Serie TV > Castle
Segui la storia  |       
Autore: madeitpossible    04/07/2011    12 recensioni
E'ambientata dopo la 2x24..
Dal capitolo 2 : La settimana seguente castle aveva un desiderio che non riusciva più a rimandare.. Chiamare Kate.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
dfgh

Era passata una settimana da quel bellissimo ventiquattro agosto. Come avevano deciso quella sera, erano andati insieme a Mosca. Avevano alloggiato in un bellissimo hotel, a cinque stelle che si chiamava Swissotel Krasnye Holmy. Aveva una splendida vista sulla città. Kate non sapeva in che hotel, Rick aveva prenotato, ma appena lo vide, lo sgridò perché avrebbe speso troppo, e lei era una che si accontentava anche di molto meno. Castle le sorrise e le disse: < Io sono abituato ad avere mille comfort, dovresti vedere l’albergo in cui alloggio quando vado a LA. Ti ci devo portare, una volta..>

 

I giorni erano passati velocemente. La detective si divertì, era spensierata, era finalmente felice.

 

Avevano visitato le cose più importanti di Mosca, come il Kremlino, la porta della Resurrezione, il ponte Krasnoholmskij, il  Gorkij Park, la Chiesa di Sv.Nikolaj, e altre splendide cose.

 

Avevano mangiato i piatti tipici del posto, come il chornaya cioè il caviale nero, avevano assaggiato il celebre bortsch, che altro non era che una minestra di barbabietole, brodo di carne e altri ingredienti che ne Castle, ne Beckett erano stati in grado di captare. Castle poi un giorno aveva voglia di un gelato e glielo servirono anche con un babà al rum, che se lo mangiò la detective, cosa che sorprese molto lo scrittore.

 

Non avevano ancora parlato di Gina e del bambino, ma la detective era piuttosto impaziente di fare quella chiacchierata con il suo uomo. Non che non ce ne fosse stata occasione, ma sperava che Rick tirasse fuori l’argomento. Era piuttosto agitata, cosa avrebbe fatto se Rick si fosse trovato un bambino piccolo? Aveva sentito quello che Gina gli aveva detto al party di Connelly, ma sapeva come era fatto lui. Sapeva che si sarebbe tormentato, sapeva che non sarebbe riuscito a stare fuori dalla vita di quel bambino.

Era l’ora di tornare a casa, prendere l’aereo per il ritorno.

Ci volevano 10 ore di volo, sarebbe stato molto lungo, anche perché tutti i viaggi che si fanno quando si lascia una vacanza, una sosta anche solo di pochi giorni, sono sempre faticosi.

Erano in volo da quasi cinque ore, era arrivata l’hostess con la disgustosa cena che avrebbero dovuto mangiare. La detective pensò che l’unica cosa magari non troppo schifosa da mangiare fosse il melone che le avevano dato per dessert. Ma anche quello non era buono.

Finito di mangiare, Rick la guardò e le sorrise.

Dopo qualche secondo lei se ne accorse e gli chiese:

< Che c’è?>

< Ho una domanda da farti..> Ammise lui.

< Spara!>

< Tu credi nel destino?>

< No> Disse lei, parlando sinceramente. < Tu?>

< Io si, non potrei non credere nel destino, se qualcosa è scritto nel nostro futuro accade. Non so se hai mai visto quel film.. Serendipity.. parla del destino. Il destino ci ha fatto conoscere, il destino mi ha fatto diventare quello che sono, perché la nostra storia è già scritta, noi dobbiamo solo percorrere questo percorso.>

< Ok, Rick, dove vuoi andare a parare?>

< Il bambino di Gina..>

Lei gli sorrise e gli disse: < Speravo che me ne avresti parlato>

< Sai credo che il destino non mi abbia assegnato questo bambino. Io me lo sento, non so dirti perché, ne come, ma io lo so, quel bambino non è mio. Magari Gina, adesso è felice, ha trovato qualcuno che la ama, e cosi si può costruire una nuova famiglia, e se il destino è buono con lei, quel figlio sarà di Rob, non mio.>

< Ma se le cose non andranno cosi? Lo sai che tra tre giorni ci sarà la risposta al test. Cosa farai, cosa faremo se il bambino sarà tuo?>

Rick a quella domanda non rispose. Lui era fermamente convinto che il figlio non era suo. Era certo che avrebbe voluto un altro bambino, ma non da Gina.

Dopo esattamente tre giorni, Gina arrivò a casa di Castle.

Aveva in mano una busta, non l’aveva ancora aperta. Con lei c’era anche Rob. Pian piano aprirono quella busta. A Gina tremavano le mani, non le era mai successo di essere tanto agitata. Prese il foglio che vi era dentro, in mano e…

 

Commento: Non mi uccidete, vi prego!

Finita questa storia, mi è dispiaciuto cliccare la casella “ Completa”, ma prima o poi lo dovevo fare, no?

Sorge spontanea la domanda.. Voi credete nel destino?

Grazie a tutte quelle che hanno commentato, a quelle che hanno anche soltanto letto. Questa storia mi è piaciuta troppo scriverla. Anche se in certi momenti mi stufava. Gli ultimi capitoli sono quelli che mi hanno dato più soddisfazione!

Quindi, direi che ci leggiamo alla prossima storia che è già in cantiere, e che non durerà cosi tanto, promesso!

Bacioni, Madeitpossible!


  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: madeitpossible