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Autore: OfeliaMillet    07/07/2011    5 recensioni
" [...] Il moro iniziò a ridere coprendosi la bocca con la mano smaltata, quella tipa era davvero assurda!
Anthea lo guardò interrogativa -Ma vi siete messi d'accordo tu e tuo fratello per prendermi per il culo stasera?-
-Scusami...- Si ricompose passandosi due dita sotto gli occhi per evitare che le lacrime facessero colare il suo make up -No, non ci siamo messi d'accordo e se proprio lo vuoi sapere dopo andrò pure a dirgliene quattro a quel coglione...Comunque, non mi sono ancora presentato...- Fece per tendere la mano alla ragazza e proferire finalmente il suo vero nome, quando lei lo precedette -Si, sei Tom Kaulitz il fratello di Bill-
Il moro rimase bloccato, con la mano destra tesa a mezz'aria mentre la ragazza completava la sua frase in modo decisamente errato.
-Già...Tom...- [...] "
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 16: I get down, down, down to get up on You

Passarono tre giorni esatti e Anthea fu invasa da foto dei gemelli Kaulitz a L.A.
Sapeva benissimo come era esteticamente Bill ma quelle foto non l'aiutavano a pensare razionalmente e a fare chiarezza nel suo cervello che adesso era avvolto dal caos e, dulcis in fundo, sua sorella, ancora all'oscuro del rapporto fra il cantante e la bionda, sventolava davanti a lei maxi foto zoommate delle parti basse del moro, primi piani allucinanti e foto di quel nuovo cerchietto dorato al labbro.
Non riusciva a capire da quando la sua testa e i suoi ormoni avevano iniziato a non obbedire più ai suoi richiami e, più passavano i giorni più non riusciva a fare a meno di pensare a come era riuscita a dirgli di diventare amici, fatto sta che adesso, ogni volta che lui la chiamava si ritrovava stordita per qualche secondo a balbettare come una scema dando la colpa delle sue balbuzie alla linea telefonica, tanto Bill ogni volta ci cascava come un pesce lesso.

-Ma non lo so...è colpa di Miriam, tutta colpa sua e di quelle stupide foto!..- Anthea sbottò di punto in bianco guardando il cugino che alzò un sopracciglio guardandola interrogativo.
-Lui lo fa apposta! Ha un modo di fare che...è così..dio, so solo che quando lo vedo con quei pantaloni attillati  e quelle ciglia lunghe vorrei saltargli addosso violentemente ecco, lo volevi sapere e adesso lo sai-
Anthea sospirò per poi poggiare la testa sul tronco dell'albero dietro di sè -Dio, mi sento così lesbica in questo momento-
Theo la guardò in modo confuso per poi scoppiare a ridere -Cretina che sei...comunque non ho mai visto un uomo essere così virile sopra ad un paio di tacchi...trasuda sesso!- Il ragazzo pronunciò sognante quella frase facendo un tiro dalla sua sigaretta.
-Theo!-
La bionda sbuffò fuori dalle labbra la propria sigaretta per poi tirargli una botta sulla spalla.
-Ahio!- Si massaggiò la parte colpita per poi sogghignare maligno -Chiediti invece come fa uno così a trovare interessante uno scaricatore di porti come te, sei troppo rude per essere una donna!-
Anthea fece per assestargli un altro pugno ma bloccò la mano a mezz'aria imbronciata -Non sono uno scaricatore di porti!-
Spense la sigaretta pucciandola nella terra del prato pensierosa -E poi non gli piaccio più ormai Thè...ho fatto una stronzata e poi guardami e guarda lui...lui è così...- Sollevò gli occhi al cielo trasognata per poi guardare il cugino -...ecco lui è così...così!-
-Ah! Come siete complessate voi donne, ma non vi annoiate mai di tutte queste pare mentali?- Theo si spalmò una mano sulla fronte scuotendo teatralmente la testa -Poi, per come la vedo io, e si sa che io ho sempre ragione, quello ti salterebbe addosso anche se ti presentassi davanti a lui ricoperta di letame...ma l'hai visto come ti guarda?-
-Come mi guarda?- Anthea si sciolse in un sorriso ebete.
-Beh...fa una faccia troppo da pesce lesso e qualsiasi cosa gli dici fa lo stesso sorriso che stai facendo te in questo momento-
-Fanculo Theo...- Anthea rise per poi sbuffare -Il fatto è che non so come fare..adesso siamo amici e sembra che a lui questa cosa vada bene anzi, ieri al telefono mi ha detto che gli serviva una amica come me...sono fottuta! Ha capito che non gli piaccio e fanculo alle mie idee stupide sull'amicizia, che palle!-
-Anthe ci devi parlare appena torna o come minimo devi sbatterlo contro un muro e ficcargli la lingua in bocca prima che qualcun'altro lo faccia al posto tuo-
-E poi sarei io la scaricatrice di porti- La bionda alzò divertita un sopracciglio guardando il cugino.
-Dettagli! L'importante è che tu ti muova perchè se lui trovasse una ragazza penso che non ti perdoneresti mai di non avergli detto la verità-
-Mh-
 

***


"Finalmente in patria!
Mi mancava la fredda aria tedesca...comunque stasera cena alle otto a  casa Kaulitz...voglio presentarti una persona quindi renditi presentabile, aliena!"

Anthea, davanti al cancelletto della casa dei gemelli, rilesse il messaggio che le aveva inviato Bill per la milionesima volta; si era fatta una doccia veloce e vestita ancora più velocemente, aveva una strana agitazione alla bocca dello stomaco, come un terribile presentimento.
Allungò la minigonna del suo vestito che si era leggermente alzato e, dopo aver riposto il telefono nella borsa, tirò un respiro profondo suonando il campanello.
Dopo due minuti il cancello emise un rumorino metallico aprendosi davanti a lei e, alla porta di casa fece capolino Tom sorridendole e invitandola ad entrare.
-Ehilà bel culetto, sei di una puntualità disarmante!- Tom la squadrò sorridendo sornione -E ti sei pure messa in tiro-
Anthea gonfiò le guance sbuffando -Zitto bradipo, dov'è tuo fratello piuttosto?-
-Il tuo amichetto del cuore è in camera con Nat- Tom indicò con la testa le scale ciondolando poi verso la cucina.
-Nat?- Anthea guardò interrogativa il treccinaro ma, non ricevendo risposta, decise di salire le scale e scoprire da sola a chi si stava riferendo.
Ad ogni gradino sentì la sua ansia crescere...e se avesse ragione Theo? Se fosse già troppo tardi, se lui si fosse trovato una fantomatica Nat che non si fa paranoie?
Anthea scosse la testa massaggiandosi poi le tempie con le dita, ma cosa le stava succedendo?
Si avvicinò alla porta della camera del cantante e, dopo aver bussato leggermente senza ricevere alcuna risposta, decise di entrare nella stanza.

La risata contagiosa del moro attirò lo sguardo di Anthea che rimase letteralmente pietrificata alla scena alla quale si era ritrovata ad assistere: Bill a dorso nudo, seduto comodamente su una poltrona, rideva sornione mentre una ragazza bionda era in piedi davanti a lui, curvata sul suo viso.
Anthea rimase ferma immobile di fronte ai due che continuavano a ridacchiare incuranti della sua presenza sulla porta.
-Nat, se mi infili un'altra volta la matita nell'occhio giuro che potrei licenziarti in tronco!- Bill smanaccò ridacchiando, Anthea non potè vedere il suo volto perchè la bionda lo nascondeva completamente con la sua presenza.
Ma che diavolo stavano facendo?
-Se continui a divincolarti come un'anguilla non è colpa mia, Bill!- La bionda sconosciuta si puntò una mano su un fianco e, con naturalezza poggio il palmo dell'altra mano sulla guancia del moro che sbuffò rimanendo poi in silenzio.

Anthea trattenne il respiro, non sapeva cosa fare, era riuscita a capire che quella bionda lo stava truccando ma perchè? Non poteva farlo da solo? Lei lo doveva toccare così? Sembravano così naturali, così spontanei...forse era lei la persona che Bill le voleva far conoscere, forse era lei la ragazza di cui parlava Theo, la ragazza che non si sarebbe lasciato scappare una persona come lui...E sentì una morsa allo stomaco, una gigantesca mano di orco che le chiudeva l'esofago in un pugno d'acciaio.
Non potev andarsene, non voleva lasciarli soli, si girò verso la porta e battè le nocche rumorosamente sulla superficie lignea.
-An!- Bill spostò la testa scorgendo la figura della bionda sulla porta -Vieni qua- Smanaccò facendole cenno di avvicinarsi  -Lei è Natalie..Nat lei è Anthea!- Le sue labbra si allargarono in un enorme sorriso mentre il suo sguardo vagava sulle due bionde.
A quelle parole la ragazza che finora era rimasta girata di schiena si voltò sorridente verso Anthea -Piacere mio, Anthea..io sono la truccatrice di questa principessina- Allungò una mano verso di lei dopo aver poggiato la matita nera sul comodino e Anthea non potè fare a meno di sorriderle porgendole la mano e analizzandola da cima a fondo.
-Ehm...piacere Natalie-
Era bella, oggettivamente una bella ragazza, curata nei minimi particolari e, dove Anthea aveva delle vecchie Dott.Martens blu, Natalie indossava delle impeccabili Louboutin nere, Anthea aveva un semplice vestito bianco handmade, lei aveva un abitino a sbuffo firmato e...Anthea si sentì lentamente sprofondare.
-Mi sa che vi ho disturbati...- Fece per allontanarsi ma la truccatrice la fermò -No no, sono io che mi sono impuntata per truccarlo sai...deformazione professionale- Sorrise scrollando le spalle -Comunque abbiamo finito quindi vado io, voi state pure qua- Anthea non fece a tempo a risponderle che la ragazza, dopo aver fatto l'occhiolino a Bill, sgattaiolò fuori dalla stanza chiudendo la porta dietro di sè.
-Ehm...- La bionda si girò verso la porta dove pochi secondi prima era uscita la ragazza per poi guardare Bill -...è simpatica Natalie...-
-Si, io adoro Nat, è una persona meravigliosa, sai?- Bill si alzò dalla poltrona infilandosi una camicia bianca ed iniziando ad abbottonarla - Volevo fartela conoscere perchè si, è una persona molto importante per me-
Anthea deglutì cercando di sembrare il più indifferente possibile -Oh...ok, mi...mi piace, hai fatto bene a farmela conoscere- Un sorriso sforzato spuntò sulle sue labbra mentre il moro, ingenuo, annuì solennemente -Sono felice che ti piaccia-
-Già...- Anthea guardò il nuovo e splendente piercing del moro dal vivo per la prima volta  -Nuovo quello?- Indicò il labret vedendo Bill sorridere eccitato leccandoselo con la punta della lingua -Si! Lo so che adesso sembro ancora di più uno scolapasta ma l'idea mi è venuta a Los Angeles e Nat ha insistito così ecco qua il nuovo cerchietto, ti piace?- Continuò a passarci la lingua sopra e ad Anthea venne la voglia di urlargli di fermarsi perchè cavolo, lo faceva apposta forse di stuzzicarla a quel modo?E poi che storia era che quella Natalie era con lui persino a Los Angeles?
-Si, sai che a me piacciono i piercing...- Si voltò verso la porta a disagio -Andiamo a vedere cosa combinano? Non vorrai mica lasciare Natalie sola con Tom?-
Bill scosse la testa avvicinandosi alla porta senza capire in che senso la bionda intendesse quella frase -Si, andiamo che ho una certa fame-

***


La cena fu tranquilla, in un clima familiare e scherzoso e Natalie era matura, piena di passioni, arguta e perfino divertente e Anthea, pur trovandolo duro da ammettere, non riuscì ad odiare quella ragazza perchè era semplicemente perfetta.

-Bene, io propongo un brindisi!- Tom si alzò in piedi sorridendo con uno sguardo inebetito dato che quello era circa il decimo brindisi della serata.
-Tom, io stasera devo guidare!- Anthea guardò il ragazzo di traverso senza riempirsi il bicchiere ma Bill, prontamente si sporse verso di lei con la bottiglia del vino e glielo riempì fino all'orlo facendole l'occhiolino -Ormai è versato, non possiamo mica sprecare tutto quel vino, no?-
La bionda spalancò la bocca guardando poi Natalie -Ah no, non guardare me, io sono astemia cara, brindo ad acqua- Mosse il suo bicchiere pieno di acqua divertita.
-No ma anche io voglio l'acqua!- Anthea fulminò prima Bill, che si era riempito ben due bicchieri, poi Tom che ancora in piedi aspettava di poter alzare il calice -Bel culetto, taci e bevi il vino!-
-Ehi!- Bill e la bionda risposero all'unisono alle parole di Tom che sogghignò -Suvvia Bill, la chiamo bel culetto per abitudine ormai, lo sai che lei è tutta tua-
Anthea spalancò gli occhi e Bill gonfiò le guance sperando di non essere diventato viola -Forza, fa questo cavolo di brindisi e basta!-
-Ok, ok- Il treccinaro alzò nuovamente il calice fissando Anthea e sorridendo maliziosamente -Mh...un bel brindisi all'amicizia!-
Bill cercò di bloccare le sue proteste trangugiando prima uno poi il secondo bicchiere, odiava quando Tom iniziava a fare stupide battutine e allusioni, se solo avesse avuto per le mani un'oggetto contundente glielo avrebbe lanciato volentieri.
Anthea, dal canto suo, non riuscì nemmeno a coglierla pienamente l'allusione del gemello maggiore e, dopo aver sospirato, scrollò le spalle bevendo un goccio di vino.
-Eh no, quello lo bevi tutto!- Tom le indicò il bicchiere ancora pieno sorridendo -Dai, cosa vuoi che sia un po' di vino!-
Anthea scosse il capo ma dopo che il treccinaro iniziò a petularla di prosciugarlo, bevve sconfitta fino all'ultimo sorso sentendo l'alcol bruciarle la gola ed annebbiarle la mente.

Tutto il dopo cena trascorse fra brindisi e bevute varie, Bill decise di stravaccarsi sul divano puntando lo sguardo fisso sulla bionda scordandosi alcune volte, persino di sbattere gli occhi, Natalie, seduta composta su una poltrona, parlava con un Anthea, decisamente allegra, seduta a gambe incrociate sul tappeto della sala e perfino Tom che reggeva abbastanza bene l'alcol era in fase risata ingiustificata e mente leggera mentre si abbandonava in strani monologhi solitari.

-Ragazzi, io adesso devo proprio scappare- Natalie si alzò dal divano lisciandosi le pieghe del vestito - Anthea è stato un vero piacere, mi dispiace doverti lasciare sola con questi due pazzi...- Le sorrise guadagnandosi le occhiate risentite dei due gemelli.
-Tranquilla, non mi sbranerranno- Anthea sorrise di rimando mentre Tom tossiva e bisbigliava sottovoce un "non ci contare" che gli fece guadagnare un cazzotto alla spalla da parte di Bill.
Natalie scosse la testa avvicinandosi alla porta di casa, rivolgendo poi uno sguardo apprensivo ai gemelli -Mi raccomando!-
-Si, Nat, Notte!- I due rispose biascicando all'unisono e la truccatrice chiuse la porta dietro di sè.
Appena Natalie fu scomparsa dalla loro vista Tom abbassò lo sguardo sulla bionda ancora seduta comodamente a terra -Non ti sbraniamo hai detto?-
Anthea indugiò per poi scuotere la testa -Ehm...no, penso di...no- Appena terminò la sua frase i due gemelli si guardarono negli occhi annuendo per poi saltare giù da divano armati di cuscini, con un urlo degno del migliore Spartano.
-Oddio- La bionda non fece a tempo a spostarsi che Bill la placcò sotto di sè mentre Tom la riempiva di cuscinate ridendo.
 Anthea si contorse fra le braccia del moro ridendo -A voi l'alcol vi fa male!- Alzò lo sguardo sul cantante e, dopo essersi avvicinata al suo volto, gli morse una guancia cogliendolo di sorpresa e riuscendo a scappare dalle sue grinfie.
Corse ridendo verso le scale e, aggrappandosi come un koala al reggipetto, per non finire rovinosamente a terra, le salì velocemente inseguita dai due gemelli.
Troppo alcol, decisamente troppo alcol in corpo. Si maledì mentalmente per il vino e lo spumante bevuti prima, durante e dopo la cena e, arrivata in cima alle scale, guardò le porte delle stanze e, senza pensarci due secondi, si infilò dentro una di queste bloccando poi la porta con la schiena.
-An, apri la porta su- Bill bussò delicatamente cercando di addolcire il tono della voce.
-No che non la apro!-
-Nana, se tu non apri la apriamo noi con la forza, siamo due uomini sai?- Tom si accostò alla superficie lignea con le labbra poggiando una mano sulla maniglia.
-Davvero? Guarda quante cose che scopro stasera...siete pure due uomini voi!- Anthea si lasciò scappare una risata e in quel momento la porta si socchiuse mentre Bill entrava malamente dentro la stanza, richudendo poi la porta dietro di sè e fissando malizioso la ragazza -Vuoi averne una prova, forse?- Si posizionò davanti a lei, bloccandola con la schiena contro la porta.
-Bill, hai bisogno di un cuscino in più?- Tom, ancora fuori dalla stanza forzò la maniglia ma il moro richiuse la porta con uno scatto, finendo ancora più addosso alla bionda -No, Tom, adesso me la vedo io con l'aliena- Guardò Anthea alzando un sopracciglio -Notte Tomi!-
-Notte Bì, fatti onore!- Il treccinaro barcollò soddisfatto verso le scale, deciso a spaparanzarsi sul divano.

-Allora..- Bill guardò la bionda senza mai abbandonare il suo sguardo malizioso -..vuoi averne una prova, An?- Si avvicinò al suo volto poggiando la punta del naso sulla sua guancia e respirando sulla sua pelle -Profumi di buono, An-
Anthea era completamente paralizzata e stordita dal suono della sua voce, dal ritmo del suo respiro sulla sua pelle e dal suo profumo dolce e maschile allo stesso tempo...come faceva adesso a sottrarsi?
-Bill, forse è meglio se io torno a casa...-
-Non puoi, hai bevuto troppo- Il moro la guardo vittorioso, sorridendo con orgoglio e Anthea sospirò perchè avev ragione lui, non sarebbe nemmeno riuscita ad accenderla la macchina in quello stato ma non voleva che fra loro succedesse tutto così, tutto per colpa dei bicchieri di vino di troppo.
-Appunto...abbiamo bevuto, tu...tu non vuoi davvero comportarti così, è l'alcol...-
Bill alzò un sopracciglio  -Io voglio comportarmi così-  Si riavvicino al suo volto passando le labbra sulla sua fronte, sulle sue guance lisce e morbide.
-Bill ma...Natalie?-
-Natalie?-  Il moro alzò lo sguardo osservandola interrogativo -Nat è andata via...che c'entra?-
La bionda lo guardò stupefatta, Natalie era andata via e lui si dava alla pazza gioia con un'altra?
-Lascia stare...- Lo allontanò dal suo corpo -Piuttosto, io stasera non posso davvero prendere la macchina, non è che ti torna male se dormo sul divano? Non vi do noia e domani mattina ho lezione quindi uscirò da qui prestissimo e in modo silenzioso-
Bill la guardò confuso e nuovamente ferito: cosa doveva fare per farla cedere e per farle capire che lui impazziva completamente?
Annuì grattandosi il collo per poi andarsi a sedere sun uno sgabello davanti allo specchio e osservare il suo volto.
Avevi gli occhi lucidissimi, per la sbornia, e la matita era sfumata sulle sue occhiaie dandogli un effetto da zombie vivente, doveva decisamente struccarsi.
-Aaan- Bill soffiò in un lamento il nomignolo della bionda mentre davanti allo specchio, con aria assonnata, cercava di beccare gli occhi con i dischetti di cotone per togliere tutta la matita sbavata.
La bionda sospirò frapponendosi tra il ragazzo e lo specchio -Ti aiuto io,mh?- Gli rubò dalle mani il dischetto imbevuto di struccante e, appena Bill fece scivolare le palpebre esauste sui suoi occhi, Anthea, con dei lievi movimenti circolari, iniziò a togliergli il make up perdendosi ad accarezzare quei lineamenti che, forse per la dose di alcol che le circolava nel sangue, sembravano ancora più irresistibili del solito.
-Non sarò brava come Nat..- Anthea storse il naso -Però ti ho struccato!-
Bill riaprì lentamente gli occhi confuso -Che c'entra ancora Nat?-
-Mh?..niente solo che si...è una ragazza ok, se...se a lei piaci sono felice per voi si...-
-Nat? Pensi che fra me e lei...?- Bill ridacchiò -Oddio An, sei proprio fuori strada...-
La bionda scrollò le spalle -Sono sicura di quello che dico, tu...tu sei bello e lei è...è perfetta e- Si bloccò a guardarlo mentre la testa sembrava girare come una giostra.
-Nat è perfetta, una donna fantastica ma non è lei quella perfetta per me, An-  Bill alzò lo sguardo intercettando gli occhi azzurri della bionda che gli sorrise scuotendo la testa.
- Bill sei stupido ma sei davvero bello-
Si appoggiò al muro con la schiena, cercando di bloccare i movimenti ipnotici della stanza mentre il viso del moro rimaneva lì, fermo, immobile, struccato e perfetto da far male. Non le interessava niente se lui adesso voleva quella Natalie o qualsiasi altra ragazza, in quel momento vedeva solo e soltanto Bill.
Il moro sorrise amaramente, se solo non avesse bevuto così tanto forse lei sarebbe riuscita a capire quella plateale allusione, forse lui sarebbe riuscito a spiegarle meglio che era lei la ragazza perfetta, ma adesso nella sua mente risuonava solo la voce di Anthea e come il suo nome, pronunciato da quelle labbra apparisse perfetto.
Voleva sentirlo ancora, vedere ancora le sue labbra schiudersi e la sua lingua schioccare sul palato pronunciando le due "l" finali.
-Ripetilo-
-Cosa? Che sei bello?- Anthea rise -Certo che sei proprio un narcisista egocentrico eh?-
-No, scema...- Le sorrise avvicinandosi e fermandosi a pochi centimetri dal suo viso -..Il mio nome, non lo pronunci quasi mai il mio nome ed è bello sentirlo-
Anthe si staccò dal muro, quel vorticare della stanza adesso le piaceva, vedeva Bill muoversi e dondolare davanti ai suoi occhi, vedeva Bill e questo poteva bastare a farle piacere anche tutto ciò che c'era intorno.
Si morse le labbra sorridendo come una bambina e poi si avvicinò all'orecchio del moro -Bill- Sussurrò il suo nome per poi baciargli il lobo dell'orecchio.
Adorava sentirsi così bella, leggera e coraggiosa grazie all'alcol e sentiva che poteva azzardare, poteva spingersi dove la sua razionalità aveva paura anche solo ad affacciarsi.
-Bill- Gli baciò una tempia mentre il moro chiuse gli occhi facendo quasi le fusa nel sentire la voce di Anthea pronunciare il suo nome.
-Bill- Le sue parole morirono sulla bocca del ragazzo che le rubò un bacio posizionando le mani sui suoi fianchi e avanzando verso il letto.
La bionda, sentendo il materasso a contatto con i suoi polpacci, piegò le gambe sdraiandosi sul liscio copriletto e portandosi il ragazzo su di sè senza staccarsi dalle sue labbra.
Un bacio scandito da sospiri e da leggeri sorrisi alcolici, le loro lingue che si incontravano di nuovo, strusciandosi una contro l'altra, una affamata dell'altra.
E ancora sospiri, sorrisi e baci a fior di labbra mentre il cuore di Bill schizzava fuori dal petto e le farfalle di Anthea provocavano  assurdi spostamenti d'aria con il loro svolazzare frenetico nello stomaco.
Dopo qualche minuti le loro labbra si divisero con uno schiocco umido; Anthea sorrise socchiudendo gli occhi e il moro dopo aver sospirato pesantemente la guardò negli occhi.
-An tu...tu sei perfetta...io...-Bill rotolò al suo fianco continuando a guardarla, tutto l'alcol del mondo non sarebbe mai riuscito ad aiutarlo in quella situazione, ne era più che sicuro.
-Che vuoi dirmi, Bì? Io ho sonno...- La bionda sbadigliò poggiandosi una mano sulla bocca e chiudendosi in posizione fetale
-No, aspetta...io penso che...no, sono sicuro che...insomma, si io...io...io...io ti- Bill mosse una mano sperando che essa potesse aiutarlo a far uscire quel semplice verbo composto da tre ancor più semplici parole.
-Ssssh, pulce...ho sonno...domani, me lo dici domani- Anthea bloccò le parole di Bill mettendo un indice sulle sue labbra e mugolando quella risposta mentre l'alcol la stava già cullando inesorabilmente fra le braccia di Morfeo.
Bill sospirò per poi perdersi ad osservare il volto addormentato e rilassato della ragazza, sorrise e le baciò la fronte accoccolandosi a lei e stringendola in un abbraccio -Ti amo, stupida aliena-


Note: Buondì! Stamani non sapevo cosa fare e così, colta da uno spirito di bontà inaudita, ho deciso di finire il capitolo e postare ^ ^
Come vi avevo detto tante volte, la situazione si sta piano piano sconvolgendo e a piccoli piccoli passi chissà se i due riusciranno finalmente a parlarsi e a capirsi...e adesso c'è solo da vedere cosa succederà la mattina dopo fra la bionda e la rockstar!
Bien, spero vi sia piaciuto almeno quanto mi sono divertita io a scriverlo, lasciate un commentino, recensioncina, appunto o quant'altro per farmi sapere che ne pensate
A presto
Ofelia
  
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