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Autore: Lilianne    07/07/2011    2 recensioni
Ecco a Voi il seguito di - Cavolo, quanto mi piaci!!-
Vi avevamo lasciato con Martina in viaggio per Parigi, Nick costretto a farla partire anche se la ama, Joe e Cristina innamorati e felicemente insieme. In questa nuova long vi sveleremo le nuove avventure della band e delle sue vicine di casa. Sperando che vi piaccia vi auguriamo buona lettura! (mi raccomando recensite!!) M&C
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Parla Cristina.
In una gelida sera di Novembre inoltrato, io insieme a quella banda di scalmanate delle mie amiche, avevamo deciso di comune accordo, che sarebbe stato carino andare in discoteca a ballare quella sera.
Bene. Accettai!
A quel punto il grande dilemma era uno solamente…
Cosa diavolo indossare?
Frugai imperterrita nel mio armadio in cerca di qualche vestito decente da mettere, che però fosse anche adatto all’occasione.
Maglie, magliette, mogliettine, pantaloni, pantaloncini…
NIENTE! NIENTE! NIENTE!
Poi, improvvisamente, mi venne un ‘idea a dir poco geniale!
Mi diressi in camera di Martina come una furia e aprii le ante dell’armadio.
Per prima cosa dovevo scegliere i tacchi ce avrei dovuto mettere.

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Quel paio di decolté sembrava perfetto per qualsiasi cosa. Optai per le Gucci immacolate di mia sorella. Mi aveva sempre detto di non metterle per nessun motivo al mondo ma, lo sanno tutti che
“Quando il gatto non c’è i topi ballano!”
<< Perfetto! Stasera ho fatto tombola! >> feci una mezza risatina diabolica davanti a tutti i suoi abiti indossando quei tacchi a dir poco vertiginosi.
Mi ricordavo molto bene che la sera precedente la partenza in America, mia sorella volle lasciare a casa propria tutti i propri vestiti più eleganti per scelta.

http://g.nordstromimage.com/imagegallery/store/product/Gigantic/8/_5994668.jpg
Osservando più attentamente, la mia attenzione cadde su alcune paiettes colorate che sbucavano da dietro una gonna nera in tulle molto appariscente. Afferrai la gruccia bianca in legno che lo reggeva. Sembrava essere assolutamente perfetto.
Era meraviglioso. Corto al punto giusto, con una scollatura abbastanza sofisticata.
Chissà se sarebbe riuscito a valorizzare la mia immane piattezza?
 
<< Certo che sei proprio scemo! Ma che fai? Mi fai provare una maglia che non mi valorizza? >> gridai nel bel mezzo dei camerini di “Brandy” con in dosso una maglietta rosa con una scritta fucsia
“ I love my boyfriend” che evidenziava “ il mio scarso spessore “
<< Ma come sei cretina! Pensi seriamente che a me interessi avere una fidanzata maggiorata? >> Joe scostò la tenda della piccola cabina appoggiandosi allo stipite sinistro con aria interrogativa.
<< Senti, puoi giustificarti quanto ti pare ma, devi ammettere che la tua ragazza di reggiseno porta una seconda carente signor. Joseph Adam Jonas! >> mi avvicinai ancora di più a lui e alzandomi sulle punte dei piedi lo baciai delicatamente sulle labbra.
<< Pensa quello che vuoi ma a me non importa niente, i tuoi baci rimpiazzano benissimo una taglia quarta! >> disse lui ridendo rumorosamente.
Ancora…
Un altro flashback. Di nuovo.
Imperterrito a distanza di quasi 6 mesi, riusciva a piombare ancora nei miei pensieri.
Sempre LUI…
 
Io, insieme alle mie più care amiche ci ritrovammo davanti al locale prestabilito all’incirca verso le 11 della sera, ma ricevetti una visita senza dubbio inaspettata.
M: << Ragazze, che ci fate qui? >> Una voce molto familiare richiamò la nostra attenzione esattamente dietro le nostre spalle al momento di entrare all’interno della discoteca.
Tutte noi ci girammo di scatto verso un Matteo con tanto di piumino nero e cappello, tutto infreddolito.
Io ero totalmente imbambolata nell’ ammirare il suo sguardo. Quegli occhi terribilmente verdi in grado di farmi stare semplicemente bene…
C: << Eravamo venute solo per passare un sabato sera in compagnia, Matteo, niente di più! >> Chiara li  abbozzò un sorriso.
Io e Alessandra, posammo le nostre rispettive giacche e borse al guardaroba mentre il ragazzo dagli occhi sognanti, ci seguiva come un cagnolino in cerca del suo padrone, nonostante fosse stato accompagnato dai suoi amici.
Per la prima volta, in tutta la mia vita, notai un atteggiamento che non era di certo degno dello “Spavaldo Matteo”. Di colpo, mi squadrò tutta da capo a piedi ed arrossì vistosamente.
Chiara e Alessandra, mi lasciarono con lui DA SOLA, evaporando letteralmente, senza che io me ne accorgessi…
<< Oh Dio! E adesso che faccio? Che devo fare? >> pensai fra me e me nel panico più totale.
M: << Caspita Cri… la California ti deve aver fatto bene! >> lui sgranò gli occhi, con aria da pesce lesso.
C: << Beh, forse? Chi lo sa? >> affermai io avviandomi alla ricerca delle mie amiche.
Entrammo nella folla, con tutte le luci vivaci puntate addosso a noi e “Te Amo “ di Rihanna in sottofondo.
Non so come, o per quale altra bizzarra motivazione , ma Matteo mi afferrò improvvisamente la mano accarezzandomela.
Il cuore mi schizzò fuori dal torace, quasi incredula a ciò che il ragazzo dietro di me stesse facendo, mi girai di scatto con gli occhi fuori dalle orbite.
Lui si aggrappò al mio collo e cominciò a baciarmi di sorpresa sotto gli occhi della massa attorno a noi.
Era dalla ben tre anni che aspettavo quel momento.
Tre anni passati ad adorare quel ragazzo degli occhi smeraldo.
Tre anni di lacerante attesa.
Eppure perché, in quel preciso istante, in cui Dio mi aveva finalmente accontentato dopo un’ eternità, non ero soddisfatta? Come mai non ero felice?
Perché credevo di baciare LUI?
Perché riuscivo a percepire il sapore delle SUE labbra?
Perchè non ero capace di chiudere gli occhi come tutte le volte che baciavo LUI?
Tutto d’un tratto affondò le sue dita nei miei capelli, oramai privi di boccoli come una volta, nella SUA stessa maniera.
Mi sembrò di rivivere quei giorni. Quelle stesse emozioni. Quei momenti che non sarebbero mai più ritornati. Esattamente come, quando, ero con LUI…
M: << Cri, mi dispiace, non so che cosa mi sia saltato in testa, te lo giuro ma, mi andava semplicemente di farlo, è stato uno scatto improvviso, te lo assicuro! >> tentò di spiegare Matteo mortificato.
C: << Non preoccuparti Matte. Sta’ tranquillo. >> gli sorrisi inconsciamente.
Lui mi afferrò di nuovo la mano e ci allontanammo all’esterno.
In quel piccolo giardinetto non c’era nessuno. Avremmo potuto chiarire perfettamente i nostri sentimenti.
Ci sedemmo tutti e due sopra una panchina. La temperatura era molto bassa e di conseguenza, cominciai a tremare tutta intirizzita.
Matteo mi porse gentilmente la sua giacca color blu notte appoggiandola sulle mie spalle, cercando invano di scaldarmi la schiena.
M: << Vedi Cri… per tutti questi anni, ti ho sempre ritenuto solo una semplice amica come tante, non molto carina, per giunta, anche se ero perfettamente a conoscenza dei sentimenti che provavi nei miei riguardi. Poi, però, te ne sei andata così, all’ improvviso. Si può dire che, in un certo senso, l’America ti abbia cambiato la vita, insomma, non mi sarei mai sognato di sfogliare una rivista “People” e trovare una tua fotografia nel bel mezzo di una pagina! Tuttavia dopo circa un anno, ti ritrova qui, fra le mie braccia, congelata, mentre ti guardo attentamente negli occhi…. Bizzarra la vita, no? >>
C: << Vedi Matteo, sai benissimo che cosa ho passato in questo periodo, e penso tu abbia del tutto compreso il motivo per cui i miei genitori e mia sorella vivano ancora in California mentre io sono qua in Italia a vivere con i miei zii. Adesso, c’è confusione nella mia testa… molta confusione e non capisco realmente quale sia il mio posto o cosa debba fare! >> tentai di spiegare a lui.
M: << Ma è semplice. Il tuo posto è questo… >> lui provò ad essere più chiaro.
C: << Credimi… non è così facile come pensi tu Matteo! >> ero quasi sul punto delle lacrime.
M: << Beh… certo, dimenticavo! È difficile accontentarsi di un semplice comune mortale quando si è appena usciti da una relazione con un famoso cantante internazionale, hai ragione! >> affermò lui duro nei miei confronti alzandosi in piedi sobbalzando.
Le parole appena pronunciate da Matteo furono in grado di tagliarmi  come un coltello affilato. Come un pugno diritto allo stomaco. Uguali ad un baratro completamente buio e senza alcuna via d’uscita.
Infuriata, guardai diritto negli occhi Matteo, che si accorse seduta stante, di aver nominato chi assolutamente chi NON doveva nominare. Gli scaraventai addosso la giacca e immediatamente mi diressi fuori dal locale correndo a più non posso, per quanto i tacchi me lo permettessero. Non salutai nemmeno Alessandra e Chiara. Non provai nemmeno a cercarle.
Presi la borsa e il cappotto al guardaroba mentre Matteo mi seguiva ancora. Era sempre dietro di me.
M: << Cristina aspetta, ti prego! Mi dispiace scusa! >> gridò lui a vuoto inseguendomi.
Uscii all’esterno del locale coprendomi con il cappuccio del cappotto nero che indossavo.
M: << Cri, posso spiegare! Non volevo dire quelle cose! >> la voce disperata di Matteo mi pedinava ancora.
Decisi di non voltarmi e chiamare un taxi per ritornare a casa.
Improvvisamente lui riuscii a toccarmi le spalle e farmi ruotare ritrovandomi  il suo viso ad un palmo dal mio naso.
M: << Dai Cri ascoltami cazzo! >> urlò lui disperato.
C: << No Matteo, Basta, sono stufa! >> lo strattonai lontano da me e salii sopra l’auto bianca che avevo precedentemente chiamato.
Chiusi violentemente la portiera dandogli le spalle. Da dietro il finestrino oscurato riuscii a scorgere la figura di Matteo completamente immobile ancora sul marciapiede.
C: << Via dei Mille 27 grazie! >> comunicai al tassista dove doveva dirigersi mentre il mio viso cominciò a rigarsi da una moltitudine di lacrime che scesero involontariamente dai miei occhi…
Pensavo e ripensavo….
Matteo non mi interessava affatto. Era l’ultimo dei miei pensieri.
Ma…
Che cosa sarebbe potuto accadere in quel momento?
Chissà che cosa stava facendo in quel momento?
E se con LUI ci fosse stata anche LEI?
Forse era cambiato? O forse era rimasto esattamente come lo avevo lasciato?
Cosa ne sarebbe rimasto di NOI?
Quel NOI che emergeva ostinato nella mia mente ancora, dopo quasi 6 mesi…
 
 
 
Ed ecco qua un altro capitolo. Forse un po’ più corto rispetto agli altri.
Spero riuscirete a perdonarmi comunque! ;)
Grazie ancora per tutto l’appoggio dato, sia da parte di chi legge sia da parte di chi recensisce!
Baci
Cri 

  
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