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Autore: ThePlayStop1982    06/07/2011    3 recensioni
Kurt era abituato a essere maltrattato, succedeva già da un pò. Praticamente non passava giorno senza che l'intera squadra di football non lo infastidisse in qualche modo. L'unico che non aveva mai abusato di lui, psicologicamente o fisicamente, era Blaine Anderson.Il suo comportamento era snervante, e Kurt stava per scoprirne il motivo.
Il primo cap. di questa storia è stato pubblicato sul mio account personale, AlexBi, prima che sapessi che bisogna crearne uno con il nome dell'autore originale nel caso si vogliano pubblicare traduzioni. Comunque, quel cap, è stato cancellato e la storia verrà aggiornata qui. Fetemi sapere cosa ne pensate, anche dell'uso dei tempi verbali dove credo di aver fatto qualche errorino=D il link dell'originale è nel 1 cap. Spero vi piaccia. Recensite per farmi sapere cosa ne pensate, per favore ;D
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi dispiace, ma non sono riuscita a capire, nonostante me lo abbiano anche spiegato, come mettere il link dell'originale quindi posterò questo: 
http://www.fanfiction.net/s/7007426/1/There_was_a_story_behind_those_homophobic_eyes . Non so se serve a qualcosa, ma è tutto quello che sono riuscita a fare =D In seguito mi ingegnerò di più. Se poteste farmi notare gli errori con delle recensioni mi fareste un grosso piacere. Potete anche scrivere solo cosa ne pensate. Spero vi piaccia questo primo cap. e spero che vi faccia venire voglia di continuare a leggere questa ff. =D



The dinner


Ero l'unico gay dichiarato nella mia scuola. Non mi vergognavo di chi fossi, ma ad essere onesti, era dura. A malapena passava un giorno senza che subissi alcun tipo di abuso, o presa in giro.  Erano diretti principalmente dalla squadra di football. Il peggiore era Kurofsky. Se il maltrattamento dei gay fosse stato uno sport lui avrebbe vinto una medaglia.

Anche Finn, Puck e Sam erano nella squadra di football, ma avevano smesso di uscire con gli altri membri della squadra, preferendo stare tra di loro o con i ragazzi del Glee.
Prima di unirsi al glee club anche Finn e Puck mi hanno un pò molestato, ma era acqua passata ormai, perhè nel frattempo eravamo diventati tutti amici, e inoltre Finn era il mio fratellastro.

L'unico giocatore di football che non aveva mai abusato di me , fisicamente o psicologicamente, era Blaine Anderson. Ma era sempre li dietro, in agguato. Non mi è mai venuto troppo vicino. Non potevo negare che quel ragazzo fosse dannatamente bello, ma il modo in cui mi guardava talvolta era anche peggio dei nomignoli e degli spintoni. Era snervante. Non sapevo quale fosse il suo problema, forse pensava che se fosse stato troppo vicino ad un ragazzo gay, avrebbe potuto prendersi la "gayite". *

***
"Kurt? sei tu?" Mi chiamò mio padre appena entrai in casa dopo la scuola.
"Si, sono io " risposi.
"Vieni qui" Lasciai cadere la borsa per terra in corridoio, e mi diressi in cucina, dov'era mio padre. Stava pelando delle carote. Mi sedetti al tavolo.
"Dimmi".
"Non fare piani per giovedì sera. e se li hai già fatti, cancellali"
" E perchè mai dovrei farlo?"
"C'è un potenziale nuovo cliente che portebbe scegliere l'officina come server ufficiale per tutti i veicoli della sua azienda e il direttore ci ha ha invitati a casa sua per cena. E' un grosso contratto"
"Giusto... e perchè questo dovrebbe riguardarmi?"
"Bhè, perchè vieni anche tu. Parlando ci siamo accorti che entrambi i nostri figli, e finn ovviamente, vanno al McKinley"
"Davvero? e come si chiama il figlio?"
"Hum...me l'ha detto, ma ora non riesco a ricordarlo. Il padre si chiama Michael Anderson, ti dice qualcosa?"
Anderson? Non potevo crederci. Anche se poteva andarmi peggio. Almeno non era Kurofsky. " Non è Blaine, vero?" chiesi pacatamente.
"Si è questo!"
"Papà lo odio quello"
"Cosa? Perchè?"

Smisi per un attimo di parlare. Non volevo dire a mio padre di tutta quella roba del bullismo. L'ultima cosa di cui avevo bisogno era che lui andasse a scuola a peggiorare ulteriormente le cose. E inoltre questo contratto era evidentemente molto importante per lui, e non volevo causare problemi dicendogli che il figlio del direttore era un completo omofobo.

"Solo perchè..."alla fine feci spalluccie." Viene anche Finn vero?"
"Non può... deve andare al compleanno di suo cugino o qualcosa del genere"
"Allora perchè devo andarci?" gemetti.
"Non è negoziabile Kurt".

***
Nei due giorno successivi che precedevano la temuta cena vidi Blaine una manciata di volte, ma non sembrava interessarsi al fatto che avremmo dovuto passare un'imbarazzante serata insieme, con le nostre famiglie. Ma ovviamente lo sapeva. Mi chidevo se l'avesse detto agli altri giocatori. Nessun dubbio, gli stavano suggerendo come mettermi il sale nell'acqua e sputarmi nel piatto. Fantastico, non vedevo l'ora...

Quindi eccomi qua nel retro della macchina di mio padre, pregando silenziosamente di avere un piccolo incidente, giusto il necessario da essere costretti ad annullare la cena. Ma le mie preghiere non furono ascoltate. Mio padre parcheggiò l'auto di fronte alla tenuta Anderson.  Era qualcosa come cinque volte casa nostra. Snob.
"Cerca di sorridere almeno un pò" Disse mio padre dirigendosi verso la porta. Suonò il campanello e fu aperta quasi subito.
"Piacere di rivederti Burt" Disse Michael Anderson a mio padre. Dopodichè si strinsero la mano. " Entrate pure"

Entrammi tutti in casa.Vidi Blaine, stava vicino a sua madre, ma non guardava nella mia direzione. Michael chiuse la porta e mio padre parlò " Sig e Signora Anderson, questi sono mia moglie,Carol, e mio figlio, Kurt."
"Conosci già mio figlio Blaine" mi disse il Michael.
"si, certo" sorrisi mentre Carol e Linda si davano un bacio sulla guancia.
"Accomodatevi pure in sala da pranzo, la cena è quasi pronta" disse Linda.

***
La cena fu noiosa. Michael e papà parlarono di auto e di football. Carol e Linda parlarono di scarpe e esperienze lavorative. Blaine era seduto di fronte a me, ma non mi guardò neppure una volta. Passò tutto il tempo al cellulare, probabilmente messaggiando con la sua ragazza o qualcosa di simile. Le voci dicevano che stava uscendo con una ragazza della scuola privata locale. Evidentemente le ragazze della scuola pubblica non erano alla sua altezza.

Una volta che tutti i piatti furono portati via tutti gli adulti si alzarono, e io feci lo stesso. Seguii mio padre sperando che ce ne stessimo andando. Ma no.
"Sta un pò con Blaine" disse mio padre "Noi parleremo di affari, non ci vorrà molto."
"Certo" replicai. Tutti fecero la loro uscita e quando mi voltai, anche Blaine era svanito. Non mi sorprese. Sospirai.

Mi gurdai un pò in giro per la stanza e vidi una collezione di foto ricordo su una parete, mi avvicinai.La maggior parte di loro raffiguravano Blaine. Lui da bambino. Lui con indosso la divisa di football. Lui sorridente abbracciato ai sui genitori fuori da una chiesa. Noioso.

Tornai al tavolo intento a prendere dell'acqua, ma la brocca era vuota. Presi il bicchiere che avevo usato durante la cena e mi diressi in cucina.Sobbalzai quando mi accorsi che Blaine era li. Era appoggiato ad un mobile della cucina, in mano una tazza di caffè.
"Ti dispiace de prendo un pò d'acqua?" chiesi.
"No"Rispose Blaine, facendo un minimo gesto in direzione del lavandino.Non alzò lo sguardo dal pavimento, a cui sembrava ancora parecchio interessato.Mi avvicinai al lavandino e feci scorrere per un attimo l'acqua fredda prima di riempire il bicchiere.Bevvi un sorso e poi mi voltai verso Blaine. Avrei dovuto dire qualcosa? Ma cosa? "hai proprio una bella casa" dissi la prima cosa che avevo pensato quando arrivai.
"Già" rispose Blaine assente.
Cavolo, questo ragazzo era un osso duro. Sapevo che i giocatori di football tendevano a essere un pò ottusi, ma questo non scherzava affatto. Riusciva a malapena a mettere insieme una frase. Ma sapevo che non era stupido, anzi avevo sentito che i suoi voti erano alle stelle.
"I tuoi genitori devono essere parecchio ricchi"
"Hhm" borbottò Blaine. "Sono sorpreso che non ti abbiano mandato in una scuola privata" Ormai stavo totalmente improvvisando. " Io volevo che mio padre mi mandasse alla Dalton Academy, ma i costi sono troppo alti."
"Giusto" Mormorò Blaine, senza quasi farsi sentire.
"Sai non è una malattia" Dissi improvvisamente "Non puoi prenderla"
"Scusa?" Chiese Blaine alzando di scatto la testa. Assunse un'espressione accigliata e mi guardò negli occhi per la prima volta quella sera. Diamine, era davvero carino. "Ho capito male per caso? Sei omofobo, come tutti loro, soltanto che tu non hai neanche il coraggio di dirmelo in faccia."
Blaine abbassò lo sguardo, da me alla sua tazza. Bevve l'ultimo sorso e mise la tazza nel lavandino, prima di andarsene. Che stronzo!

Rimasi dov'ero per un pò, a bere la mia acqua ,sperando che il tempo volasse, così che potessi andare a casa. Guardai l'orologio e sbuffai. Sarei dovuto venire con la mia auto, scappare e scrivere poi un messaggio a mio padre con scritto che me ne ero andato. Quando finii l'acqua misi il bicchiere nel lavandino e uscii a cercare un bagno. Doveva esserci un bagno anche lì ma salii le scale ugualmente.

Ero abbastanza sicuro che la prima porta in cima alle scale fosse un bagno. Quando ne uscii, al posto di scendere le scale, mi inoltrai nel corridoio. Dopotutto quella era quasi una legge per curiosare nelle case altrui,no? La maggior parte delle porte erano chiuse, purtroppo. Raggiunsi l'ultima stanza e mi immobilizzai. La stanza di Blaine.La porta era socchiusa e vidi che era sdraiato sul suo letto, cuffie nelle orecchie, ascoltava della musica dal suo ipod e intanto leggeva una rivista. Guardandolo mi accorsi, o che Blaine aveva diminuito della metà la sua statura oppure il letto era indecentemente grande. Sembrava molto invitante.
Stavo giusto per andarmene quando Blaine alzò lo sguardo e si accorse che lo stavo fissando. "Cosa stai facendo?" Chiese secco, togliendosi le cuffie.
"Scusa...stavo cercando il bagno" mentii spudoratamente.
"In cima alle scale" Rispose Blaine.
"Oh,giusto...Grazie"

Scappai. Era stato strano.Quando tornai al piano di sotto mi risedetti al tavolo, e vagai un pò su FB. Resistetti all'impulso di aggiornare il mio stao con "A casa di Blaine, il suo letto è enorme =P Ma onestamente, non mi andava di passare i prossimi sei mesi in coma.

Ci volle un'altra mezz'ora prima che riapparisse papà, pronto ad andare. Sembrava soddisfatto di se stesso, ne dedussi che l'affare era andato bene.Non rividi più Blaine, e ne ero felice. Durante il viaggio di ritorno non feci alto che pensare a quando Blaine fosse un'idiota. La sua ragazza deve essere stata una santa.

***
Qualche giorno dopo mentre andavo al Glee Club, venni spinto con forza di faccia contro gli armadietti.Ouch. Qualcuno dei libri che avevo in mano cadde a terra con un tonfo. Respiravo a fatica, il mo cuore batteva all'impazzata, mi voltai per vedere Kurofsky che sogghignava. C'era anche qualcun'altro dietro di lui che sorrideva, compreso Blaine. Stava a gurdare la scena impassibile, come sempre.Era la prima volta che lo vedevo dalla cena.
"Mi scusi signorina" Odiavo quella parola. "Non l'avevo vista"
 
Rimasi abbassato, pregando che le lacrime che mi si stavano formando negli occhi, non scendessero proprio ora. Dave se ne andò, e gli altri lo seguirono.Mi chinai a raccogliere i libri caduti con un mezzo sospiro. Come mi alzai mi trovai faccia a faccia con Blaine che era di fronte a me. Sobbalzai.Mi porse un foglio A4 che doveva essermi scivolato da uno dei libri qundo erano caduti.

" Grazie" Dissi. Lui annuì leggermente e se ne andò . Questo era strano.

Due ore dopo, di ritorno dalle prove del Glee, il mio cellulare vibrò per avvisarmi dell'arrivo di un messaggio. Non controllai finchè non arrivai a casa. Era da un numero sconosciuto e diceva " Ciao!Sei Kurt?"
" Si, tu chi sei?" Risposi mentre mi sedevo sul divano accanto a mio padre. La risposta arrivò praticamente immediatamente, e mi fece quasi cadere il telefono
" Sono Blaine Anderson"


*L'originale era :"
, maybe he thought you could catch 'gay' if you got too near to one?" Non ho trovato modi migliori per tradurlo e mi sono inventata il termine "Gayite" al momento apposta per l'occasion =D Se vi vengono in mente traduzioni migliori scruvetemele attraverso recensione. Grazie;D








  
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