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Autore: saramichy    01/07/2011    8 recensioni
Bella e la sua famiglia sono rovina dopo la guerra di secessione e suo padre decide di darla in sposa al figlio di un ricco industriale il cui nome è Edward. Nascerà l'amore?
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Eccomi con il secondo capitolo, lo so vi ho fatto aspettare ma spero altamente che vi piaccia!



matrimonio combinato, amore complicato



PRIMO CAPITOLO: ARRIVO E INCONTRO INASPETTATO



POV BELLA



Il giorno della partenza era stato un vero disastro, papà e Sue piangevano e Leah e Seth non riuscivano a smettere di salutarmi, lo avranno fatto una decina di volte. Naturalmente li avrei rivisti, sarebbero venuti al matrimonio e Leah e Seth volevano passare del tempo nella mia nuova casa e il signor Cullen era stato ben lieto di invitarli tutti in qualsiasi momento loro lo ritenessero giusto. Speravo che Edward fosse come suo padre, un bell’uomo ma soprattutto di buon cuore da quanto avevo potuto vedere. Partimmo sulla sua carrozza verso l’ignoto, almeno per me. Durante il viaggio mi raccontò qualcosa sulla sua famiglia, a quanto pare aveva una figlia della mia stessa età, si chiamava Alice, speravo di diventare sua amica anche perché a casa non ne avevo. Lui diceva che presto avrei capito che sua figlia era un terremoto e che mi sarei pentita di essere diventata sua amica ma cercai di non farci caso. Aveva anche un figlio più piccolo Emmett che strano a dirsi ma era già fidanzato ed in procinto di sposarsi con una ragazza di nome Rosalie, il signor Cullen diceva che era stupenda forse un po’ timorosa verso le nuove conoscenze ma sperava che anche lei potesse diventare mia amica. Se devo dire la verità a casa non ne avevo mai avute perché la maggior parte delle ragazze che ci giravano intorno lo facevano solo per Jasper ed io non volevo frequentarle, lasciavo a lui tutto l’onore e il piacere di intrattenerle. Ora però queste due ragazze sarebbero state un toccasana , forse avrei dovuto faticare a conquistarle ma poi sarebbe stato facile avere due vere amiche senza secondi fini. Il viaggio durò abbastanza da poter scoprire che aveva una moglie del sud pure lui e la cosa mi piacque, significava che nonostante ci fossero così tante differenze tra il nord e il sud qualcosa poteva ancora coesistere. Mi disse che si chiamava Esme ed era una padrona di casa veramente stupenda, poteva benissimo sostituire mia madre o almeno lo speravo. L’unico di cui non mi parlò fu il mio futuro sposo ma io pensavo fosse perché voleva mantenere un aria di mistero attorno a lui. Carlisle mi disse che mi sarei trovata bene a casa loro e che una volta arrivata avrei avuto una grossa sorpresa. Ero partita da casa con tanto entusiasmo ma adesso mi rendevo conto che se Jasper fosse tornato a casa non avrei potuto vederlo. Mio fratello non era ancora tornato dalla guerra, molti nostri compaesani dicevano che doveva essere morto, io non volevo crederci, i bollettini di guerra non ne riportavano traccia, magari era solo rimasto ferito e una volta tornato a casa non mi avrebbe trovato, chissà come avrebbe reagito. Arrivammo in prossimità dell’enorme casa bianca che era la residenza dei Cullen e la scena che vidi mi lasciò senza fiato.



tara



Una giovane ragazza stava correndo incontro alla carrozza, era vestita di bianco, correva tenendosi su la gonna dell’ampio vestito mentre due giovani ragazzi la guardavano straniti dal portico della casa. Mi sembrava di conoscerne uno, aveva qualcosa di familiare ma non ci feci caso perché la ragazza arrivò in un lampo alla carrozza e salutò il padre.

«Tesoro quanto sei cresciuta, ti ho detto mille volte che non sta bene che tu corra incontro alla carrozza, ma sono contento che tu sia così felice di rivedermi.» La ragazza rise era carina, mora e sembrava una bambola di cera, poi parlò.

«Oh papà lo sai che mi manchi sempre quando non sei a casa, ma a dire il vero oggi correvo per poter incontrare Isabella. E’ venuta con te vero?» Che diavolo stava succedendo e come mai questa ragazza conosceva il mio nome?

«Alice, tesoro, un po’ di contegno, comunque la risposta è sì. Isabella è qui accanto a me, ora se ti sposti credo che potremmo benissimo uscire da questa carrozza.» Io ancora non capivo che stava succedendo, Carlisle scese dalla carrozza e mi tese una mano che io afferrai senza pensarci su. Alice mi saltò letteralmente al collo riempiendomi di domande.

«Oh sono così felice che tu sia qui, avrò una magnifica cognata ed una splendida amica con cui poter parlare. Non fraintendermi Rosalie è una brava ragazza ma lei sta un pochino sulle sue e tu invece sei diversa. Oh non vedo l’ora di sapere tutto di te, come è andato il viaggio? I tuoi genitori erano preoccupati? Scommetto che non vedi l’ora di vedere mio fratello ma non ti preoccupare tutto a suo tempo. Oh sono così contenta!» Questa ragazza era vivace oltre ogni maniera, non c’era un bottone per spegnerla? Vidi distintamente che i due ragazzi sotto il portico si stavano avvicinando e quello alla sinistra era stranamente molto familiare, quando giunse a una decina di passi da me lo riconobbi subito e gli corsi incontro meravigliata ma assai felice.

«Jasper! Oh signore sei vivo, sono così contenta di rivederti! Ma perché non hai scritto a casa, santo cielo eravamo tutti preoccupati e che diamine ci fai qui al nord.» Mio fratello mi strinse a sé lisciandomi i capelli e poi prese a rispondere alle mie domande.

«Oh Bella, mi dispiace di avervi fatto preoccupare. Sono arrivato qui alla fine della guerra ed ero stremato mi accasciai qui sotto il portico e Alice mi ha trovato e curato per diversi giorni. Quando mi sono ripreso le parlavo continuamente della mia famiglia e lei mi disse che avrebbe detto a suo padre di dirvi che stavo bene e mentre continuavamo la nostra conoscenza, noi ci siamo innamorati ed io non volevo più tornare a casa, non volevo lasciarla.» Oh il mio fratellino era innamorato, ma che dolce! Questa ragazza mi spaventava un pochino ma in fondo se lui era felice allora lo sarei stata anch’io e chissà magari non era poi tanto male conoscendola meglio.

«Oh santo cielo che bella scenetta, sai a volte penso che il rapporto che hai con tuo fratello sia lo stesso che io ho con Edward.» Alice aveva parlato e sembrava veramente felice, ed in un secondo mi ricordai di non aver risposto a nessuna delle sue domande.

«Scusami, sai se non ti ho risposto alle domande che mi hai fatto, ma appena ho visto Jasper non ho capito più niente. Il viaggio è andato bene e si i miei genitori erano un pochino preoccupati ma immagino che loro sapessero che Jasper era qui, giusto signor Cullen?»

«Sì i tuoi genitori lo sanno, li ho avvertiti io e a te abbiamo preferito fare una sorpresa.» Allora era questa la sorpresa di cui parlava in carrozza e mi sentii finalmente felice e completa.

«Grazie signor Cullen, lei è proprio un buon uomo.» Jasper però sembrava non averci capito niente.

«Carlisle, io pensavo che lei avesse portato qui Isabella perché lei voleva rivedermi ed invece lei non sapeva nemmeno che c’ero. Mi sono perso qualcosa? Come mai sei qui Bella?» Io davvero non riuscivo a crederci, Alice sapeva perché ero qui me lo aveva detto prima nel suo discorso, vuoi vedere che Jasper invece non sapeva niente?

«Jasper tua sorella ha accettato di sposare Edward per salvare i tuoi genitori dalla situazione finanziaria disastrosa nella quale si trovano.»

«Sta scherzando vero? Mia sorella non sposerà quel pallone gonfiato di suo figlio, non intendo lasciarglielo fare. Suo figlio è un idiota, mi scusi ma è la verità e lei lo sa meglio di me, odia me e non vedo come potrebbe accettare di sposare mia sorella, visto che odia tutti i sudisti.» Ora era chiara la situazione ed iniziavo a preoccuparmi, chissà come sarebbe stata la convivenza in casa con un uomo che odiava ogni cosa del sud, anche le persone.

«Jasper tutto a suo tempo. Vedrai che mio figlio si riprenderà dalle sue convinzioni e tua sorella sarà in grado di farlo capitolare ai suoi piedi, è una bellissima ragazza, proprio il tipo che potrebbe piacere ad Edward.» Jasper scosse la testa energicamente, non voleva proprio saperne ma sembrò rassegnarsi all’idea di questo matrimonio non appena parlò Alice.

«Jazz andiamo non sei contento, potrai vedere Bella ogni giorno e poi ci sei tu a proteggerla da Edward e ci siamo pure noi. Se dovesse fare qualcosa di sbagliato potremmo bloccarlo subito. Sarà bellissimo fare un doppio matrimonio, già ho in mente ogni cosa.» Che diamine diceva? Avremmo fatto un doppio matrimonio? Oh santo cielo questa sì che era una sorpresa!

«Jasper ti sposi e non mi dici niente? Andiamo sono la tua sorellina, qualcosa potresti anche dirmela, va bè vedrai che andrà tutto bene. Alice sembra sicura del fatto suo e forse potrebbe preparare il matrimonio in tempi record.» Lei sorrise e baciò Jasper e poi mi abbracciò.

«Vedrai io e te diventeremo inseparabili e ti piaceranno i miei propositi per il matrimonio. Oh ma che stupidi non ti abbiamo presentato Emmett, questo ragazzo enorme vicino a tuo fratello e il mio fratellino.» Era davvero enorme, non ci avevo fatto caso prima!

«Piacere di conoscerti Emmett, tuo padre mi ha detto che anche tu stai per sposarti. Sono felice per te e non vedo l’ora di conoscere la tua futura moglie, Rosalie.» Lui sorrise e mi strinse in un abbraccio stritolante, facevo fatica a respirare.

«Anche io sono contento di conoscerti Bella, ti aspetta una prova davvero molto difficile con il nostro fratellone, ma vedrai che saprai cavartela benissimo. Per quanto riguarda Rosalie anche lei è molto eccitata all‘idea di vederti, verrà qui nel primo pomeriggio per conoscerti.» Sorrisi compiaciuta all’idea di aver trovato una famiglia numerosa ed anche molto espansiva. Ci avviammo tutti verso il portico e quando stavamo per metterci piede sopra dalla porta comparve un ragazzo sui vent’anni, alto, capelli color rame e due splendidi occhi verde smeraldo, cavolo era davvero un bellissimo ragazzo. Immaginai fosse Edward, visto che all’appello mancava solo lui, ma appena parlò mi resi conto che la mia vita coniugale non sarebbe stata di certo facile.

«Padre che diavolo sta succedendo qui?»
  
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