

P: - siete solo degli sciocchi ragazzini!-

G: - o rinunci al trono o la legge sacra ti ucciderà in pochi giorni!-

L: - sta a te…- la principessa fu interrotta dallo sbattere del portone che si apriva, all’ingresso di un certo ragazzo, con in mano un pezzo di legno…

L, in preda all’emozione, ma tentando di mantenere un contegno regale:- b…bhè…hai fino al prossimo sorgere del sole per prendere una decisione!-

Con molto contegno si voltò, andò verso il ragazzo e gli ordinò di andare al gazebo…

Lr: - cosa ci fai qui?!-

Lk, entusiasta: - è il tuo pezzo di corteccia! Combacia con il buco sull’albero! e…c’è scritto?!??…"Tom" e "Louen"-

Lr, confusa: - io non pensavo…io non ci speravo neanche!-

Lk: - forse tuo padre vuole la nostra unione!-

Lr: - sai chi è mio padre?-

Lk: - sì…mi è apparso in sogno…è ancora saggio e potente-

Lr, allontanandosi un po’ e affacciandosi al terrazzo: - sì, ma…non capisco…lui aveva pianificato tutto! Si boicotta da solo?! Cosa vorrà farmi capire?-

Lk: - che puoi vivere la tua vita…-

Lr: - ma questa vita non è mia…io devo diventare regina! Ma non appartengo più a questo mondo…sotto queste vesti…- e scappò, in lacrime, diretta alla sua vecchia stanza…carica della polvere di 400 anni…

F: - Lorien?! Mia dama?!-

L:- non iniziare ancora con le formalità!- abbozzando un sorriso sforzato…

F: - cos’è successo?-

L: - è tornato! Non doveva…ma sono felice…perché mi ama! E questo è ingiusto…io non dovrei…io non ho più diritto di amare di questa ragazza! Lei vuole andare!-

F: - ma tu devi essere la nostra regina!-

L: - vi proteggerò…anche come spirito…-

F: - vuoi davvero abbandonare il reame nelle mani di Phobos?-

L: - no! Ci ho pensato a lungo…e ho deciso!…Giln regnerà al posto mio! Lo annuncerò domani…-

P, apparso all’improvviso dall’ombra: - non serve! Non voglio morire davvero…il nuovo re è chi vuoi che tu sia…io me ne vado…-

L: - forza! Vai a dare la bella notizia al tuo ragazzo!- si lasciò sfuggire una lacrima…

F: - sì…tu cosa farai…-

L:- per il suo bene…gli dirò addio! E poi…devo mantenere una promessa!-

La ragazza si recò ancora al gazebo, dove trovò il ragazzo, seduto gobbo su una panchina…

Lr: - ehi Straniero!…mi dispiace per prima…io…-

Luke non la lasciò finire di parlare; scattò in piedi e la baciò …

Lk:- dimmi che non è un addio…-

Lr: - temo di sì!- trattenendo a stento le lacrime

Lk: - perché? Perché vai contro al destino?! Avevi promesso…-

Lr: - prima di tutto devo la libertà a questa ragazza!-

Lk: - non te ne sei mai preoccupata…perché ora sì?!-

Lr: - perché mi ha fatto comprendere quanto tiene al ragazzo che la aspetta a casa! E io la capisco…se fossi viva…vorrei con tutte le mie forze stare con te…-

Lk, lievemente alterato: - e come avrebbe fatto a fartelo capire?!??-

Lr:- prima, ai piedi di Phatos, ti ho detto una frase…"dimmi che mi ami adesso"…bhè…era sua! E il primo nome sulla corteccia…è quello del suo ragazzo! Lei è ancora viva…io sono solo il suo parassita!-

Lk, lasciando cadere una lacrima: - ma io…come farò senza di te?!-

La ragazza, molto commossa lo abbracciò e poi disse: - tu non mi perderai mai…sappi che la mia anima sarà sempre legata a te! Ma devi capire che non appartengo più a questo mondo…sono solo uno spirito…non ho il diritto di amarti…-

Lk: - ma io lo voglio! Tu possiedi ancora il tuo cuore! Il tuo cuore batte ancora!!! Tu mi ami! Lo so…e so che lo sai…-

Lr: - perché non capisci?! Io devo restare…ma come anima…lei…lei deve tornare a casa…la staranno aspettando…e io…io devo raggiungere mio padre…-

Lk: - e il trono?!-

Lr: - Giln farà le mie veci!-

Lk:- e ora che farai?-

Lr: - devo liberare la ragazza…-

Lk, con il capo chino: - non c’è modo per stare insieme?!??-

Lr: - io sono solo uno spirito…sono una forma instabile…tu un essere umano! Non potremo stare insieme, mai più…ma tu potrai ancora essere felice!- una grossa lacrima le scese lungo il volto…pallido e triste

Lk: - senza di te non sarò mai più felice!!! ci deve essere un modo per stare insieme!!! Io ti amo…anche tu…il tuo cuore è umano…-

Lr: - già…ma la mia anima è libera…non può essere confinata in eterno…lontano dalla mia foresta-

F, sbucata dall’ombra: - un modo ci sarebbe…-

Lr: - sei pallida! Cosa c’è?-

F: - ora sono mortale!-

Lr: - cosa?!-

Lk, che, intanto, aveva iniziato a singhiozzare, con lacrime che gli rigavano il viso secco, quello di uno che raramente, in vita sua, abbia mai versato lacrime: - quale? In che modo? TI PREGO DIMMELO!!! VOGLIO SOLO STARE CON LEI!-

F, sommessamente: - questo, tecnicamente, è impossibile…ma…come mortale…posso offrirvi il mio corpo!-

Lr: - amica mia…non posso chiederti tanto!-

F: - devi! Dopotutto è colpa mia…- le lacrime, ora, rigavano anche il suo viso- …se solo avessi taciuto…-

Lr: - non è colpa tua! Si sarebbe saputo comunque…-

F: - ti prego…TI PREGO…accetta il mio aiuto…e fammi riscattare!-

Lr: - e va bene…trasferirò parte della mia anima nel tuo corpo…e tu starai con lui, in un tempo mortale…e io…io starò in parte con lui e in parte con la mia foresta…non posso abbandonarla del tutto…amica grazie…amore…aspettami…-

Un lampo di luce accecò l’atmosfera…una figura bianca lasciò il corpo della ragazza per trasferirsi, in parte, nel corpo dell’elfo mortale…l’altra parte si disegnò, momentaneamente, una figura bianco, con l’immagine della principessa elfica…- volevo vederti un’ultima volta con i miei occhi…ti amo…- lo baciò e in un soffio svanì…

F(Lr): - dovremmo portare a casa la ragazza…-

Lk: - dopo! Ora voglio solo baciarti! Sapendo che non sarà per l’ultima volta…- detto questo lesi avvicinò…le scostò i capelli, che da biondi si erano trasformati in ramati, e la baciò…

Intanto un’aurea vagava libera sulla sua foresta…insieme al vento…leggera, pura…e felice…con una candida ventata, riportò la foresta di Louen alla luce e all’antico splendore…e vi vagò…e vi vagherà, volando, in eterno…

Louen: - Tom…sono a casa…!-

FINE

 

Salve a tutti! Spero vi sia piaciuto…e vi ricordo che non sono Steven Spielberg…e nemmeno Tolkien…siate clementi e ditemi cosa ne pensate…non mi offenderò… bacioni…alla prossima fic!!! J J J J J

 

 

 

  
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