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Autore: rospina    03/07/2011    5 recensioni
La seconda guerra mondiale incombe sull'Europa e sull'Italia, tutto appare uguale e diverso da sempre, perchè il vento impone la sua danza e i suoi tempi e non resta altro che muoversi ai suoi ritmi per non essere spazzati via...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il viaggio era stato lungo e stancante. Più di quaranta giorni per mare, senza mai poter vedere terra all’orizzonte. Federico si ritrovò di fronte la casa del padre. Le strade erano deserte. era appena giunta l’alba, e il vento spadroneggiava per le strade di Buenos Aires. Fece pochi gradini e si ritrovò di fronte l’immenso portone. Sbatté la grande maniglia posta al centro. Pochi istanti di attesa e un giovane maggiordomo accorse ad aprirgli la porta e ossequiosamente gli disse:

“Buon giorno, signorino, suo padre la stava aspettando

Il ragazzo abbandonò il piccolo borsone di tela sul pavimento e a passo deciso raggiunse lo studio di suo padre. Prima di arrivarvi dovette attraversare un atrio immenso, un enorme tappeto, importato dall’oriente era steso sul pavimento, mentre su di esso fermo e immobile vi era un lampadario con mille pezzi di cristallo che scendevano, formavano quasi una pioggia d’arcobaleno grazie alla luce del sole che filtrava dalle enormi tende che coprivano le finestre. Bussò lievemente, non attese risposta ed entrò. Vide suo padre. Un uomo dai capelli ancora folti e neri. Lunghi baffi coprivano il labbro superiore, ma aveva gli stessi occhi del figlio. Alto e imponente. Ben vestito. Andò incontro al figlio e lo abbracciò e gli disse:

“Che bello vederti tornare a casa”

Federico non rispose, e quando l’uomo ebbe finito di stringerlo lui aprì la lettera che stringeva tra le mani e duramente chiese:

“Voglio sapere cosa significa questa lettera che mi hai mandato

Il padre si accomodò nuovamente sulla sua immensa poltrona. E iniziò a spiegare:

“sei l’unico figlio che ho, e non voglio certo rischiare di perderti in questa stupida guerra che ha voluto la Germania, l’Italia è divenuto un posto troppo pericoloso dove perdere tempo. E siccome il nostro ministro sta reclutando alcuni giovani valorosi da arruolare in questa guerra, non voglio certo che tu sia richiamato, e se tu sei in patria posso agire molto più facilmente”

“papà ti ho già detto che io non voglio avere favori da parte tua, voglio vivere la mia vita senza troppi problemi, devi smetterla di trattarmi come un bambino, ormai sono cresciuto e pretendo rispetto da te!”

“ma io ti rispetto, infatti ti ho fatto andare in Italia per divertirti, ma ora è tempo che tu inizi a pensare alle cose serie”

“E quali sarebbero queste cose? Scappare da tutto?”

“Figliolo, io non voglio farti scappare, voglio solo proteggerti da una guerra assurda, e come ti ho appena detto, rimanendo lontano da casa avresti corso rischi troppo alti …”

Cosa stai cercando di dirmi?”

“Sto solo cercando di dirti che voglio che tu sparisca un po’ dalla circolazione, il figlio di un ministro non può non dare l’esempio, se tu rimanessi esposto alla vita pubblica, dovresti essere fra i primi a partire in battaglia, e io non voglio. Purtroppo la Germania ultimamente ci sta chiedendo molto più di prima, non vuole più solo il nostro argento o le nostre armi, ma inizia a richiedere soldati. E noi come buoni alleati glieli forniremo

“Tu sei pazzo, io non servirò mai la Germania e la sua follia!” tuonò Federico

“A noi non interessa la sua idea politica, o la sua guerra, a noi interessano i suoi soldi”

“Mi stai dicendo che per soldi stai vendendo migliaia di vite umane?”

“Vedi Federico, la politica è una cosa complessa, le persone sono numeri, e se noi ci interessassimo del singolo caso, non saremmo qui … ormai sei un uomo e dovresti iniziare a capire

Il giovane batté i pugni sulla maestosa scrivania e disse:

“Io non capisco,e non voglio capire! Mi rifiuto di capirti”

“Visto non sei altro che un ragazzino viziato, che vuole giocare a fare il ribelle” si lisciò i baffi neri e poi aggiunse:

“Ora va a lavarti, hai ancora addosso la puzza del viaggio”

Federico abbassò i suoi grandi occhi neri che presero a fissare un enorme tappeto persiano. Ferito nell’orgoglio e in silenzio uscì da quella stanza. Iniziò a percorrere le immense scale che portavano al piano superiore. Fece un caldo bagno ristoratore, e solo allora sentì tutto il peso del viaggio. Si lanciò sul letto e la stanchezza del corpo e dell’anima presero il sopravvento su di esso.

Si svegliò che era già tardo pomeriggio. Un cameriere bussò e gli riferì che era già pronta la cena. Si cambiò velocemente, e con il volto ben rasato scese di sotto. Nel salotto, seduta su una poltrona  dai manici dorati, vide una donna dai lunghi capelli color miele, raccolti in una crocchia semplice. Il ragazzo fece le scale di corsa e lanciandogli le mani al collo gridò:

“Mamma”

La strinse forte a se,e la donna felice ricambiava quella stretta riempiendo il volto del figlio di caldi baci.

Federico la fece sedere sulla poltrona dove stava poco prima, e lui le si inginocchiò ai piedi. Le teneva le mani e la guardava con adorazione. Non aveva dimenticato neppure il più piccolo lineamento di quella donna. Le era mancata tremendamente quando era lontano da lei, ma ora tutto era passato perché poteva stringerla. Gli occhi della madre scintillavano di felicità nel vederlo, e lentamente con dolcezza carezzava in capelli neri del figlio. Ci mise un secondo a capire che negli occhi del ragazzo c’era un velo di tristezza.             

“Sono felice di essere di nuovo tra le tue braccia mamma”mormorò il giovane e la donna disse:

Ma?”

“come fai a sapere che esiste un ma?”

“Sono la tua mamma! Dovresti saperlo, noi mamme sappiamo sempre tutto. Dimmi cos’hai lasciato in Italia?”

Non sapeva come, ma sua madre era riuscita a fargli, come sempre, la domanda giusta, e lui aveva proprio bisogno di spassionarsi il cuore e disse:

“Ho lasciato qualcosa di meraviglioso! Oh mamma se solo tu la vedessi, capiresti perché l’amo così tanto. Ma questo amore che porto nel cuore mi fa terribilmente soffrire. Non ho mai sofferto così”

“Come fa lei a non accorgersi di te? Se così fosse, non ti merita, non è degna di te!

“Non dire così, lei mi ama, ne sono certo, gliel’ho letto negli occhi

“e dov’è il problema se vi amate?”

“Io non le ho detto di quello che provo per lei, e per come ci siamo lasciati, immagino che lei mi odi con tutte le sue forze …

“no tesoro mio! Questo non potrà succedere mai, se solo ti ama un briciolo di quanto ti amo io, se solo conosce di te una millesima parte di quello che conosco io di te, non potrà mai scordarti”

“E come faccio io a sopravvivere? Come faccio se papà mi costringe a stare qua?

“Amore mio, non è ribellandoti che otterrai qualcosa, con le buone si ottengono sempre i risultati migliori, ricordalo sempre!”

Cosa vorresti dirmi?”

“Niente di importante tesoro mio. Lo sai che non voglio dirti cosa devi fare, la tua strada devi sceglierla da solo … però sai anche come è fatto tuo padre, finché punterai i piedi non otterrai niente da lui”

“Credo che non mi voglia bene, che mi reputi una sventura

“Non dire questo, sai benissimo che non è vero, è fatto a modo suo, ma ti vuole bene, come ne vuole a me

Il giovane si levò un poco e baciò la madre con affetto profondo. Con amore puro. Come faceva da bambino.

 

 

ANGOLO AUTRICE

Colgo l’occasione di ringraziare tutti voi che mi seguite, il vostro affetto mi riempie di gioia, spero con tutto il cuore che vi stiate affezionando ai miei personaggi, perché io li amo follemente.

Grazie a Giulina, le tue parole sono sempre meravigliose, e sono immensamente felice che la mia storia ti sia entrata nel cuore. È quello che più desidero fare ogni volta che scrivo una parola.

Grazie a Flori186, i tuoi complimenti mi riempiono sempre di gioia, e non immagini quanto tutto questo sia per me straordinariamente bello!

Grazie a Serena1989, i tuoi giudizi puntigliosi mi aiutano a migliorare (almeno spero) io ce la metto tutta! E i tuoi consigli mi aiutano a scrivere sempre meglio!

Grazie a Sweet_Uke, che bello leggere con che entusiasmo segui le mie storie … per me è davvero importante!

Grazie a Lights, per il suo sostegno incondizionato! Ora per te inizierà il nulla! Ahaha non saprai più in anticipo cosa succederà, e soprattutto grazie per i meravigliosi Banner che mi fornisci!!

Un bacio Rospina!

   
 
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