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Autore: RondineSapientina    04/07/2011    3 recensioni
[Fanfiction arrivata sesta al concorso "Marry me!", indetto da Bea]
Remus, allora, si bloccò immediatamente. Rimase di spalle per qualche secondo, poi si girò verso di lei e disse
-E cosa dovrei dirti?
Tonks incrociò le braccia, furiosa, e rispose
-Quello che voglio sentirti dire da mesi!

Una raccolta di oneshot su alcuni missing-moments della vita di Remus e Ninfadora!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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1. La felicità ha un proprio colore

 

“Dei giorni felici della nostra vita ci accorgiamo solo quando
hanno ormai lasciato il posto a giorni infelici”.
Arthur Shopenhauer

 
Tonks camminava in silenzio per le strade desolate di Hogsmade. Quella notte c’era stato l’attacco dei Mangiamorte ad Hogwarts e Silente era stato ucciso da Piton. Così, dopo aver fatto rapporto a Malocchio su quello che era accaduto, aveva deciso di allontanarsi un po’. Teneva lo sguardo fisso sui propri piedi e su quelli dell’uomo, che le stava di fianco e che camminava quasi con lo stesso suo ritmo. Non aveva il coraggio di spiccicare nemmeno una parola, più per la vergogna che per l’imbarazzo. Soltanto un’ora prima nell’infermeria della scuola gli aveva detto che non le importava, se era un lupo mannaro, se era povero o vecchio. L’unica cosa che voleva era stare con lui, ma Remus era un tipo testardo e non aveva alcuna intenzione di muoversi dalle proprie posizioni.
Quando arrivarono ai Tre Manici di Scopa, dove Tonks aveva in affitto una stanza, rimasero per qualche secondo in silenzio, senza nemmeno guardarsi.
Dopo poco Lupin infilò le mani in tasca e, mentre si voltava per andarsene, disse
-Allora…ciao Tonks. Stammi bene…
“No, aspetta un momento! Lo ha detto davvero?”.
Tonks guardò incredula l’uomo che le stava davanti, quell’uomo che tanto amava, ma che non ricambiava i suoi sentimenti.
“No, non può fare sul serio!”.
Avevano appena affrontato i Mangiamorte, Silente era morto, Bill era stato ferito da Greyback, lei gli aveva detto che lo amava e tutto quello che lui poteva dire era “Ciao Tonks. Stammi bene…”.
-Tutto qui quello che sai dire?- gli chiese quasi con rabbia.
Remus, allora, si bloccò immediatamente. Rimase di spalle per qualche secondo, poi si girò verso di lei e disse
-E cosa dovrei dirti?
Tonks incrociò le braccia, furiosa, e rispose
-Quello che voglio sentirti dire da mesi!
Lui sospirò stancamente e si passò una mano sul viso per stropicciarsi gli occhi.
-Ne abbiamo già parlato…e lo sai che non posso…
-Già…perché sei vecchio, povero e tutte quelle altre stronzate che vai blaterando!
I muscoli del viso di Remus si contassero. Non le importava, se lo aveva offeso. Doveva sfogare il dolore accumulato in quei mesi e quello era l’unico modo che le veniva in mente.
-Quelle stronzate, come le chiami tu, fanno di me quello che sono! Io sono un mostro e purtroppo non posso cambiare!
Ninfadora sostenne decisa il suo sguardo. Non aveva alcuna intenzione di cedere, non dopo tutto quello che aveva passato.
-La verità è che queste sono tutte scuse! Tu non vuoi amarmi!- riprese la ragazza con più foga di prima.
Lui fece un ghigno amareggiato e, facendo un gesto con la mano come a colpire il vuoto, disse
-Sì, hai proprio ragione…
Tonks, sentendosi presa in giro, si diresse verso di lui e gli diede un pugno sul braccio.
-Ahia! Ma sei impazzita? Io sto solo cercando di difenderti!
-E DA CHI DOVREI ESSERE DIFESA?- gli urlò.
Il respiro le era diventato affannoso e corto e sentiva il cuore batterle all’impazzata.
-Ancora non lo hai capito?! E’ da me che ti ho protetta, da me che ti ho tenuta lontana per tutto questo tempo! Io sono pericoloso, Ninfadora! Sono un lupo mannaro! E se durante il plenilunio qualcosa andasse storto e ti facessi del male? Non potrei mai perdonarmelo…
Quando pronunciò quelle ultime parole, girò il volto dall’altra parte, come esasperato.
-Tu…tu- continuò Tonks, puntandogli l’indice contro, non riuscendo più a fermare la rabbia che le scorreva nel corpo –non hai la più pallida idea di quello che ho passato in tutti questi mesi, di quanto ho sofferto per te! Guarda! Guarda i miei capelli!- prese tra le dita delle ciocche grigie e gliele mostrò –Sono grigi per come mi sento! Quindi dammi un buon motivo, perché non dovrei darti un altro pugno!
Remus la guardò intensamente per qualche secondo, come per soppesare le parole che avrebbe dovuto usare.
-Perché…ti amo Tonks...- ammise tutto d’un fiato.
Ninfadora rimase spiazzata. Sentì la bocca dello stomaco chiudersi di scatto e le guance avvampare per l’emozione.
Lui abbassò, imbarazzato, lo sguardo verso i suoi piedi e disse
-Per tutto questo tempo non ho fatto altro che cercare di lasciarti andare, di non essere egoista e tenerti solo per me, ma non ce l’ho fatta! L’unica cosa che potevo fare era trattarti con distacco, come prima, e sperare che ti innamorassi di un altro, ma il solo pensiero di te fra le braccia di un qualsiasi sconosciuto mi faceva impazzire!
Ad un certo punto la afferrò per le spalle e, scrollandola, disse
-Tonks, io non posso offriti la vita che meriti! Proprio perché ti amo, so che non sarai mai felice con me…e non posso relegarti ad una vita da reietta! Non potrei mai vederti infelice…
Allora Ninfadora gli afferrò il colletto della giacca e, mentre le lacrime le scendevano calde lungo le guance e un nodo gigantesco le stringeva la gola, disse
-Ma non vedi a cosa ci sta portando tutto ciò? Ci stiamo uccidendo a vicenda…e io non ho alcuna intenzione di rinunciare a te!
Remus la guardò intensamente e scrutò quegli occhi scuri, che trasmettevano determinazione e sicurezza, nonostante fossero velati dalle lacrime. Fu in quel momento che davanti a sé vide scorrere i volti di James, Lily, Sirius e Silente, vittime di un’assurda guerra, e capì quanto la vita fosse stata breve e ingiusta per ognuno di loro. Un nuova certezza aveva preso corpo nella sua mente
-Hai ragione…-disse lui, annuendo –E non ho più alcuna intenzione di vivere anche solo un attimo senza di te…ti amo, Tonks…
Allora Ninfadora prese il volto dell’uomo tra le mani e appoggiò le proprie labbra sulle sue. Fu un gesto che durò poco, ma che travolse entrambi. Quando lei si staccò, Remus la afferrò per la vita e la attirò di nuovo a sé. Per tutto quel tempo non aveva fatto altro che desiderare di poterla stringere tra le braccia, di poter assaporare le sue tenere labbra, di poterla avere solo per sé. Tonks con una mano gli accarezzò il volto, sfiorando con i polpastrelli la cicatrice che aveva sulla guancia. Lui rabbrividì di piacere a quel tocco delicato e si distaccò da lei per poterla osservare meglio. 
E all’improvviso accadde. I capelli della ragazza divennero di un fucsia intenso e brillante. Remus li guardò divertito e, spostandole una ciocca dietro l’orecchio, le sussurrò
-Sei molto più bella, quando sei felice…
 


Questo è il commento:

6° posto:
Abby_nigel con Goodbye to turning tables
Totale: 70/80 pt

1_Grammatica e sintassi: 14/15 pt
Qualche errore nella punteggiatura, soprattutto nella prima shot, che ha portato a una detrazione di 0.2. All’inizio della prima shot usi un “c’era stato” che sarebbe più corretto sostituire con “era avvenuto”, inoltre mi ha lasciata perplessa l’inciso “più per la vergogna che per l’imbarazzo”, più che altro perché, non sapendo cosa volevi dire veramente, non saprei come correggertelo :) Vergogna e imbarazzo, comunque, sono sinonimi. Normalmente ti avrei sottratto dei punti per l’uso spropositato dei puntini di sospensione ma, in realtà, li ho trovati adatti a questo contesto perché esprimono bene l’ansia e l’incertezza che Tonks e Lupin devono aver provato nei confronti della loro storia e di come sarebbe potuta continuare.
2_Lessico e forma: 8/10 pt
Ricordati che quando usi ‘disse’ e apri le virgolette, dopo il verbo ci devono essere i due punti (ES: Tonks disse: “blablabla”) e che, quando apri le virgolette, devi sempre chiuderle (anche se usi i trattini). Lo stile tutto sommato andava bene, anche se in alcuni tratti l’ho trovato un po’ pesante. Non per dei motivi precisi, solo in alcuni punti la narrazione perdeva un po’ il ritmo e coinvolgeva meno.
3_Originalità: 14/15 pt
Ti ho dato quasi il massimo, poiché la storia non era assolutamente banale; il punto sottratto è dovuto al fatto che l’insicurezza prima del matrimonio è un po’ un cliché. Non l’avevo mai visto, comunque, dal punto di vista dello sposo, ovvero con Remus che non è sicuro, invece che Tonks.
4_Caratterizzazione del/i personaggio/i e IC: 15/15 pt
Molto bene su questo punto: sei riuscita ad esplorare a fondo i caratteri di entrambi i personaggi, senza tralasciare uno dei due come spesso è capitato. Inoltre sei riuscita non sfociare nell’OOC, cosa che io avrei avuto difficoltà a fare con Tonks, dato che l’ho sempre immaginata come una di quelle ragazze allergiche alle smancerie e alle sdolcinatezze, matrimonio compreso. Invece sei riuscita a gestire bene la cosa, brava.
5_Attinenza alle indicazioni: 10/10 pt
Per quanto riguarda l’impaginazione e l’utilizzo del prompt, tutto a posto. Ho dovuto però toglierti due punti poiché non hai diviso i tre momenti in tre flash/drabble/shot ma hai scritto un’unica shot.
6_Gradimento personale: 8/10 pt
in generale la storia mi è piaciuta; i due punti sottratti sono dovuti proprio alla mancanza di verve in alcuni punti; in parte anche a quel vago senso di angoscia che emerge. Comunque nel complesso brava :)
7_Bonus: 1/5 pt
  
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