Scusate davvero l’alquanto
vergognoso ritardo con il quale aggiorno ç_ç
Intanto, godetevi questo capitolo “adrenalina&stranezze”, ci vediamo in fondo xD
*°Buona lettura°*
***
Mani veloci e morbide, tocchi decisi
ma delicati su quella pelle di seta. Curiose, lambivano picchi e discese,
seguivano con i polpastrelli ogni tracciato e piega di quella liscia carnagione,
lasciando una scia di lavanda e piacere.
Dita affusolate, unghie lunghe a graffiare appena il bianco della schiena
flessuosa, petali di rosa e piume sui muscoli del dorso.
Sospirò, soddisfatto.
”Devo ammettere che sei brava…” sussurrò egli con voce voluttuosa.
La massaggiatrice, la nostra infiltrata Meiko Hida, sorrise appena, sapendo di
non esser vista poiché Deep Blue era sdraiato a pancia sotto sul lettino. In
risposta, premette con entrambe i palmi sulla pelle tra le scapole, frizionando
leggermente in lenti cerchi ipnotici.
Ed era proprio questo, il suo scopo.
Detto vuole che per sconfiggere il proprio nemico bisogna prima indebolirlo.
Ipnotizzarlo, ammaliarlo, sedurlo…
Shirogane aveva ragione, si ritrovò ad ammettere l’aliena, mentre passava
le mani su tutta la gelida pelle della schiena di Deep Blue.
Lo udì mugugnare, appagato, e il sorrisino maligno s’allargò.
Di quel passo, sarebbe crollato immediatamente…
Salì sulle spalle, massaggiando la parte bassa della nuca con tocchi esperti.
Poteva avvertire la fredda lama del pugnale premerle sulla coscia, nascosto
nella cintura delle veste da odalisca blu.
”Posso farti una domanda..?”
Quella richiesta suonava umile e alquanto bizzarra in bocca ad un alieno
come Deep Blue, abituato a trattare gli altri con supponenza e bravo solo a dare
ordini.
Meiko lo fissò, ancora pigramente poggiato alle braccia incrociate, gli occhi
chiari, adesso, erano ben aperti e fissavano attentamente un punto indefinito.
La giovane fu scossa da un brivido.
Scintilla maliziosa, puramente crudele nella semplicità con la quale danzava
in quelle iridi di ghiaccio.
”…Si, mio Signore…” mormorò, cercando di alterare il timbro della voce.
Deep Blue fu scosso da un risata divertita, mentre si alzava, sistemandosi
l’asciugamano sui fianchi. In un attimo fu in piedi, d’innanzi a lei, i neri
capelli lunghi e leggermente spettinati sul davanti, il lungo ciuffo corvino
copriva a stento l’espressione furiosa e insieme ammirata con la quale la
fissava.
”Come hai fatto ad arrivare a me, Meiko Hida?” sibilò con voce velenosa
ad un palmo dal suo viso, mentre le sfilava dolcemente il velo che le copriva la
bocca e rivelava i suoi lineamenti.
Meiko ricambiò lo sguardo con aria spavalda, come l’orgogliosa fiera caduta suo
malgrado in trappola, mentre fissava il volto di Deep Blue, ora senza alcun
velo.
Atavico detto vuol che chi è preda abbia sempre un asso nella manica…
L’aliena sogghignò nuovamente.
”Lei mi sottovaluta, Signore..” portò una mano dietro la schiena, posandola
sull’elsa dello stiletto.
In un gesto fulmineo estrasse il pugnale e si gettò contro l’alieno, che cadde
all’indietro, sorpreso da quell’attacco improvviso.
Meiko ansimò, affannata, portandogli la lama alla gola, seduta a cavalcioni
sopra di lui, la mano sinistra saldamente ancorata al braccio destro
dell’alieno. Lo fissò, un lampo dispettoso e trionfante nelle iridi azzurre.
”Dammi solo un motivo per non ucciderti adesso…” sibilò, spingendogli la lama
contro la carotide pulsante e piantandogli le unghie nel braccio.
Deep Blue ricambiò freddo lo sguardo. Osservava il petto dell’aliena fasciato di
sottile stoffa blu, sollevarsi e abbassarsi velocemente al ritmo del respiro e
del battito del cuore, la sua chioma corvina gli solleticava il torace, gli
occhi stretti in una morsa decisa.
Perché Meiko Hida aveva ucciso, in passato, e non avrebbe esitato a rifarlo…
”Per chi lo fai?”
”Non sono cose che ti riguardino…”
”Per il tuo fratello bastardo?” sogghignò “Per i Ribelli?” usò tutto il
sarcasmo e il disprezzo possibile in quelle parole, sputandole in un soffio come
fossero ciò che di più orrendo si potesse pronunciare.
Scoppiò a ridere, ma s’interruppe quando avvertì la fredda lama del coltello
premere più forte sulla delicata pelle del collo. La scrutò, nuovamente.
”Hida, tu non credi alla loro patetica causa…” sibilò “Tu odi gli esseri umani,
come o forse più di me…Sei sempre stata la mia più fidata collaboratrice..”
“Se sono sempre stata la sua spia più fidata ci sarà un motivo…” lo interruppe
secca “Io faccio solo i miei interessi, Signore, e lei è un folle se
pensa di sfruttare l’arma di Shirogane per il suo progetto” sbottò,
avvicinandosi al suo volto “Ci trascinerà tutti all’inferno ed io non ho ancora
voglia di andarci..”
Deep Blue deglutì, abbozzando un sorrisetto.
”Shirogane ha in mente qualcosa, lo so..” sussurrò “Ma non pensavo che ti
saresti lasciata coinvolgere da un disgustoso umano, mia cara Meiko…”
L’aliena non fece in tempo a scansarsi che Deep Blue, richiamando a sé tutta
l’energia possibile, la scaraventò via da sé, dritta contro il muro della
stanza.
Meiko si schiantò sul muro con un lamento soffocato, rimettendosi in piedi a
fatica. Ma l’alieno s’era già alzato e, tendendo un braccio nell’aria, spinse a
palmo aperto contro di lei, rimandandola contro la parete, schiacciata da
un’energia invisibile.
Ella imprecò, sentendo i polmoni premere contro la gabbia toracica e la testa
compressa in una dolorosa morsa.
L’alieno sogghignò e strinse la mano ancora tesa, mentre Meiko urlava: la stava
letteralmente strangolando, osservandola compiaciuto dibattersi per tentare di
contrastare la sua forza psichica.
”Povera piccola stupida, non vale la pena di ucciderti in questo modo…”
Allentò la morsa e l’aliena si accasciò contro il muro, tossendo e ansimando,
tenendosi tremante la gola e cercando con gli occhi il pugnale che aveva perso.
Deep Blue emise versi di diniego, schioccando la lingua e avvicinandosi
lentamente a lei, passo fluido e felpato di un felino.
”Così non va, Hida” le calpestò la mano che aveva poggiato a terra, facendola
gemere nuovamente “Credevi davvero, piccola sgualdrina, di riuscire ad eliminare
*me*? Il vostro supremo Signore e padrone, sciocca aliena?”
Meiko non rispose, mordendosi la lingua per non urlare: le aveva di certo rotto
qualche dito e aveva la schiena a pezzi; inoltre, non poteva smaterializzarsi e
non aveva ancora visto il pugnale.
Se in futuro, se mai l’avesse avuto, avesse voluto ricordare il momento più
disperato della sua vita, quello era almeno da tenere nella classifica dei primi
tre…
”Inchinati, Meiko Hida, ed io potrei anche perdonarti..” sibilò l’alieno “Sei
fin troppo preziosa perché ti tolga di mezzo in questo modo”
L’aliena, in tutta risposta, sputò per terra, fissandolo poi con tutta
l’arroganza che aveva.
”Allora meglio l’inferno, mio Signore” ringhiò con disprezzo “E dovresti
sapere che io riesco sempre ad ottenere quello che voglio…”
Deep Blue si rabbuiò e premette nuovamente sulla mano di Meiko, facendola questa
volta urlare.
”Hai emesso il tuo ultimo fiato, Hida, Portatrice di Sventura”
Le puntò la mano dritta sulla fronte, mentre azzurre scintille si raggruppavano
rapide nel palmo, riflettendosi nelle iridi ancora strafottenti dell’aliena.
”Ti condanno a morte per tradimento…”
Meiko sogghignò, alzando il capo, fiera.
Deep Blue sussultò leggermente, notando sul suo volto la stessa, identica
espressione del fratellastro, la stessa insolenza e irriverenza.
Kisshu Ikisatashi e Meiko Hida, sangue maledetto, sorte dannata, le erbacce
da estirpare, i peccati ramificati nella razza aliena, la lussuria e l’orgoglio.
E quest’ultimo era ciò che ella incarnava, ora manifesto nelle sue ultime,
velenose parole.
”Onorata di ciò, mio Signore…”
***
Ryo Shirogane era accovacciato d’innanzi al pannello che regolava
l’illuminazione elettrica, trafficando furioso con i fili scoperti e fusi in più
parti, alla scarsa luce di una torcia alogena sorretta da un alieno.
Contrariamente alla superficie, la Sala Progettazioni era nei Sotterranei, ove
la luce dell’Alba incipiente non riusciva ad arrivare.
Il ragazzo masticava imprecazioni a denti stretti, facendo allibire anche i
giovani scienziati che gli passavano complicati attrezzi per sistemare il
piccolo problema che si era andato a creare.
O meglio, che Meiko Hida la pazza ha bellamente combinato… pensò cupo,
mentre sbatteva un pugno contro il pannello scardinato
”Signor Shirogane, permette una parola?”
La timida voce di un alieno dagli spessi occhiali e dai capelli tagliati a
caschetto interruppe la sequela di bestemmie che stava formulando all’indirizzo
della giovane.
Si voltò, fissando sopra gli occhiali dalla montatura trasparente lo scienziato
che aveva appena parlato, attorniato da colleghi eccitati quanto lui.
”Si?”
”Ecco..” quello si schiarì la voce, spintonato leggermente dagli altri, che
sembravano preda di un attacco convulso di ridarella.
Ryo corrugò le sopracciglia, perplesso.
E adesso perché stava arrossendo…?
No, non sarà mica…
Il biondo americano sbiancò letteralmente, trattenendo con molta fatica
l’impulso di alzarsi e scappare fuori da quella Base di matti, incurante delle
sentinelle, adesso di nuovo al loro posto e più scocciate che mai,
dell’impossibilità di raggiungere l’uscita, del paesaggio desolante fuori e
dall’imminenza della quanto mai probabile fine del mondo.
Forse faceva ancora in tempo a chiedere asilo politico alle comunità che si
nascondevano nelle fogne…
Deglutì, fissando ancora l’alieno.
”Emh, ebbene?” mormorò, disgustato.
Non avrebbe sopportato una dichiarazione d’amore, proprio no…
Oh, perché il Fato crudele gli negava i più *elementari* piaceri della
vita? Cosa aveva fatto di male un modesto genio come lui per meritarsi le
attenzioni di uno scienziato alieno e, soprattutto, maschio?
”Volevo chiederle…” adesso il piccoletto era arrossito e le spesse lenti erano
leggermente appannate, mentre gli altri dietro di lui ridacchiavano a più non
posso “Visto che sembra conoscere bene la signorina Hida…” il rosso che
imporporava le guance acquisì una sfumatura più scura “Potrebbe presentarmela?”
Ryo Shirogane non aveva mai nemmeno immaginato di potersi trovare un giorno in
quello stato di estremo… disorientamento.
Neanche a scuola gli era mai successo un
fatto del genere: lingua bloccata, ogni terminazione neuronale partita
completamente, zero assoluto, tabula rasa.
Non sapeva se sentirsi stupido oppure pazzo…
Entrambe le opzioni erano assai possibili, visto che aveva appena creduto che un
povero alieno gli stesse per dichiarare il suo folle amore per lui.
No, un momento…
Gli aveva appena chiesto di presentargli Meiko Hida?!
Ma per chi lo avevano preso, insomma, per un gigolò o per un’agenzia
matrimoniale?
Dall’ultima volta che si era guardato allo specchio, non ricordava nemmeno
quando, non gli sembrava di avere scritto in fronte a grandi lettere: “Per
incontri galanti rivolgersi al sottoscritto” corredato dall’imbarazzante
sottotitolo “e se ti va buca, ci sono sempre io”.
Pensò ad uno scherzo, certamente.
L’alieno color peperone davanti a lui era uno scienziato, un individuo dedito
alla ragione e alla cultura, fidanzato con la scienza, la chimica e la fisica
applicata. Non poteva interessarsi a…tali frivolezze.
Naturalmente, il fatto che Ryo stesso fantasticasse su una *certa* fanciulla
venne completamente ignorato, nella sua profonda ed egoistica riflessione.
Lo guardò, abbozzando un sorrisino comprensivo.
“Davvero?” domandò cauto, convinto che adesso avrebbero urlato “Ci sei cascato!” e l’avrebbero lasciato tornare ai suoi numerosi problemi, primo dei quali come uccidere Meiko appena l’avrebbe avuto sotto mano.
L’alieno annuì, una luce entusiasta negli occhi.
“Vede, signore, la signorina Hida è così…bella”
“E forte…”
”E combattiva…”
”E ha anche due tet…”
”Va bene, va bene, afferrato il concetto!” sbottò Ryo, richiudendo di scatto lo
sportello, stoppando con un tonfo metallico la cascata di affermazioni che ogni
scienziato presente aveva preso ad elencare in aggiunta alla frase del primo “Se
mai arriveremo in fondo a questa faccenda, forse…”
I cinque alieni emisero urletti eccitati, ringraziandolo calorosamente e
lasciandolo ai suoi lavori.
Quello sbuffò, mentre abbassava le numerose levette rosse e verdi sul pannello
adesso in sommario ordine.
Tu guarda se doveva anche badare agli ormoni alieni di un branco di scienziati
in erba…
Si rialzò, spolverandosi il bianco camice sopra i jeans laceri. Si guardò
intorno, grattandosi pigramente il mento ruvido di barba non fatta, scarna
ricrescita bionda ad ombreggiare le guance bronzee.
Decise, per il momento, di ignorare le chiacchiere degli alieni che erano
riprese, concentrandosi sulla ricerca dell’interruttore della luce centrale.
Alla scarsa luce delle torce d’emergenza nel Laboratorio era piuttosto arduo…
Lo adocchiò in fondo alla Sezione dedicata alle ricerche nel campo chimico. Si
diresse a passo svelto verso di esso, rodendosi il fegato, lo stomaco e ogni
organo avesse nel basso ventre.
Afferrò la leva della corrente e l’abbassò bruscamente, illuminando tutta la
Sala.
Un mormorio soddisfatto serpeggiò tra gli scienziati, mentre tutti si
affrettavano a recuperare le loro mansioni precedenti.
Ryo sospirò, volgendo lo sguardo blu verso lo schermo al plasma appena acceso,
ancora pulsante, ove linee scure s’intersecavano e s’univano, formando un chiaro
disegno.
Cannone DNA…
Si era fatto autore dell’arma che avrebbe deciso l’esito della Guerra ed ora
giovani alieni gli chiedevano di presentare loro una fanciulla.
Aveva davvero il diritto di diventare il loro assassino…?
***
La Sala Comandi della Base, ove si trovavano tutti gli schermi collegati alle
telecamere presenti nei corridoi, brulicava d’attività: appena ripristinata la
corrente elettrica, i tecnici si affannavano a recuperare ogni visuale, visto
che c’erano ancora alcune telecamere cieche o distrutte.
Nessun alieno presente si sarebbe immaginato una così brusca interruzione…
La porta d’acciaio a doppio battente si spalancò di botto, sbattendo contro le
pareti e rivelando la sagoma ansimante di un alieno di divisa da generale.
Piantato a gambe larghe sulla soglia, la falce brillante di verde stretta in
pugno, Iwo Nohara passò lo sguardo plumbeo su tutti gli occupanti, pietrificati
sulle loro posizioni e sconvolti dalla sua entrata furiosa.
”Dove sono i Ribelli?” sbottò, smaterializzando la falce e avanzando nella Sala
con passo deciso.
Un alieno dalla folta capigliatura verde chiaro si fece avanti, cauto.
”Generale Nohara, come potremmo sapere dove…”
”Controllate ogni telecamera della Base, sono qua” sibilò, puntando il dito
sull’immenso pannello tappezzato di sfere pulsanti “Ikisatashi è riuscito a
fuggire”
Borbottii increduli e sguardi perplessi alla notizia che un prigioniero fosse
riuscito ad evadere dai Sotterranei ed ora se ne andasse tranquillamente a zonzo
per l’edificio.
”Sguinzagliate ogni soldato presente, bisogna trovarli a qualunque costo…”
ringhiò ancora Iwo, spintonando l’alieno di prima e andando dritto d’innanzi
alle sfere illuminate.
”Ma…” protestò debolmente quello, ma il generale si girò, fissandolo minaccioso.
Quello deglutì, spaventato. Annuì e corse fuori dalla Sala, diretto verso i
dormitori militari.
Nohara tornò a concentrarsi sul pannello.
La sua espressione di profondo disappunto si riflette su ogni superficie curva
degli schermi, in ogni corridoio o stanza della Base, frugata con occhi attenti
da cacciatore.
Pur essendo l’intera struttura costruita a modello di un labirinto, piena di
vicoli ciechi e stanze segrete, nessuno poteva fuggire per sempre, non ora che
la luce del sole ormai sorto filtrava attraverso le strette finestre.
Dove sono… pensò, stringendo i pugni furibondo.
Si erano tutti presi gioco di lui, ma quella volta sarebbe stata l’ultima.
”Signore, venga a vedere!” esclamò un tecnico, osservando trionfante una piccola
sfera posta in alto a sinistra di tutto il complesso.
Iwo rivolse gli occhi ove il tecnico stava indicando con entusiasmo.
Un ghigno di pura soddisfazione gli increspò le labbra sottili, una scintilla
d’argento brunito oscurò l’iride grigia da felino.
”Guarda, guarda…” mormorò, spostandosi proprio davanti al globo luminescente,
che riportava la nitida visione di un corridoio del Secondo Piano, compreso chi
lo stava attraversando con una certa fretta.
”Shin Fukazaki ha la pelle più dura di ciò che pensassi…” valutò, schioccando la
lingua soddisfatto e incrociando le braccia. Poi scoppio a ridere sommesso, una
risata tintinnante e fredda, senza una scintilla di calore.
Un brivido si insinuò sulla pelle di tutti gli alieni presenti.
Non era mai un buon segno quando Iwo Nohara si divertiva in quel modo…
Poi smise bruscamente, lasciando la Sala avvolta in un pesante silenzio.
”Continuate a cercare i Ribelli” ordinò, girandosi verso di loro. Era illuminato
alle spalle da una fredda luce opalescente che tingeva la sua liscia chioma blu
scuro di riflessi zaffiro.
Ancora una volta, un sogghigno impertinente aleggiava indolente sulla bocca.
”Quanto al generale Fukazaki…me ne occupo io” decretò con voce sibillina, prima
di scoppiare nuovamente a ridere.
Si avviò alla porta della Sala Comandi, la lunga coda azzurro cupo che
ondeggiava sulla schiena. Prima di uscire, si bloccò sulla porta.
”Quasi dimenticavo…” esordì professionalmente, scrutando un alieno “Contattate
Gin (*) e ditegli che è giunto il momento di usare quello che sa…”
sussurrò compiaciuto, mettendo in mostra gli acuminati canini con un ampio
sorriso malevolo.
I tecnici sbottarono in una protesta unanime. Uno di essi si fece avanti.
”Generale, non è possibile, se solo nostro Signore Deep Blue…”
”Deep Blue non sarà più il nostro Signore e non avrà più un popolo su cui
regnare se non fate come vi dico” sibilò velenoso, scrutandoli minaccioso
“Ditegli di sguinzagliarlo dietro ai Ribelli, vediamo se saranno ancora
così fortunati da restare in vita…”
Un alieno trattenne bruscamente il respiro, mentre il tecnico dai capelli verde
chiaro parlava ancora.
”Che succede se non riusciamo a controllare?”
”Non può essere controllato, infatti” Iwo sogghignò, andandosene dalla
Sala in un fluido movimento “E non ce ne sarà bisogno…”
***
…Quante la
sera, e quante,
abbandonando all’alba il corpo stanco,
se beato chiamò s’indi giammai
non rilevasse il fianco,
né tornasse a veder l’amara luce!...
…Tanto alla morte inclina
d’amor la disciplina. Ancor sovente,
a tal venuto il gran travaglio interno
che sostener nol può forza mortale,
o cede il corpo frale
ai terribili moti, e in questa forma
pel fraterno poter Morte prevale…
[da “Amore e Morte”, G. Leopardi]
...to be continued…
***
Rieccoci, siete
tutti vivi ^o^;;?
Lo so, è più di un
mese che non torno da queste parti e se ci siete ancora scusatemi immensamente
^^;; Ma sono stata parecchio impegnata, la mia mania di cominciare fanfic a
raffica e non riuscire a distribuire bene gli impegni ^o^;
*Bea ridacchia nervosamente*
Sto partecipando ad un contest DracoXHermione, la cosa mi ha assorbito
completamente °°; non mi sono quasi resa conto della situazione, ogni volta che
aprivo la cartella “Fanfiction” mi dicevo “Eppure c’è qualcos’altro che devo
scrivere…oO;;”
Emh, sono un tantino smemorata, mi lascio prendere dall’ispirazione del momento
^o^;;
Se vi ho fatto soffrire e stare in pena, perdonatemi T.T
Now, ringraziamenti xD
Elly:
ok, allora partiamo con le tessere d’iscrizione ^o^ E’ richiesta anche una
donazione di sangue, sai, per precauzione nel caso dovessimo verificare
l’autenticità della tessera U_U spero non sia un problema, ih *-* *Bea estrae
motosega* Sea, cara figliola, tuo padre borbotta contrariato, non ha gradito il
consiglio °°; chissà come mai, nyah xD Non ti preoccupare, lo farò obbedire, con
le buone o con le cattive -.-; *Bea minacciosa* anche perché mi servirà in seg…argh,
zitta è.é *Bea prende a testate schermo* Ahia…X.x Oh, hai gradito la frase di
Pai xD? Beh, era particolarmente esasperato, povero, gli è scappata U_U;
Smakkete, a presto =**!
Francesca Akira89: hai paura, eh xD? Beh, deduco che da questo capitolo
tu abbia avuto ragione ad essere inquieta, si U_U; aaah, quell’aliena mi farà
impazzire è.é! Perché, dico io, non riesco mai a controllare i MIEI personaggi
°°;?! C’è qualcosa che non va…-.- La riflessione di Shin, ti dirò, mi è venuta
molto spontanea, anche perché anch’io, in quel particolare momento, ero
parecchio alterata (evitiamo di fare nomi, ma sul mio blog c’è tutta la storia
-.-; ah, ho fatto pubblicità per niente occulta xD) e quindi mi sono sentita
molto partecipe dei suoi pensieri ^o^ E poi, cos’è un ragionamento senza un
minimo d’ironia ^-^? Dici che era fuori luogo la descrizione oO;? Mah, io l’ho
trovata piuttosto necessaria per spiegare l’abbigliamento, punto chiave per non
essere riconosciuta, e mi è anche servita per introdurre il capitolo, già ^o^;;
Forse hai ragione, magari era un po’ troppo…approfondita °°; Mi sono lasciata
prendere la mano, era tanto che non facevo una descrizione così dettagliata,
nyah XD Venia U_U; *Bea s’inginocchia sui ceci* E infine, per quanto riguarda
Salima…no, bocca cucita è.é! Questa volta non dirò niente, curiosone che non
siete altro, tutte voi xD Bacioni ^**^!
Strega’91: mio pasticcino della casa di Ravenclaw, grazie mille per gli
auguri ^*^! Che dire, Salima, per il momento, resterà avvolta nel mistero, si
U.U *Bea decisa* Ohoh, il modo per entrare xD? Lo vedrai, lo vedrai ^o^! Mirai è
molto sveglio, pur essendo un alieno relativamente “pacifico” sa farsi valere
^-^ Beh, anche Pai è capace di provare emozioni, raramente, ma le prova U_U *Bea
si abbassa e schiva fulmine da ventagli dell’alieno* Nyah, mancata xD E per la
recensione alla tua fanfic, ma di niente! Anzi, anche la seconda che hai
scritto, è stato un onore commentarla ^-^ tuttavia, credo tu l’abbia capito xD,
preferisco le DracoHerm U_U; ma con la tua bravura, sei sprecata per le
HarryHerm, passa nel partito “Leather Librarians”, shi *-* *Bea fa proselitismo*
Mah, de gustibus…^-^ Besos =**
DarkPhoenix: ghassie, ghassie ^//^! *Bea versa champagne in bicchiere e
trinca* Oh, ottima bevuta U_U HIC! Oh, pardon…°//°;; *Bea ha singhiozzi* Beh,
che dire, hai ragione! L’unico fatto positivo è che manca solo un anno per la
patente = solo un anno alla macchina = solo un anno alla libertà *ò* Shi,
pregusto… Già sono un pericolo ambulante in bici, le povere vecchiette che
investo ne sanno qualcosa…xD credo stiano fondando un Partito contro di me, nyah
°°; quando passo per il corso mi guardano male! Vabbè, meglio sorvolare…^o^;; Lo
so, la perfidia credo sia un fattore genetico, si U_U; Massì, prendi anche i
miei lati positivi xD (e dove sono -.-? ndRen) Smakkkk ^*^!
Mewby: dici che Shin è permaloso xD?!? Kyahahaha X°°DD!! *Bea si rotola
dal ridere* Non l’avevo visto sotto questo punto di vista ma sì, credo proprio
che sia un permalosone ^o^;; …oh, smettila di tenere il broncio, su è.é! Il
generale Fukazaki sta facendo i capricci, mah U_U; E meno male che dovrebbe
essere uno dei più “seri” in questa compagnia… Però, sul fatto dell’essere
innamorato pazzo, questo credo di si ^^; anche se non l’ha mai dichiarato
apertamente, diciamo che non ha mai dato un nome a quella cosa che prova
verso Meiko…xD Oh, questi alieni! Ti è piaciuto il dibattito tra lui&Ichigo ^-^?
Beh, diciamo che hanno chiarito alcuni punti che non andavano giù a nessuno dei
due, ossia che Ichigo non si fida di Meiko e Shin è indispettito da questo…^.^;;
Oh, Salima ha scosso le spalle, indifferente…°°; credo che non sia molto
propensa a dire cosa le è successo circa un anno fa…non temete, ve lo spiegherò
io, tra qualche capitolo ^o^! …Salima, che c’è °°;? *Bea fugge* Ps: arigatou per
gli auguri, baciotti ^**^!!
Cris: nee-chan, credo che tu abbia dimenticato di mettere, dopo questo
segno “<’” l’apostrofo, e ti si è cancellato il resto del commento xD! Già, il
caro Fukazaki è proprio partito per la tangente U_U *Bea annuisce* però, Ichigo
non credo sia cattiva °°; Semplicemente, direi che non ha tutti i torti…^.^;;
insomma, la Base degli umani è caduta perché Meiko, da infiltrata, ha passato
informazioni vitali per indebolire gli esseri umani e appropriarsi del Progetto
C.DNA…U_U; quindi, è normale che non si fidi di lei, non credi ^^? E se sapesse
che è la sorellastra di Kisshu e cos’ha fatto con lo stesso…^o^;; *Bea ignora
occhiata indagatrice di Ichigo* ohoh, ma gli altarini si scopriranno presto,
nyah xD Bacio, a presto =** (Ps: grazie mille per l’AMV regalo, era stupendo
*ò*!)
JunJun: oh, nee-chan, Shin sta arrossendo ancora ^-^;; però sta
ridacchiando, credo che la tua proposta, se con Meiko andrà male…°°; Shin-chan è
svenuto…Ohoh ^o^;; *Bea copre il corpo svenuto* Dunque! Ma di che ti scusi,
tesorino, siamo tutte impegnatissime, shi U_U; se poi hai impiegato il tempo per
fare quegl’ultimi AMV assolutamente stupendi, allora attendi ancora *ò* *Bea in
estasi* Comunque, davvero hai riso xD? Me lieta, era proprio ciò che volevo ^^
Come mi sono divertita io a scrivere, vorrei che anche voi scoppiaste a ridere,
soprattutto per quelle situazioni parecchio imbarazzanti, nyah xD! Davvero li
avevi visti in un girotondo ^o^? Beh, credo tu sia stata una delle poche (se non
l’unica, ehe ^-^;; ma che ci vuoi fare…xD) E per quella di Kisshu e Ichigo, beh,
diciamo che un po’ di romanticismo non guasta mai, no U_U Ma non vi abituate,
non sono tipo da lasciarli tranquilli ancora per molto…*-* *Bea minacciosa*
Arigatou, mi imbarazzi, si ^//^ diciamo che diventare scrittrice non sarebbe
male, se riuscissi a sfondare, shi ç_ç avrei così tante idee, basta solo trovare
il modo giusto per metterle giù è.é Bea, Fight >.<’! *Bea s’infiamma* E
ovviamente ti farò trecento copie autografate, certo U.U; Salima, Salima, sei
molto richiesta ^o^ diciamo che hai ragione, in un certo senso, la sua parte non
è certo finita qua U_U; …°°; acci, è lo spoiler più grande che abbia mai fatto
*Bea si morde lingua* Vabbè, pazienza… Povero Fukazaki, concedetegli un piccolo
sfogo, solitamente è così controllato, non è certo un automa ^-^;; Il monologo
sulla tolleranza xD? Oh, quello è stato davvero esilarante, non c’è la faceva
davvero più…e, ammettiamolo, le cose che ha detto sono la pura verità U_U;; Iwo…mah,
non credo sia semplice da neutralizzare…^o^; ma sai, le sorprese non sono
finite, nyah xD Te quero, besos ^**^!!
Kumiko Shirogane: grazie mille, mia Kohai, avrò il piacere di leggere il
seguito appena possibile xD Ah, dunque Ryo sarebbe tuo marito **? Umh, ottimo
partito: ricco, affascinante, un po’ bastardo…Si, decisamente appetibile ^o^
Anche se, come ben sai, io preferisco un altro genere… ^.- Però direi che in
questo capitolo fa delle riflessioni particolarmente profonde, si U_U; anche se,
povero, prima gigolò e poi agenzia matrimoniale xD Compatiamo il povero
Shirogane…xP
Smakkete =**
Ok, now impegni improrogabili richiedono la mia preziosa presenza U_U; ergo, la
fisica Aristotelica mi reclama a gran voce -.-; vi prego, datemi tregua, buhuh
ç_ç *Bea piagnucola*
Oh, quasi dimenticavo °°;
(*)= se vi ricordate, Gin è quel povero alieno che abbiamo incontrato nel
cap. 13, responsabile della Stanza degli Esperimenti situata dell’Ala Sud
della Base, che Meiko e Shin avevano obbligato a liberare le Mew Mew ^-^
rammentate?
Ora è davvero tutto! Alla prossima ^o^
*Sayonara*