Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Kong    15/03/2006    1 recensioni
Colto da una tragedia inaspettata, Harry Potter ,fuggito dai Dursley, va incontro al suo destino, ora tutto solo, o forse...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lasciate dei commenti se vi piace ma anche se vi schifa...LOL

Ditemi qualcosina, mi farebbe un grande piacere.

Intanto vi metto il secondo capitolo, dove entriamo nei sogni di Draco Malfoy,e nei suoi ricordi.

-2-

Lontano dal suo oramai ex padrone, lontano dal suo protettore, disteso in un letto caldo seppur un bel pò polveroso e infuocato da una febbre altissima, Draco Malfoy sognava flash di vita reale a cui in un modo o nell’altro era stato costretto ad assistere o addirittura a partecipare attivamente.

Le immagini di Silente che cercava di convincerlo a venire dalla sua parte, in cima alla torre di astronomia, il suo indugiare alla richiesta cosi accogliente del preside, e il suo rifiuto controvoglia, per paura, mentre il suo cuore cercava di rispondere si all’appello del vecchio mago, lo facevano contorcere nel rimorso.

Ancora altri flash gli balzarono alla mente, uno più inquietante dell’altro. All’improvviso sognò nuovamente l’episodio che l’aveva portato a prendere la più grande decisione della sua vita.

In un sogno che gli appariva fin troppo reale, Draco si ritrovò al fianco di Severus Piton, e di una decina di altri mangiamorte, tra i quali poteva riconoscere solamente Bellatrix, giovane e crudele.

Erano nascosti dentro ad un boschetto limitrofo ad una casa di campagna, ben tenuta ma dall’aria antica e rustica, aspettando che le loro prede tornassero.

Era insolitamente freddo e assai buio, quando dal nulla sulla strada comparvero più figure che nascondevano la preoccupazione e la paura per un clima assai ostile ridacchiando di situazioni appena vissute un pò divertenti.

Draco si affacciò di soppiatto e riconobbe un signore adulto con la moglie ricoperti entrambi da sciarpe di lana grossa, con dietro una carovana di ragazzi, e due ragazze, una coi capelli un pò in disordine, l’altra invece coi capelli lisci, splendida.

“Ehi Ronald, sai che vestito da Centurione stavi proprio bene? Vuoi che ti spediamo indietro nel tempo cosi ci liberi della tua pesante presenza?”

Ron fulminò Fred con uno sguardo diabolico, ma tutto intorno a lui si alzarono le risate all’unisono del resto della famiglia, e anche di Hermione, che aveva deciso di passare l’estate coi Weasley per motivi di sicurezza, ma soprattutto perchè quel ragazzo dai capelli rossi l’aveva stregata, e non era più disposta a sopprimere i propri sentimenti

Ancora ridendo Hermione prese Ron per mano, e gli stampò un bacio sulla bocca, che placò subito la sua ira accarezzando i capelli della sua ragazza. Entrati in casa e sedutisi al tavolone della sala da pranzo, La Famiglia Weasley sorseggiò un tè preparato in un attimo da Molly. Poi, mentre tutti ancora ridacchiavano sulle figuraccie Italiane di Fred e George, sul successo che Ginny riscuoteva ovunque andava, Hermione prese per un braccio Ron, e di nascosto uscirono di casa, e si diressero nel deposito degli attrezzi nel retro.

Draco sussultò a vederli avvicinare, e temette di essere scoperto insieme a tutti gli altri mangiamorte, ma poi vedendo la scena si tranquillizzò, e anzi notò come la situazione fosse a loro favore.

Hermione con una spallata spalancò la porta, e buttò letteralmente Ron su del fieno rimasto li all’asciutto.

“Mione, ma che diamine...”

“Stia zitto signor Weasley, deve stare zitto e annuire”

“Miseriaccia....la situazione non mi dispiace affatto, sai?”

Ron aveva un sorriso a trentasei denti stampato sul viso, che Hermione notò subito.

“E’ meglio nasconderli quei denti bianchi, sennò rischi di abbagliare qualcuno....però lascia fare a me, amore” e si avvinghiò al suo ragazzo, baciandolo intensamente.

Rimasero uniti per tantissimo tempo, quando poi Hermione si alzò e si tolse alcuni pezzi di fieno che gli erano rimasti nei capelli.

Ron , che si sentiva realizzato, si sdraiò più comodo, e aprì le braccia.

“ah, che bello....a proposito Hermy, è inutile che ti togli il fieno dai capelli, tanto la consistenza è quella”

“Ronald Weasley!!!!preferisci che chiami il poderoso Victor krum a darmi qualche soddisfazione?No perchè tu non sei certo un professore in materie amorose eh?”

Colpito e affondato, Ron si zitti, ma la ragazza no.

“ A parte le vampate di passione, il mio intento era di avere un pò di privacy, Ron non abbiamo ancora parlato”

“ E di cosa?”

“Di cosa ci è successo, del nostro primo bacio”

“Beh molto suggestivo e romantico devo dire, non potevamo scegliere miglior posto, i giardini di Villa borghese a Roma son decisamente belli”

Hermione si era stufata

“RONDALD” sbottò.

“oh...che c’è?” fece Ron impaurito

“Non mi serve che tu mi faccia i commentini da Rita Skeeter, voglio parlare seriamente del nostro rapporto, tu sei d’accordo su ciò che stiamo facendo?”

Ron, malizioso rispose” tu che ne dici?”.

Hermione gli sorrise, e Ron riprese “Vedi è un tacito assenso, non abbiamo bisogno di parlarne, io ti amo e...” “ e io ti amo” aggiunse la strega. I due si guardarono negli occhi, felici come mai, poi Ron le fece uno sgambetto, la fece cadere di schiena sul fieno di fianco a se e le Sali sopra.

“Ron...” Hermione preoccupata ma curiosa cercò di fermare in manera assai poco convincente il compagno, ma il rosso le mise un dito ,ammutolendola, sulla bocca “zitta e taci...” disse sottovoce.

Draco era un pò schifato dalla conversazione origliata, ma si era sciolto nel momento della dichiarazione reciproca d’amore, perchè il rimorso di aver scelto la strada sbagliata cresceva in lui.

Non ebbe però tempo per riflettere ulteriormente, un mangiamorte lo spinse in avanti dicendogli sottovoce “tocca a te, è il tuo momento...non farti remure, sono due maghi da strapazzo, e senza di loro Potter sarà ancor più debole...Vai Draco, quando vedremo la luce verde sarà il segnale di missione compiuta”.

Draco si avvio verso il piccolo deposito, maledicendo chi gli aveva affidato quel compito come punizione per la mancata uccisione da parte sua di Silente. Lord Voldemort l’avrebbe felicemente torturato, ma Severus Piton lo aveva fatto ragionare, spiegandoli come poter utilizzare la situazione a sua vantaggio, e l’oscuro signore aveva approvato.

Draco non ne era per nulla felice “maledetto Piton e maledetto Voldemort” disse sottovoce. Non aveva praticamente nulla contro ron e Hermione che giustificasse la loro uccisione, anzi nel loro beccarsi e provocarsi per sei anni, li riteneva comunque due figure dignitose che non gli sarebbe dispiaciuto avere come amici, un pò come ciò che provava per Harry...ma il suo ruolo portava ad essere il loro più pericoloso nemico.

Draco si avvicinò alla porta, l’aprì pianissimo e la richiuse altrettanto piano...i due maghi non si erano accorti di niente e continuavano a baciarsi avvinghiati ad occhi chiusi. Con un incantesimo non verbale Draco insonorizzò la capanna.

“Weasley e Granger...che scena patetica!”

Ron si girò di scatto e di riflesso puntò contro Draco la bacchetta, o quella che credeva essere una bacchetta.

“Malfoy ma che diamine! Cosa ci fai qua brutto assassino, se solo alzi un dito io...IO TI ....”

“Cosa mi fai è Weasley?Cosa mi fai?” Hermione era sotto shock impalata.

“Ti ammazzo Malfoy, ti do ciò che ti meriti” e alzandosi puntò il suo braccio verso la gola del biondino.

“E con cosa? Con un pezzo di fieno?” Ron si guardo la mano, non aveva affatto la bacchetta puntata al collo di Malfoy, che ridacchio di gusto. Hermione rassegnata si mise le mani davanti alla faccia.

Subito dopo Draco spinse Ron verso la sua ragazza e sfoderò la bacchettà.

“Cosa vuoi fare, COSA VUOI FARE???” urlò Hermione sperando di farsi sentire dai genitori di Ron.

“E’ inutile che urli sporca mezzosangue, dovresti sapere che sono bravo negli incantesimi non verbali e che insonorizzare una stanza è piuttosto facile, miss so tutto io”, Hermione ringhiò.

“Allora che diamine vuoi Malfoy, fai quello che devi fare, fallo subito e poi lasciaci in pace” gli urlò rabbioso Ron

Draco adombrato in viso, abbassò lo sguardo, nascondendo quello che agli occhi di Hermione pareva una sguardo malefico, ma che in realtà era triste.

“Intendi pace eterna Weasley? Perchè voi ora dovreste.....dovreste morire.”.

i due fidanzati si guardarono allibiti, davanti a loro Draco gli stava puntando la bacchetta, e istintivamente si presero per mano.

“ o per Merlino, smettetela con queste scene patetiche, fatela finita e lasciatevi morire!”

Hermione era allucinata dalla situazione. “perchè si, sono qua per uccidervi, per ordine del mio.. mio...... dell’oscuro signore, maledizione” Draco si mosse nervosamente davanti a loro , mantenendo il contatto con la bacchetta.

“Malfoy ma che diamine stai dicendo, non puoi farlo, non devi....non sei riuscito con Silente, perchè vuoi uccidere noi?” Draco guardò Ron sconsolato ma rabbioso “perchè cosi mi è stato ordinato, e se fallisco un’altra volta per me è la fine.”

Hermione saltò su con una voce dolce “ ma è chiaro, Draco, che tu non vuoi farlo” e lo guardò con uno sguardo comprensivo.

“E PERCHè DIAMINE DOVREI VOLERLO? COS’AVETE FATTO VOI PER GIUSTIFICARE IL VOSTRO ASSASSINIO?” si calmò un’attimo “ e perchè io dovrei farlo, cos’ha m’ha dato in cambio l’oscuro signore, se non dispiacere, dolore, una famiglia spezzata e tante occasioni perse con gente che mi sarebbe piaciuto conoscere?”.

Hermione stava versando una lacrima “Draco tutto ciò è ammirevole, e se non vedi ragione per fare una cosa non puoi farla....che intenzioni hai?”

Il biondino si sedette su una cassa li vicino, con il viso tra le mani, da cui sgocciolavano lacrime. Con la voce ferma disse: “Pensavo...beh pensavo che cambiare fazione fosse la cosa giusta da fare, non ho avuto la forza di ammettermelo davanti a Silente, era troppa la paura per la ritorsione, ma ora non ne posso davvero più, non voglio uccidervi, assolutamente”. La mano di hermione si posò sulla spalla del biondo, mentre Ron gli fece un sorriso che mai avrebbe creduto poter fare a Malfoy...”ciò nonostante io sono sempre un Serpeverde e voi degli sporchi griffondoro, quindi non insudiciatemi i vestiti” .Tutti e tre si fecero una risatina, poi Ron prese a parlare.

“Dovremo parlarne con Harry, Draco, per lui non sarà difficile accettarè, anzi credo sia una missione impossibile, ma va fatta per il bene di tutti”. Hermione lo interruppe “in fondo tu non hai ucciso nessuno”.Draco accennò un sorriso.

“Non credo harry mi lascierà parlare, sarò morto prima di averlo guardato negli occhi” e riabbasso la testa. “Se eviti di sfotterlo magari no...e poi scusa, ma da quando in quà lo chiami Harry?” incalzò ron.

“L’ho sempre stimato per carattere, per quello che si porta dietro, per come risolve le situazione, per come supera le sofferenze enormi che deve passare...sai prima era solamente invidia e rabbia per il rifiuto, io da bambino ero proprio un brutto ceffo che si bullava con tutti” Ermione rise sotto ai denti “Non che da grande tu sia particolarmente migliorato”

“Beh chiaro, devo mantenere una dignità” fece Draco con un bel sorriso, e tutte e tre risero nuovamente.

“Comunque a parte la facciata, ho un cuore anchio, e un cervello per riflettere...ma il mio ruolo, prima da bullo, ora da seguace di Voldemort non mi ha mai permesso di esprimere ciò che sento...ma ora non ne posso più”

“allora andiamo da harry il prima possibile, al massimo lo pietrifichiamo cosicche tu gli spieghi tutto senza trovarti trasformato in furetto” disse Ron ridendosela di gusto...Malfoy gli fece una linguaccia.

“ora però torniamo in casa, si saranno insospettiti...Draco spiegherò io ai miei che è tutto a posto”

A queste parole Draco si terrorizzò, aveva dimenticato cosa gli aspettava fuori.” Dobbiamo scappare” disse concitato “smaterializzarci”

“Ma cosa diamine vai dicendo?” lo incalzò Ron.

“Dobbiamo fuggire, ora”

“ma perchè , non possiamo lasciare la famiglia cosi senza...l.”

“Hermione DOBBIAMO SCAPPARE....mi faccio schifo a dirlo, ma non sono solo, fuori ci sono dei...”

La porta si aprì di scatto.

Bellatrix Lestrange entrò puntando la bacchetta e pronunciando:”Mangiamorte”.Il suo ghigno era malefico.

“Buonasera piccioncini, buonasera Draco, vedo che hai problemi di lentezza, il nostro signore non ne sarebbe felice...lascia fare a me”.

Draco provò a protestare, ma Bellatrix lo zitti con uno sguardo diabolico.

“Signorina Granger” Hermione capi, era disarmata e nulla poteva fare, l’unica cosa che gli venne in mente fu prendere la testa di ron e portare le sue labbra verso quelle del suo ragazzo, poi si stacco nuovamente “ se ha finito di fare la romanticona” prosegui la Lestrange.

“Bene, dicevo, signorina Granger...sa qual’è uno dei voleri dell’oscuro signore?Immagino di si, a quanto mi dicono lei sa tutto”. Hermione fulminò Draco, che però stava piangendo ;lei gli sorrise e, Draco avrebbe giurato, pronunciò due piccole parole “comunque grazie”.

Ma Bellatrix riprese “ se non se lo ricorda, glielo dico io....niente mezzosangue in circolazione....AVADA KEDAVRA”

Una luce verde morte usci dalla bacchetta e colpi hermione al petto, che cadde senza vita.

Ron era inebetito, ma in poche frazione di secondo passò dal disperarsi a imbufalirsi, saltò addosso a la donna, ma fu scaraventato contro al muro.

“E ora Weasley è il suo turno”

“prima però devi passare su di me” con un balzo Draco si mise davanti alla Lestrange.

“Con molto piacere...ma facciamo che ne riparliamo piu tardi” e Draco fu schiantesimato contro un’armadio di scope.

Ron guardò in faccia Bellatrix :”tu....hai ucciso tuo cugino,hai ucciso il mio amore....sei l’essere più spregevole che le viscere della terra abbiano mai creato....mi fai schifo, sporca Purosangue”

“AVADA KEDAVRA” di nuovo la luce scoppio dalla bacchetta, e porto via la vita a Ronald Weasley; gli occhi dei bellatrix erano assatanati, ma pieni di rabbia...Ron prima di morire era riuscito a ferire la donna, in modo assai profondo.

“Ora tocca a te....piccolo traditore, lurido pezzente”

“Expelliarmus!” urlò Draco, e dalla bacchetta usci una luce rossa. Bella la evito.

“Ciao ciao piccolo Draco”.

“AVADA KEDAVRA”

Draco rimase immobile, come senza vita, ma il suo cuore batteva...riapri gli occhi, vide Bellatrix senz’anima cadere, e dietro di lei spuntare un uomo vestito di nero con i capelli lisci, rigido e austero nella corporatura.

“Mio Dio Severus”

“Quella donna lo merita, stava impazzendo...andiamo Draco, la missione è conclusa” e usci di corsa.

Draco rimase li, guardò i corpi di Hermione e Ron senza vita, si chiese cos’avrebbe pensato Harry quando avesse saputo, chi gliel’avrebbe detto. Sentì un’enorme bisogno di parlrgli, di stargli vicino, un bisogno di volergli bene che non lo aveva mai sfiorato minimamente. Certo la stima c’era, ma il legame no, e Draco se n’era precedentemente fatto una ragione. Ma ora non poteva più tirarsi indietro.

Da fuori Piton disse “Draco non c’è più tempo”.

Draco riguardò le due faccie, che per uno strano gioco del destino erano l’una a fianco all’altra, sorrise, e prima di uscire diede ad entrambi una carezza.

“Vado da lui”.

Che ve ne pare?Piano piano andrò avanti, per ora ho scritto poche cose, ossia questi due capitoli, anche se qualche idea ce l’ho...ditemi che ne pensate!Un salutone a tutti.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Kong