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Autore: Cucuzza2    01/07/2011    2 recensioni
Chi conosce Clichè Clash? Taminia sì, ed ha deciso di intraprendere la Scalata. Un po' come con la Torre di Saint-Mystère, un piano dopo l'altro, fino non alla Mela D'Oro ma ad i due cari principi del disegnino.
Enigma dopo enigma, storia dopo storia.
Venti piani.
Ce la farà la nostra intrepida autrice?
No, non è normale che Taminia parli di sè in terza persona.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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#34. Se fossi in te...

  • Titolo: Meritocrazia.
  • Cliché: #34, Se fossi in te... (Scalata)
  • Fandom: Professor Layton
  • Rating: G
  • Avvertenze: Campo vuoto. Dream lancia sonore imprecazioni.
  • Disclaimers: Non ci guadagno un centesimo, non è successo davvero e meno male, tutta la roba non mia è della Level5.
  • Riassunto: I miei occhi corrono al berretto rossiccio, appollaiato su quella che ora dovrebbe essere la mia testa. Non è stato capace di sbarazzarsi neanche di un cappello, per lei. L’amore ricade sempre su chi non lo merita. Ma il tempo dell’immeritato è finito. Ho cambiato la storia, la vita, il modo stesso di procedere del mondo.
  • Note: Dream mi ha suggerito un cognome adatto a Paul, dato che nel gioco questo non è mai citato.

 

 

 

Quando si infrangono per la scienza le leggi della natura

è necessario pagare.

E quando le si infrangono per errore?

 

 

 

Poggio un piede dopo l’altro sui gradini delle scale della Grassenheller University, rincorrendo uno studente poco più giovane di me con l’intento di curiosare.

“Ehi, fermati!”

Lui in tutta risposta si volta, mettendo in mostra la giacca rosa ed il sorriso smagliante da canaglia.

Riprende a correre, lasciandomi intendere che i miei rimproveri non lo sfiorano nemmeno e che non è dotato dell’elementare capacità di decifrare le parole “Vietato” ed “entrare”, affisse con cura certosina all’ingresso del secondo laboratorio.

Il classico studentello che vuole solo farmi andare su tutte le furie.

Eppure sta già per laurearsi.

Supero il laboratorio al quale ho dedicato la stragrande maggioranza del mio tempo, quello degli studi sui viaggi nel tempo. Faccio un cenno a Bill ed evito di controllare se dentro si trova anche Claire, così da non avere la tentazione di interrompermi e lasciare l’altro laboratorio in balia di Paul “L’ Idiota” McMurdo.

Corro ancora, ed ovviamente urto qualcuno. Si tratta di un giovane, alto più o meno quanto me.

“M-mi scusi,” tartaglio, e vado per affrettarmi, ma l’altro mi ferma e posa una mano sulla mia spalla.

“Va di fretta?,” chiede, educato.

Sollevo lo sguardo, e mi rendo conto dell’identità dell’universitario.

“Sì!” sbotto, poi mi avvio di nuovo per il corridoio a passo svelto, giusto in tempo per vedere lo spregiudicato imbucarsi nel laboratorio - peraltro ancora in prova - per lo scambio dei corpi.

“No!,” esclamo, poi mi avvio anch’io verso l’ingresso.

“Signor Allen...,” incomincia Layton, ma io non presto orecchio alle sue parole.

Sento i suoi passi seguirmi nel locale, mentre io lo ripercorro con lo sguardo.

Cavi elettrici rivestono fittamente le pareti. Sul pavimento, due ampi segnali denotano la posizione dei due soggetti coinvolti. Un generatore è collocato all’angolo del vano.

Il mio sguardo corre solamente ora al bottone rosso, ed è proprio su quello che Paul McMurdo posa il proprio indice, e poi pressa.

“No!”

Sotto i miei piedi noto solo adesso una x. Spero intimamente che Layton non si trovi proprio sull’altra, adesso...

Rumore di elettroni in movimento, poi per un secondo non vedo più nulla.

 

Sono Dimitri Allen. Sono Hershel Layton.

 

Avrei potuto avere la situazione in mano, dato che sono l’unico in grado di invertire lo scambio, ed invece ora sto fuggendo per il corridoio, arrancando dentro ad un corpo che non mi appartiene.

Mi fermo solo ad una lunga finestra, appoggiato sulla maniglia, ansante.

Respiro, piano, e mi rendo conto solo ora di un particolare che avevo trascurato.

Ha funzionato.

Io e Bill non abbiamo ancora tentato, dunque non potevo esserne certo.

 

Effettuare lo scambio di corpi

su due soggetti profondamente diversi comporta il rischio

del subentrare di effetti collaterali.

 

Io e Bill siamo l’antitesi l’uno dell’altro. Non avrebbe funzionato senza errori.

Non avrebbe potuto funzionare senza errori.

 

Io e Layton, invece...

 

Osservo ancora il mio riflesso sul vetro, il mio profilo appena sbiadito, del quale riesco a distinguere appena i tratti principali.

I miei occhi corrono al berretto rossiccio, appollaiato su quella che ora dovrebbe essere la mia testa.

 

Non è stato capace di sbarazzarsi neanche di un cappello, per lei.

L’amore ricade sempre su chi non lo merita.

 

Ma il tempo dell’immeritato è finito.

Ho cambiato la storia, la vita, il modo stesso di procedere del mondo.

E non me ne pento. Sovvertire la natura è esattamente ciò che cercavo di fare da anni con le ricerche sui viaggi nel tempo.

 

Claire mi ama.

 

Non importa se non è legata davvero a me, non importa se un circolo senza fine mi intrappolerà nelle sue spire. Ma Layton non commetterebbe mai un atto del genere.

 

Claire mi ama.

 

 

 

 

Effettuare lo scambio di corpi

su due soggetti profondamente diversi comporta il rischio

del subentrare di effetti collaterali.

Come la Follia.

 

 

Perché sì, in fondo io ed Hershel Layton siamo sempre stati due soggetti profondamente diversi.

   
 
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