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Autore: Amily Ross    03/07/2011    1 recensioni
E se le cose fossero un pò diverse, se Holly, Benji e tutti gli altri fossero italiani anziché giapponesi? Cosa succederebbe se le loro vita fossero legate a quelle di calciatori famosi, e sarebbero leggermente cambiate? Riusciranno i nostri piccoli grandi eroi a realizzare il loro grande sogno? (I ragazzi sono imparentati tra loro, quindi non fate caso ai cognomi diversi che hanno alcuni di loro, l'ho fatto apposta, sia per "italianizzare" i personaggi, sia per legarli ai calciatori)
Genere: Generale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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La villa in tutto il suo splendore

 
   L'indomani ci ritrovammo tutti a scuola perché c'erano gli orali degli esami, li superammo tutti senza nessuna difficoltà! Finito a scuola salimmo in sella ai nostri motori e andammo alla villa, devo ammettere che i miei amici avevano fatto veramente un bel lavoro, era quasi tutto pulito, durante la mia assenza si erano dedicati a pulire e sistemare il terrazzo. Cominciarono anche a lavorare al 1°pian, dove c'era una grande cucina rustica molto accogliente, con un grandissimo camino circondato da panchette, alle pareti c'erano appesi piatti decorati, teglie e tegami di rame di ogni forma e dimensione.

    I mobili erano in gran parte risalenti all'800 e alcuni del '700. Adiacente alla cucina vi era un enorme sala da pranzo con un lunghissimo tavolo in massiccio legno di quercia finemente lavorato, circondato da 30 maestose sedie intarsiate, una grande vetrina piena di argenti, cristalli e porcellane finissime, e un magnifico camino in marmo lavorato a mano.
  C'era anche un salotto in stile '600 di color giallo senape, che anticamente veniva usato dagli antenati i Holly come sala da fumo.

  Infine c'erano uno studio altrettanto antico e due bagni. Al piano terra c'era un'anticamera con mobili risalenti al '600, un salone Vittoriano con un camino in marmo e legno sopra il quale vi era appeso lo stemma di famiglia, successivamente erano stati aggiunti uno stereo e una tv al plasma con schermo ultrapiatto, (ovviamente stonavano un po’ con l'arredamento, ma ai nostri giorni sono oggetti indispensabili).

  Ancora c'era un'immensa biblioteca con un'infinità di libri, molti dei quali antichi e rilegati con molta eleganza, la maggior parte dei quali parlavano di arte e pittura.  Ancora c'era un'enorme salone da ballo; il quale era a dir poco una stanza meravigliosa, immensa con pareti e soffitto ricoperti di specchi e affreschi con dipinti angelici e mitologici, la sala era abbellita con statue, tappeti e raffinatissime applique di cristallo.
Lungo le pareti divani Vittoriani si alternavano con mobili antichi, pieni di lampade, orologi e foto d'epoca, in uno c'era ancora un vecchio giradischi, inoltre c'erano anche piante pregiate; le quali però presentavano un terriccio asciutto e compatto, segno che da tempo alla villa non andava più nessuno, per concludere c'erano altri due bagni.

   Ci siamo divisi nei soliti due gruppi:  Patrick, Tony e Tommy continuarono ad occuparsi del 1°piano, mentre io, Holly e Julian cominciammo a pulire il piano terra, sembrava poco ma ci vollero altre 2 settimane prima di finire i lavori dentro casa.

  Ultimati i lavori all'interno toccava al giardino che appunto era grandissimo, al centro esattamente di fronte la casa lungo il viale principale c'era una grande fontana con un'imponente statua di Nettuno e due bellissime Sirene (l'acqua usciva dal tridenti di Nettuno e dalle conchiglie che le sirene tenevano tra le mani).

  A sinistra, guardando la facciata della villa si estendeva l'elegante caseggiato della scuderia, con il suo lungo porticato ornato da archi e illuminato da lampioni decorati in ferro battuto.
L'architetto aveva disposto l'accesso sul retro, e  aveva aperto sulla parte anteriore deliziose finestre persianate, con davanzali rallegrati da cascate di gerani rossi. (che dire proprio una super stalla no...? Comunque fino a 2anni fa c'erano ancora i cavalli, perché Vincenzo amava molto cavalcare, ma poco dopo la sua morte furono venduti...).

   Poco più in là quasi dietro la scuderia c'era la casa che un tempo ospitava la servitù, la quale oggi era stata adibita e trasformata in un attrezzatissimo garage;  in una stanza si trovava custodita con cura in una teca di vetro una suntuosa ed elegante carrozza (ovviamente in disuso), in un'altra stanza molto più grande si trovavano un'elegante Mercedes bianca ed un Jeppone, in un'altra ancora una Limousine, e in una 4°stanza si trovavano attrezzi di ogni tipo.

  Ancora nel parco Vincenzo aveva fatto costruire una piscina gigante, attorno alla quale erano posizionati quattro sdraio, due tavolini in vimini con rispettive poltroncine, poi c'era un gazebo in legno ricoperto da Edera fiorita sotto al quale c'era un
 tavolo con 20 sedie, un po’ più in là sotto una piccola tettoia c'era un barbecue in muratura.
Infine proprio dietro la casa c'era ricostruito un campetto di calcio.
                       

                                                                           [...]

   
 
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