05/07/2011
6 recensioniPersonaggi/Pairing: Meriadoc Brandybuck; Peregrino Tuc; Merry/Pipino
Rating: Verde- Per tutti
Avvertenze: Flashfic; Slash; Movieverse
Disclaimers: I personaggio non appartengono a me ma a Messer Tolkien!!
Note: Dovete sapere che mi sto maledicendo molto per averla scritta. Io nutro una sorta di timore riverenziale nei confronti di tutte le opere di Tolkien, per me sono un qualcosa di sacro. Per questo non avrei voluto aver tanta voglia di scriverci su. Poi di recente ho rivisto il film, e ho deciso che avrei davvero dovuto scrivere qualcosa su Merry e Pipino perchè sono evidentemente innamorati l'uno dell'altro e sono davvero, davvero adorabili *-* So che questa parte nel libro non è così ma ho deciso di basarmi sul film perchè era più romantico XD Anche se non avrei voluto entrare nel fandom con qualcosa di triste, ma ormai è fatta XD Non so se Pipino sia OOC, quindi. Non so, forse farò un secondo capitolo per quando si ritrovano ^^ Spero si possa apprezzare ^^
Wasteland
Il pericolo era sempre stato presente, costantemente nascosto dietro ogni angolo; tutti loro si erano più e più volte trovati in pericolo da quando erano partiti dalla Contea, da quando la Compagnia aveva intrapreso quel viaggio. Eppure mai Pipino si era sentito tanto in pericolo, mai aveva sentito la gravità della guerra tanto vicina come il momento in cui fu costretto a separarsi da Merry. Avevano perso Frodo e avevano perso anche Sam, ma loro due, lui e Merry erano sempre, sempre rimasti l'uno accanto all'altro, affrontando assieme le insidie che gli si ponevano innanzi.
Mentre Gandalf lo sollevava, mettendolo su di Ombromanto; mentre lui era costretto a partire e Merry a restare, Pipino sentì pesare per davvero su di sé tutti i pericoli che fino a quel momento aveva avvertito per davvero solo di rado.
"Merry...? Ma ci rivedremo presto... non è così?"
"Non lo so... non lo so cosa capiterà."
E allora Pipino si trovò a desiderare di tornare ad essere null'altro che un Hobbit; solo un Hobbit che non fosse costretto ad abbandonare il proprio migliore amico, la persona che per lui più contava al mondo.
Era come un albero sempreverde che improvvisamente perdesse tutte le sue foglie, rimanendo nudo e indifeso davanti al mondo; e responsabile di quel'inverno non era altri che lui. E molte volte egli maledisse sé e la sua curiosità.
Pipino fissò gli occhi in quelli di Merry guardandolo dall'alto del bianco destriero e strinse al petto il pacco con l'erba-pipa, suo regalo d'addio; e decisero, in muto accordo che avrebbero fatto sì che quella non fosse una separazione eterna, che entrambi avrebbero combattuto per poter tornare dall'altro.
Dove trovarono la forza d'animo di prendere una decisione simile, neanche loro stessi avrebbero saputo dirlo; ma non appena la risoluzione fu presa ebbero il tempo di scambiarsi solo un ultimo sguardo che Ombromanto partì, sfrecciando come vento tra le pianure che lo separavano dalla sua meta.