Storie originali > Poesia
Segui la storia  |       
Autore: Luca_sto    06/07/2011    1 recensioni
Questa raccolta contiene le mie poesie "ragionate" e "costruite" secondo particolari schemi metrici (ebbene sì, la gabbia della formalità mi ha intrappolato xD), quindi niente a che fare con gli spaccati. Questi sono cicli. Non mostrano un'immagine e i tanti punti di vista con i quali la si può interpretare, ma rappresentano una serie, un continuo, un ciclo appunto di immagini che si svolgono snodandosi volta per volta. Nessuna folgorazione improvvisa, nessun flash abbacinante, nessunissimo viaggio sinaptico. Solo un movimento costante, instoppabile e (esagerando xD) ipnotico. Buon divertimento :)
Genere: Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La canzone del grammofonista In concomitanza con l'uscita del remake di Zelda: Ocarina Of Time per Nintendo 3DS (pubblicità occulta, però pazienza! xD spero che voi possiate comprarlo, le mie finanze purtroppo in questo periodo sono assai esigue....... .-.) ho pensato fosse giusto tirar fuori dall'ibernazione questo squisito quanto pesantuccio componimento che stava in stand-by da taaaaaaaaaanto tempo, ed adesso degno (dopo le fatiche erculee di questi ultimi giorni per cercare di arrangiarlo decentemente) di ottenere finalmente un'uscita pubblica dopo tanti tantissimi travagli ed accantonamenti vari subiti in tutto l'arco della sua gestazione. Spero vi approccerete a questo testo essendo contemporaneamente sia appassionati di poesia arcaica coi relativi vocaboli allegati che giocatori vecchi e nuovi della serie di Zelda capaci di carpire le varie trame a cui mi riferisco...perché se non fosse così sinceramente parlando non credo ne capireste molto :D vi invito comunque alla lettura e se volete sarò pronto a ricevere complimenti (e solo quelli. XD) da parte di chiunque riesca ad apprezzare la faticaccia che ho fatto per trasportare in poesia questo incommensurabile gioco che mi ha fatto emozionare e sognare come solo pochi altri.....buona lettura :)




Leggende scorron su righi di tomi
Squillanti echi del regname corni;
Nunzian l'eroe dalle fàtiche gesta
Ch'errante calpestava monti e giorni
Duomi pascendosi, ma non d'encomi,
E della storia sua poco s'attesta:
Ei, giù dalla foresta,
Le tribal pietre a procacciar istette
Per il natio reame e la principessa,
Sua pudica promessa;
Poi, per quei anni sette,
Racchiuso fu nel tempio,
Da lì curando tutto 'l male scempio
Che di quegli anni fece il re Gerudo,
Rubio ladrone rudo.

Orfano nato, da madre fuggente
Adottollo foresta: fu Kokiro.
Ivi crescette, fra i piccoli elfini
Fino a del Padre ultimo respiro.
Si separò, col cuore e colla mente
Dai giorni infanti; e per più alti fini
Imboccò nuovi cammini.
Navi fatina, lodevol tutrice
Tuttun coll'eroe, del cuor che accompagna
Di viltà mai lo bagna;
Paladina, sua vice,
Limpidi occhi esperti,
Amor dispensa per pravi deserti
Vive nel petto, sapïente brace,
Lì per l'eterna face.

Insiem vagaste nel Monte Infernale
Vittoriosi contro sauri di fuoco;
Per lande, genti, templi, selve ed acque
Giste, e pur in sconosciuto loco.
Spartiste uniti il sonno temporale
In vista ai Saggi, e grazie a lor rinacque
Sì come al tempo piacque.
Savi quei amici coprirono il fianco
Del regale paggio risolutore:
E col loro colore,
Fedeli al capobranco,
Sigillaron le losche
Avide mani, che reser sì fosche
L'orme calcate da chiare vestigie
Ora non più mai grigie.

Fratel del popol divenì di roccia
Prospertà sicurando su nel monte
See di magmorëa roccia vermiglia;
D'anfibia gente natìa di fonte
In dote ottenne lo smeraldo goccia
Futur marito della nubil figlia;
La Reale Famiglia
In lor benevolenza tutti abbraccia,
Giammai limitando, lui buon Sire,
D'alleati il divenire.
E non v'è del mal traccia
Per color che leali
Giunti da loci diversi natali
Accorron al re, e alle savie contee
In nome delle Dee.

Stretto un loco però n'avea la morsa
Ch'altri cor ricoprì di fanghi miasmi;
Lì Eroe sconvolse il dator fiero
Vincendo il gran trofeo, col qual fantasmi
Ritrasser sé dalla possente corsa
D'amazzon incarnata, brun destriero,
E di rai lumi arciero.
S'incontraron fanciulli: ciò destino
Volle, e cresciuti poi insiem li scelse;
Indosso nobil else,
Gli mostrò l'almo crino;
E in viaggio sulla sella
Che altri mai domaron, crua procella,
Vento vantò di carezzar le chiome:
Epona, fu il suo nome.

Tacer non possi qui dei suoi armamenti:
Forgiata fu dal fòco sua divisa,
Sì com del tuon metallo, Megatone;
Di simil Deo moveansi poi in guisa:
Coi santi pèi domar potè i venti,
E aurea forza ai palmi, Sol leone,
Guidar potè 'l suo arpione.
Dardi da vergini apprese, artista;
Per ruscelli mettè squame dorate;
Ebbe magie di fate;
D'ombre ottenne la vista;
Portò scudo di luna,
Riflettente beltà della Dea Suna;
E delle spade regina, corona,
Riforgiò Biggorona.

V'era però un'arma ben più truce
La quale scardinar potè nemici
Trappole sibili, muti portoni;
Angelo sommo, ten clave d'uffici
D'enigmi folgore, ferace luce;
E condottiera avea sua voce sproni
Simil mille tromboni.
Conciliar facoltà ebbe nature,
Ordine suo evocò apocalissi:
Così forze promissi,
Nelle lor forme pure,
Tracciaron forti piante
Di color nuovi, naturaldurante.
Celeste musical chiave perlina
Del tempo, Ocarina.

Canzon, ora ti esorto:
Tu che sola vagar puoi in armonìe
Lasciati il piano, e immergiti nei flussi:
Che aura porta tu bussi,
E veraci le vìe
Ti portino nel foro
A quei ch'attende sempiter decoro.
S'è in tempo rio, o sia bloccato in ghiaccio
Dì tu, che io no'l saccio.



(Metro. Canzone petrarchesca di stanze ABCBACcDEedfFGg)
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Luca_sto