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Autore: Gnrlove    05/07/2011    0 recensioni
"non è mai come sembra, a volte la soluzione ai nostri problemi e lì vicina a noi, c'è sempre stata, ma ci siamo resi ciechi pur di non vederla"
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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IMPORTANTE:
Salve a tutti! bene volevo avvisare i miei lettori che la mia FF è tornata all'attivo, l'unico problema è che, dopo tanto tempo, mi scocciava vederla così disordinata e apparentemente senza un filo logico quindi vari capitoli verranno modificati, metterò questo messaggio all'inizio di ogni capitolo nuovo o recentemente modificato, ormai ero arrivata a 13 capitoli ma li ho rimossi ed ora sono in fase di restauro, ma non temete, torneranno presto, nel mentre fatemi sapere che pensate di quelli che avete letto!
vi ringrazio comunque per i vostri commenti, le recensioni e quant'altro!
a presto! Isa.

 

CAPITOLO

IV.
"I SERVI DELL'OBLIO"



 


Era mattina, una comitiva partiva da una casetta striminzita troppo storta per reggersi senza crollare, eppure casa Weasley era li, intaccata dal tempo, sempre strampalata, ma l'unico posto che teneva caldo il cuore, anche in tempi in cui tutto sembrava freddo come il ghiaccio. A guidare la fila c'era Arthur Weasley, lo seguivano Fred e George, Ginny Ron ed Harry, proprio quest'ultimo ruppe il silenzio rivolgendosi ai gemelli "e voi? Perchè state venendo con noi?" fu Fred a parlare "vedi Harry, sappiamo entrambi che ci piacerebbe più essere nel nostro negozio ma, vedi, il ministero ha instituito una spece di leva obbligatoria, ogni neo diplomato o chiunque abbia frequentato la scuola negli ultimi tre anni è stato richiamato per frequentare un corso avanzato tenuto dagli Auror, siamo le vostre guardie del corpo" e così facendo lui e George si misero spalla a spalla, con le bacchette alzate, un tipico atteggiamento dei gemelli. Arrivarono ad alcuni metri dalla casa li dove il ministero aveva assegnato alla famiglia, una passaporta protetta da incantesimi, e quindi, sicura. Si misero a cerchio intorno a quello che sembrava un vecchio baule mangiato dai tarli, il signor Weasley si allontanò dalla comitiva e sempre con aria seria fece "cercate di tener cara la pelle ragazzi" i più sorrisero e qualcuno rimase serio, fu un momento e la passaporta fece il suo lavoro aiutandoli ad arrivare nel posto indicato dal ministero. Atterrarono in piedi in un piccolo spazio lungo e stretto, gli occhiali di Harry si erano spostati, e gli ci volle un pò per mettere a fuoco la scena "ma dove siamo?" fece con tono confuso "questa non è la scuola" Fred intervenne "ecco, non potevamo dirvelo prima per certe ristrettezze imposte dal ministero, viaggeremo su questo treno, sembra che lo abbiano schermato da possibili attacchi, è pieno zeppo di auror e professori in viaggio verso Hogwarts" si grattò la testa rossa osservandosi intorno "cercate una cabina mentre noi troviamo il nostro Auror di riferimento" così dicendo fece cenno a George di seguirlo e si incamminarono per i corridoi "be, l'avete sentito?"fece Ginny verso Ron ed Harry che in risposta si mossero nella direzione opposta ai due fratelli. La prima a trovare posto fu Ginny, molte delle ragazze del suo anno erano negli scompartimenti centrali, anche Harry e Ron si sedettero con lei.

Passarono all'incirca poche manciate di minuti ed il ragazzo con gli occhiali si alzò di scatto "harry" fece Ron afferrandolo per la manica e parlando sottovoce "non vorrai mica lasciarmi qui con loro vero?" fece indicando con un cenno del capo le piccole streghe che parlavano ininterrottamente e con un tono di voce fin troppo alto "be Ron, a meno che tu non voglia seguirmi fino al bagno più vicino" Harry sorrise verso l'altro che in risposta si chiuse a guscio cercando di non ascoltare le petulanti amiche della sorella.

 

In realtà altri tipi di bisogni avevano spinto Harry ad andarsene da quella cabina, voleva solamente starsene da solo, lui e la compagnia di quella cicatrice, e dell'impronta di Voldemort stampata sul petto, deglutì perdendosi nei suoi pensieri, non guardava dove stava andando, ma si limitava ad oltrepassare carrozza dopo carrozza, ogni cabina, fu quando vide Malocchio in lontananza che decise di chiudersi in una qualunque delle cabine, da solo. Aprì una delle porte, a caso, chiuse le tende e si sedette abbandonando la testa sul sedile e guardando il tettuccio del treno, respirò lentamente per poi portare nuovamente il capo ad osservare avanti a se; sobbalzò quando scoprì di non essere solo le osservò, erano sedute con dei geossi cappucci poggiati sul capo a coprirne il volto, deglutì trattenendo il fiato, fin troppo le ricordavano quel sogno fatto poco tempo prima, non disse una parola, le tre figure stavano immobili, forse i proprietari di quei vestiti erano li dentro assopiti e sedati dal sonno, decise di uscire e lentamente fece per alzarsi quando la figura più vicina tese il braccio verso il petto del ragazzo spingendolo contro il sedile, il cuore del ragazzo prese a battere più forte "Harry Potter, e la sua cicatrice" la voce era sibilante, fredda e velata da una nota nota di tristezza "c'è chi dice che le cose andassero meglio prima della tua comparsa nel mondo, tu che opinione hai in merito?" il volto della donna che aveva parlato si era avvicinato all'orecchio destro di Harry, fece per continuare a parlare quando qualcuno interruppe il flusso delle parole della misteriosa signora"Qualcosa dal carrello?" la signora dei dolci era entrata sorridendo e, di conseguenza, l'ignota presenza aveva laciato la presa sul ragazzo: "Caramelle tutti i gusti più uno, grazie", la voce apparteneva a una delle persone seduta vicino al finestrino, si alzò andò verso il carrello, Harry rimase seduto incapace di muoversi, forse era un incantesimo a tenerlo attaccato al sedile o forse era la paura, nel mentre la donna diede le caremelle alla persona che le aveva richieste , ella andò verso la cameriera prendendo il pacchetto con la mano sinistra, mentre con la destra cercava di passarle i soldi, tremava, come se fosse freddo o come se fosse incerta sui movimenti che faceva, sembrava non guardare direttamente la donna ma, Harry, da sotto il cappuccio lo scrutava con attenzione, fu solo quando la donna dei dolciumi si mise a balbettare che, la ragazza, tornò a darle retta: "Tu, hai il marchio, tu sei uno dei servi dell'oblio" fece la donna fissa sul polso della ragazza "tenete, prendete tutto ciò che volete io, devo" non finì la frase e lasciato il carrello in mezzo al corridoio, corse via a gambe levate "Tanto di guadagnato, volete qualcosa?" fece quella per poi alzare la mano incriminata a tirar via dal capo il cappuccio, ne apparve una ragazza dai capelli ricci e castani, occhi verdi, pelle chiara e una profonda cicatrice sull'occhio destro.

Fece finta di accorgersi, solo in quel momento, della presenza di Harry al quale porse una caramella "Dicono sempre che non si devono accettare caramelle dagli sconosciuti, quindi, piacere Isabell" prima che Harry potesse proferire parola la ragazza che sedeva nel posto centrale parlò "non ti ho offerto caramelle ma comunque mi presento, Meredith, ma puoi chiamarmi Mary" l'altra, quella che per prima gli aveva sussurrato quelle cose all'orecchio fece " ed io sono la meno simpatica" Meredith rise e poi fece verso il ragazzo " lei Saofya, è un pò scontrosa ma alla fine sa farsi voler bene" . Mery era una ragazza bassa e un pò grassottella, un viso gioviale e dall'aria gentile, tutto racchiuso in due occhi neri e il viso contornato dai folti capelli castani; l'altra, Sofya era completamente diversa, alta, con capelli corti e tagliati grossolanamente, un viso scavato dall'eccessiva magrezza e un naso fin troppo grosso per poterla definire 'bella'.

 

 

"cosa sono i servi dell'Oblio" irruppe Harry dopo svariati minuti di silenzio , le altre rimasero in silenzio, "io so cosa sono" fece una voce dalla porta, Ron era apparso sulla soglia "accidentaccio Harry, ti ho cercato per tutto il treno" fece lui osservando l'amico"dunque ci illumini, e prego, prenda posto" fece Mary verso Ron che goffamente andò a prendere posto e iniziare la sua spiegazione " I servi dell'Oblio erano un gruppo di sette ragazzi, un esercito di maghi potentissimi, accumunati da qualità che li rendevano imbattibili, c'è chi era bravissimo a rubare l'aspetto ad una persona, altri capaci di governare ogni elemento, si diceva che fossero invincibili, il bene era la forza più grande con loro a proteggerlo. Silente stesso l'aveva formato e ne era stato il maestro, li aveva cresciuti ed educati, aiutandoli a governare i loro poteri, un giorno alcuni di loro si ribellarono, alcuni si unirono a-voi-sapete-chi mentre altri scomparvero semplicemente nel nulla, erano divenuti mercenari al servizio del male, temuti dallo stesso signore oscuro. Dopo alcunoi omicidi Silente decise di porre fine alla strage e di rimediare ad un suo errore così trovò due di loro e le rinchiuse ad Azkaban, mentre un'altra riuscì a sfuggirgli, non so se siano ancora li o se siano fuggitive fatto sta che sono tra gli esseri più temuti dal ministero e da voi-sapete-chi" ron aveva parlato tutto d'un fiato, ma ebbe ancora voce per proseguire "recentemente ho letto che il ministero ha proposto a tre di loro di proteggere la scuola offrendo in cambio .."stava per concludere quando Sofya lo interruppe " offrendogli in cambio un semplice patto: 'voi fate come vi diciamo o manderemo un dissennatore a darvi il bacino della buona notte" dicendo questo si mise a ridere.

"Weasley vero?" fece Mery, conoscevo un Weasley una volta, un bravo ragazzo, si rabbuiò quasi subito " comunque, mi sembra fin troppo chiaro chi siamo, no?" Ron scosse il capo, ma Herry fece "voi siete quelle tre" il tono era turbato ma il ragazzo sapeva celarlo facendolo apparire solamente un tono serio "voi appartenevate all'esercito di Silente?" feceRon sorpreso cercando di aderire con la schiena al sedile allungando la distanza tra i suoi piedi e quelli della ragazza che gli stava d'innanzi"si, mio zio aveva la convinzione che noi fossimo 'speciali'" continuò Sofya sempre ridendo istericamente, "ma, mia zia"fece mery dando un colpetto a ll'altra "lo convinse che forse eravamo troppo ingenue per un cammino così arduo, forse conoscete mia zia, Minerva Mc Granitt" quel nome le uscì fuori dalle labbra come un sputo, le dava fastidio anche il semplice fatto di averlo pronunciato.

Harry non badava alle due , lui era fisso sugli occhi che ora lo guardavano, ed erano fissi ai suoi, lei, Isabell, lo osservava e a lei Harry chiese "E tu chi sei?" Isabell parlò piano distogliendo lo sguardo e concentrandosi sul paesaggio fuori dal finesrino "Io non ho famiglia, i miei morirono molto tempo fa" Harry sbiascicò un poco convinto "mi dispiace" lei lo guardò poi aggiunse "meglio così, almeno non hanno visto la fine che ho fatto.." in quel momento un ombra si avvicinoò al finestrino e con un tonfo un dissennatore sbattè contro di esso, Sofya e mery fecero un balzo cercando rifugio l'una tra le braccia dell'altra, chiusero gli occhi come bambine spaventate mentre Isabell guardò fuori calma, Harry stava per estrarre la bacchetta per evocare un 'patronus' quando quello di qualcun'altro, una lince azzurrina, arrivò dal nulla a colpire l'essere, solo allora Harry si accorse che Isabell stava sussurrando alcune parole e solo quando il dissennatore fu lontano le sue labbra tornarono ad essere chiuse.

il resto del viaggio nessuno osò aprire bocca fino a che non si sentì un fischio dei freni . erano arrivati a Hogwarts.

  
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