Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Bea_chan    16/03/2006    12 recensioni
La guerra. Quella vera, non un gioco... Quella dove si combatte e si muore come foglie nel vento, quella dove non si può più tornare indietro... In una Tokyo ormai invasa e devastata dagli alieni, un gruppo di Ribelli capeggiati dal traditore per eccellenza cerca di contrastare la tirannia di Deep Blue e il suo esercito, aiutando le Mew Mew. Lotte, segreti e tradimenti s'intrecciano nella base aliena, dai Sotterranei ai Piani Alti. Ma solo il temibile Progetto C.DNA potrà decidere l'esito della Guerra. Senza scampo.
Genere: Avventura, Azione, Dark, Drammatico, Guerra, Malinconico, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Scusate davvero l’alquanto vergognoso ritardo con il quale aggiorno ç_ç
Intanto, godetevi questo capitolo “adrenalina&stranezze”, ci vediamo in fondo xD
*°Buona lettura°*


***


Mani veloci e morbide, tocchi decisi ma delicati su quella pelle di seta. Curiose, lambivano picchi e discese, seguivano con i polpastrelli ogni tracciato e piega di quella liscia carnagione, lasciando una scia di lavanda e piacere.
Dita affusolate, unghie lunghe a graffiare appena il bianco della schiena flessuosa, petali di rosa e piume sui muscoli del dorso.
Sospirò, soddisfatto.
”Devo ammettere che sei brava…” sussurrò egli con voce voluttuosa.
La massaggiatrice, la nostra infiltrata Meiko Hida, sorrise appena, sapendo di non esser vista poiché Deep Blue era sdraiato a pancia sotto sul lettino. In risposta, premette con entrambe i palmi sulla pelle tra le scapole, frizionando leggermente in lenti cerchi ipnotici.
Ed era proprio questo, il suo scopo.
Detto vuole che per sconfiggere il proprio nemico bisogna prima indebolirlo.
Ipnotizzarlo, ammaliarlo, sedurlo…
Shirogane aveva ragione, si ritrovò ad ammettere l’aliena, mentre passava le mani su tutta la gelida pelle della schiena di Deep Blue.
Lo udì mugugnare, appagato, e il sorrisino maligno s’allargò.
Di quel passo, sarebbe crollato immediatamente…
Salì sulle spalle, massaggiando la parte bassa della nuca con tocchi esperti. Poteva avvertire la fredda lama del pugnale premerle sulla coscia, nascosto nella cintura delle veste da odalisca blu.
”Posso farti una domanda..?”
Quella richiesta suonava umile e alquanto bizzarra in bocca ad un alieno come Deep Blue, abituato a trattare gli altri con supponenza e bravo solo a dare ordini.
Meiko lo fissò, ancora pigramente poggiato alle braccia incrociate, gli occhi chiari, adesso, erano ben aperti e fissavano attentamente un punto indefinito.
La giovane fu scossa da un brivido.
Scintilla maliziosa, puramente crudele nella semplicità con la quale danzava in quelle iridi di ghiaccio.
”…Si, mio Signore…” mormorò, cercando di alterare il timbro della voce.
Deep Blue fu scosso da un risata divertita, mentre si alzava, sistemandosi l’asciugamano sui fianchi. In un attimo fu in piedi, d’innanzi a lei, i neri capelli lunghi e leggermente spettinati sul davanti, il lungo ciuffo corvino copriva a stento l’espressione furiosa e insieme ammirata con la quale la fissava.
”Come hai fatto ad arrivare a me, Meiko Hida?” sibilò con voce velenosa ad un palmo dal suo viso, mentre le sfilava dolcemente il velo che le copriva la bocca e rivelava i suoi lineamenti.
Meiko ricambiò lo sguardo con aria spavalda, come l’orgogliosa fiera caduta suo malgrado in trappola, mentre fissava il volto di Deep Blue, ora senza alcun velo.
Atavico detto vuol che chi è preda abbia sempre un asso nella manica…
L’aliena sogghignò nuovamente.
”Lei mi sottovaluta, Signore..” portò una mano dietro la schiena, posandola sull’elsa dello stiletto.
In un gesto fulmineo estrasse il pugnale e si gettò contro l’alieno, che cadde all’indietro, sorpreso da quell’attacco improvviso.
Meiko ansimò, affannata, portandogli la lama alla gola, seduta a cavalcioni sopra di lui, la mano sinistra saldamente ancorata al braccio destro dell’alieno. Lo fissò, un lampo dispettoso e trionfante nelle iridi azzurre.
”Dammi solo un motivo per non ucciderti adesso…” sibilò, spingendogli la lama contro la carotide pulsante e piantandogli le unghie nel braccio.
Deep Blue ricambiò freddo lo sguardo. Osservava il petto dell’aliena fasciato di sottile stoffa blu, sollevarsi e abbassarsi velocemente al ritmo del respiro e del battito del cuore, la sua chioma corvina gli solleticava il torace, gli occhi stretti in una morsa decisa.
Perché Meiko Hida aveva ucciso, in passato, e non avrebbe esitato a rifarlo…
”Per chi lo fai?”
”Non sono cose che ti riguardino…”
”Per il tuo fratello bastardo?” sogghignò “Per i Ribelli?” usò tutto il sarcasmo e il disprezzo possibile in quelle parole, sputandole in un soffio come fossero ciò che di più orrendo si potesse pronunciare.
Scoppiò a ridere, ma s’interruppe quando avvertì la fredda lama del coltello premere più forte sulla delicata pelle del collo. La scrutò, nuovamente.
”Hida, tu non credi alla loro patetica causa…” sibilò “Tu odi gli esseri umani, come o forse più di me…Sei sempre stata la mia più fidata collaboratrice..”
“Se sono sempre stata la sua spia più fidata ci sarà un motivo…” lo interruppe secca “Io faccio solo i miei interessi, Signore, e lei è un folle se pensa di sfruttare l’arma di Shirogane per il suo progetto” sbottò, avvicinandosi al suo volto “Ci trascinerà tutti all’inferno ed io non ho ancora voglia di andarci..”
Deep Blue deglutì, abbozzando un sorrisetto.
”Shirogane ha in mente qualcosa, lo so..” sussurrò “Ma non pensavo che ti saresti lasciata coinvolgere da un disgustoso umano, mia cara Meiko…”
L’aliena non fece in tempo a scansarsi che Deep Blue, richiamando a sé tutta l’energia possibile, la scaraventò via da sé, dritta contro il muro della stanza.
Meiko si schiantò sul muro con un lamento soffocato, rimettendosi in piedi a fatica. Ma l’alieno s’era già alzato e, tendendo un braccio nell’aria, spinse a palmo aperto contro di lei, rimandandola contro la parete, schiacciata da un’energia invisibile.
Ella imprecò, sentendo i polmoni premere contro la gabbia toracica e la testa compressa in una dolorosa morsa.
L’alieno sogghignò e strinse la mano ancora tesa, mentre Meiko urlava: la stava letteralmente strangolando, osservandola compiaciuto dibattersi per tentare di contrastare la sua forza psichica.
”Povera piccola stupida, non vale la pena di ucciderti in questo modo…”
Allentò la morsa e l’aliena si accasciò contro il muro, tossendo e ansimando, tenendosi tremante la gola e cercando con gli occhi il pugnale che aveva perso.
Deep Blue emise versi di diniego, schioccando la lingua e avvicinandosi lentamente a lei, passo fluido e felpato di un felino.
”Così non va, Hida” le calpestò la mano che aveva poggiato a terra, facendola gemere nuovamente “Credevi davvero, piccola sgualdrina, di riuscire ad eliminare *me*? Il vostro supremo Signore e padrone, sciocca aliena?”
Meiko non rispose, mordendosi la lingua per non urlare: le aveva di certo rotto qualche dito e aveva la schiena a pezzi; inoltre, non poteva smaterializzarsi e non aveva ancora visto il pugnale.
Se in futuro, se mai l’avesse avuto, avesse voluto ricordare il momento più disperato della sua vita, quello era almeno da tenere nella classifica dei primi tre…
”Inchinati, Meiko Hida, ed io potrei anche perdonarti..” sibilò l’alieno “Sei fin troppo preziosa perché ti tolga di mezzo in questo modo”
L’aliena, in tutta risposta, sputò per terra, fissandolo poi con tutta l’arroganza che aveva.
”Allora meglio l’inferno, mio Signore” ringhiò con disprezzo “E dovresti sapere che io riesco sempre ad ottenere quello che voglio…”
Deep Blue si rabbuiò e premette nuovamente sulla mano di Meiko, facendola questa volta urlare.
”Hai emesso il tuo ultimo fiato, Hida, Portatrice di Sventura”
Le puntò la mano dritta sulla fronte, mentre azzurre scintille si raggruppavano rapide nel palmo, riflettendosi nelle iridi ancora strafottenti dell’aliena.
”Ti condanno a morte per tradimento…”
Meiko sogghignò, alzando il capo, fiera.
Deep Blue sussultò leggermente, notando sul suo volto la stessa, identica espressione del fratellastro, la stessa insolenza e irriverenza.
Kisshu Ikisatashi e Meiko Hida, sangue maledetto, sorte dannata, le erbacce da estirpare, i peccati ramificati nella razza aliena, la lussuria e l’orgoglio.
E quest’ultimo era ciò che ella incarnava, ora manifesto nelle sue ultime, velenose parole.
”Onorata di ciò, mio Signore…”


***


Ryo Shirogane era accovacciato d’innanzi al pannello che regolava l’illuminazione elettrica, trafficando furioso con i fili scoperti e fusi in più parti, alla scarsa luce di una torcia alogena sorretta da un alieno.
Contrariamente alla superficie, la Sala Progettazioni era nei Sotterranei, ove la luce dell’Alba incipiente non riusciva ad arrivare.
Il ragazzo masticava imprecazioni a denti stretti, facendo allibire anche i giovani scienziati che gli passavano complicati attrezzi per sistemare il piccolo problema che si era andato a creare.
O meglio, che Meiko Hida la pazza ha bellamente combinato… pensò cupo, mentre sbatteva un pugno contro il pannello scardinato
”Signor Shirogane, permette una parola?”
La timida voce di un alieno dagli spessi occhiali e dai capelli tagliati a caschetto interruppe la sequela di bestemmie che stava formulando all’indirizzo della giovane.
Si voltò, fissando sopra gli occhiali dalla montatura trasparente lo scienziato che aveva appena parlato, attorniato da colleghi eccitati quanto lui.
”Si?”
”Ecco..” quello si schiarì la voce, spintonato leggermente dagli altri, che sembravano preda di un attacco convulso di ridarella.
Ryo corrugò le sopracciglia, perplesso.
E adesso perché stava arrossendo…?
No, non sarà mica…
Il biondo americano sbiancò letteralmente, trattenendo con molta fatica l’impulso di alzarsi e scappare fuori da quella Base di matti, incurante delle sentinelle, adesso di nuovo al loro posto e più scocciate che mai, dell’impossibilità di raggiungere l’uscita, del paesaggio desolante fuori e dall’imminenza della quanto mai probabile fine del mondo.
Forse faceva ancora in tempo a chiedere asilo politico alle comunità che si nascondevano nelle fogne…
Deglutì, fissando ancora l’alieno.
”Emh, ebbene?” mormorò, disgustato.
Non avrebbe sopportato una dichiarazione d’amore, proprio no…
Oh, perché il Fato crudele gli negava i più *elementari* piaceri della vita? Cosa aveva fatto di male un modesto genio come lui per meritarsi le attenzioni di uno scienziato alieno e, soprattutto, maschio?
”Volevo chiederle…” adesso il piccoletto era arrossito e le spesse lenti erano leggermente appannate, mentre gli altri dietro di lui ridacchiavano a più non posso “Visto che sembra conoscere bene la signorina Hida…” il rosso che imporporava le guance acquisì una sfumatura più scura “Potrebbe presentarmela?”
Ryo Shirogane non aveva mai nemmeno immaginato di potersi trovare un giorno in quello stato di estremo… disorientamento.

Neanche a scuola gli era mai successo un fatto del genere: lingua bloccata, ogni terminazione neuronale partita completamente, zero assoluto, tabula rasa.
Non sapeva se sentirsi stupido oppure pazzo…
Entrambe le opzioni erano assai possibili, visto che aveva appena creduto che un povero alieno gli stesse per dichiarare il suo folle amore per lui.
No, un momento…
Gli aveva appena chiesto di presentargli Meiko Hida?!
Ma per chi lo avevano preso, insomma, per un gigolò o per un’agenzia matrimoniale?
Dall’ultima volta che si era guardato allo specchio, non ricordava nemmeno quando, non gli sembrava di avere scritto in fronte a grandi lettere: “Per incontri galanti rivolgersi al sottoscritto” corredato dall’imbarazzante sottotitolo “e se ti va buca, ci sono sempre io”.
Pensò ad uno scherzo, certamente.
L’alieno color peperone davanti a lui era uno scienziato, un individuo dedito alla ragione e alla cultura, fidanzato con la scienza, la chimica e la fisica applicata. Non poteva interessarsi a…tali frivolezze.
Naturalmente, il fatto che Ryo stesso fantasticasse su una *certa* fanciulla venne completamente ignorato, nella sua profonda ed egoistica riflessione.
Lo guardò, abbozzando un sorrisino comprensivo.

“Davvero?” domandò cauto, convinto che adesso avrebbero urlato “Ci sei cascato!” e l’avrebbero lasciato tornare ai suoi numerosi problemi, primo dei quali come uccidere Meiko appena l’avrebbe avuto sotto mano.

L’alieno annuì, una luce entusiasta negli occhi.

“Vede, signore, la signorina Hida è così…bella
“E forte…”
”E combattiva…”
”E ha anche due tet…”
”Va bene, va bene, afferrato il concetto!” sbottò Ryo, richiudendo di scatto lo sportello, stoppando con un tonfo metallico la cascata di affermazioni che ogni scienziato presente aveva preso ad elencare in aggiunta alla frase del primo “Se mai arriveremo in fondo a questa faccenda, forse…”
I cinque alieni emisero urletti eccitati, ringraziandolo calorosamente e lasciandolo ai suoi lavori.
Quello sbuffò, mentre abbassava le numerose levette rosse e verdi sul pannello adesso in sommario ordine.
Tu guarda se doveva anche badare agli ormoni alieni di un branco di scienziati in erba…
Si rialzò, spolverandosi il bianco camice sopra i jeans laceri. Si guardò intorno, grattandosi pigramente il mento ruvido di barba non fatta, scarna ricrescita bionda ad ombreggiare le guance bronzee.
Decise, per il momento, di ignorare le chiacchiere degli alieni che erano riprese, concentrandosi sulla ricerca dell’interruttore della luce centrale. Alla scarsa luce delle torce d’emergenza nel Laboratorio era piuttosto arduo…
Lo adocchiò in fondo alla Sezione dedicata alle ricerche nel campo chimico. Si diresse a passo svelto verso di esso, rodendosi il fegato, lo stomaco e ogni organo avesse nel basso ventre.
Afferrò la leva della corrente e l’abbassò bruscamente, illuminando tutta la Sala.
Un mormorio soddisfatto serpeggiò tra gli scienziati, mentre tutti si affrettavano a recuperare le loro mansioni precedenti.
Ryo sospirò, volgendo lo sguardo blu verso lo schermo al plasma appena acceso, ancora pulsante, ove linee scure s’intersecavano e s’univano, formando un chiaro disegno.
Cannone DNA…
Si era fatto autore dell’arma che avrebbe deciso l’esito della Guerra ed ora giovani alieni gli chiedevano di presentare loro una fanciulla.
Aveva davvero il diritto di diventare il loro assassino…?


***


La Sala Comandi della Base, ove si trovavano tutti gli schermi collegati alle telecamere presenti nei corridoi, brulicava d’attività: appena ripristinata la corrente elettrica, i tecnici si affannavano a recuperare ogni visuale, visto che c’erano ancora alcune telecamere cieche o distrutte.
Nessun alieno presente si sarebbe immaginato una così brusca interruzione
La porta d’acciaio a doppio battente si spalancò di botto, sbattendo contro le pareti e rivelando la sagoma ansimante di un alieno di divisa da generale.
Piantato a gambe larghe sulla soglia, la falce brillante di verde stretta in pugno, Iwo Nohara passò lo sguardo plumbeo su tutti gli occupanti, pietrificati sulle loro posizioni e sconvolti dalla sua entrata furiosa.
”Dove sono i Ribelli?” sbottò, smaterializzando la falce e avanzando nella Sala con passo deciso.
Un alieno dalla folta capigliatura verde chiaro si fece avanti, cauto.
”Generale Nohara, come potremmo sapere dove…”
”Controllate ogni telecamera della Base, sono qua” sibilò, puntando il dito sull’immenso pannello tappezzato di sfere pulsanti “Ikisatashi è riuscito a fuggire”
Borbottii increduli e sguardi perplessi alla notizia che un prigioniero fosse riuscito ad evadere dai Sotterranei ed ora se ne andasse tranquillamente a zonzo per l’edificio.
”Sguinzagliate ogni soldato presente, bisogna trovarli a qualunque costo…” ringhiò ancora Iwo, spintonando l’alieno di prima e andando dritto d’innanzi alle sfere illuminate.
”Ma…” protestò debolmente quello, ma il generale si girò, fissandolo minaccioso.
Quello deglutì, spaventato. Annuì e corse fuori dalla Sala, diretto verso i dormitori militari.
Nohara tornò a concentrarsi sul pannello.
La sua espressione di profondo disappunto si riflette su ogni superficie curva degli schermi, in ogni corridoio o stanza della Base, frugata con occhi attenti da cacciatore.
Pur essendo l’intera struttura costruita a modello di un labirinto, piena di vicoli ciechi e stanze segrete, nessuno poteva fuggire per sempre, non ora che la luce del sole ormai sorto filtrava attraverso le strette finestre.
Dove sono… pensò, stringendo i pugni furibondo.
Si erano tutti presi gioco di lui, ma quella volta sarebbe stata l’ultima.
”Signore, venga a vedere!” esclamò un tecnico, osservando trionfante una piccola sfera posta in alto a sinistra di tutto il complesso.
Iwo rivolse gli occhi ove il tecnico stava indicando con entusiasmo.
Un ghigno di pura soddisfazione gli increspò le labbra sottili, una scintilla d’argento brunito oscurò l’iride grigia da felino.
”Guarda, guarda…” mormorò, spostandosi proprio davanti al globo luminescente, che riportava la nitida visione di un corridoio del Secondo Piano, compreso chi lo stava attraversando con una certa fretta.
”Shin Fukazaki ha la pelle più dura di ciò che pensassi…” valutò, schioccando la lingua soddisfatto e incrociando le braccia. Poi scoppio a ridere sommesso, una risata tintinnante e fredda, senza una scintilla di calore.
Un brivido si insinuò sulla pelle di tutti gli alieni presenti.
Non era mai un buon segno quando Iwo Nohara si divertiva in quel modo…
Poi smise bruscamente, lasciando la Sala avvolta in un pesante silenzio.
”Continuate a cercare i Ribelli” ordinò, girandosi verso di loro. Era illuminato alle spalle da una fredda luce opalescente che tingeva la sua liscia chioma blu scuro di riflessi zaffiro.
Ancora una volta, un sogghigno impertinente aleggiava indolente sulla bocca.
”Quanto al generale Fukazaki…me ne occupo io” decretò con voce sibillina, prima di scoppiare nuovamente a ridere.
Si avviò alla porta della Sala Comandi, la lunga coda azzurro cupo che ondeggiava sulla schiena. Prima di uscire, si bloccò sulla porta.
”Quasi dimenticavo…” esordì professionalmente, scrutando un alieno “Contattate Gin (*) e ditegli che è giunto il momento di usare quello che sa…” sussurrò compiaciuto, mettendo in mostra gli acuminati canini con un ampio sorriso malevolo.
I tecnici sbottarono in una protesta unanime. Uno di essi si fece avanti.
”Generale, non è possibile, se solo nostro Signore Deep Blue…”
”Deep Blue non sarà più il nostro Signore e non avrà più un popolo su cui regnare se non fate come vi dico” sibilò velenoso, scrutandoli minaccioso “Ditegli di sguinzagliarlo dietro ai Ribelli, vediamo se saranno ancora così fortunati da restare in vita…”
Un alieno trattenne bruscamente il respiro, mentre il tecnico dai capelli verde chiaro parlava ancora.
”Che succede se non riusciamo a controllare?”
Non può essere controllato, infatti” Iwo sogghignò, andandosene dalla Sala in un fluido movimento “E non ce ne sarà bisogno…”


***


…Quante la sera, e quante,
abbandonando all’alba il corpo stanco,
se beato chiamò s’indi giammai
non rilevasse il fianco,
né tornasse a veder l’amara luce!...

…Tanto alla morte inclina
d’amor la disciplina. Ancor sovente,
a tal venuto il gran travaglio interno
che sostener nol può forza mortale,
o cede il corpo frale
ai terribili moti, e in questa forma
pel fraterno poter Morte prevale…

[da “Amore e Morte”, G. Leopardi]


...to be continued…


***

Rieccoci, siete tutti vivi ^o^;;?
Lo so, è più di un mese che non torno da queste parti e se ci siete ancora scusatemi immensamente ^^;; Ma sono stata parecchio impegnata, la mia mania di cominciare fanfic a raffica e non riuscire a distribuire bene gli impegni ^o^;
*Bea ridacchia nervosamente*
Sto partecipando ad un contest DracoXHermione, la cosa mi ha assorbito completamente °°; non mi sono quasi resa conto della situazione, ogni volta che aprivo la cartella “Fanfiction” mi dicevo “Eppure c’è qualcos’altro che devo scrivere…oO;;
Emh, sono un tantino smemorata, mi lascio prendere dall’ispirazione del momento ^o^;;
Se vi ho fatto soffrire e stare in pena, perdonatemi T.T
Now, ringraziamenti xD

Elly: ok, allora partiamo con le tessere d’iscrizione ^o^ E’ richiesta anche una donazione di sangue, sai, per precauzione nel caso dovessimo verificare l’autenticità della tessera U_U spero non sia un problema, ih *-* *Bea estrae motosega* Sea, cara figliola, tuo padre borbotta contrariato, non ha gradito il consiglio °°; chissà come mai, nyah xD Non ti preoccupare, lo farò obbedire, con le buone o con le cattive -.-; *Bea minacciosa* anche perché mi servirà in seg…argh, zitta è.é *Bea prende a testate schermo* Ahia…X.x Oh, hai gradito la frase di Pai xD? Beh, era particolarmente esasperato, povero, gli è scappata U_U; Smakkete, a presto =**!

Francesca Akira89: hai paura, eh xD? Beh, deduco che da questo capitolo tu abbia avuto ragione ad essere inquieta, si U_U; aaah, quell’aliena mi farà impazzire è.é! Perché, dico io, non riesco mai a controllare i MIEI personaggi °°;?! C’è qualcosa che non va…-.- La riflessione di Shin, ti dirò, mi è venuta molto spontanea, anche perché anch’io, in quel particolare momento, ero parecchio alterata (evitiamo di fare nomi, ma sul mio blog c’è tutta la storia -.-; ah, ho fatto pubblicità per niente occulta xD) e quindi mi sono sentita molto partecipe dei suoi pensieri ^o^ E poi, cos’è un ragionamento senza un minimo d’ironia ^-^? Dici che era fuori luogo la descrizione oO;? Mah, io l’ho trovata piuttosto necessaria per spiegare l’abbigliamento, punto chiave per non essere riconosciuta, e mi è anche servita per introdurre il capitolo, già ^o^;; Forse hai ragione, magari era un po’ troppo…approfondita °°; Mi sono lasciata prendere la mano, era tanto che non facevo una descrizione così dettagliata, nyah XD Venia U_U; *Bea s’inginocchia sui ceci* E infine, per quanto riguarda Salima…no, bocca cucita è.é! Questa volta non dirò niente, curiosone che non siete altro, tutte voi xD Bacioni ^**^!

Strega’91: mio pasticcino della casa di Ravenclaw, grazie mille per gli auguri ^*^! Che dire, Salima, per il momento, resterà avvolta nel mistero, si U.U *Bea decisa* Ohoh, il modo per entrare xD? Lo vedrai, lo vedrai ^o^! Mirai è molto sveglio, pur essendo un alieno relativamente “pacifico” sa farsi valere ^-^ Beh, anche Pai è capace di provare emozioni, raramente, ma le prova U_U *Bea si abbassa e schiva fulmine da ventagli dell’alieno* Nyah, mancata xD E per la recensione alla tua fanfic, ma di niente! Anzi, anche la seconda che hai scritto, è stato un onore commentarla ^-^ tuttavia, credo tu l’abbia capito xD, preferisco le DracoHerm U_U; ma con la tua bravura, sei sprecata per le HarryHerm, passa nel partito “Leather Librarians”, shi *-* *Bea fa proselitismo* Mah, de gustibus…^-^ Besos =**

DarkPhoenix: ghassie, ghassie ^//^! *Bea versa champagne in bicchiere e trinca* Oh, ottima bevuta U_U HIC! Oh, pardon…°//°;; *Bea ha singhiozzi* Beh, che dire, hai ragione! L’unico fatto positivo è che manca solo un anno per la patente = solo un anno alla macchina = solo un anno alla libertà *ò* Shi, pregusto… Già sono un pericolo ambulante in bici, le povere vecchiette che investo ne sanno qualcosa…xD credo stiano fondando un Partito contro di me, nyah °°; quando passo per il corso mi guardano male! Vabbè, meglio sorvolare…^o^;; Lo so, la perfidia credo sia un fattore genetico, si U_U; Massì, prendi anche i miei lati positivi xD (e dove sono -.-? ndRen) Smakkkk ^*^!

Mewby: dici che Shin è permaloso xD?!? Kyahahaha X°°DD!! *Bea si rotola dal ridere* Non l’avevo visto sotto questo punto di vista ma sì, credo proprio che sia un permalosone ^o^;; …oh, smettila di tenere il broncio, su è.é! Il generale Fukazaki sta facendo i capricci, mah U_U; E meno male che dovrebbe essere uno dei più “seri” in questa compagnia… Però, sul fatto dell’essere innamorato pazzo, questo credo di si ^^; anche se non l’ha mai dichiarato apertamente, diciamo che non ha mai dato un nome a quella cosa che prova verso Meiko…xD Oh, questi alieni! Ti è piaciuto il dibattito tra lui&Ichigo ^-^? Beh, diciamo che hanno chiarito alcuni punti che non andavano giù a nessuno dei due, ossia che Ichigo non si fida di Meiko e Shin è indispettito da questo…^.^;; Oh, Salima ha scosso le spalle, indifferente…°°; credo che non sia molto propensa a dire cosa le è successo circa un anno fa…non temete, ve lo spiegherò io, tra qualche capitolo ^o^! …Salima, che c’è °°;? *Bea fugge* Ps: arigatou per gli auguri, baciotti ^**^!!

Cris: nee-chan, credo che tu abbia dimenticato di mettere, dopo questo segno “<’” l’apostrofo, e ti si è cancellato il resto del commento xD! Già, il caro Fukazaki è proprio partito per la tangente U_U *Bea annuisce* però, Ichigo non credo sia cattiva °°; Semplicemente, direi che non ha tutti i torti…^.^;; insomma, la Base degli umani è caduta perché Meiko, da infiltrata, ha passato informazioni vitali per indebolire gli esseri umani e appropriarsi del Progetto C.DNA…U_U; quindi, è normale che non si fidi di lei, non credi ^^? E se sapesse che è la sorellastra di Kisshu e cos’ha fatto con lo stesso…^o^;; *Bea ignora occhiata indagatrice di Ichigo* ohoh, ma gli altarini si scopriranno presto, nyah xD Bacio, a presto =** (Ps: grazie mille per l’AMV regalo, era stupendo *ò*!)

JunJun: oh, nee-chan, Shin sta arrossendo ancora ^-^;; però sta ridacchiando, credo che la tua proposta, se con Meiko andrà male…°°; Shin-chan è svenuto…Ohoh ^o^;; *Bea copre il corpo svenuto* Dunque! Ma di che ti scusi, tesorino, siamo tutte impegnatissime, shi U_U; se poi hai impiegato il tempo per fare quegl’ultimi AMV assolutamente stupendi, allora attendi ancora *ò* *Bea in estasi* Comunque, davvero hai riso xD? Me lieta, era proprio ciò che volevo ^^ Come mi sono divertita io a scrivere, vorrei che anche voi scoppiaste a ridere, soprattutto per quelle situazioni parecchio imbarazzanti, nyah xD! Davvero li avevi visti in un girotondo ^o^? Beh, credo tu sia stata una delle poche (se non l’unica, ehe ^-^;; ma che ci vuoi fare…xD) E per quella di Kisshu e Ichigo, beh, diciamo che un po’ di romanticismo non guasta mai, no U_U Ma non vi abituate, non sono tipo da lasciarli tranquilli ancora per molto…*-* *Bea minacciosa* Arigatou, mi imbarazzi, si ^//^ diciamo che diventare scrittrice non sarebbe male, se riuscissi a sfondare, shi ç_ç avrei così tante idee, basta solo trovare il modo giusto per metterle giù è.é Bea, Fight >.<’! *Bea s’infiamma* E ovviamente ti farò trecento copie autografate, certo U.U; Salima, Salima, sei molto richiesta ^o^ diciamo che hai ragione, in un certo senso, la sua parte non è certo finita qua U_U; …°°; acci, è lo spoiler più grande che abbia mai fatto *Bea si morde lingua* Vabbè, pazienza… Povero Fukazaki, concedetegli un piccolo sfogo, solitamente è così controllato, non è certo un automa ^-^;; Il monologo sulla tolleranza xD? Oh, quello è stato davvero esilarante, non c’è la faceva davvero più…e, ammettiamolo, le cose che ha detto sono la pura verità U_U;; Iwo…mah, non credo sia semplice da neutralizzare…^o^; ma sai, le sorprese non sono finite, nyah xD Te quero, besos ^**^!!

Kumiko Shirogane: grazie mille, mia Kohai, avrò il piacere di leggere il seguito appena possibile xD Ah, dunque Ryo sarebbe tuo marito **? Umh, ottimo partito: ricco, affascinante, un po’ bastardo…Si, decisamente appetibile ^o^ Anche se, come ben sai, io preferisco un altro genere… ^.- Però direi che in questo capitolo fa delle riflessioni particolarmente profonde, si U_U; anche se, povero, prima gigolò e poi agenzia matrimoniale xD Compatiamo il povero Shirogane…xP
Smakkete =**

Ok, now impegni improrogabili richiedono la mia preziosa presenza U_U; ergo, la fisica Aristotelica mi reclama a gran voce -.-; vi prego, datemi tregua, buhuh ç_ç *Bea piagnucola*
Oh, quasi dimenticavo °°;

(*)= se vi ricordate, Gin è quel povero alieno che abbiamo incontrato nel cap. 13, responsabile della Stanza degli Esperimenti situata dell’Ala Sud della Base, che Meiko e Shin avevano obbligato a liberare le Mew Mew ^-^ rammentate?

Ora è davvero tutto! Alla prossima ^o^
*Sayonara*

  
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