Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: _Lady Arwen    04/07/2011    1 recensioni
A detta di tutti, l’Ombra era un essere spaventoso. Gareth lo definiva l’incubo della sua infanzia, Seira lo ricordava con terrore. Persino Arianna aveva perso la sua solita aria maliziosa vedendolo. Era un uomo, se così lo si poteva chiamare, malvagio. Anzi, con tutta probabilità malvagio non era altro che una definizione riduttiva.
O almeno, questo era ciò che Claire aveva intuito attraverso le testimonianze di Seira e di tutti coloro che l’avevano incontrato.
Per questo motivo non poteva fare a meno di stupirsi di essere più perplessa che terrorizzata.
La mia immaginazione deve aver lavorato troppo, a quanto sembra.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Capitolo XII – Lo scontro, parte seconda
 
 
 




A detta di tutti, l’Ombra era un essere spaventoso. Gareth lo definiva l’incubo della sua infanzia, Seira lo ricordava con terrore. Persino Arianna aveva perso la sua solita aria maliziosa vedendolo. Era un uomo, se così lo si poteva chiamare, malvagio. Anzi, con tutta probabilità malvagio non era altro che una definizione riduttiva.
O almeno, questo era ciò che Claire aveva intuito attraverso le testimonianze di Seira e di tutti coloro che l’avevano incontrato.
Per questo motivo non poteva fare a meno di stupirsi di essere più perplessa che terrorizzata.
La mia immaginazione deve aver lavorato troppo, a quanto sembra.
Si era aspettata una specie di braccio destro del demonio, con tanto di corna, occhi rossi e pipistrelli al seguito, e invece cosa aveva davanti?
Un essere del tutto coperto da un mantello nero, tarchiato e anche più basso di lei.
Eppure quell’uomo all’apparenza così insignificante era capace di rendere Gareth un coniglio e persino di turbare Arianna.
Claire la osservò mentre si faceva più pallida di quanto non fosse normalmente.
-Ne è passato di tempo, Claudius - .
L’Ombra esplose in una risata.
-Vedi, Gareth?Prendi esempio. Mi piace essere chiamato con il mio nome!-
Gareth indietreggiò fino a quando non raggiunse Claire. La ragazza non resistette alla tentazione di chiarire il dubbio che le premeva nel petto, anche se le sembrava inutile e poco opportuno.
-Dì un po’, sarebbe quella l’Ombra?-
-Però, come sei perspicace!-
Claire arricciò il naso.
-Non lo sottovalutare- bisbigliò Gareth, come se le avesse letto nel pensiero.
La ragazza non rispose: era tornata a osservare Arianna, che ormai aveva subìto un cambiamento totale. Stringeva convulsamente i pugni, lo sguardo di solito vivace non lasciava trasparire alcuna emozione, e quando prese la parola la sua voce tremava e aveva perso il tono squillante e un po’ bambinesco che la caratterizzava.
-Cos’hai in mente?Dopo ciò che hai fatto cinque anni fa hai ancora voglia di spargere sangue?- domandò, facendo qualche passo in avanti.
L’Ombra non si scompose.
-Quella di cui parli è una piaga ancora sanguinante. Credi davvero che basti distruggere una città per annientare una religione?Se è così che la pensi ti sbagli di grosso.-
Rise ancora più sonoramente di prima. Gareth rabbrividì.
L’Ombra tornò seria, poi riprese.
-Gli abitanti di Crenlroth sono riusciti a salvare il Trattato di Endesya, anche se mi sfugge il modo in cui l’hanno fatto. Il predecessore di quell’incapace che adesso occupa il trono di Haedel mi aveva dato l’incarico di bruciare quel libro, ma io ho un’idea migliore.-
Arianna sgranò gli occhi.
-Cosa ne vuoi fare?- chiese, la voce ormai ridotta a un sussurro flebile.
L’essere le si avvicinò. Da quella distanza la strega poteva scorgere sul suo volto la parvenza di un sorriso: non avrebbe saputo dire se fosse sincero o beffardo.
-Avanti, Arianna. Anche tu muori dalla voglia di sapere cosa c’è scritto. Me l’hai confidato tu stessa, se non ricordo male.-
Lei non fu capace di ribattere: continuava a fissarlo, atterrita.
-Vedo che ci capiamo. Con il Trattato di Endesya avrò a disposizione tutto il potere che desidero. Dì, non sarebbe meraviglioso?-
Le porse una mano.
-Io so che è un desiderio che condividiamo. Che ne dici di un’alleanza?-
Quelle parole ebbero su Arianna lo stesso effetto di una coltellata.
-Non startene lì a rimuginare. Io ti conosco, Arianna. Sei molto più ambiziosa di me.-
La strega esitò, indugiando su quella mano coperta da un guanto nero che la chiamava come il canto di una sirena.
-Claudius…- mormorò, ormai sull’orlo delle lacrime.
-Beh, vi state addormentando laggiù?-
Improvvisamente, l’atmosfera si spezzò.
Era stata Claire a urlare.
-Arianna, lascialo perdere e torna qui!-
L’Ombra rimase interdetta per un momento, poi il sorriso che aveva sfoggiato fino a poco prima si ritrasformò in un ghigno beffardo.
-Questa poi!- esclamò, divertito – anche le pulci hanno la tosse, a quanto pare.-
Claire gli lanciò uno sguardo carico di odio.
-Non sono una pulce.-
L’Ombra rise.
-Questo è sicuro, Su, ora fai la brava bambina e fatti dare un’occhiata. Non ti farò nulla, stai tranquilla. Sono una persona a posto, io…-
A quelle parole, Gareth si allarmò.
Se gli viene la brillante idea di frugare nella sua mente, nella migliore delle ipotesi la ucciderà subito dopo.
Fece un passo avanti e si frappose tra lei e l’Ombra. Claire lo guardò come se fosse impazzito, poi gli punzecchiò una spalla.
-Si può sapere cosa stai facendo?-
-Quello ti ammazza. Stai indietro.-
La ragazza ora era più sbalordita di prima.
Mi sta… proteggendo?Lui?
Tuttavia, l’Ombra rimase impassibile. Alzò un dito e Gareth fu scaraventato a terra.
-Non intrometterti- ringhiò, e avanzò verso Claire, che per nulla intimorita gli puntò contro il dito indice.
-Dovresti essere tu a farti dare un’occhiata, non io!- gridò – credi di essere invincibile e non hai nemmeno il coraggio di toglierti quel cappuccio!-
Gareth, ancora bloccato a terra, seguiva la scena stupefatto.
Non credo alle mie orecchie.
Doveva ammetterlo, quella ragazzina così petulante aveva del fegato. Parlare in quel modo all’Ombra!Lui non ci sarebbe mai riuscito. Tuttavia, era perfettamente consapevole del fatto che la sfacciataggine non le sarebbe bastata a uscire viva da quell’incontro.
Si rabbuiò.
Non lo conosce, ecco perché non lo teme.
A giudicare dall’espressione pietrificata di Arianna, anche lei aveva avuto lo stesso pensiero. Inoltre, ancora sentiva sullo stomaco il peso delle parole che l’avevano attraversata qualche minuto prima, così subdole eppure così veritiere. Continuava a maledirsi per non aver replicato, per aver esitato davanti a quella mano tesa.
In quel momento, però, l’Ombra non pensava a lei: aveva spostato l’attenzione su qualcun altro.
-Ragazzina, qui i casi sono due: o sei troppo giovane per capire bene la situazione nella quale ti trovi, o sei semplicemente una stupida. Io propendo per la prima – abbassò il tono di voce riducendolo a un sussurro indistinto – giusto a titolo informativo, posso leggere nella tua mente senza che tu te ne accorga.-
La ragazza sgranò gli occhi, e lui ne rise.
-Ora non ti mostri più tanto coraggiosa, vero?Ma puoi stare tranquilla, non ti ucciderò. Non sei tu a rappresentare un pericolo.-
Arianna, che aveva trattenuto il respiro fino a quel momento, buttò fuori l’aria, sollevata.
Quando il ciondolo di Claire emise un bagliore azzurrognolo, però, il terrore l’assalì di nuovo.
La ragazza, da parte sua, cercò di nasconderlo coprendolo con le mani, ma prima che potesse rendersene conto l’Ombra l’aveva già afferrata per la gola.
-Piccola bastarda!- urlò. Aveva perso il suo tono mellifluo in favore di un rantolo disumano. Claire cominciò a intuire quale fosse l’elemento di quell’individuo capace di terrorizzarla.
La voce.
Sembrava appartenere a un indemoniato.
-Anni di ricerche, di studi, di notti insonni passate a cercare di attivare i ciondoli, e cosa apprendo?- continuò, stringendo di più le dita sul collo di Claire – Che una bambina cenciosa come te è riuscita a fare una cosa del genere inconsapevolmente?Chi sei tu?-
La ragazza rantolò: iniziava a mancarle l’aria. Lanciò uno sguardo supplichevole in direzione di Arianna, che parve svegliarsi da un lungo sonno.
L’Ombra non si accorse della strega finché una sfera infuocata non lo colpì alla schiena. L’uomo si lasciò sfuggire un urlo, prima di mollare la presa su Claire e prepararsi a contrattaccare. L’urto spinse Arianna qualche metro più in là, fin quando non cozzò contro un albero. Il volto della bambina si contrasse in una smorfia di dolore; un rivolo di sangue le colò dalla bocca.
-Detesto questo corpo- sibilò, cercando di rialzarsi nonostante le facesse male la schiena. Quando fu in piedi, cominciò a lanciare un altro incantesimo.
Nel frattempo, Claire era caduta a terra e respirava profondamente, massaggiandosi la gola. Gareth la raggiunse e le strinse una spalla.
-Tutto bene?- domandò.
-Potrebbe andare peggio. E tu?-
-Niente di rotto, credo.-
Claire parve riflettere per qualche secondo.
Poi si portò una mano alla bocca.
-Gareth- bisbigliò.
Lui le rivolse uno sguardo interrogativo.
-Ce l’hai ancora quella piramide di cristallo?-
-Certo- la estrasse dalla tasca, confuso – ma a cosa ti serve?-
-Dammela un secondo, per favore.-
Il giovane, seppure con estrema riluttanza, gliela porse.
Cos’ha in mente?
La ragazza indugiò sull’oggetto per qualche secondo, come se non fosse del tutto convinta della sua idea. Poi sospirò, chiuse gli occhi e, stringendo la piramide tra le mani, bisbigliò qualcosa che alle orecchie di Gareth suonò incomprensibile.
-Was yea ra.-
La piramide divenne bollente, poi gelida. Infine, il cristallo assunse un colore grigiastro.
Claire la soppesò per un istante, poi la passò a Gareth.
-Tieni, lanciala a quel tipo. Io ho una pessima mira.-
Il ragazzo inarcò un sopracciglio.
-Cos’hai fatto?Sei sicura che…-
-Beh, vuoi lanciarla o no?Non ho chiesto mica il tuo parere!-
Gareth scosse la testa. Si arrese: cos’altro avrebbe potuto fare?
Si alzò e iniziò a prendere la mira.
Se non succede nulla posso sempre picchiarla. Tanto moriremo
La piramide fu scagliata un attimo dopo quel pensiero.
L’Ombra si accorse di quanto stava accadendo solo quando fu troppo tardi. Si voltò in tempo per vedere la sua piramide che sfiorava il suo braccio per poi esplodere subito dopo. Vide le fiamme che divoravano un lembo del suo mantello e che lentamente si portavano via il suo arto.
Urlò.
Non avrebbe mai voluto considerare l’ipotesi della fuga, ma il dolore si era fatto insopportabile. Fulminò Claire con lo sguardo.
-Ci rivedremo, bastarda!- rantolò, prima di svanire nel nulla.
Ci fu un attimo di silenzio, poi Arianna saltò addosso a Gareth, gridando di gioia.
-Complimenti, Garry!Hai avuto un vero lampo di genio!- civettò.
Gareth non la degnò neppure di uno sguardo: sciolse l’abbraccio e spostò lo sguardo sbigottito verso Claire.
-Tu adesso mi spieghi come ti è venuta in mente una cosa simile e soprattutto dove hai imparato quelle parole assurde!-
Lei alzò le spalle.
-Calma, ne so quanto te!Quando il ciondolo si è illuminato… è come se avessi visto il futuro. Il braccio di quel tipo che prendeva fuoco, io l’ho visto. Quanto alle parole, non so che dirti. Sono giorni che mi rimbombano in testa. E’ una preghiera che avevo imparato da piccola, credo.-
Gareth sgranò gli occhi.
-Lo so, non ci capisco nulla neanche io- ammise la ragazza.
Si morse un labbro, poi prese di nuovo la parola.
-Senti, scusami per averti insultato. Non penso affatto che tu sia uno stronzo.-
Le guance le si arrossarono; si affrettò a nascondere la testa tra le ginocchia.
Gareth sorrise.
-Io invece penso davvero quello che dico. Sei fastidiosa, infantile e testarda- ridacchiò – ma oggi, te lo concedo, sei stata brava. Io non avrei mai trovato il coraggio di alzare la voce con l’Ombra, figuriamoci pensare di staccargli un braccio.-
Claire rise a sua volta.
-Grazie per la considerazione!- esclamò, ma tornò seria quando i suoi occhi incrociarono quelli di Arianna.
La strega aveva di nuovo assunto quell’aria seria e composta che lei trovava pressoché inquietante. Si pulì il sangue dalla bocca con il dorso della mano, poi parlò.
-Temo di avere qualcosa da raccontarvi.-
 
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: _Lady Arwen