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Autore: Simply96    07/07/2011    9 recensioni
1900 - Inghilterra.
Courtney Dawson non avrebbe mai voluto intraprendere quel viaggio.
Non avrebbe mai voluto sposare un uomo che non amava.
Non avrebbe mai dovuto innamorarsi dell'uomo sbagliato.
Dalla storia:
Duncan non si era lasciato fuggire nemmeno una parola.
Strinse a sua volta la mano di Courtney.
Era chiaro che la ragazza stava dalla sua parte e questa era la cosa più importante. [...]
- Perché vuoi uccidermi? – chiese lei, prendendo la parola.
- Perché mi ami, non è così? –
Di punto in bianco, Heather sentì il mondo crollarle addosso.
Genere: Angst, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Courtney, Duncan, Heather | Coppie: Alejandro/Heather, Duncan/Courtney
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Capitolo due
La fine ... o un inizio?

 
Tutto pronto. Pronto per il viaggio. I bagagli si trovavano ammucchiati all’ingresso della reggia. Courtney si era portata appresso molti vestiti e gioielli e … l’abito da sposa.
Quante sere, prima di addormentarsi, era rimasta a fissarlo?
Troppe.
Se l’era anche provato e si era anche guardata allo specchio.
Ma non le piaceva quell’immagine di se.
Non voleva che davanti all’altare, accanto a lei, ci fosse un uomo che aveva conosciuto ad una cerimonia.
Si erano scambiati qualche parola, avevano anche danzato insieme, ma nulla di più.
Courtney era rimasta nelle sue stanze con Bridgette e Gwen, che l’avevano aiutata a svestirsi.
E Alejandro?
Oh, lui sembrava più interessato a stare nella terrazza e fissare la nave con cui era arrivato.
Chissà chi c’era all’interno della nave?
La brunetta sospirò al ricordo di tali pensieri, chiudendo gli occhi.
- Miss … la nave sta arrivando. C’è qualcosa che … volete che vi faccia oppure … -
Bridgette era entrata nella stanza di Courtney che, accigliata, si ricompose alzandosi.
- Si. Dì a Gwen di preparare le sue valigie e fai lo stesso pure tu! -
Bridgette si guardò sconcertata attorno:
- I-io? Ma … io e Gwen non possiamo salpare con voi! Miss, le camere da letto nella nave sono state contate appositamente per voi, il comandante e qualche marinaio. Io e Gwen non avremmo un posto per dormire! -
Courtney si avvicinò lentamente alla sua dama:
- Ohh … si, che ce lo avete. Cos’è, la stiva o il ponte non vi piacciono come dormitori? E poi, ormai ho deciso che tu e Gwen venite con me in Spagna. Chiuso il discorso! -
Bridgette rimase a bocca aperta.
Cosa?
Non solo non aveva voglia di stare con la sua Signora, prepotente e viziata, ma doveva pure dormire con Gwen sul ponte?
No dico, sul ponte?
Bridgette forzò un sorriso : - Come desidera, con permesso -
Fece un inchino per poi scomparire dietro la porta.
Courtney guardò un’ultima volta la sua stanza:
dopo quel viaggio e dopo il matrimonio con Alejandro, sarebbe tornata solo poche volte dalla sua famiglia.
Perché in Spagna, sarebbe entrata a far parte di una famiglia seconda solo al Re.
Perché in Spagna, avrebbe dovuto lasciarsi indietro il suo passato e far marcia verso il futuro.
Perché in Spagna, sarebbe stata diversa.
Diede un ultimo saluto alla sua stanza, e chiuse la porta, pronta per scendere.
 
 
- Signorina Courtney, vuole del thè? -
Gwen sbucò dietro alla brunetta con un grande vassoio pieno di cibarie.
- Si, grazie.-
Courtney appoggiò i gomiti sul tavolino di legno sopra il Ponte.
Mentre Gwen porgeva le pietanze, Bridgette metteva apposto i vestiti della Miss.
“Quanti gioielli. Gioielli, gioielli e gioielli!” pensò mentre li spostava uno ad uno.
E se … no. Era una serva, povera, ma di certo non era una ladra!
Rimise i gioielli al loro posto e risalì sul ponte.
Nel frattempo, era calata la sera.
Courtney non aveva fatto altro che stare sul ponte a guardare il mare, per poi chiacchierare con qualche marinaio spavaldo e infine si era ritirata nelle sue stanze.
- Io l’ho sempre detto - iniziò Bridgette.
- Dici tante di quelle cose! -
Gwen posò due coperte a terra, mentre l’amica puliva il posto dove avrebbero dovuto passare la notte.
- Continuo a non capire perché ci ha portate qui. Insomma, a cosa le serviamo?! Lì in Spagna avrà tante di quelle serve da farci una collezione! -
- Ormai si è abituata a noi, è logico che ci porti con sé. Sappiamo i suoi gusti, le sue preferenze. Sappiamo cosa ama e cosa odia, sappiamo quanto vuole stretti i lacci del corpetto e quanto alti i tacchi delle sue scarpe … -
Gwen aveva ragione.
Ormai, lei e Bridgette avevano vissuto una vita assieme a Courtney.
E nonostante la loro Signora era una tipa … suscettibile e a volte irritante, ci si erano affezionate.
Più o meno.
- Che ne dici, ora dormiamo? - chiese Gwen assonnata.
- Si … domani sarà una giornata impegnativa! -
Bridgette si sedette accanto all’amica, che storse il naso:
- Da quand’è che non ti lavi?-
La bionda parve confusa.
- Cosa? -
Gwen annusò prima Bridgette e poi l’aria.
- C’è … un odore. Uno stranissimo odore. Lo senti? -
Anche Bridgette iniziò ad annusare qua e la.
Si, ora lo sentiva anche lei. Era un odore che con il tempo diventava sempre più forte.
Gwen si alzò di scatto.
- Cos’è quello? - mormorò indicando oltre la poppa.
Bridgette si sporse più in avanti, prendendo una fiaccola.
- Sembra … Oh, no! E’ fumo! - urlò ansimando.
Gwen prese un secchio correndo a riempirlo, ma Bridgette la trattenne.
- Che diamine fai? Non vedi che la parte inferiore sta andando letteralmente a fuoco?! -
Bridgette strinse il polso dell’amica ancora più fortemente.
- Il fuoco è stato appiccato da qualcuno … fuori dalla nave … -
Le due ragazze si guardarono negl’occhi e assieme sussurrarono: - Ci stanno attaccando.-
L’ultima cosa che Gwen ricorda furono due mani che presero alla vita Bridgette e la legarono, mentre del sangue scorreva sul ponte della nave.
Poi … fu tutto più scuro e appannato.
 

***

 
Heather camminava spedita verso la porta di quel … oh, le parole che stava per pronunciare erano troppo forti per essere anche scritte e rilette!
Non si degnò di bussare o di fare quant’altro, aprì la porta di scatto ed entrò furiosa.
- Che maniere sono? -
Alejandro stava sdraiato sul suo letto scuro, guardando il soffitto e riposando in pace.
Ma Heather … era anche fin troppo gentile in quel momento, perché la voglia di strappare quel sorrisetto famelico a quel bastardo era alta!
- Come hai potuto? - gli gridò contro.
Le lacrime stavano per sal-
No, ma quali lacrime?
Lei era una forte.
Una dura.
Una ragazza apposto che un giorno avrebbe fatto di più.
Sarebbe diventata qualcuno.
Qualcuno più potente della famiglia Burromuerto e, soprattutto, più potente e ricca del figlio viziato Alejandro.
- Come ho potuto … a far cosa? - chiese lui sedendosi sul bordo e stiracchiandosi.
Heather perse le staffe del tutto e gli prese il colletto della camicia fra le mani:
- Non ne hai le capacità. Non puoi farlo! Sono … sono tua fin dalla nascita. Non puoi … non sei crudele fino a questo punto! -
Alejandro prese le mani della serva tra le sue:
- Sei … mia fin dalla nascita? -
Heather cercò di non guardarlo negl’occhi.
Ovviamente, era sempre riuscita a tener testa ad un uomo così … affascinante per le donne comuni.
- Sai che intendo. Sono tua per volere di tuo padre, non di certo per il mio! -
Rispose con gli occhi ridotti a due fessure.
- E per volere di mio padre diventerai di mio fratello.-
Alejandro sembrava divertito.
Ma Heather stava per entrare nel panico.
No.
Non sarebbe mai e poi mai diventata schiava del  fratello maggiore di Alejandro.
Era .. era una cosa inconcepibile!
Per quanto Alejandro fosse spregevole, totalmente idiota e prepotente, il fratello era 10 volte peggio!
E Heather non avrebbe fatto la serva a nessun membro della famiglia Burromuerto … oltre che ad Alejandro, certo.
- Bè, che c’è? Mi sembrava di aver capito che non ti andavo molto a genio! - Alejandro tolse le mani da quelle di Heather, per distendersi e rilassarsi completamente.
- Sappi che non finisce qui. E dì a tuo fratello che non sarò mai e poi mai sua serva!- sbottò Heather prima di uscire sbattendo la porta.
Alejandro sorrise non appena uscì.
- Che strana ragazza … - sussurrò, per poi tornare  pensare ai mille problemi che gli sconvolgevano la vita: il matrimonio, suo fratello …
Già, il fratello che aveva tolto tutto a lui.
Il fratello che era stato considerato migliore.
Il fratello che voleva toglierli colei che lo faceva sentire … se stesso.
Colei che lo svegliava la mattina irritata e che lo salutava stanca prima di andare a dormire.
Heather non sarebbe mai stata serva di suo fratello.
Non lei.
Non la donna che lo faceva stare bene.
 

Angolino:
Ta-Da!
Che ne dite? Le cose stanno diventando un po’ più chiare col tempo.
Questo capitolo, per la parte di Courtney, è stato molto noioso scriverlo e non serve nemmeno a nulla.
Invece, la parte di Heather la ritengo più intrigante e significativa per il rapporto AxH.
Diciamo che in questo capitolo è stato molto più facile scrivere la AxH che la CxIlFuturoDuncanCheArriveràTraPoco.
Baci Simply <3

  
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