Serie TV > Una mamma per amica
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Autore: EleninaFF    01/07/2011    1 recensioni
Episodi 3x21-22. Rory e Jess non si vedono dalla festa. Lui se ne va in California. Rory però.... bè non lo accetta. Ed ecco come doveva essere il giorno del diploma di Rory.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jess Mariano, Rory Gilmore, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Mamma che succede?- qualcosa non quadra, mia madre sembra senza parole. Sono preoccupata. Ho paura che possa dirlo. Che dia voce ai miei timori e alle mie ansie di questi giorni. Tutto per un stupido litigio avuto ad una stupida festa. Come potevo fargli capire che volevo, voglio, fare l'amore con lui? Ma non era quello il momento e il posto adatto. Ho cercato di parlargli, anche il giorno del funerale di Fran, ma non ci sono riuscita. Avevo paura. E lui non ha fatto nessun passo verso di me. -Jess se ne è andato-


-Dov'è andato?- chiedo. Ha sicuramente parlato con Luke. -Non lo so, Luke lo sa, ma non ha voluto dirmelo. Mi dispiace tesoro-. Mia madre, se non ci fosse dovrei inventarla. -Ok. Vado a studiare-. Dio che nervoso. Cosa posso fare? Non adesso che manca poco più di un mese agli esami e al diploma. Sono in camera. Dovrei studiare, ma chi ci riesce? Sono resistita, almeno finché ero davanti a lei. Non posso farmi vedere così fragile. Per lui. Per Jess. Scoppio in lacrime.

-Luke...- sono agitata. -Rory...-, mi saluta. Credo sia più nervoso di me, è qualche giorno che effettivamente evitavo di entrare nel locale. -Come va?-, domanda sbagliata Luke, cavolo. -Devi dirmelo Luke- volevo essere ferma e decisa. Sembrava quasi una supplica. Mi viene quasi da imprecare, poi non sarei più la tenera e ingenua Rory. Oh chissene importa? “Cazzo”. Oddio la mia prima parolaccia. -Cosa vuoi sapere?-. Dov'è andato Jess?-

Dio mio. Pur di scapparmi lontano ha preso un bus e se ne è andato in California? Fortuna che Luke ha parlato. Lo amo. Accidenti. Cioè Jess amo, no Luke. Mi ha spezzato il cuore e mi ha delusa. Deve saperlo. Deve sapere che lo amo e che mi ha delusa. Anche se mi ha mollata qui. Senza neanche un “ciao”. Voglio andare da lui. Devo cambiare la tabella di marcia. Ho bisogno di una settimana. Posso sempre studiare andando la no? Se mamma sapesse del mio piano in anticipo mi chiude in casa e butta la chiave. Ma questa volta non riuscirà a fermarmi. Ho già preso i biglietti dell'autobus e preparato un borsone. Luke mi ha dato un nome e un indirizzo. Devo trovare un certo Jimmy Mariano a Santa Monica. Sono disposta a chiedere a tutti. Ho 18 anni e voglio vivere la mia vita fino in fondo. Mamma è appena rientrata. -Mamma?- la chiamo. -Si tesoro?-, mi guarda strana. Sembra abbia già intuito qualcosa. -Vai da lui eh?- mi guarda preoccupata. -Si- la guardo. Sul mio viso credo ci siano un mix di emozioni. -Lo ami, vero?-, perché mi conosce così bene? -Si-.

Mia madre è mia madre. Abbiamo avuto un piccolo scambio di idee. Le ho detto che questa volta non sarebbe riuscita a fermarmi. Si è convinta. Mi ha messo addirittura in valigia una crema solare. “Non lo sai? In California il sole è caldo e scotta”. Quanto la amo. Ottimo sono appena scesa dal bus e non ho idea da che parte cominciare. Intanto raggiungo la spiaggia. Fortuna che anche a Stars Hollow fa caldo così sono partita con un abbigliamento estivo. Questo circa ieri mattina, quando sono partita.

Sulla spiaggia ci sono un sacco di persone e tante bancherelle che vendono parecchie cianfrusaglie. Ne trovo un paio piene zeppe di libri. Mi metto a sfogliarne un paio. -Ehi ragazzina. Tu non sei di qui vero?- mi prende un mezzo colpo. Mi giro e vedo una signora sulla sessantina. Parla con me. -Chi io? No. Vengo dal Connecticut. Sono appena arrivata.- questa signora mi sorride. Credo sia la proprietari della bancarella. -Dal Connecticut? E che ci fai qui, cerchi qualcuno?- ma sono così banale? -Si cerco una persona-. -Un bel ragazzo eh?- mi dice ammiccante. Mi piace questa signora. È simpatica e magari può essermi utile nella mia ricerca. -Si un bel ragazzo- sorrido.

-Ehi Frank, conosci un certo Jimmy Mariano?- chiede a un uomo che conosce. -No prova a chiedere a Jhon, sai che conosce tutta Los Angeles- -Ehi Jhon, mi manda Frank. Conosci un certo Jimmy Mariano?- chiede. -Si è quel tizio che ha da poco preso in mano il Dante's Inferno. Quello sulla spiaggia.- risponde il tizio. -Grazie tesoro- e gli manda un occhiolino. -Bene piccola Rory... prosegui dritto lungo la camminata in riva al mare e lo trovi qui avanti. Non puoi sbagliare- -Grazie, grazie, grazie mille infinite Rose-. La saluto e mi invio.

Eccolo. Dev'essere quello. “Dante's Inferno”. Oddio. Quel tizio è Jess fra circa vent'anni. Dev'essere il padre. Sono identici. Certo qualche anno in più e qualche capello in meno. Ma quello è decisamente il fascino dei Mariano. Decido di sedermi su una panchina poco lontano e stare ad osservare. Ma il mio stomaco non mi è amico e inizia a brontolare. “Che fame”. Ok, mi avvicino e prendo qualcosa da mangiare. -Salve-. Cavolo proprio lui doveva servirmi? -Salve. Prego-. -Mmm un hot dog con ketchup e mayonese, grazie- -Tu non sei di queste parti, vero?- mi guarda come se mi conoscesse. “Mi avrà mica riconosciuta, naa impossibile”. -Si vede così tanto? È già la terza persona che me lo domanda- -Si, hai un viso quasi familiare, ma sicuramente mi sbaglio. Ok sono stato abbastanza invadente. Il tuo panino arriva subito-. -Grazie- sorrido. Mi vado a risedere sulla panchina.

Quel hot dog è stato il migliore in assoluto. Quasi meglio di quello di New York. Certo. New York e Jess. Los Angeles e Jess. Sempre lui. Un giorno forse gli dirò grazie. Grazie a lui ho visto New York e LA. Entro in una libreria, sfoglio qualche libro. Ma la mia testa è da tutt'altra parte. Esco. Chiamo mamma e dico che sono arrivata e che tutto va bene. È molto apprensiva ma la assicuro che tutto è a posto. Una signora molto gentile mi ha aiutata a trovare il padre di Jess. Sembra quasi tranquilla fino a quando -RORY! QUANDO LO TROVI SPEZZAGLI LE GAMBE- Luke? -Luke...- scoppio a ridere. -Si e digli che è un favore che hai fatto a me-. Oddio. -Tesoro, non lo ascoltare...-. Ok -Ciao mamma-. Decido di tornare al “bar” se così si può chiamare. -Ancora tu! La ragazza misteriosa. Posso esserti utile?-. Ora capisco da chi ha preso il suo charme Jess. Sorrido. -Veramente ero venuta a svelare il mio mistero sulla mia identità-. Mi guarda strano. -Sto cercando Jess-. Rimane basito. -Rory! Ecco perché avevi una faccia conosciuta. Una volta ho visto una tua foto ma Jess me l'ha praticamente strappata di mano-. Mi metto a ridere. -Aspetta. Faccio una telefonata-. -Ok-. -La mia compagna dice che è al solito posto. Lo trovi qui avanti. Se prosegui dritto c'è una specie di parco giochi. Va sempre li a leggere-. Gli sorrido grata, ricambia. -Grazie mille, davvero. Ora capisco da chi ha preso il suo charme Jess-. E mi incammino.

-Che dici se mi siedo e ci guardiamo le scarpe insieme?-. Trattengo il respiro. Lui si blocca con la mano a mezz'aria. Non si volta. Mi ha riconosciuta vero? Bhe certo, come potrebbe non averlo fatto? -Rory?-. Sembra sorpreso. Sicuramente non si aspettava questo. Non si aspettava di vedermi qua. Dall'altra parte dell'America. Nemmeno io fino a dieci giorni fa veramente. -Che ci fai qui?- sorpreso. Piacevolmente sorpreso? -Ciao anche a te-. Continua a stare zitto e io inizio ad innervosirmi sul serio. -Te ne sei andato così, senza dirmi ne A ne ciao. Nessuna parola. E nessun “ciao”. Sai le ho pensate tutte. Soprattutto quella “Jess non mi vuole più perché non ho fatto sesso con lui”-. -Non è colpa tua. Sono io il disastro. Lo sapevi. Sapevi che non ero come Dean- -Già non sei Dean, sei Jess. È con te che sto. Che stavo. Ed è per te che ho preso un autobus e ho attraversato l'America. Per vedere te. Non Dean-. È silenzioso. -Mi hanno bocciato. Non mi hanno fatto prendere il diploma. E non potevo portarti al ballo. Per questo me ne sono andato. Non perché non hai fatto sesso con me. Sono un fallimento. Su tutta la linea-. -Non è vero. Con me non sei stato un fallimento. Con la scuola si, ma si può sempre rimediare. E poi Luke sarebbe ben felice di poterti aiutare-. -Luke non mi vuole più-. È triste, glielo leggo negli occhi. Non resisto. Lo abbraccio -Luke capirebbe. Ti vuole bene. E ti riprenderebbe con lui subito. Basta volerlo e impegnarsi-. -E tu?-. -Io cosa?-. Non capisco. -Mi rivuoi anche tu?-. Dio. Me lo sussurra così, all'orecchio. -Torna a Stars Hollow con me-.

Ed eccoci su questo autobus direzione Connecticut. -Rory, che stai facendo?-. Perchè mi guarda così? -Lo so che quest'anno non è un tuo problema, ma tra due settimane ho gli esami-, mi fulmina con lo sguardo. Ok pessima battuta, ma inizio ad essere agitata. -Che fai dopo il diploma?-. -Bè ho in programma un tour dell'Europa con mamma, però...- -Però?-. Ok inizio a prendere fuoco, vero? -Uhm.. che dici se festeggiamo insieme, prima che io parta?-. Mi guarda ridacchiando, con un sopracciglio alzato. -Però il posto lo scelgo io- mi dice. Ho già paura. Ridacchio. -L'importante è che non sia alla prossima festa-. Mi metto a ridere. Mi arriva un pizzico sulla coscia. Me lo sono meritata. Ride. Amo la sua risata. -Ti amo-. -Ti amo anch'io, piccola secchiona-.
  
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