CAPITOLO 7
- Allora…
Vediamo un po’… Koushiro Izumi..-
Sosuke stava
digitando velocemente alcune lettere e codici sulla sua tastiera. Quella
mattina di domenica si era messo al lavoro molto presto, visto che per colpa
della sua enorme parentela che lo aveva sballottato e sbaciucchiato da una
parte all’altra, il giorno prima non aveva potuto mettersi al lavoro.
Non aveva ancora
sentito nessuno degli altri, ma quello non gli sarebbe stato necessario… Poteva
benissimo fare tutto da solo.
Lo schermo del
computer si illuminò.. La sua ricerca stava dando i suoi frutti. Si scostò una
ciocca di capelli scuri dal viso, e si sistemò meglio gli occhiali sottili
dalla montatura nera sul naso. Dopo
questi pochi movimenti, la sua mente tornò a scollegarsi dal mondo reale per
poi connettersi di nuovo a quello di Internet.
Sosuke era
sempre stato un tipo molto solitario… Un po’ sbruffone, per colpa della sua intelligenza si riteneva
superiore alla media. E non aveva in effetti tutti i torti…
Oltre al grande
cervello sempre in movimento che si ritrovava, anche il suo aspetto esteriore
non era da meno… Ma le ragazze lo evitavano, la sua serietà incuteva rispetto e
timore… Nessuno riusciva mai a sentirsi a proprio agio di fianco a lui.
Faticava molto a farsi degli amici, e infatti appena si era ritrovato
catapultato a Digiworld insieme ad altre sette persone aveva maledetto quel
viaggio. Si ricordava bene quel giorno…
Era una
normale giornata nuvolosa, e Tokyo proseguiva la sua corsa senza interruzioni.
Le strade del quartiere di Odaiba erano gremite di giovani, le vacanze di
primavera erano agli sgoccioli, e tutti gli studenti ne approfittavano per fare
un ultimo giro con gli amici.
Sosuke stava camminando tranquillo
nella via centrale, la cartella trasandata su una spalla, contenente il
computer portatile, il suo strumento vitale per esercitare la sua mente, e una
racchetta insieme alla tuta da gioco. Era appena tornato dal parco, dove si era
un po’ rilassato, giocando a tennis con un suo compagno di corso.Era lo sport che
preferiva, seguito a ruota dal nuoto… Tutte attività individuali, si rifiutava
di dover contare su un’altra persona per vincere una gara. E questi sport gli
avevano permesso di irrobustire il corpo, che faceva tanto impazzire le ragazze
che lo guardavano.
Decise di tirare fuori il suo
cellulare e attaccare gli auricolari, gli serviva un po’ di musica rock.
Ma appena lo prese, l’aggeggio
elettronico cominciò a tremare.
- Una mail… Chi sarà poi..-
Riceveva pochi messaggi e anche
poche mail, non essendo molto socievole.
Guardò il piccolo schermo a colori
e cliccò sul pulsante con scritto ‘Leggi’.
“ Sono qui, trovami!”
- Eh?!-
Il messaggio era anonimo.
- Chi è questo pazzo svitato…-
Digitò qualche codice, ma la mail
arrivata non aveva altre informazioni con sé.
- Questa poi..-
Cominciò a guardarsi intorno.
Tutti camminavano tranquillamente o di fretta, ma nessuno sembrava fissarlo.
Poi notò un altro ragazzo con il cellulare in mano, i capelli biondi legati in
codino, che si guardava attorno spaesato almeno quanto lui.
Poco più avanti una ragazza alta e
con i capelli corti dalle punte rosse guardava un cellulare con la bocca
spalancata.
Infine, un ragazzino più piccolo
di lui con i capelli neri teneva stretto convulsamente il telefonino, guardando
sconcertato il gigantesco schermo pubblicitario posizionato davanti a un
grattacielo.
Alzò anche lui lo sguardo, non
capendoci più niente, e vide che non stava scorrendo la solita pubblicità della
Coca-cola o del McDonalds..
C’era un piccolo vecchietto che
salutava, con un fumetto di fianco a lui. Riportava scritto otto nomi…
Eric
Lucas
Leonor
Sosuke
Kyoko
Sachiko
Koji
Reika
Oddio. Probabilmente i ragazzi che
aveva appena visto facevano parte dell’elenco che quel vecchietto aveva scritto
di fianco. Ma chi poteva dire che quel Sosuke doveva essere proprio lui?
Il cellulare vibrò ancora. Non
poteva essere..
“ Bravo, mi hai trovato!”
Cavolo… Si guardò attorno di
nuovo. Le altre persone continuavano il loro cammino senza scomporsi. Non
poteva essere..
- Mi scusi signore!-
Doveva provarlo che era realmente
così. Non l’avrebbe accettato senza una prova concreta.
- Cosa c’è ragazzo?-
- Lei cosa vede scritto su quel
cartellone? Quello televisivo..-
- Secondo te cosa posso vederci
scritto?! Mi stai prendendo in giro?! E’ la solita pubblicità!-
- Grazie sig..-
- non ho tempo da perdere con te
intesi?-
E se ne andò.
Cavolo, lui non vedeva il
vecchietto. Tornò a cercare con lo sguardo i ragazzi che prima avevano avuto la
sua stessa reazione. Corse dalla ragazza più vicina a lui, quella con i capelli
corti.
- Ehi, scusa, tu!-
La ragazza si girò.
- Ma ti sembra il modo adatto di
abbordare una ragazza? E poi scusami bello, ma sto facendo altre cose!-
‘ Che caratterino’
- E di questo che ti volevo
parlare.. Lo vedi anche tu il vecchietto sullo schermo?-
La ragazza spalancò gli occhi.
- Ma allora non sono l’unica…-
- Hai ricevuto anche il messaggio
senza mittente?-
La ragazza annuì.
- E vedi anche il tuo nome scritto
di fianco al vecchietto?-
- Si… Io sono Sachiko… -
Sosuke controllò la lista. Sachiko
era il numero6.
- Tu sei Sosuke?-
Il ragazzo si girò sorpreso.
- E come lo sai?-
- Hai la stessa faccia di tutti i
Sosuke che ho conosciuto..-
Il ragazzo non fece in tempo a
rispondere che i loro cellulari si illuminarono di una luce dorata.
- Ma che..-
Non finì la frase. Erano stati
appena risucchiati dai loro cellulari.
Che giornata che era stata… Non conosceva nessuno dei ragazzi che erano stati catapultati con lui in quel mondo… E anche gli altri erano nella sua stessa situazione, a parte Koji e Reika. Ma non era mai stato tanto interessato a conoscerli… E anche gli altri, si affidavano a lui solo se era strettamente necessario. L’unica che sembrava intenzionata a non volerlo lasciar stare era Sachiko… E se doveva ammetterlo anche lui era incuriosito dalla ragazza. Aveva un istinto e sesto senso incredibili. Le sue sensazioni valevano più delle certezze matematiche che lui riteneva indispensabili. Ma a parte pochi dialoghi avvenuti in quelle tre settimane virtuali che avevano passato in quello strano mondo, il loro rapporto si fermava lì.
- Allora…
Vediamo cosa ha trovato Bill…-
Bill era un
soprannome che aveva dato lui al cane che compariva quando usava il suo
speciale motore di ricerca. Naturalmente il nome ricordava il grande genio dei
computer Bill Gates…
- Allora… -
Tirò fuori la
foto che aveva stampato mandata da un altro componente del loro gruppo.
Poco prima, Koji
( il ragazzino moro, se non sbagliava) gli aveva mandato i nomi corrispondenti
a ogni faccia, saputi grazie all’aiuto di Daisuke… Koushiro era il ragazzo dai
capelli corti rossi.
- Trovato!-
Ummh…
Gli ricordava
qualcuno in effetti. Era il direttore del telegiornale nazionale giapponese.
Era famoso perché era riuscito a fare carriera senza mai avvicinarsi ad un
computer… Cosa impossibile per quell’epoca.
- Perfetto… Ecco
il numero di telefono della sede… Ci vediamo presto Izumi!-
- Le ho detto
che senza appuntamento lei non può vedere il signor Izumi!-
Da circa dieci
minuti Sosuke era al telefono con la segretaria del direttore del telegiornale,
che si rifiutava di passarglielo al telefono dicendo che era occupato e finché
non si fosse identificato in maniera precisa non gli avrebbe fissato un
appuntamento.
- Signorina,
sono faccende che riguardano personalmente me e il signor Izumi, che a lei non
posso accennare!-
Avrebbe potuto
tranquillamente inventarsi una balla, ma non gli andava di passare per un
bugiardo.
- Sa quante
persone fino ad ora mi hanno dato la sua stessa motivazione? Ma contando i
tempi che girano, non posso permettermi di rischiare così per il signor Izumi!-
- Ma lei è la
sua guardia del corpo o la sua segretaria?!-
- Vuoi essere
spiritoso fino in fondo eh, ragazzo?-
- Come fa a dire
che sono un ragazzo scusa, magari ho la sua età!-
- Non fatico a
pensarlo visto che ho venticinque anni!-
- Allora capisco
perché il signor Izumi l’ha scelta… L’avevo capito subito che non era per le
sue qualità intellettive…-
- Ma come ti
permetti di rivolgerti a me in quella maniera?!-
- Mi sbatta il
telefono in faccia se le fa più comodo…-
- No, io non
abbandono le sfide così…-
- Oh, allora è
una cosa seria…-
- Basta!-
La segretaria
del signor Izumi, una giovane e bella ragazza bionda, probabilmente straniera,
aveva perso quell’autocontrollo che le era tipico. Metà del personale dell’ufficio
era andato a vedere perché lei urlasse tanto, e lei, accorgendosi della folla
arrossì lievemente.
Ad un tratto,
dalla porta che stava alle sue spalle in quell’ufficio lussuoso, spuntò un
signore dai capelli rossi, non particolarmente alto, ma con un viso vivace,
vestito in giacca e cravatta, il completo di un verdone molto scuro, la camicia
bianca e la cravatta a fantasia.
- Signorina
Minamoto, ci sono forse dei problemi?-
Aveva una voce
profonda e calda.
- No signor
Izumi, niente di particolare… Solo un ragazzo che desidera parlare con lei, ma
che rifiuta di dirmi il motivo..-
Izumi rifletté
un istante.
- Passami la
chiamata nel telefono dell’ufficio… Non voglio vederti così agitata-
La segretaria
arrossì lievemente. Tutti in ufficio sapevano della sua cotta per il superiore…
- Va bene,
grazie signor Izumi…-
Dall’altra parte
del filo del telefono, Sosuke aveva sentito tutto il dialogo. Finalmente aveva
ottenuto quello che voleva.
- Contento tu?!-
La voce della
segretaria era diventata quasi isterica.
- Molto,
signorina-
Fu messo in
attesa. La sigla del telegiornale partì nel suo orecchio. Poco dopo venne
spenta e una voce maschile rispose.
- Pronto?-
- Salve signor
Izumi… Finalmente posso parlarle!-
- Devi essere un
tipo molto irritante per aver fatto così impazzire la mia segretaria…-
- Volevo
giungere al mio scopo… Parlare con lei-
- Chi sei?-
- Mi chiamo
Sosuke Mihiabi, ho sedici anni… E sono
un digiprescelto-
La voce
dall’altra parte non rispose.
- Signore… So
che probabilmente non mi crede, ma le assicuro che è tutto vero-
- Mi dispiace…
Sosuke, giusto? Ma devi aver sbagliato persona-
- Lo so che è
lei, signor Izumi… Ho le foto, non posso sbagliare. Ho bisogno di parlarle a
quattr’occhi. Oggi pomeriggio, alle 5, davanti agli studi televisivi di Odaiba
ok?-
- Ragazzo ti
continuo a dire che non sono io…-
- Si che è lei
signore. E… se le importa davvero dei suoi digimon… Di Tentomon.. Lei verrà-
A quel punto
chiuse la comunicazione. Sapeva che sarebbe venuto all’appuntamento…
Ora doveva solo
aspettare.
- Non è
possibile! Non è assolutamente possibile!!-
Kyoko si trovava
nella sua camera, il viso rivolto al soffitto, le mani nei capelli e
un’espressione alquanto irritata. E seduta in ginocchio al centro della stanza,
sul pavimento in legno, con aperti davanti una serie di giornali rosa ricchi di
pettegolezzi…Di fianco a lei la solita foto che tutti i digiprescelti del nuovo
gruppo portavano con sé, con appuntati sopra i nomi di tutti.
Kyoko si prese
la coda alta sulla testa e cominciò a intrecciarsela fra le dita, come faceva
ogni volta che era nervosa. I lunghi e lisci capelli neri le scivolavano, ma
lei continuava a giocarci innervosita, creando solo dei gran nodi.
Aveva appena
scoperto una cosa che le creava non pochi problemi…
Mimi Tachikawa,
la ragazza che doveva cercare, era impossibile da raggiungere… CAVOLO, ABITAVA
IN AMERICA!
- Ma certo,
potrei partire adesso, solo perché Gennai vuole che io lo faccia! Basta andare
da mia madre e dirle: Ciao Mamma, vado in America! Non aspettarmi per cena!
Devo trovare una donna che ho appena scoperto essere la moglie di uno degli
attori di Hollywood più conosciuti! Perché? Ma mamma, ma che domande fai… Me lo
ordina Gennai, un vecchietto virtuale alto un metro e venti che protegge un
mondo di mostriciattoli a livello dei Pokemon! Ma cosa pretende Gennai?! Non
sono al suo servizio!!!!!-
Tutto normale,
non preoccupatevi.. Kyoko, quando è nervosa, comincia a parlare senza sapere
precisamente cosa dice, le serve per sfogarsi…
Si alzò in
piedi.
- Basta, da sola
non ce la faccio! Devo chiamare qualcuno! Ma perché io, che sono la più piccola
del gruppo, devo proprio ritrovarmi quella che abita dall’altra parte del
mondo?! Cavolo ho solo 14 anni!!-
Aprì l’armadio e
tirò fuori la polo rosa con i bordi bianchi e la minigonna di jeans, le
sneackers bianche e la cintura.
- Allora… chi
potrei chiamare… Eric, no, non lo posso sopportare… Ha due anni in più di me ma
il cervello è rimasto a dieci… Lucas, no, sarà con Leonor… via anche lei…
Sosuke sarebbe utile con quel cervello che si ritrova… Ma mi fa paura! Sachiko…
No…. Koji!-
Un sorriso ebete
le percorse la faccia... Koji, Koji, Koji!
- Ma forse è
troppo evidente se lo chiamo... E metti che ci sia di mezzo quella Reika… Ma
perché nel gruppo doveva esserci anche lei! Avremmo avuto tanti problemi in
meno… No dai, in fondo mi sta simpatica… Basta chiamo Koji!-
Prese il
portatile che si trovava in cucina e si sedette sul divano beige del salotto.
Dunque… il
numero… Dove l’aveva messo?
Cominciò a
frugare per tutta la sua camera… Proprio non ricordava… Ma certo! L’aveva
inserito fra la cover del cellulare e la batteria!
Corse a
recuperare il cellulare ed estrasse il piccolo foglietto azzurro.
Allora…
Tu.. Tu… Tu..
- Uffa, non
risponde…-
Tu… Tu… Tu…
-
Pronto ?-
-
Koji,
amore ! Ciao sono Kyoko!-
-
Ehm.. Ciao
Kyoko!-
-
Come stai?
Sei a buon punto con la ricerca?-
-
Diciamo di
sì…-
-
Bene, avrei
proprio bisogno del tuo aiuto! Ho dei problemi a trovare la mia ragazza… -
-
Ah, beh… Se
posso esserti d’aiuto…-
-
Sì,
volentieri! Ci possiamo trovare questo pomeriggio?-
-
Ah… Sì, ho
un’idea! Va bene alle cinque davanti agli studi televisivi?-
-
Quali..
quelli di Odaiba?-
-
Sì proprio
quelli! Riesci a raggiungerci da Shibuya?-
-
Certo,
corro!-
-
Allora a
dopo!-
Seeeee!
Appuntamento con Koji!! Ma chissà perché aveva utilizzato il verbo al plurale…
COSA
PASSA PER LA MENTE DELL’AUTRICE?!
Salve a tutti! Mi rendo conto di aver allungato un po’ i tempi di aggiornamento… Ma purtroppo non posso fare altrimenti!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto… Ho poi deciso di introdurre i due nuovi digiprescelti! Ora manca solo Sachiko… Ma per lei e Joe farò un discorso a parte… A proposito… Ora che i personaggi ci sono quasi tutto… Cosa ne pensate? Spero di essere riuscita a introdurre degli eroi di vostro gradimento… Quale vi piace di più? E quali vedreste ben accoppiati? Faccio questo piccolo sondaggio il continuo della mia storia… e se riuscite… Scrivete nelle vostre recensioni le risposte!!
Ora passo ai commenti!!
Miya: Complimenti per la tua fic! L’idea continua a piacermi molto!!! Per Takeru… ti avverto solo che sarà dura… Sappiamo tutti quanto è cocciuto no? Vedrai gli sviluppi….
Francesca Akira89: Grazie del tuo puntuale commento!! Ken è sulla terra… Ho preso spunto da un film che mi piace molto per decidere dove ficcarlo… Adesso non si pongono ancora il problema di trovarlo, hanno tanta gente per la testa… Ma sarà la ciliegina sulla torta!!
Topomouse: Daisuke ha un carattere molto forte, sa reagire bene a colpi molto grossi come questo… Yamato invece sembra tanto un duro, ma ho sempre creduto che fosse una persona molto fragile… Non credi?
Crystal: Tutti preoccupati per la sorte di Ken vedo!! No, è libero per la terra…. Non ha infranto la legge! Vi do solo un piccolo indizio… Tutti nella storia l’hanno sentito nominare ( anche se non l’ho ancora scritto! ), ma nessuno immagina che sia lui… Ma non è ancora giunto il momento di introdurlo!
Memole: grazie del commento!! So che ho rallentato un po’ i tempi di aggiornamento… Ma cercherò di rimediare!!
Ricordatevi di rispondere alle mie domande!!!!!!!
Alla proxima!!!!!!
Baci!
Sora89