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Autore: DarkLightRose    04/07/2011    1 recensioni
Nel regno di Amory, piu' precisamente nel villaggio di Eldel, viveva un principe di nome Cedric che per colpa della maledizione di una strega si trasformava in una bestia al calar delle tenebre. Nel villaggio di Eldel, pero' vive anche un giovane di nome Athel che dalla nascita ha una certa empatia nei confronti degli animali. Le storie di questi due personaggi e di tanti altri si intrecceranno e daranno vita a questa dolce favola dal lieto fine assicurato.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il bello e la bestia'
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Cap 5- Salvataggio


Quando il vecchio Mazel si era svegliato si aspettava di essere solo nella scuderia o che Athel fosse appena ritornato dalla foresta, con il fiatone causato dalla corsa, ma non si sarebbe mai aspettato di trovare Febos appoggiato allo stipite della porta aspettando il suo arrivo. Il vecchio Mazel si chiese perplesso che cosa ci facesse il capo delle guardie nella sua scuderia a quell’ora, ma si riscosse immediatamente ricordandosi chi aveva di fronte – Se mi è concesso chiedervelo, che cosa porta voi, capo delle guardie reali, nella mia umile scuderia così presto la mattina?- gli chiese con un tono rispettoso sperando che la risposta non riguardasse qualcosa che suo figlio avesse combinato. – Il principe Cedric mi ha ordinato di riferirvi che ha affidato un altro incarico a vostro figlio Athel e che questi si trovi al castello in questo momento. Per supplire alla mancanza di due giovani braccia mi ha ordinato di darvi una mano per questa mattina- disse Febos inventandosi la storia dell’incarico, il principe Cedric infatti aveva riferito a lui e a Leoris prima di avviarsi alla grotta che aveva intenzione di trascorrere il giorno seguente a parlare con Athel e gli aveva ordinato di inventarsi una scusa plausibile per il padre del ragazzo. Il vecchio Mazel rimase perplesso dalle parole del giovane uomo di fronte a se, ma non osò controbattere pensando che forse lo strano comportamento del figlio in quegli ultimi giorni fosse legato proprio a questo incarico. Dopo quella breve discussione perciò spiegò brevemente a Febos che cosa doveva fare ed insieme si misero al lavoro. Quando Athel ritornò alla scuderia vi trovò dentro il vecchio Mazel che giocava allegramente a carte con Febos, scambiandosi aneddoti e racconti particolari. – Oh Athel, vedo che hai finito di svolgere l’incarico affidatoti dal principe Cedric – gli disse Febos con uno sguardo eloquente, Athel capì il messaggio e stette al gioco – Si, ho appena finito di aiutare Leoris a raccogliere erbe medicinali nella foresta, a proposito, mi sono dimenticato di dargli le erbe di Mizar, ti dispiacerebbe dargliele al posto mio?, tieni- gli disse Athel porgendogli le erbe medicinali, poi gli si avvicinò – Puoi anche rivelargli dove si trovano, in fondo non è un così grande segreto, ah complimenti per il lieto evento- gli sussurrò complice. Febos arrossì leggermente e prese le erbe dalle mani di Athel – Grazie- gli sussurrò di rimando, dopodiché se ne andò e Athel andò ad occuparsi dei cavalli. Poco prima che calasse la sera Athel uscì dalla stalla per recarsi nella foresta ma appena entrò nella foresta un paio di braccia lo afferrarono bruscamente e lo trascinarono fra gli alberi – Ma tu guarda chi si rivede, il caro Athel, pensavo fossi morto, ma a quanto pare neanche quella bestia ti ha voluto- gli sussurrò perfidamente una voce all’orecchio, voce che apparteneva al capo dei bulli che la sera prima avevano aggredito Athel. – Yoru non è una bestia- riuscì a dire Athel vincendo la paura. – Ah si, ora quella stupida bestia ha pure un nome? Beh, poco importa perché questa volta non verrà a salvarti- gli disse maligno il bullo all’orecchio. Per sottolineare il fatto che Athel non avesse vie di fuga lo spinse contro l’albero fermandolo col proprio corpo, gli mise una palla di stoffa in bocca, in modo che non potesse urlare, poi lo girò e gli legò le mani. Athel era terrorizzato e si mise a piangere, questa volta Yoru non sarebbe riuscito a trovarlo, era troppo lontano dalla caverna. Il bullo intanto spinse Athel a terra e gli abbassò il pantaloni assieme alle mutande, abbassò anche le proprie mutande e gli si avvicinò pronto a violarlo. Athel aveva preso a dimenarsi cercando di spingerlo via, il bullo non riuscendo ad immobilizzarlo completamente lo girò e fece per dargli un pugno allo stomaco, quando all’improvviso venne afferrato da un paio di forti braccia e venne scaraventato a terra. Yoru temeva che Athel potesse essere aggredito di nuovo, così era uscito dalla grotta e si era diretto al lago per vedere se Athel fosse lì. All’improvvisò avvertì l’odore di Athel insieme a quello di uno dei bulli del giorno prima e si diresse verso di loro correndo il più velocemente possibile. Vedendo Athel a terra mezzo nudo e quel ragazzo che stava per violarlo gli salì improvvisamente una rabbia incredibile, ma la vista delle lacrime di Athel riuscì in qualche modo a calmarlo abbastanza da sentire la voce del principe. – Fermo Yoru, se uccidi quel ragazzo di fronte ad Athel lo perderai per sempre. Lasciami riprendere il controllo del mio corpo e manterrò la parola data-, Yoru era ancora arrabbiato, ma si rendeva conto che Athel era troppo puro e innocente per reggere di fronte allo sbranamento di un essere umano perciò cedette e disse – D’accordo, ti lascio il tuo corpo, questa sarà l’ultima volta che ci vedremo, di ad Athel che gli ho voluto bene- dopo queste parole Yoru scomparve ed il principe si ritrasformò. Appena riprese possesso del proprio corpo il principe Cedric si lanciò contro il bullo e, vedendo che stava per colpire Athel, lo afferrò per le spalle e lo scaraventò a terra. Quando il bullo si alzò arrabbiato pronto a picchiare chi lo aveva fermato si trovò davanti la figura austera del principe Cedric e tremò di paura quando vide il suo sguardo, era persino più spaventoso di quello della bestia che aveva visto il giorno prima. – Sparisci dalla mia vista e lascia questa terra immediatamente perché se ti incontrerò un'altra volta sarò l’ultima cosa che vedrai- gli disse il principe Cedric con un tono mortalmente serio, che gli fece capire che il principe avrebbe tenuto fede alle sue parole, così annuendo velocemente scappò a gambe levate. Il principe Cedric si voltò verso Athel e gli venne un tuffo al cuore quando vide in che condizione si era ridotto: era seminudo e legato e sul suo corpo sporcatosi di terra erano presenti parecchi graffi, il suo corpo tremava violentemente per via della paura ed era scosso dai singhiozzi. Il principe Cedric si avvicinò velocemente ad Athel togliergli il bavaglio dalla bocca, lo slegò, lo rivestì e lo avvolse nel suo mantello prima di prenderlo in braccio. Athel nascose il viso nel petto del principe Cedric, non voleva, infatti, che questi lo vedesse in quelle condizioni perché era sicuro che il principe fosse disgustato da lui e che non avrebbe più voluto avere a che fare con lui. – Non preoccuparti, ora ti porto al sicuro- gli sussurrò il principe Cedric all’orecchio per rassicurarlo e corse fino alla grotta il più velocemente possibile. Appena furono dentro il principe depose delicatamente il ragazzo sul giaciglio e lo avvolse anche nelle coperte poi lo riprese in braccio e aprì il passaggio segreto che portava al castello. Lo percorse velocemente cercando di proteggere il più possibile Athel dal freddo e dagli spifferi ed entrò in camera, fortunatamente i meccanismi erano facili da aprire anche senza mani se ne si conosceva l’ubicazione. Trovò ad attenderlo Febos e Leoris che, vedendo Athel in quelle condizioni, si preoccuparono. Leoris stava per chiedergli che cosa fosse successo, ma fu zittito dal principe – Leoris fai preparare un bagno caldo e del cibo nella stanza qui accanto, appena i servi finiscono mandali via, mi occuperò personalmente di Athel, prepara anche qualche infuso per calmarlo e farlo dormire. Febos assicurati che il capo di quei bulletti di cui ti ho parlato sparisca per sempre dal regno- l’ultima frase del principe fu accompagnata da uno sguardo eloquente che Febos capì al volo, non era la prima volta che uccideva qualcuno per ordine del principe Cedric, ma era meglio che questo Athel non lo sapesse. Leoris e Febos uscirono velocemente dalla stanza del principe per svolgere gli incarichi affidatigli e lasciarono da soli il principe Cedric e Athel. Il principe si sedette sul proprio letto continuando a stringere a se Athel ed iniziò a cullarlo – Tranquillo, non sei più da solo, non soffrire così tanto- gli sussurrò dolcemente – Ti proteggerò da ogni pericolo, perciò calmati e guardami- gli disse accarezzandogli la schiena. Athel riconobbe nelle parole del principe le parole che aveva detto a Yoru la prima volta che l’aveva visto e si tranquillizzò, grazie anche alle carezze del principe, e decise di farsi vedere, anche se sapeva che lo avrebbe disgustato. Lentamente Athel alzò il viso e il principe sentì un nodo allo stomaco vedendo i suoi occhi stupendi occhi verdi gonfi e rossi per il pianto e il labbro spaccato, probabilmente se l’era morso per cercare di trattenere i singhiozzi. Il principe Cedric prese uno dei suoi fazzoletti e lo passò delicatamente sulle guancie di Athel per asciugarle dalle lacrime e poi gli e le baciò dolcemente, poi gli pulì il naso e potò un bacio sulla sua punta, gli fece chiudere gli occhi e gli baciò le palpebre ed infine gli diede un bacio sulla fronte. Athel gli si strinse addosso e annusò il suo profumo, sapeva di muschio, e si lasciò accarezzare i capelli anche quando Leoris rientrò nella stanza annunciando al principe che il bagno era pronto e porse al principe la tisana calmante, il principe allora congedò Leoris. – Athel, ora ti svesto, devi fare il bagno, bevi prima questa tisana però- di disse cercando di rassicurarlo, ma Athel, anche dopo avere bevuto la tisana non si era calmato molto, e oppose resistenza. – No, non voglio che tu mi veda in questo stato, sono disgustoso- disse Athel con la voce roca per il troppo pianto, – Non è vero, per me tu sei sempre bellissimo- gli disse il principe e Athel si arrese . Il principe allora iniziò a svestire Athel lentamente, per non spaventarlo, e quando ebbe finito lo prese in braccio. Lo portò nella stanza da bagno dalla propria stanza per evitare che qualche servo potesse vederli e lo adagiò lentamente nell’acqua calda. Aprì una boccetta di saponi profumati e la versò nella vasca fino a che il corpo di Athel non fu completamente coperto dalla schiuma. – Te la senti di lavarti da solo o hai bisogno che ti pulisca io?- chiese il principe Cedric ad Athel notando il suo imbarazzo – Posso farcela da solo- gli rispose Athel arrossendo. Il principe Cedric rimase comunque inginocchiato accanto alla vasca ed iniziò a lavargli i capelli, prima li bagnò con dell’acqua calda, poi aprì un'altra boccetta di saponi profumati e iniziò a massaggiargli i capelli e la cute versandoci sopra il prodotto, quando finì di massaggiare i capelli usò un’altra tinozza d’acqua calda per sciacquarglieli. Quando Athel finì di lavarsi il principe lo aiutò a sciacquarsi e prima di farlo uscire dalla vasca lo avvolse in un morbido asciugamano, con un altro asciugamano gli avvolse i capelli per evitare che sgocciolassero a terra ed infine lo prese in braccio. – Principe Cedric posso camminare anche da solo- disse Athel imbarazzato, ormai si era calmato e aveva smesso di tremare, -Lo so, ma preferisco portarti in braccio- gli disse con un sorriso malizioso, che fece arrossire Athel. Lo strinse a se e lo riportò nella propria camera, lo depose con cura in un divanetto posto di fronte al camino acceso, poi si allontanò e prese una coperta pulita da un armadio e la pose con cura su Athel aiutandolo ad avvolgervisi. Prese da un tavolino un vassoio pieno di cibo e lo pose sul tavolo di fronte al divanetto, poi si sedette accanto ad Athel e lo strinse fra le sue braccia. Lo guardò mangiare, ora che si era calmato e che era pulito era diventato ancora più bello, gli tolse l’asciugamano dai capelli e gli e li asciugò con un panno pettinandoglieli. – Ora stai molto meglio di prima- gli sussurrò dolcemente il principe Cedric all’orecchio e Athel sentì un brivido piacevole corrergli lungo la schiena – Grazie, ma perché stai facendo tutto questo per me?- chiese Athel curioso, il principe Cedric infondo avrebbe potuto limitarsi a farlo lavare dai suoi servi e a farlo mangiare da solo. – Perché Yoru tiene molto a te- gli sussurrò all’orecchio, in realtà il principe Cedric si era reso conto di amare Athel, ma voleva capire se Athel lo ricambiava. Quando Athel sentì la risposta si rattristò, ma cercò di non farlo notare al principe Cedric, Athel si era reso conto, infatti, di amare il principe Cedric, ma sapeva che era impossibile che questi potesse ricambiarlo, in fondo lui era solo uno stalliere. Quando Athel finì di mangiare posò il vassoio sul tavolo e fece per alzarsi, ma il principe lo bloccò con un braccio riattirandolo a se – No, no, tu sei ancora troppo debole per camminare, ti porterò io a letto- disse il principe Cedric prendendo in braccio Athel e portandolo a principessa fino al letto a due piazze, lo posò delicatamente e si diresse verso l’armadio per prendere ad Athel un pigiama e poi gli e lo porse. Athel si svestì imbarazzato sotto gli occhi del principe e si mise il suo pigiama, gli veniva un po’ largo e le maniche erano troppo lunghe perciò il principe Cedric scoppiò a ridere vedendolo, si ricompose subito però – Scusa se ti sta largo, ma sempre meglio che dormire in asciugamano non trovi?- gli chiese sorridendo. Athel, che si era un po’ offeso per la risata del principe Cedric, rimase incantato a fissare il suo sorriso e si riscosse soltanto quando il principe si cambiò davanti a lui mettendosi un pigiama blu e si mise a letto con lui. – Sai, quando prima ho detto che ho fatto tutto questo per te perche Yoru ti vuole bene non ti ho detto tutto, la verità è che io mi sono innamorato di te- disse il principe Cedric tutto ad un tratto guardando seriamente Athel – E tu Athel cosa provi per me?- gli chiese poi guardandolo negli occhi – Anch’io ti amo Cedric, ma non pensavo che tu potessi ricambiarmi, io sono solo uno stalliere mentre tu sei un principe, io non sono degno di stare con te- gli rispose Athel piangendo. Cedric fu felice di scoprire che il suo Athel lo amava – Non m’importa di quello che diranno mio padre e gli altri, io ti amo ed è questo quello che conta- gli disse felice e poi gli si avvicinò – Voglio farti mio, non voglio che nessun altro possa toccarti oltre a me e voglio che i tuoi sorrisi siano rivolti solo a me, ma tu sei sicuro di volerlo fare proprio con me?, dopo non potremo più tornare indietro- disse Cedric serio – Sono sicurissimo e sono felice che la mia prima volta sarà con te- gli rispose Athel e lo baciò con tutto il suo amore e finalmente i due si amarono unendo i propri cuori.
  
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