Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Silvy87    07/07/2011    3 recensioni
Dopo Breaking Dawn, cosa accadrà?
Mentre i Cullen continuano a vivere la loro immortalità, Jacob e Renesmee inizieranno a coltivare il loro amore destinato a durare per l'eternità. Nuove avventure, nuovi arrivi e soprattutto tanto romanticismo! Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
21° CAPITOLO +JACOB
Quella mattina avevo un brutto presentimento. Dopo aver sentito la sua voce, nella telefonata, un forte senso di angoscia mi aveva scosso. E non capivo il perché. Non riuscivo a concentrarmi sul lavoro che stavo facendo " Dannati bulloni! " avevo sbottato contro alcune viti che non riuscivo ad aggiustare. E quando iniziavo a parlare con le cose, di solito, non era un buon segno. Qualcosa non andava in me. Mi sentivo strano , come se qualcuno molto lontano stesse provando a comunicare con me. Che fosse la mia Nessie? Ero più che sicuro che stesse bene, ma qualcosa mi diceva che dovevo ritornare immediatamente da lei. Guardavo incessantemente l'orologio ed i minuti sembravano non passare più. Quando mi resi conto che cominciavo a sentirmi male e che non avrei resistito un solo attimo, decisi di licenziarmi all'istante e chiudere con quello che stavo facendo. Non era da me e lo sapevo, ma il mio istinto mi diceva che era la scelta migliore da fare. Così, dopo aver preso la mia roba ed essermi congedato dal mio ex capo, partì verso casa con il motore che ruggiva a mille. Avrei voluto ritornare sotto forma lupesca: anche la mia anima stava ribollendo per l'agitazione. Ma preferì non attirare troppo l'attenzione. I pochi chilometri che stavo percorrendo, sembravano non avere mai fine. Ma appena intravidi la foresta familiare di casa, cominciai a sentirmi meglio. Forse mi ero sbagliato e mi ero preoccupato per nulla.
Imboccando la strada sterrata, intravidi nel fitto della vegetazione, due sagome di lupo che conoscevo fin troppo bene " Che ci fanno qui Seth e Leah?! " mi chiesi, incuriosito e spaventato. Se i componenti del mio branco erano nei dintorni, significava solo una cosa: pericolo imminente. Accelerai l'andatura e vidi che mi seguirono. Ci incontrammo nello spiazzo di fronte a casa. Scesi dalla moto in fretta e furia, spegnendo il rumore assordante, mentre Seth e Leah si ritrasformarono " Jake....grazie al cielo sei arrivato anche tu! " mi disse Leah in preda all'agitazione, mentre Seth mi osservava con aria preoccupata. Ero confuso ed allarmato per le loro espressioni " Mi dite che stà succedendo?! Nessie dov'è? Stà bene? " , " Fratello....non ti piacerà quello che vedrai..." disse Seth, guardandomi con occhi tristi. In un attimo capì tutto: doveva essere successo qualcosa di grave ed io non avevo potuto fare niente per evitarlo. Tremai da capo a piedi per la rabbia " Jake..." mi chiamò Leah, ma non sentì la sua voce. Mi fiondai dritto verso l'entrata di casa. Quando aprì la porta, vidi che c'erano tutti: le ragazze Quileute, Sam con gli altri, i membri della famiglia Cullen con Bella ed Edward che avevano i volti pietrificati dal dolore. Ciascuno di loro mi guardava con aria afflitta e senza proferire parola. Nessuno mi spiegò niente, ma mi lasciò avanzare verso la camera dove intravidi Carlisle, Esme, Jasper ed Alice ai piedi del letto. Poi, quando entrai, il mondo mi crollò addosso. Nessie era sdraiata, coperta da una trapunta fatta a mano e il suo viso era molto pallido. Un piccolo ago era conficcato nel suo braccio sinistro e si collegava con un tubicino ad una flebo. Mi avvicinai a lei e le presi la mano, priva di vita: era molto fredda e le sue guance avevano perso il loro colore rosa pesca. Il mio petto ebbe un sussulto e sentì come uno squarcio profondo dentro di me. Il mio cuore perse diversi battiti e un dolore insopportabile mi invase. Mi sedetti accanto a lei e la osservai respirare a fatica. In quel momento volevo solo rimanere con lei e farle sentire la mia presenza. Non mi interessava ascoltare quello che era successo, anche se riuscivo ad intuirlo. Coloro che erano rimasti nella stanza, capirono la mia voglia di solitudine. Senza darmi spiegazioni, abbandonarono la camera ed in silenzio, chiusero la porta alle loro spalle.
Quel luogo divenne improvvisamente freddo e pieno di tenebre. Ero terribilmente disorientato e pieno di angoscia. Non potevo accettare che Nessie stesse male. E tutto questo per colpa mia. Non ero stato in grado di proteggerla come avrei dovuto e adesso, lei soffriva per la mia mancanza di attenzione. Ero in collera con me stesso e, per la prima volta, sentì l'effetto dell'imprinting che stava per essere soffocato. Sembrava che lei dormisse, invece mi accorsi che era a metà tra la vita e la morte, in una specie di coma profondo. Sentivo che stavo per perderla per sempre e questa paura, bloccava ogni mia reazione. Mi sentivo inutile ed impotente. E più la guardavo, più soffrivo per lei. Appoggiai una mano sul suo ventre e sentì che i battiti del cuore di mio figlio erano molto rallentati. Il panico mi fece tremare e strinsi le lenzuola, per non urlare dal dolore. Non potevo perdere anche lui! Era come se tutta la felicità di quei mesi, fosse stata prosciugata e non riuscissi più a vivere. Dovevo andarmene da quella stanza, il più lontano possibile. Sapevo che era un'idea stupida, quella di abbandonarla di nuovo. Ma rischiavo di esplodere all'istante. Perciò mi alzai dal letto e spalancai la porta con violenza. Il mio sguardo trasudava sofferenza e collera. Attraversai il corridoio con velocità, ignorando gli sguardi di tutti e puntai dritto all'uscita " Jake..." Bella cercò di fermarmi, ma Edward la bloccò per un braccio facendole cenno di lasciarmi andare. Il suo sguardo divenne afflitto, mentre io cominciai a togliermi la maglietta e a correre verso la foresta, in preda ad un fuoco che mi stava divorando. Con un potente ruggito, scatenai l'animale che c'era in me e corsi a perdifiato, scaricando molta adrenalina. La mia mente era libera da ogni pensiero. Solo un profondo dolore mi squarciò il petto e, a quel punto, gridai. Dalla mia bocca uscì un forte ululato simile ad un lamento che echeggiò per tutta la foresta, vibrando in ogni angolo. La sofferenza che stavo provando era infinita e mi sentivo morire dentro. Non riuscivo ad accettare il fatto che stavo rischiando di perdere la mia unica ragione di vita e tutto quello per cui avevo combattuto negli anni precedenti, stava crollando. Un senso di soffocamento mi invase e non avevo nessuna via d'uscita. Passai ore interminabili in quello stato e non mi accorsi neanche che il sole stava tramontando. Mi trascinai fino ad un grosso abete, dove crollai esausto. Le forze mi stavano abbandonando e non riuscivo neanche a recuperare quel poco di energia che mi era rimasto.
Poi, quando ormai, la foresta era immersa nell'ombra, sentì che qualcuno mi stava raggiungendo con passo veloce. E non era la corsa di un licantropo. Non volevo trasformarmi: mi sentivo a mio agio nella mia forma animale, come se fossi isolato dal resto del mondo e in questo modo riuscivo a gestire il dolore. Avevo lo sguardo fisso sul prato e, quando lo alzai, intravidi due sagome molto familiari, vicino ad un abete. Il chiarore della Luna illuminò coloro che erano venuti a sostenermi: Bella ed Edward. Si avvicinarono e il loro sguardo era molto addolorato. Abbassai di nuovo la testa, cercando di ignorarli. Sapevo che il mio comportamento era sbagliato, ma non riuscivo più a reagire e non avevo voglia di fare conversazione. Perciò tesi le orecchie per ascoltare ciò che avevano da dirmi " Jake...mi dispiace tanto per quello che è successo...tutti siamo in ansia per te e siamo preoccupati che non riesca più a riprenderti...e odio tremendamente vederti così sofferente...sei l'ultima persona che si merita tutto questo! " se Bella avesse potuto piangere, lo avrebbe certamente fatto: la sua voce era affranta e tremava dalla disperazione. Edward era impassibile e sembrava fosse diventato una statua, ma ero certo che dentro di sè era nelle mie stesse condizioni: non era facile sapere che sua figlia stava male; " Bella ha ragione....tu e Renesmee siete la nostra vita....non sopportiamo che voi soffriate..." li guardai con intensità e provai un senso di gratitudine nei loro confronti: quando avevo bisogno di qualcuno che mi sostenesse, loro c'erano sempre stati. Non potevo deluderli e dovevo reagire a tutti i costi per affrontare la situazione con tenacia. A quel punto, non serviva più nascondersi. Era necessario che aiutassi tutti quanti ad uscire dal dolore, specialmente Nessie e mio figlio. Perciò mi ersi in tutta la mia statura da lupo alfa. Il mio muso superava le loro teste. Poi mi ritrasformai in un istante, indossando un nuovo paio di pantaloncini " Vi chiedo scusa per essermene andato via in quel modo....non riuscivo più a resistere là dentro..." , " Non preoccuparti, Jake...sappiamo quanto è difficile controllarsi in questi momenti...era giusto che ti sfogassi..." disse Edward tranquillizzandomi " E' solo colpa mia per quello che è successo...se l'avessi protetta come dovevo, ora....non sarebbe.." serrai i pugni e un forte tremore di rabbia percorse le mie braccia. Di colpo, scaricai tutta la collera che avevo in corpo sferrando un potente destro contro il tronco dell'abete e la corteccia si ruppe, incrinandosi. Bella ed Edward non si spaventarono: ormai erano abituati ai miei scatti d'ira. " Non pensare che sia colpa tua, Jake....hai sempre fatto il possibile per proteggere Renesmee e te ne saremo grati per l'eternità..." disse Bella " Si...ma non è stato abbastanza! Hai visto anche tu come stà male! Potevo evitarle il peggio...e invece stà morendo con mio figlio!" ero al colmo della frustazione e la mia aggressività stava aumentando " Carlisle dice che è in coma....il suo battito è regolare anche se molto debole...dovremmo aspettare che si svegli..." mi spiegò Edward " E che mi dici di mio figlio? Sopravviverà? " chiesi con la voce che tremava " Ancora non lo sappiamo...tutto dipende dal tempo e se il fisico di Renesmee riuscirà a sostenerlo...vedrai, si riprenderanno tutti e due...abbi fiducia, Jacob..." alle sue parole mi sentì più tranquillo, anche se dentro me dilagava ancora la bufera " Spero che questo accada...non sopportrei di perderli entrambi..." , " Neanche noi..." disse Bella. Poi ci fu un attimo di silenzio carico di tensione " Il fatto è che non sappiamo ancora cosa sia successo esattamente...Seth e Leah l'hanno trovata priva di sensi sulla veranda e poi hanno chiamato tutti noi...Alice non ha avuto nessuna visione e si sente così in colpa per non aver previsto niente..." intervenne Bella " Nessie è sempre stata bene in queste settimane e l'unica cosa che può averla stravolta in questo modo, è di sicuro la tensione o una forte preoccupazione.....qualcuno di poco gradito le ha fatto visita in modo inaspettato e io ho già idea di chi possa essere..." Bella ed Edward mi guardarono con curiosità, poi aggiunsi " Nahuel! " dissi con sicurezza. Vidi che si scambiarono uno sguardo incredulo " Ma, Jake...Nahuel è sparito da un sacco di tempo! Nessuno lo ha più visto! E' impossibile! " disse Bella allarmata " E chi ci dice che forse sia ricomparso, evitando tutti i nostri ostacoli?! Sento che è stato lui a farle del male...ho questo presentimento da stamattina e giuro che se è così, lo andrò a cercare fino in capo al mondo per ucciderlo!! ". La tensione era palpabile e vidi Edward farsi pensieroso " Riflettendoci...può essere come hai detto tu, Jacob....Nahuel è sempre stato molto scaltro e potrebbe averle teso una trappola....ma è meglio non saltare a conclusioni affrettate, quello che ci preoccupa adesso, è ritornare da Renesmee..." il ricordo di lei stesa sul letto e sofferente mi faceva ancora male, ma ero pronto a ritornare a casa per starle accanto ogni minuto. Mi mancava terribilmente e volevo rivederla subito " Giusto, Edward....Nessie ha bisogno di noi! ". Insieme corremmo nella foresta e con mia enorme sorpresa, riuscivo a tenere il loro passo, merito della mia nuova forza di lupo alfa. Bella mi sorrise e per dispetto, accelerò la sua corsa distanziandomi di un metro, poi prese per mano Edward che aumentò anche lui la sua andatura. Schivando un abete con prontezza, utilizzai tutta la potenza dei miei muscoli e in un attimo raggiunsi entrambi, sorprendendoli. Arrivammo di fronte a casa in pochi minuti " Congratulazioni, Jake...ormai ci superi alla grande! " disse Bella " Dimentichi che sono un lupo alfa....non c'è vampiro che mi sfugga! " dissi ed Edward sorrise. Poi, quando ci avvicinammo all'entrata, mi bloccai all'istante. Avevo come l'impressione che quei giorni sarebbero stati molto difficili, ma presi coraggio e avanzai a passo deciso. Volevo lottare per lei fino all'ultima speranza, come avevo sempre fatto anche prima della sua nascita. Solo in questo modo lei si sarebbe salvata e l'avrei resa felice.
Aprì la porta, seguito da Bella ed Edward. I volti di tutti i presenti si distesero in un'espressione di sollievo, vedendomi entrare. Erano rimasti per tutto il pomeriggio a vegliare Nessie ed ero consapevole che avrebbero aspettato anche loro il suo risveglio. Ero grato per il loro appoggio e sapevo che potevo contare su di loro. Dalla camera matrimoniale c'era un via vai frentico delle ragazze Quileute. Ciascuna di loro aveva in mano un'asciugamano bagnato. Tutto quel movimento mi fece capire che qualcosa non andava e mi spaventai parecchio. Corsi verso la porta della stanza, ma Sam mi bloccò il passaggio " No, Jake...è meglio se non entri...tra poco sarà tutto finito..." gli lanciai un'occhiata di rimprovero " Ho visto cose peggiori...e comunque lei ha bisogno di me, non posso lasciarla sola! Fammi passare! " Sam guardò Bella per cercare il suo consenso e lei annuì tranquilla. Quando Sam mi lasciò libero il passaggio, spalancai la porta e ciò che vidi mi fece stare male. Nessie delirava nel suo stato di coma e girava di tanto in tanto la testa di lato, come per scacciare ciò che la faceva soffrire.  Sulla sua fronte era appoggiato un'asciugamano bagnato sostenuto dalla mano di Leah che, con occhi disperati, cercava di alleviare il suo dolore. Le altre ragazze erano ai piedi del letto, mentre Carlisle stava sistemando un'altra sacca di flebo sull'asta di metallo accanto a Nessie che farfugliava qualcosa di incomprensibile. Mi avvicinai con passo lento e Leah mi fece spazio. La tristezza mi invase, ma volevo assisterla nel migliore dei modi " Lascia pure, Leah...ci penso io..." lei si spostò di lato, togliendo dalla fronte di Nessie l'asciugamano ormai caldo " Vado a prenderne uno fresco...torno subito! " disse ed uscì dalla stanza. Mi sedetti sul letto, accanto a Nessie e le posai una mano sulla fronte imperlata di sudore e trasalìì: era incredibilmente bollente ed era sudata anche sul collo e sul petto che si alzava ed abbassava a fatica. La sua temperatura superava di gran lunga persino la mia. Poi, spostai la mia mano sul suo ventre e sentì che il battito di mio figlio era molto accelerato, quasi agitato: soffrivano insieme ed erano nella stessa condizione. Lanciai un'occhiata di pieno allarme a Carlisle che cercò di tranquillizzarmi " E' peggiorata nell'ultima mezz'ora, improvvisamente...il suo corpo stà cercando di reagire, ma stà facendo molta fatica...qualunque cosa sia successa, ha provato molta tensione ed agitazione e questo non le ha fatto per niente bene...posso solo alliviare il suo dolore con un pò di morfina ed aiutarla con la flebo, ma è necessario aspettare che faccia il suo corso...Jake, andrà tutto bene...lei è molto forte! " mi sorrise e mi diede una pacca sulla spalla, poi uscì anche lui dalla stanza. Osservai il viso sofferente di Nessie, corrugato in un'espressione di dolore e un impeto di disperazione mi invase. Era molto più terribile di quello che pensassi. E quello che più mi preoccupava, era che forse non ce l'avrebbe fatta nonostante tutti cercassero di farmi pensare il contrario. Sperai di sbagliarmi: Nessie aveva sempre combattuto nelle difficoltà ed era sempre riuscita a superare qualsiasi ostacolo. Perciò confidai nel fatto che lei non avrebbe mai permesso che restassi solo ed infelice.
Dopo qualche istante Leah ritornò con un'asciugamano bagnato e fresco. Me lo porse e io lo poggiai sulla fronte di Nessie che distese il suo volto in un'espressione più rilassata. La sua mano sinistra si allungò d'istinto verso la mia cercando un contatto. Intrecciai le mie dita alle sue come, di solito, facevamo quando ci scambiavamo le nostre coccole. Aveva sentito la mia presenza. Leah strabuzzò gli occhi " Come ha fatto a capire che sei qui?! Insomma...stà come dormendo! " , " Credo che abbia sentito il mio odore...e poi l'imprinting contribuisce tanto...se siamo lontani l'uno dall'altra, soffriamo di più..." , " Wow..." disse Leah esterrefatta "Non sapevo che l'imprinting avesse questo potere! Quindi se rimanete separati per troppo tempo, rischiate di morire?! " mi chiese incredula " Esatto...si perde la voglia di vivere e , di conseguenza, ciò porta alla morte..finché sappiamo che l'oggetto del nostro imprinting esiste, ma non possiamo raggiungerlo, è pericoloso....se invece un licantropo decide di rimanere immortale, può avere diversi imprinting nella sua vita...ogni volta che muore ogni compagna..." spiegai guardando Nessie con affetto " Ma è terribile! Spero che questo non accada con voi! " , " Tranquilla...noi due siamo entrambi immortali...e io ho scelto di stare con lei per l'eternità...non potrei amare nessun'altra..." , " Che sollievo! Sono contenta! Vi lascio soli...vado in salotto con gli altri! " , " Grazie Leah...non sò cosa farei senza di te! Sei una grande amica! " , " Di niente, Jake! Lo faccio più che volentieri! " mi sorrise e uscì dalla stanza.
Nelle ore che seguirono la febbre di Nessie non accennava a diminuire ed ogni tanto lei sussurrava il mio nome con disperazione, come se cercasse di salvarmi da qualche pericolo imminente. Per tranquillizzarla, mi stesi al suo fianco, nella parte libera del letto e le accarezzai il braccio scoperto dalle lenzuola dicendole " Sono qui, amore...va tutto bene! " e al suono della mia voce, i suoi tremori si placavano e un lieve sorriso le compariva sulle labbra. 

Quando ormai scese la notte, le ragazze Quileute lasciarono la stanza e raggiunsero gli altri che dormivano nel salotto, mentre i Cullen andarono a caccia. Rimasi da solo con Nessie che dormiva beata, dopo quasi tutto il pomeriggo passato in agonia.  La febbre le era scesa e aveva riacquistato la sua normale temperatura corporea. Il suo viso era sereno e ricominciava a riprendere il suo colorito rosa pesca. Non avevo chiuso occhio per tutta la serata. Avevo voluto assisterla ogni minuto. Carlisle aveva cambiato quasi tre sacche di flebo e mi aveva detto che ormai era fuori pericolo e che bisognava solo aspettare che si svegliasse, mentre io continuavo a chiedermi che cosa fosse veramente successo quella mattina. Mille domande mi frullavano in testa, ma ero meno preoccupato perché ora Nessie cominciava a stare bene. E anche mio figlio. Avevo la mano poggiata sul suo ventre e ascoltavo il suo piccolo cuore che batteva con regolarità. Ero felice che fossero entrambi sani e salvi. Guardai il petto di Nessie che si alzava e si abbassava lentamente. Mi piaceva osservarla quando dormiva. Era così bella, simile ad un angelo. Accarezzai i suoi capelli morbidi e setosi e le sfiorai il suo braccio, toccando la sua pelle chiara e liscia. Non l'avrei persa per nulla al mondo e, dopo ciò che era successo, decisi che le sarei stata accanto ancora di più. Potevo proteggerla di nuovo con maggiore determinazione e non avrei perso neanche un'occasione per stare con lei. Quel giorno avevo sentito che lei non sarebbe stata al sicuro, ma non avevo dato ascolto al mio istinto che, di solito, tentavo di soffocare a volte sbagliando. Mi era costata la sofferenza di Nessie e questo non me lo sarei mai perdonato, neanche per l'eternità. Ma, nonostante tutto, il destino mi aveva dato un'altra possibiltà che non volevo sottovalutare. Potevo proteggerla di nuovo e stavolta, sarebbe stato molto diverso. Le baciai la guancia e le sussurrai " Perdonami Ness...non ho saputo proteggerti...mi dispiace che tu abbia dovuto soffrire così...ti prometto che non accadrà più! Ti amo troppo per rischiare di perderti di nuovo! " al suono della mia voce, la sua mano si mosse in modo impercettibile, poi sospirò. Poggiai la testa sul cuscino. Vidi che dormiva serena e mi sentì risollevato. Chiusi gli occhi e mi addormentai al suo fianco. Ero sicuro che, all'alba, ci saremmo svegliati insieme e finalmente, l'avrei rivista piena di vitalità. Mi abbandonai alla pace di quella notte e dimenticai il tormento che mi aveva assalito in quelle ore, certo che avrei superato anche ostacoli peggiori.

Sentì che il mio braccio era molto caldo. Aprì gli occhi confuso e frastornato. Possibile che fosse già arrivata l'alba?! I raggi del Sole illuminavano il letto sul quale ero steso. La notte era trascorsa velocemente e, quando realizzai ciò che avevo vissuto il giorno precedente, mi alzai di scatto girandomi verso il lato di Nessie, sperando che fosse ancora lì. Ma lei non c'era e mi spaventai molto. Perché nessuno mi aveva avvertito?! Che fosse peggiorata e allora, avevano dovuto ricoverarla in ospedale? Ma Carlisle non l'avrebbe esposta agli occhi indiscreti degli umani e l'avrebbe sicuramente portata a casa Cullen. Cercai di percepire qualche movimento nel salotto, ma tutto era tranquillo. Con il panico che cominciava a serrarmi la gola, mi precipitai giu dal letto e, in un attimo, spalancai la porta della camera correndo lungo il corridoio.
Appena rallentai il passo, vidi che i Cullen erano tutti riuniti in salotto, insieme alla tribù Quileute. Ciascuno di loro aveva il volto disteso in un'espressione enigmatica, ma rilassata e, quando Bella mi fece cenno di voltarmi verso la cucina, capì che mi aspettava una grande sorpresa. Girai le spalle e incontrai i suoi occhi e , come la prima volta in cui la vidi nel giorno della sua nascita, sentì il potente effetto dell'imprinting farsi strada dentro me e irrompere come un fiume in piena. Il mio cuore sussultò di gioia e ogni cellula del mio corpo si sentì attratto da lei. Era raggiante come non mai ed era ritornata a splendere della sua immensa bellezza. Indossava una camicia da notte che le arrivava sopra il ginocchio e una vestaglia che le fasciava la vita, dove potevo intravedere un piccolo rigonfiamento. Dunque anche mio figlio era ancora in vita. Esultai felice " Ness! Amore mio! " le corsi incontro, tendendo le braccia mentre lei si alzò dalla sedia con sicurezza e, colmando la distanza che c'era tra noi, mi abbracciò , aggrappandosi alle mie spalle con tenacia come se temesse di potermi perdere da un momento all'altro. E non potevo biasimarla per questo. Le accarezzai i capelli con delicatezza, inspirando il suo dolce profumo, mentre l'altra mano era poggiata sul suo fondoschiena e la stringevo a me, percependo tutto il suo calore. Mi sentì felice e in pace con me stesso. Lei si allontanò di poco per guardarmi negli occhi " Ho sentito la tua voce, Jake, stanotte...non sentirti in colpa per ciò che è successo...non sei stato tu a farmi del male....sò che mi hai sempre protetto nel migliore dei modi....avrei dovuto stare più attenta..mi dispiace di averti fatto soffrire! " la sua voce cristallina e limpida era così bella e sembrava che non la sentissi da secoli. Le accarezzai una guancia lievemente arrossata " Sono al settimo cielo, Ness...temevo di perderti per sempre...e di perdere anche nostro figlio...ma invece, eccoti qui! Più splendida e forte che mai..." , " Credevi davvero che ti avrei lasciato solo per il resto dell'eternità?! Non mi arrendo tanto facilmente...Carlisle mi ha detto che ho delirato per parecchio tempo e che stavo per perdere il bambino, ma la mia natura vampiresca mi ha aiutato a sanare le ferite..." mi spiegò e un'ombra terribile la colpì nello sguardo e ne rimasi scosso " Quali ferite?! Ness...che cosa è successo ieri? "; lei si allontanò dalla mia stretta e mi prese per mano, intrecciando le sue dita alle mie. Poi si rivolse anche a tutti i presenti " Credo che sia arrivato il momento che voi sappiate del pericolo imminente che ci attende..." mi guardò con determinazione, ma anche con molta paura. Sentivo che quello che stava per dire non prometteva nulla di buono. Nessie mi guidò verso il salotto, dove entrambi ci sedemmo sul divano di fronte agli altri che volevano ascoltarci con attenzione: i loro volti esprimevano molta tensione. Nessie prese fiato, sospirando, prima di iniziare " Vi ringrazio per il sostegno che ci state donando e vi starete tutti chiedendo il perché della mia sofferenza....purtroppo ieri, ho ricevuto una visita a dir poco inaspettata e molto dolorosa....Nahuel è ritornato! " a quella rivelazione il branco di Sam divenne minaccioso, insieme a Leah e Seth, mentre i Cullen iniziarono a mormorare tra di loro confusi. Guardai Nessie con timore " Dopo tutti i controlli è riuscito a sfuggirci! " le sussurrai sorpreso e lei annuì; " Ma come è possibile che sia potuto arrivare qui indisturbato! " sbottò Alice frustrata " Conosce i nostri punti deboli e , sicuramente, avrà deciso all'ultimo momento per evitare che tu avessi una visione..." le rispose Carlisle  " A quanto pare nemmeno voi Cullen riuscite a controllare tutto! Non siete poi così perfetti! " disse Paul rivolgendosi ad Alice che si innervosì subito " Parla per te, cane bastardo!! " , " Che cosa hai detto?! " disse Paul, tremando da capo a piedi. A quel punto vampiri e licantropi cominciarono a litigare tra loro, accendendo una forte discussione. Nessie si portò le mani sul viso come se fosse incredibilmente stanca e preoccupata. Una collera mi invase e mi alzai di scattò, tuonando a gran voce " Basta! Possibile che non ve ne rendiate conto?! E' questo quello che vuole lui! Farci dividere per poterci colpire con più facilità! Cosa credete che abbia fatto negli ultimi tempi?! " al mio ammonimento, tutti smisero di bisticciare. Mi risedetti accanto a Nessie che si tolse le mani dal viso, appena il frastuono cessò. I suoi occhi erano lucidi, ma la incoraggiai a continuare " Jake ha ragione...in questi giorni siamo tutti in pericolo e dobbiamo rimanere uniti per superare questo problema...Nahuel porterà i Volturi qui tra una settimana...lui vuole avermi a tutti i costi e non si fermerà di fronte a nessuno..." un silenzio tombale invase la stanza e solo la voce di Carlisle ruppe quel pesante silenzio " Hanno saputo da Nahuel che tu e Jake state insieme e..." Nessie proseguì il suo discorso " ...e, dato che loro non approvano l'unione di una mezzo vampira con un licantropo, verranno per ucciderti Jake... e così Nahuel mi potrà avere senza problemi! " disse le ultime parole con fatica e piccole lacrime le solcarono le guance. Rimasi spiazzato da ciò che aveva detto e mi sentì terribilmente scoperto. Nulla era valso per impedire che ciò accadesse e, adesso, anche l'ultima goccia di speranza stava per svanire. Ma io non volevo darmi per vinto e avrei combattuto per far valere i miei diritti e per proteggere coloro che amavo. Asciugai le lacrime sul suo viso e la abbracciai " Non preoccuparti...non permetterò che accada! Andrà tutto bene e tu sarai al sicuro! " Nessie si liberò dalla mia stretta " E come faremo?! Siamo in trappola, Jake...non abbiamo via di scampo! Uccideranno chiunque ci difenderà! " , " No...c'è ancora una possibilità! Noi siamo molti di più e siamo più forti! " cercai di convicerla del contrario " E poi ci saranno anche tutti i clan di vampiri del mondo...credo che saranno più che disposti ad aiutarci come sette anni fa! Ricordati Nessie, sei sempre stata speciale per loro e proteggeranno anche coloro che ami! " disse Carlisle con convinzione. Le presi la mano accarezzandola " Non si avvicineranno a me e Nahuel non potrà averti..." il suo viso si rassegnò alle mie parole, ma capì che questo non era stato sufficiente per convincerla del tutto " Nahuel mi ha dato tempo una settimana per decidere di andare con lui...mi ha detto che se cambiavo idea, i Volturi ti avrebbero risparmiato la vita...gli ho spiegato che non ti avrei mai lasciato e che avrei combattuto con te fino alla fine...non ti voglio lasciare, Jake...ma ho ancora una scelta...posso scegliere di andare con lui...in questo modo saprò che sarai salvo..." le accarezzai i capelli cercando di risollevarle il morale " Ness...credi davvero che questa sia la giusta soluzione?! Morirei comunque senza di te, perché saprò che vivrai sola ed infelice...e poi che ne sarà di nostro figlio?! Sei molto spaventata e lo sono anche io...è come se l'intero mondo ci crollasse addosso...dobbiamo restare insieme...solo così potremmo sopravvivere..." le tremarono le mani e il suo sguardo vacillò " Oh, Jake...perdonami! Come posso essere così stupida! Ho paura che tu possa svanire da un momento all'altro! Ma rimarrò con te per sempre! " affondò il suo viso nel mio petto e la strinsi a me, circondadola con le mie braccia. Tutti i presenti erano estremamente preoccupati per la situazione e nessuno riusciva a reagire " Suppongo che Nahuel sia venuto a conoscenza della tua gravidanza, Renesmee.." disse Carlisle facendosi pensieroso. Nessie poggiò la testa sulla mia spalla, dopo essersi ripresa dallo smarrimento in cui era piombata " Ho cercato di nasconderla...ma quando ho tentato di fuggire, lui mi ha spinto contro il muro di casa premendo le sue mani sul ventre....non riuscivo a respirare ed avevo delle fitte fortissime alla pancia...credevo di aver perso il bambino...poi, lui ha sentito il battito del suo cuore e ha capito tutto... Nahuel è sicuro che i Volturi elimineranno il piccolo e se non lo faranno loro, sarà lui stesso a farlo..." alle sue parole un'enorme collera mi assalì in pieno. Mi alzai di scatto: tremavo da capo a piedi e sentivo un fuoco potente bruciarmi dentro " Hanno intenzione di uccidere anche nostro figlio?! Come osano?!E' Nahuel che merita la morte! " , " Jake! " si alzò anche Nessie e, per farmi calmare, proiettò nella mia mente l'immagine di una foresta tranquilla, tramite il suo potere e i tremori si placarono a poco a poco. Quando riaprì gli occhi, appoggiai la mano sul suo ventre e sentì che il battito cardiaco di mio figlio era ritornato alla normalità e mi sentì felice. Potevo ascoltarlo ancora e comunicare con lui. E non vedevo l'ora che nascesse. Avrei fatto qualsiasi cosa perché io e Nessie potessimo , un giorno, diventare genitori di una splendida creatura. Quel bambino era il frutto del nostro amore e nessuno ce lo avrebbe portato via.
Vidi un'enorme tristezza attraversare lo sguardo di Nessie e le sue mani toccarono la mia , posata sulla sua pancia " Non ho potuto evitarlo...mi sento così in colpa! Pensavo che sarei riuscita ad allontanarmi da lui...invece ho quasi rischiato di perdere nostro figlio! Il modo in cui mi premeva sul ventre era orribile...non riuscivo a liberarmi! " le accarezzai la guancia " Mi dispiace, Ness...ma alla fine ce l'hai fatta! Tu sei così forte che sei riuscita a salvare nostro figlio e non permetteremo mai che gli facciano ancora del male! " la tranquillizzai e lei annuì con decisione, poi mi abbracciò. Da sopra la sua spalla, notai che Edward era impassibile come una statua: sembrava che non lasciasse trasparire nessuna emozione, ma sapevo che dentro di sè era in tormento. Mi sembrava di rivivere certi momenti, prima della nascita di Nessie. Ma in realtà, in quel periodo, avevo combattuto sempre per lei , anche se ancora non lo sapevo. L'unica differenza, adesso, era che Bella era un'altra persona: più determinata che mai ed assomigliava ad un angelo vendicatore; i suoi occhi luccicavano in modo battagliero. Appena vide che la stavo fissando, intervenne " Nahuel dovrà vedersela anche con me! Nessuno sfugge al mio scudo...non si avvicineranno a voi neanche di un millimetro! " Nessie si allontanò di poco da me e guardò sua madre con gratitudine, mormorando un "Grazie..". Tutti i miei fratelli, appena seppero che mio figlio rischiava di essere ucciso, divennero minacciosi e si agitarono " Riunirò il Consiglio degli Anziani per organizzarci....non preoccuparti, Jake...tutti vi proteggeranno e saranno disposti a dare persino la vita per salvare voi e la vostra discendenza! E' una minaccia troppo grande e seria per la nostra tribù...è in gioco il futuro di tutti noi! " disse Sam con convinzione " Non è necessario che sacrifichiate anche la vostra vita...non voglio che soffriate anche voi! " disse Nessie, guardando anche le ragazze Quileute con preoccupazione " Stai tranquilla, Ness...sappiamo a quello che andiamo incontro! E comunque il dottor Canino ha ragione...noi siamo molti di più! Non ci sfuggiranno! " intervenne Paul con spavalederia " Ma non pensate alle vostre ragazze?! Che ne sarà di loro se morirete?! " disse Nessie esasperata; Emily le si avvicinò e l'abbracciò " Sò che è difficile da accettare, Ness...ma fidati di noi...riusciremo a cavarcela..." Nessie cercò di tranquillizzarsi, ma vedevo nel suo sguardo che era molto triste. La strinsi a me, accarezzandole i capelli e facendole forza " Ci difenderemo nel migliore dei modi...andrà tutto bene! " , " Lo sò...è solo che...ho così paura e temo per la vita di tutti! Nahuel era troppo convinto che sarebbe riuscito a realizzare le sue intenzioni! " , " Credo che si sopravvaluti troppo e tenda a sottovalutare noi...da parte sua è un grosso sbaglio, non credi? " mi guardò sorridendo: quel suo sorriso mi riempì di gioia. Era il primo che potevo ammirare dopo la sua sofferenza ed era bellissimo " Hai ragione! Lui non ha idea con chi si deve confrontare...si accorgerà di quello che siamo in grado di fare! " disse con determinazione. Nessie diventò più combattiva, dopo essersi tranquillizzata " Carlisle...c'è qualche possibilità di rintracciare i clani di vampiri prima del matrimonio? " chiese " Certo, Alice e Jasper partiranno subito per chiamarli...ci vorranno circa due giorni, ma riusciremo a farli arrivare in tempo...giusto, ragazzi?" , " Esatto...ormai mancano quattro giorni all'arrivo dei Volturi, ma penso che ce la faremo! " rispose Alice, poi aggiunse " Ovviamente adesso sono concentrata a vedere le loro decisoni, quindi di sicuro avrò una visione sui loro spostamenti! Vi saprò avvisare in tempo, stavolta! ". Poi insieme a Sam, decidemmo come difenderci in caso di attacco " Io rimarrò sempre qui con Nessie e, ovviamente, anche Seth e Leah...." , " Certo, Jake...anche noi rimarremo nei dintorni e sono più che sicuro che il Consiglio deciderà di mandare tutti i branchi di La Push per difendere meglio il territorio...non permetteranno che vi facciano del male...siete troppo preziosi per la comunità! " lo ringraziai e ci stringemmo la mano.
Vidi che Edward, ad un tratto, divenne molto pensieroso. Guidai Nessie verso il divano, dove si sedette esausta. La raggiunsero Bella, Rosalie ed Alice, mentre io mi avvicinavo alla finestra del salotto che si affacciava sulla veranda " Qualche problema, Edward? " gli chiesi incuriosito " No...stavo pensando che forse c'è qualche possibilità di evitare uno scontro diretto....soprattutto credo che Aro sarebbe disposto a risparmiarti..." , " E come?" , " Nahuel non sà quello che c'è tra te e Renesmee...non conosce affatto la potenza dell'imprinting...lui pensa che tra voi due ci sia un semplice legame....quindi, di conseguenza, da quanto ho capito, Aro non è al corrente della verità...." rimasi perplesso dalle sue parole " Non capisco...dove vuoi arrivare?" , " Voglio dire che di sicuro, Aro  verrà a sapere della gravidanza di Renesmee, ma nel momento in cui lui capirà che tra voi c'è la forza dell'imprinting, lascerà perdere la questione e vi lascerà in pace...ricordati che Aro non ha mai amato confrontarsi con dei licantropi...rimarrà spiazzato dalla notizia e non oserà mettersi contro di voi...è una cosa troppo grande per lui....preferirà conservare la propria immortalità piuttosto che venire ucciso da dei licantropi! " tutto mi fu chiaro e limpido come la luce del Sole. Edward non aveva tutti i torti. Sette anni fa era accaduta la stessa cosa: tutti avevamo pensato, allora, che Nessie venisse uccisa, ma non appena avevamo spiegato loro la situazione, Aro aveva fatto marcia indietro. Mi ricordai di quel giorno: anche in quel caso ero pronto a sacrificare la mia vita per coloro che amavo e che amo ancora. E mi resi conto che in qualche modo, ci saremmo salvati " Non bisogna abbassare la guardia, ma hai ragione, Edward! Questa sarà la nostra carta vincente e sono convinto che ci riusciremo! Informerò anche Sam e gli altri", " Non sarà necessario, Jacob...abbiamo discusso riguardo a ciò prima, mentre dormivi.... naturalmente anche Carlisle ha fatto lo stesso ragionamento...lui conosce i Volturi meglio di chiunque altro! Ma è sempre giusto non sottovalutarli, anche se potrebbero reagire diversamente..." annuì in completo accordo con il suo discorso.
La strada che si spiegava di fronte a tutti noi, era meno tortuosa e complicata, ma sapevo che ci sarebbero stati molti ostacoli da aggirare e superare. Nonostante tutto, eravamo molto uniti nell'affrontare questo problema e anche nelle decisoni, ciascuno era sulla stessa lunghezza d'onda. La nostra determinazione avrebbe spiazzato i Volturi e soprattutto Nahuel: conoscevamo i loro punti deboli e volevamo sfruttarli per poterci salvare. Ma di sicuro anche loro conoscevano i nostri e, di conseguenza, ci preparammo a difenderci nel migliore dei modi. Nessuno di noi avrebbe permesso che una qualsiasi catastrofe si abbattesse su La Push, minacciando la nostra tribù. E io volevo evitare a Nessie, altre sofferenze, consentendole di vivere una vita felice.

Perciò Alice, Jasper  partirono quel giorno stesso, alla ricerca dei clan di vampiri che avevamo invitato al matrimonio. Ci sarebbero voluti due giorni per chiamarli tutti a raccolta, quindi anche Rosalie ed Emmett partirono con loro per accelerare i tempi. Tutti questi vampiri avrebbero alloggiato presso casa Cullen e si sarebbero preparati con noi alla battaglia. Mentre Sam con il suo branco ritornò nel centro di La Push per convocare il Consiglio degli Anziani che avrebbe deciso l'organizzazione di tutti i licantropi: l'intera comunità era stata chiamata a raccolta per fronteggiare la minaccia e nessuno aveva rinunciato a questo incarico.
Durante la settimana, la foresta circostante era attraversata dal rumore frenetico di coloro che si allenavano, sia licantropi che vampiri. Tutti condividevano lo stesso territorio e formavano come una barriera protettiva, intorno a noi. Anche Seth e Leah, dopo alcuni giorni di permanenza nella nostra casa, si unirono a loro. Ogni tanto qualcuno veniva a farci visita, soprattutto Bella ed Edward che non mancavano mai di sostenerci con le loro premure, nell'attesa che arrivassero i rinforzi con il resto della famiglia Cullen. Ma non si fermavano per molto tempo: la frenesia di ritornare a prepararsi all'imminente pericolo, constringeva loro ad abbandonare i momenti di quiete. E così preferivano lasciare me e Nessie alla nostra intimità, che ci sembrava di godere con il contagocce. Ogni minuto e ogni ora erano infinitamente preziosi per noi, come se stessimo vivendo gli ultimi giorni della nostra vita insieme.
Da un lato, mi sentivo abbstanza tranquillo, certo che in qualche modo saremmo riusciti a superare anche questo problema, ma dall'altro lato non volevo essere troppo superficiale e troppo sicuro di me. Ero più che determinato a proteggere Nessie ed il bambino, ma in fondo il mio equilibrio era del tutto precario. Se le cose fossero andate storte, non sarei più riuscito a reagire. Il coraggio non mi mancava e questo era ciò che mi faceva andare avanti e che mi permetteva di sostenere Nessie. Era determinata e forte come me. Ci sostenevamo a vicenda, ma a volte notavo che era in preda allo smarrimento e rischiava di vacillare da un momento all'altro. Quello che le aveva fatto quel bastardo era stato troppo per lei e l'aveva segnata in modo indelebile. Nemmeno un' intera eternità sarebbe bastata per cancellare il suo dolore. Ciò che potevo fare, era stringerla tra le mie braccia ed amarla come meglio potevo. Nessie aveva bisogno di ritornare alla luce e di dimenticare questo brutto ricordo.

RENESMEE
Era notte fonda e non riuscivo a dormire. Sentivo Jake che respirava sommessamente, accanto a me. Mi girai verso di lui e, mentre lo osservavo, una lacrima rigò la mia guancia. Perché sentivo ancora tutto quel dolore?! Sapevo che mancava poco a quel fatidico giorno e , per questo, ero molto irrequieta. Volevo combattere per difendere tutto quello in cui credevo, ma a volte cadevo di nuovo nello sconforto. Ero sicura che saremmo riusciti a superare ogni pericolo, anche grazie a coloro che ci stavano aiutando. Eppure, avevo come l'impressione che le cose si sarebbero complicate e mi risuonavano nella testa le parole di Nahuel , come lame affilate " Se cambierai idea e deciderai di venire con me, la vita del tuo caro Jake verrà risparmiata..." e anche quella di mio figlio, lo doveva essere: questo me lo doveva concedere,  se non altro perché almeno avrei deciso di andare con lui. Forse era l'unica soluzione. Tutti erano convinti che Aro non si sarebbe intromesso negli affari dei licantropi, quando sarebbe venuto a conoscenza dell'imprinting, ma avevo qualche dubbio. Nahuel era troppo furbo e di sicuro, avrà convinto i Volturi a fronteggiare il problema di petto. Lui conosce i nostri punti deboli e li sfrutterà a suo piacimento. Perciò, perchè non arrenderci a ciò che ci attende?! L'idea mi fece sentire una vigliacca, ma ero convinta che questo avrebbe assicurato la sopravvivenza di tutti quanti e, soprattutto, di Jake: lo amavo troppo per vederlo morire e avrei sacrificato la mia vita per lui. Dovevo scegliere di andare con Nahuel: in questo modo sapevo, almeno, che lo avrei salvato da morte certa e , così, sarebbe stato al sicuro. La scelta era molto dolorosa. Era già difficile lasciarlo ogni istante, figurarsi per un 'intera eternità!

Con questi pensieri, mi alzai dal letto e, indossando la vestaglia, mi diressi in cucina verso l'ampia finestra che si affacciava sullo spiazzo di fronte casa. Uno scherzo del destino: quella notte la Luna era limpida ed illuminava la foresta. Tutto era tranquillo. Sarebbe stata una serata normale e perfetta, se non ci fosse stata quella preoccupazione. Ma, purtroppo, non era così. Mi avvolsi nella vestaglia, stringendomi le braccia per i brividi di freddo che percepivo. E d'un tratto due mani forti e calde placarono il mio gelo. Appena mi voltai, incontrai i suoi occhi pieni di amore e alcune lacrime mi offuscarono la vista. Cercai di nasconderle, ma Jake se ne accorse " Ehi, Ness...tranquilla...va tutto bene" appoggiai la mia testa sul suo petto muscoloso e lo strinsi a me, circondando la sua vita con le braccia. Non volevo guardarlo di nuovo: faceva troppo male sapere che non avrei più potuto amarlo in quel modo. E, soprattutto, soffrivo per ciò che stavo per rivelargli. Lui mi accarezzò i capelli, sospirando " Perdonami, Jake! Non meriti tutta questa tristezza! " sussurrai. Alle mie parole, si allontanò da me di poco, tenendo le sue mani sulla mia vita " Non chiedermi perdono per nulla, Ness...è normale che tu ti senta così...ce la faremo, vedrai! " scossi la testa " No, non andrà bene...posso sembrare pessimista, ma cerco di vedere la realtà dei fatti...potrei salvarti in un'altro modo..." , " E come?! " non gli risposi subito, perché lui aveva già capito quale era la mia intenzione. Il suo volto cambiò espressione e divenne dura e minacciosa. Si allontanò da me con velocità " Non puoi dire sul serio! Dimmi che non è vero! " tuonò arrabbiato. Mi spaventai per la sua reazione, ma cercai di mantenere il controllo: odiavo diventare fredda come il ghiaccio, ma era l'unico modo per convincerlo " Ti prego, Jake...cerca di capire...ti salverai! Ed io saprò che potrai essere ancora al sicuro...voglio evitare la tua morte! " lui sbuffò ridendo " La mia morte?! Credi che vivrei comunque, sapendo che tu sei con un'altro che può ancora farti del male?! Credi che non morirei, anche se tu sarai a miglia di distanza da me?! Ti sbagli! E che ne sarà di nostro figlio?! Hai deciso di togliermi anche questo?! E pensi che il tuo caro Nahuel lo risparmierà solo perché hai deciso di unirti a lui?! Se credi di potermi salvare così, sei sulla strada sbagliata, Renesmee! " non l'ho avevo mai visto così arrabbiato: in passato avevamo già avuto piccole discussioni che si erano risolte dopo pochi instanti. Ma se quella sera mi aveva chiamata con il mio nome completo,  voleva dire che era il più grande litigio della nostra storia. Jake tremava molto violentemente e i suoi occhi mi guardavano con disprezzo. Mi stavo sentendo male per lui, perchè sapevo che stava soffrendo. E dentro di me infuriava una forte battaglia: stavo negando a me stessa l'amore che provavo per lui, ma nello stesso tempo stavo contraddicendo tutte le promesse che gli avevo fatto. Avevo sempre detto che non lo avrei mai abbandonato, invece quella sera, avevo cambiato idea di punto in bianco, rifiutando di ragionare. E mi sentivo un'ipocrita ed una falsa, ma era necessario assumere quel comportamento per allontanarmi da lui. Ogni parola che pronunciavo, mi  suonava strana e distante: sapevo nel mio profondo, che quello non era ciò che volevo fino in fondo; " Hai ragione, Jacob...forse sono sulla strada sbagliata, ma non mi importa! E se ti vedessi morire davanti ai miei occhi, come è sempre successo nei miei incubi?! Sarebbe troppo da sopportare! Non potrò più essere felice senza di te..." Jake si arrabbiò ancora di più e credetti che, di lì a poco, si sarebbe trasformato rompendo tutto " E' la stessa cosa! Non ti aspettare di ricevere lo stesso amore da Nahuel! Non sarai più felice! " cercai di ribattere, ma lui mi bloccò con un cenno della mano " No, non voglio sentire una parola di più! Non cercare di avvicinarti! Credevo che non mi avresti mai lasciato, ma a questo punto...mi stai già uccidendo, adesso! " mi lanciò un'occhiata furibonda e con violenza spalancò la porta che si scardinò. Uscì, correndo verso la foresta e si trasformò in  un'istante. Quando lo vidi sparire nella vegetazione, il respiro mi venne a mancare di colpo. Realizzai che il mio ragionamento era molto cedevole e che la mia decisione non avrebbe portato nulla di buono " Che diavolo stò facendo! " dissi ad alta voce. Ero stata una stupida e mi resi conto che avevo bisogno di Jake più dell'aria che respiravo. Non riuscivo e non potevo rinnegare il mio amore per lui, neanche rifiutandolo. Non pensai più a Nahuel e allontanai da me ogni pensiero negativo. Forse quella sfuriata era servita a qualcosa. Non mi importava più di nulla: i Volturi potevano arrivare in quel preciso istante, poteva crollare anche il mondo intero, ma non avrei mai perso il mio Jake. Lui apparteneva a me da sempre. Corsi verso la foresta a perdifiato, slacciandomi la vestaglia che si impigliò nel ramo di un abete. Sebbene fossi al terzo mese di gravidanza, la corsa non mi rallentò. Cercai di captare il suo odore e lo percepì poco distante, diretto verso la nostra radura. Era un luogo molto importante per noi ed era giusto che Jake cercasse di consolarsi lì. Perciò, allungai il passo e in poco tempo lo raggiunsi. La sua immagine mi fece venire una stretta al cuore: era rannicchiato sul prato con occhi sofferenti. Appena mi avvicinai, scattò sulle quattro zampe e mi ringhiò contro. Alzai le mani in segno di arresa e, quando vidi che si calmò, le lasciai cadere sui fianchi. Poteva fare di me quello che voleva, persino uccidermi: volevo solo che stesse meglio. Lo guardai scrutarmi con occhi curiosi " Devo smetterla di farti del male, Jake! Sono un'idiota! Hai completamente ragione...come posso pensare di essere felice senza te?! E' un'idea strampalata....il fatto è che ho troppa paura di perderti! Ma non voglio più ferirti...l'unica cosa che desidero di più al mondo sei tu! Ti amo, Jake! " lo dissi con trasporto e ardore, certa che lo avrei reso di nuovo felice. Chiusi gli occhi per aspettare una sua reazione, come se fosse una sorpresa. Poi sentì dei passi da lupo cedere il posto a dei passi da umano. Capì che si era ritrasformato. Si stava avvicinando a me e, quando sentì la sua mano calda accarezzarmi la guancia, aprì gli occhi e rividi il suo bellissimo viso " Ti amo anche io, Ness...mi dispiace per la mia reazione...io non posso vivere un minuto di più senza te! Ti voglio per sempre! " , " Voglio dimenticarmi di tutto, Jake...sei tu la mia felicità! " e dicendò ciò lo baciai con passione, mentre lui posava le sue mani sui miei fianchi, accarezzandomi il ventre. Fremetti al suo contatto, mentre la sua bocca si spostò sul mio collo. Sentì, poi, che mi stava slacciando la camicia da notte: ogni bottone scivolava con facilità sotto le sue dita e non lo fermai. Lasciai che mi spogliasse completamente e rimanemmo entrambi nudi sotto il chiarore lunare. La pelle di Jake riluceva intensamente e i suoi occhi ardevano di desiderio. In quell'istante, ogni cellula del mio corpo lo reclamava con impazienza. Quella, forse, sarebbe stata l'ultima volta in cui potevamo amarci fino in fondo ed ogni attimo era prezioso. Volevo sentirlo in ogni suo particolare, così, mi avvicinai di più a lui, facendo aderire il mio seno al suo petto. Le sue mani lo accarezzarono, per poi discendere lungo i miei fianchi e il mio fondoschiena. Reagì alle sue carezze, eccitandomi ogni volta che la scia infuocata delle sue dita mi sfiorava la pelle. Mi avvinghiai alla sua schiena e lo baciai teneramente. Sentì che anche lui era molto eccitato e la sua temperatura stava aumentando velocemente. Gli accarezzai i capelli corvini e morbidi, mentre la sua mano stava sfiorando la mia gamba, provocandomi sospiri di piacere. Entrai in un vortice di sensazioni intense e colorate che mi fecero perdere la cognizione di ciò che stavo facendo. Solo Jake sapeva amarmi in quel modo e non l'avrei scambiato per nulla al mondo. Mi feci trasportare dalle sue carezze e dai suoi baci in un mondo pieno di pace e di serenità. Dimenticai ogni cosa e tutti i problemi svanirono. Sapevo che , dopo quella notte, avremmo affrontato ciò che ci attendeva con più determinazione. Tutti avrebbero visto la nostra forza e niente ci avrebbe fermato.
Ero talmente persa nel mondo che ci eravamo creati insieme, che non mi accorsi di essere sdraiata sul prato in mezzo ai fiori di lavanda che luccicavano di rugiada. Jake era sopra di me e mi guardava con una nuova luce negli occhi. In quel momento, entrambi avevamo bisogno l'uno dell'altra in modo smisurato. Non ci importava di ciò che ci attendeva nel futuro. Contava solo il fatto che fossimo insieme quella sera e volevamo goderci ogni istante , senza sprecarlo.
Jake mi baciò con trasporto, leccandomi le labbra, poi mi ricoprì di baci lievi sul collo e sul seno fino ad arrivare al mio ventre dove si soffermò ad ascoltare il piccolo battito di nostro figlio. Mi sfiorò la pancia con la punta del naso, disegnando piccoli cerchi sulla pelle e provocandomi brividi di solletico. Sorrisi al suo gesto: adoravo la sua dolcezza e il modo in cui coccolava anche nostro figlio. Nonostante non fosse ancora nato, Jake aveva da subito stabilito un forte legame con lui ed era come se il suo amore si fosse triplicato. Non avevo da temere nulla con Jake accanto, perché sapevo che sarebbe stato un padre perfetto e che ci avrebbe protetti sempre e in ogni avversità.

Quando le stelle cominciarono a comparire nel cielo, l'atmosfera divenne leggera e romantica. La natura ci stava regalando uno dei suoi grandi spettacoli, considerato che in quei territori pioveva spesso. Invece, quella notte il destino aveva deciso di sorriderci e di dedicarci un pò di tranquillità. Mi lasciai trasportare dalla brezza leggera che soffiava dalle montagne, mentre sentivo le labbra di Jake posarsi sul mio collo. Una scarica elettrica attraverò la mia spina dorsale e seppi che il momento era arrivato. Intrecciammo le nostre mani e ci stringemmo in un dolce abbraccio, mentre le mie gambe si allargavano d'istinto. Lo sentì dentro di me e fu l'estasi. Chiusi gli occhi e percepì un immenso piacere. Le sue spinte divennero decise ma delicate. Non mi preoccupai per il bambino perché sapevo che Jake avrebbe mantenuto il controllo. Perciò mi abbandonai nelle sue braccia, sicura che avremmo potuto amarci con tranquillità. I nostri respiri divennero affannati e mi sfuggì qualche gemito: nei dintorni ci potevano ancora essere i suoi fratelli e persino i miei genitori, ma a quel punto non mi importava che ci sentissero. In pochi minuti, entrambi raggiungemmo l'apice insieme e le nostre mani si strinsero ancora di più. Poi Jake si allontanò da me e si sdraiò al mio fianco stringendomi la vita con il suo braccio muscoloso. Mi voltai verso di lui, incontrando i suoi occhi neri e profondi: potevo passare ore ad ammirare la bellezza del suo sguardo intenso e magnetico. Gli sorrisi e lui mi baciò teneramente. Poggiai una mano sulla sua guancia e gli mostrai le sensazioni di quella sera " Wow, Ness...non sapevo di provocarti queste emozioni! " disse compiaciuto, appena il mio pensiero si interruppe " Eppure hai questa dote! Non sprecherei neanche un minuto con te! Sei unico e straordinario, Jake! " , " Anche tu sei speciale...con te mi sento leggero e felice! Non voglio perderti! " , " E non accadrà! Tutto ciò che voglio è stare con te! Al diavolo Nahuel e i Volturi! Ora vedranno quanto siamo forti insieme! " , " Ben detto! E se provano solo a sfiorarti, io..." gli bloccai le parole, toccandogli le labbra con le dita " Shhh...non pensarci...non glielo permetterò! " lui mi prese la mano e me la baciò con ardore.

Passammo la serata a parlare di quello che era successo e non ci preoccupavamo del fatto che tra soli due giorni, avremmo dovuto affrontare forse il peggio. Eravamo sereni e tranquilli. E anche se sapevamo che era giusto non sottovalutare il nemico, eravamo certi che le cose sarebbe finite bene. Per la prima volta, dopo tanti mesi di paura, riuscivo a pensare positivamente. Il panico ed il terrore che avevo provato in quel periodo mi sembravano ormai lontane. E questo era solo merito di Jake. Senza di lui non potevo trovare la pace. Non potevo vivere. E anche se Nahuel ed i Volturi avrebbero cercato di dividerci, nulla mi avrebbe impedito di combattere per coloro che amavo. Avrei dato la vita per lui, se fosse stato necessario. 


   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Silvy87