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Autore: MissCherie    07/07/2011    2 recensioni
Lui era così bello in quel momento , così vicino che potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra che pizzicavano frementi di un contatto più intimo , così silenzioso che faceva rendere quel momento magico [...] Lo guardai negli occhi cercando di scovare un segno di pentimento , ma invece lessi solo .. desiderio e quella cosa mi fece talmente scombussolare che decisi di colmare quelle distanze poggiando le mie labbra sulle sue che risposero al contatto baciandomi a sua volta . Era ustione , era smania , era desiderio ...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Image and video hosting by TinyPic Capitolo 12

Perché ogni volta che ci tocchiamo, ho questa sensazione 
e ogni volta che ci baciamo, giuro di riuscire a volare 
non riesci a sentire il mio cuore che batte così veloce? 
voglio che questo finisca, ho bisogno che tu sia accanto a me 
perché ogni volta che ci tocchiamo, sento la staticità 
e ogni volta che ci baciamo, raggiungo il cielo 
non riesci a sentire il mio cuore che batte così? 
non posso lasciarti andare. Ti voglio nella mia vita …

-Everytime We Touch-

Giovedì 7 febbraio

Odiavo l’arroganza e soprattutto quelle persone che volevano essere così solo per il gusto di esserlo. Bearsi di prendere in giro una persona solamente perché era meno carina di qualcuno o perché era timida , non era  una bella cosa. Avevo conosciuto moltissimi ragazzi così che mi avevano presa in giro e tutto, ma alla fine pensavo “ Loro hanno meno cervello di te “ e mi sentivo meglio. Le parole di un’amica o le parole di un ragazzo potevano ferire, ma mai in quel momento qualcuno poteva ferirmi il cuore come lui . Ma ferito non nel senso che mi aveva fatto qualcosa di male, ferito nell’amore e stavo seriamente impazzendo nei miei sentimenti poco esposti. Eppure in quel momento mentre lo guardavo correre con i suoi amici pensavo che ormai non potevo più tornare indietro. Ogni suo gesto, ogni suo sorriso scaturivano in me sensazioni strane e avevo capito che le farfalle stavano sbocciando velocemente. Eppure anche lui era arrogante con quel sorrisino strafottente , con quegli occhi che ti guardavano dall’alto in basso , ma mi aveva rapita con il suo carattere. Perché quella era solo una maschera , una maschera che nascondeva i suoi sentimenti e le sue paure , ma io volevo inoltrarmi dentro di lui, volevo conoscerlo e non volevo assolutamente perdermi niente. Ma quando pensavo di nuovo a quel desiderio fisico che entrambi provavano ecco che mi ritornava il brutto umore. Continuavo a ripetermi che per lui sarebbe stato solo uno stupido giochino fatto di provocazioni e basta, ma per me no . Per me sarebbe stato un motivo in più per cadere di nuovo in quello che tutti chiamano Amore e nelle sue specialità . Non volevo tirarmi indietro, avevo deciso che volevo vivermelo a costo di andare contro i miei sentimenti a costo di farmi del male . Ormai non riuscivo più a stargli lontana, ormai le mie redini e il mio cuore appartenevano a lui e solamente lui sapeva manovrarle a piacimento.

<< Ragazzi fate delle squadre che si gioca a rugby >> ci disse il professore mentre scarabocchiava qualcosa nel registro. Sbuffai e mi sistemai la coda alta raggiungendo i miei compagni che stavano discutendo per fare le squadre. Mi affiancai a Judith che guardava quel branco di cavernicoli con un sorrisetto strano, come se si stava divertendo a vedere quelli insultarsi . Incominciai a parlare con lei e a ridere finché non sentì una mano palpeggiarmi il fondoschiena e mi girai trovando quel deficiente di Vasili sorridendomi ammiccante. Lo trucidai con lo sguardo girandomi a fronteggiarlo. Eppure il ragazzino non era affatto brutto , anzi dagli scorsi anni era cambiato veramente tanto. I capelli castani rasati , gli occhi nocciola intriganti e con qualche sfumatura verde e un piercing al sopracciglio che lo rendeva nel complesso sexy. Ma rimaneva sempre il solito arrogante e stupido Jack Vasili che avevo sempre odiato dal primo superiore. Il perché? B’è si credeva superiore a tutti e a me questo non piaceva proprio.

<< Vasili sei pregato di non farlo più altrimenti ti taglio a fettine >> sibilai stringendo i pugni. Irritante e spocchioso come pochi . Lo vidi passarsi la lingua sulle labbra , gesto schifoso a parere mio che mi fece venire il voltastomaco, mentre continuava a guardarmi con quegli occhi divertiti e si era avvicinato pericolosamente a  me.
<< Uhm , la cosa mi intriga Arianna >> mi sussurrò con enfasi ed io mi trattenni dall’impulso di scoppiargli a ridere in faccia. Sentivo Judith dietro di me ridacchiare e sussurrarmi delle paroline poco simpatiche facendomi arrossire dalla rabbia . Stavo per rispondergli a Jack , ma il fischio del prof mi fece saltare e aggrapparmi alla maglietta di quello stupido che mi circondò la vita con le braccia trattenendomi a sé. Che schifo … cercai di scansarmi , ma lui mi teneva stretta e vidi lo sguardo del prof posarsi su di noi e sorrise malizioso.

<< Vasili lo so che è la sua ragazza, ma la lasci respirare! >> sbottò mentre sentivo le risatine dei miei compagni nelle orecchie. Ero rossa dall’imbarazzo e dalla rabbia verso quel cavernicolo che al posto dei bracci aveva i tentacoli. Lo sentivo sghignazzare vicino a me e mi trattenni dal sbraitargli contro. Vidi Judith avvicinarsi a me e sussurrarmi : << Qualcuno qui si è ingelosito a dovere >> ed io mi girai verso la direzione dove guardava e vidi Andrea rigido come una mazza da baseball , mentre le sue mani erano strette a pugno. Era … geloso? Cercai in tutti i modi di non darci peso, ma sentivo i suoi occhi ardere sulla mia pelle attirandomi. Non mi lasciavano mai in pace, sapevano tormentarmi in sogno e nella realtà . Decisi di prestare attenzione al prof che spiegava come dovevamo fare e ,per mia fortuna, capitai in squadra con Judith e , per mia sfortuna, con Vasili che non la smetteva di raccontarmi della sua vita privata. Mi posizionai a centro campo e vidi davanti  a me posizionarsi Andrea che mi rivolse un sorrisetto maligno. Come facevo a sovrastarlo se ero così bassa e lui una montagna? Sentì qualcuno urlarmi palla da davanti e la presi incominciando a correre verso la linea di campo, la passai ad un ragazzo che la prese al volo e fece punto battendomi la mano . Ritornai al mio posto e appena il prof fischiò Andrea si avvicinò a me e i ragazzi, stupidi, mi lanciarono la palla. Oddio, oddio! Cercai di sviarlo, ma lui si mise  davanti a me  bloccandomi la visuale ed era … troppo vicino . E il mio cervello andò in pappa. Guardai i suoi occhi liquidi di un verde intenso, il suo naso che mi piaceva tanto per quanto era buffo, le sue labbra carnose ora dischiuse e invitanti, poi proseguì sulla linea del suo collo dove si vedeva il Pomo di Adamo leggermente pronunciato , ma che lo rendeva sexy … la maglietta bianca faceva intravedere i muscoli del torace e i suoi addominali lasciando scoperte però le braccia abbronzate. Mi ero incantata a guardarlo, a guardare quanto era bello ed ora capì tutta l’ammirazione del popolo femminile. Era assolutamente … eccitante anche nelle piccole cose e in quel momento avrei voluto allungare la mano e toccare quella pelle liscia e profumata . E per questo, nei miei pensieri, non mi accorsi che il ragazzo mi aveva preso la palla ed era corso facendo punto . Mi girai e guardai Mariah corrergli incontro e dargli un fugace bacio sulla guancia facendomi raggelare il sangue nelle vene.

Ormai ero caduta nella tela del ragno …

****

La partita finalmente finì con la nostra sconfitta. Dire che i miei compagni mi avevano rimproverata in tutti i modi era poco, ma neanche li sentivo per quanto ero scombussolata. Dio, come ero messa male … Mi passai una mano sulla faccia sospirando mentre mi dirigevo agli spogliatoi femminili dopo aver bevuto un po’ d’acqua . Ma prima di mettere piede nel bagno, mi sentì trascinare da tutt’altra parte e mi ritrovai nello spogliatoio dei maschi attaccata alla superficie gelida degli armadietti. Quando vidi chi avevo davanti il mio cuore aumentò i battiti improvvisamente e venni catapultata immediatamente nella nostra bolla personale. C’eravamo solamente io e lui, solamente i nostri sguardi accesi e liquidi, i nostri respiri mischiati … Le sue mani mi presero i fianchi e si avvicinò lentamente arrivandomi ad un centimetro dalle mie labbra che fremevano per un contatto più intimo. Dio, se volevo baciarlo. Sospirai chiudendo gli occhi quando il suo piccolo naso incominciò a disegnare movimenti circolari sulla mia guancia provocandomi brividi intensi.

<< Dimmi che non è vero che stai con Vasili … >> mi sussurrò all’orecchio mordendomelo piano e passandoci per un attimo la lingua facendomi perdere qualche battito. Non riuscivo a pensare a nulla se non a lui così vicino , se non al suo respiro che accelerava ogni minuto che passava. Sentì il suo bacino premere contro il mio e deglutì trattenendo a stento un gemito. L’armadietto scricchiolò dietro di me e inarcai la schiena per stare più comoda.

<< Dimmelo, Arianna … >> mi sussurrò sulle labbra guardandomi negli occhi intensamente, ma ormai le mie mani erano partite ad allacciarsi dietro il suo collo sfiorando i capelli sbarazzini di lui e cercando di attirarlo verso di  me, ma lui si oppose e lo sentì tremare. Forse si stava trattenendo dal baciarmi visto come mi stava guardando le labbra e gli occhi continuamente. Perché degnarti di una risposta?

<< No … >> sussurrai gemendo quando il suo corpo premette ancora più contro il mio e le sue labbra avevano incominciato a baciare il mio collo ripetutamente . Su e giù , su e giù … in una lenta tortura , ma io volevo di più. Volevo le sue labbra e lui sembrò capirmi e sorrise sulla mia pelle che ormai era completamente incendiata. E finalmente le sue labbra si poggiarono sulle mie in un incastro perfetto che mi fece aumentare i battiti. La sua mano mi teneva stretta nella sua morsa come se aveva paura che mi scansavo, ma non c’era pericolo … ormai ero totalmente dentro quella bolla di passione. Dischiusi le labbra desiderosa di sentire ancora il suo sapore e mi accontentò facendo scivolare lentamente la sua lingua fino a toccare la mia in un bacio dolce e lento tanto da farmi perdere il fiato, ma così bello da farmi rituffare le labbra sulle sue desiderosa di volerne ancora e ancora . Lui era la cosa più eccitante che potevo desiderare, la mia essenza di eroina preferita. Era sexy, sensuale e mi stavo innamorando di uno stronzo passionale. Ora non avevo più scampo, ero caduta nella tela del ragno ma lo volevo, volevo bruciarmi con lui, ardere nelle sue mani perfette che in quel momento mi carezzavano il corpo lasciando scie bollenti al suo passaggio. Avrei sempre voluto i suoi occhi languidi e intensi che in quel momento erano aperti nei miei mentre sospiri e gemiti riempivano  le nostre labbra che si toccavano, che si desideravano come non mai. Volevo i suoi baci che in quel momento mi stava dando dolcemente come se ero un piccolo pezzettino di cristallo nelle sue mani perfettamente curate e affusolate. Sospirai sentendo le sue mani carezzarmi un fianco leggermente per poi prenderlo tra le mani e stringerlo facendomi scappare un gemito che risuonò in quella stanza. Sentivo la mia schiena a contatto con la superficie gelida e liscia degli armadietti degli spogliatoi premermi e scricchiolare quando lui aumentava il contatto fisico che desideravo ardentemente … Passai le mie mani sulle sue spalle larghe che adoravo e poi gli graffiai la schiena mentre mi inarcavo verso di lui, verso i baci sensuali e eccitanti che mi dava sul collo . Il mio cuore sembrava scoppiare, il mio respiro sembrava volermi lasciare , ma sentivo di nuovo quella sensazione di desiderio premermi sullo stomaco e desiderai colmarla. Passai le mie mani nei suoi capelli sbarazzini e lo attirai a me sentendo quel desiderio impellente delle sue labbra che trovarono subito le mie già dischiuse e desiderose di lui . Si avvicinò ancora al mio corpo ed io mi ancorai a lui, allacciando le gambe attorno al suo bacino per sentirlo più vicino, più mio … Le sue mani arrivarono ai lembi della mia canottiera e me la sfilò lentamente mentre continuava a lambire la mia bocca con la lingua sensuale ed esperto. Adoravo i suoi baci, mi sapevano mandare in un altro mondo , fatto solo di lui, del suo cuore, delle sue mani e dei suoi occhi irresistibili. In quel momento le sue labbra lasciarono le mie che protestarono , ed andarono a lasciare una scia di baci dal collo in giù mentre il mio respiro aumentava bacio dopo bacio, stretta dopo stretta … mi mordicchiò dolcemente la clavicola facendomi sorridere e poi continuò a scendere nell’incavo dei miei seni lasciando qualche bacio lascivo sui miei seni stretti nel reggiseno con disegnati dei fiocchetti.

<< Uhm … la mia bambina >> mi sussurrò sulla pelle e ridacchiai piano. Potevo morire in quel momento, non mi serviva nient’altro, solamente lui … e quel Mia mi aveva così tanto scombussolata da essere più desiderosa di averlo e così decisi di aumentare la mia slealtà . Feci scorrere in una carezza le mani dalle spalle, al torace muscoloso, alla pancia fino ad arrivare all’elastico dei suoi boxer e lo sentì mugugnare mentre le sue mani stavano arrivando all’elastico dei miei pantaloncini da basket verdi. Non ce la facevo più, mille brividi continuavo a percorrermi tutta lasciandomi insoddisfatta. Era sadico, continuava a provocarmi lasciandomi qualche bacio e senza andare oltre. Ma Dio, anche solo quei baci erano così sensuali ed eccitanti tanto da farmi gemere quando la sua mano aveva sfiorato il mio seno facendomi impazzire. Mi erano mancati i suoi baci eppure erano passati solamente due giorni da quella sera dove tutto era cambiato, dove il desiderio fisico era aumentato a mille e si palpava nell’aria. Mi era mancato abbracciarlo e baciarlo, mi erano mancati i sorrisi dolci che riservava solamente  a me … Eppure sapevo con certezza che stavo facendo uno sbaglio ma volevo vivermelo ad occhi aperti ed ora lui era davanti a me, con gli occhi più belli che avessi mai visto e quel sorriso bellissimo da farmi perdere la testa. Gemetti quando sentì il suo bacino muoversi sensualmente sul mio e lo attirai a me, premendo le mie labbra sulle sue in un tenero bacio , ma improvvisamente un rumore ci fece ridestare . Aprì gli occhi e trovai i suoi confusi ed eccitati , mi lasciò scendere e sistemare per poi darmi un tenero bacio sulle labbra e sussurrarmi : << Ci vediamo in classe … >> e poi me ne andai da quello spogliatoio cercando di non farmi beccare dai bidelli. Dio, in che situazione mi ero messa! Forse stavo commettendo uno sbaglio, forse non dovevo lasciarmi andare alla passione e a quella attrazione fisica che stavo provando verso di lui … eppure quello sbaglio era il più eccitante che stavo provando … 

****

Continuai a mangiucchiare quella specie di patatina fritta mentre mi sedevo sul prato fuori dalla scuola con i miei due amici. Finalmente un po’ di pausa, la verifica di matematica dell’ora prima mi aveva scombussolata veramente. Certo, ero brava in essa, ma odiavo fare i calcoli anche perché non ci capivo niente . Quando ero tornata in classe avevo subito sentito gli occhi di Judith addosso e mi chiese il resoconto dettagliato di quello che era successo senza far tralasciare nulla. Dire che aveva urlato dalla gioia era poco. Tutti i ragazzi si erano girati compreso Andrea che la guardava come se era pazza per poi scoppiare a ridere. Avevo visto Mariah mordersi le labbra leggermente … arrabbiata e avevo subito temuto che aveva sentito tutto. Ripensai a quello che mi aveva detto Judith qualche settimana fa …

Lo sai che prima o poi glielo dovrai dire , vero?

Ed aveva ragione. Dovevo dire a Mariah che mi ero innamorata del suo ragazzo e che avevo cercato in tutti i modi di combattere contro questo. Alla fine però l’amore vinceva su tutto e aveva vinto su di me , sconfiggendomi. Dovevo dirglielo o sennò mi sarei ritrovata questo peso nel cuore , così mi alzai sotto lo sguardo confuso dei miei due amici.

<< Dove vai? >> mi chiese Simon tenendo stretta tra le sue braccia Judith che aveva il capo sulla sua spalla.

<< Devo parlare con Mariah e dirle tutto … non posso tenermi tutto dentro , è mia amica ancora >> sussurrai guardandomi le unghie laccate di celeste e vidi Judith sorridermi come a dirmi che si, avevo ragione. Così senza pensarci, mi diressi verso di lei che stava parlando seduta su un muretto con una ragazza e appena mi vide la sua espressione mutò radicalmente. Da sorridente e felice passò al serio e arrabbiato. Le sue labbra erano tirate in una linea dritta e i suoi occhi verdi erano inespressivi per me .

<< Possiamo parlare? >> le chiesi mordendomi le labbra nervosamente. La vidi sbuffare e poi scendere dal muretto dando un sonoro bacio alla sua amica che si dileguò lasciandoci sole con i nostri pensieri.

<< Parla >> mi disse annoiata , ma vedevo quanto era tesa, vedevo che era impaziente di sapere che cosa avrei dovuto dirle . Mi sentivo strana a dirlo ad alta voce eppure non so come trovai le parole e il fiato per dire quelle tre paroline …

<< Mi sono innamorata di lui >> e quando dissi quelle parole capì che era vero. Ormai mi ero innamorata di lui senza no e ma e non potevo farci niente. Mi era entrato dentro come un fulmine a ciel sereno destando i miei piani e scombinando la mia vita. Non ero riuscita a combattere questo forte sentimento per quanto esso era grande  e potente . Innamorata … ancora non potevo crederci. Amore … era amore quello che provavo per lui e non attrazione fisica. Avrei pensato che Mariah mi urlasse contro, si mettesse a piangere implorandomi di lasciarlo stare, ma invece la vidi sospirare  e sulle sue labbra comparve un sorriso. Un sorriso che da troppo tempo non vedevo , un sorriso … felice .

<< L’avevo capito , si vede da come lo guardi , da come ti imbamboli quando ti sorride .. >> mi disse sospirando ed io sbattei le palpebre confusa . Quindi …?

<< Non sei arrabbiata con me? >> chiesi confusa e lei scosse la testa mentre continuava a guardarsi la punta dei piedi.

<< Perché dovrei esserlo? Ari, ti sei innamorata e lui è innamorato di te non posso farci niente … >> mi spiegò ed io ebbi un tuffo al cuore …

Lui è innamorato di te ..

Non poteva essere vero, cioè era grammaticalmente impossibile , è storicamente impossibile , è matematicamente impossibile!

<< Io forse si, ma lui no .. >> sussurrai stringendomi nel cappotto e guardando Mariah che sospirò .

<< Ari quando è con me non fa che guardare te e basta, quando sorridi sorride anche lui e quando ti ha baciata per la prima volta aveva un fottuto sorrisetto sulle labbra che non sono riuscita a levarglielo per un giorno! >> mi disse sorridendomi ed io mi sentì ancora più confusa. Come faceva lei a sapere che alla festa ci eravamo baciati? Cioè io non glielo avevo detto e nemmeno lui e … Aggrottai le sopracciglia .

<< Ma .. te lo ha detto lui della festa? >> le chiesi e lei annuì.

<< Certo! Capisco che vuoi dire ... non eravamo veri e propri fidanzati. Lui con me ha cercato di dimenticarti, ma non c’è riuscito .. >> mi rispose e feci per dire qualcosa, ma la comparsa di una persona interruppe i miei pensieri mentali. Divenni immediatamente rossa quando i suoi occhi che poco prima mi avevano guardata con desiderio, si posarono su di me e rividi in essi tutta la scena facendomi avvampare inavvertitamente. E poi perché sorrideva sempre? Non sapeva che aveva un brutto effetto post infarto su di me?

<< Chi è innamorata? >> chiese lui sorridendo ancora , ma mi sembrò un sorrisetto forzato come se si stava trattenendo dal dire qualcosa. Mariah lo guardò e incominciò a ridere sotto i baffi. La cosa non mi tornava …

<< Mia … cugina! Si, mia cugina! >> sbottai improvvisamente io salvandomi in corner e vidi Mariah trattenersi dal ridere destando però l’attenzione del ragazzo che la guardò preoccupato.

<< Stai bene? >> le chiese corrucciando le labbra e lei annuì continuando a fissarmi come se voleva dirmi qualcosa. Eppure fatto stava che finalmente la mia amica era ritornata da me e che tutto andava per il meglio, fatto stava che qualcosa ero riuscita a salvare … ma sarei stata in grado di salvare il mio cuore dopo aver ricevuto  una delusione?

*****


Giovedì sera

Odiavo quando la sera decidevo di mettermi seduta sul divano con una vaschetta di gelato per poi non trovarmi a vedere niente in TV. La cosa buffa era che facevano sempre gli stessi soliti film noiosi e romantici. Ad esempio ripetevano una volta all’anno il Titanic e Dio, quando capitava quel giorno bisognava tenersi preparati alla monotona chiacchiera di Mariah sul film. Lei lo adorava e diciamo che sapeva a memoria anche tutta la canzone. Trascorrere la sera a guardare quel film e sentirle dire tutte le battute degli attori non aveva prezzo! Ormai io e Judith ci preparavamo con i nostri cuscini e ci mettevamo a dormire aspettando la fine del film, dove trovavamo la nostra amica in preda alle lacrime per la morte di Leonardo di Caprio, il bel Jack . Ma quella sera non avevamo programmato nulla e quindi mi ritrovavo da sola, sul divano con il mio pigiama bianco e una scatola di gelato in mano . Mamma era uscita per una cena di lavoro e rincasava tardi quindi avevo tutta la notte per me . Una delle solite serate noiose dove non si faceva niente. Mi ritrovai così inevitabilmente a pensare al mio compleanno, a quando avrei compiuto i 18 anni così tanto attesi. E mancavano due giorni e avevamo prenotato una saletta in discoteca solamente per me e gli invitati . Domani sarei dovuta andare a fare shopping con Judith in centro e nel pomeriggio a tagliare i capelli. E proprio mentre stavo per infilare il cucchiaio pieno di gelato in bocca, sentì il campanello suonare. Chi era a quest’ora che disturbava il mio … Ehm , no nessun momento . Così, sbuffando, andai ad aprire alla porta e appena vidi chi era la persona sulla soglia rimasi immobile con ormai il cuore che batteva forte. E arrossì quando il suo sguardo si posò sul mio pigiama veramente osceno e lo vidi fare un sorrisetto strano mentre le sue labbra si arricciavano teneramente.

<< Carino … >> mi disse facendomi cenno con la testa verso il mio abbigliamento  ed io mi sentì ancora più in imbarazzo. Maledetta me e maledetta mia madre che mi faceva comprare questi pigiami!

<< Come mai sei qui? >> chiesi mentre mi guardavo la punta dei piedi scalzi non riuscendo a tenere saldo il mio sguardo nel suo. Così vicino da poterlo toccare, così vicino che riusciva a scombussolarmi i sensi ugualmente …

<< Non avevo nulla da fare e sono passato qui . Ti dispiace? >> mi disse poi e io alzai lo sguardo incatenandolo nel suo e vedendo solo in quel momento quanto era .. preoccupato per quello che gli avrei detto. Non mi dispiaceva affatto che era passato.

Se solo sapessi quanto vorrei averti mi rideresti in faccia …

<< No, no! Entra >> dissi e mi scansai facendolo entrare e poi fece una cosa che non mi sarei mai aspettata. Si avvicinò a me e lentamente appoggiò le sue labbra sulle mie in un tenero bacio a fiori di labbra che mi fece perdere qualche battito. Oddio … si staccò appena e lo vidi guardarmi intensamente mentre un ghigno si dipingeva su quelle labbra perfette e curate. Le sue braccia mi circondarono automaticamente la vita stringendomi a lui ed io passai le braccia attorno al suo collo per stare più comoda.

<< Mi mancavi .. >> mi sussurrò dolcemente all’orecchio ed io sorrisi. Mi era mancato anche lui , mi era mancato averlo vicino, mi era mancato sentire il suo cuore vicino al mio e sentirmi piena e sazia di lui. Non ne avrei mai fatto a  meno nemmeno un secondo. Perfetto e dolce …

<< Sei bellissima anche con il pigiama con disegnate le mucche >> mi disse dandomi un leggero bacio sul naso in modo affettuoso ed io sorrisi arrossendo automaticamente. Perché era così dolce in quel momento? Avrei tanto voluto prolungare quel momento per sempre e solamente per noi due … ma non eravamo fidanzati né ci stavamo frequentando. E un dubbio mi sorse … Allora che cosa eravamo?

<< Non è vero Andri … Vado a finire il gelato >> dissi imbronciandomi e staccandomi da lui mentre lo sentivo ridacchiare. Andai a sedermi sul divano riprendendo in mano la vaschetta e continuando a mangiarne il contenuto sotto lo sguardo divertito di Andrea. Gli feci una linguaccia e continuai a guardare il film che non sapevo di che parlava. Stavo guardando lo schermo solamente per non guardare i suoi occhi, solamente per non saltargli addosso e mandare a l’aria tutti i buoni propositi di una buona serata tranquilla e senza pecche.

<< Vieni qui … >> mi sussurrò all’orecchio. Oddio, non mi ero nemmeno accorta che si era mosso e così sussultai a quel contatto finendo contro il suo petto caldo coperto da una sottile felpa . Mi sentì trascinare dalle sue braccia nel suo abbraccio caldo e mi rilassai stringendo i polpacci attorno ai suoi . Le sue labbra mi stavano regalando piccoli baci sul collo e qualche morso che mi facevano ridacchiare mentre mangiavo il gelato.  Mi sentivo bene nel suo abbraccio, nel suo calore sicuro … mi sentivo piena e questo non mi era mai successo. Solamente con lui provavo tutto ciò ed era per questo che non volevo farmelo scappare. Appoggiai la testa sulla sua spalla chiudendo gli occhi sentendo le palpebre pesanti e mi rilassai quando la sua mano incominciò a carezzarmi i capelli dolcemente donandomi qualche bacio qua e là . Un papà orso speciale , speciale perché mi aveva rubato il cuore , speciale perché era lui e basta . Non volevo lasciarlo, non volevo che partisse e che non potessi più vederlo. Non ce l’avrei fatta … non sarei riuscita a non vedere i suoi occhi verdi che mi davano tanto, mi sarebbero mancate le sue labbra , il suo sapore, il suo sorriso che mi illuminava le giornate rendendole piene di vita e splendore … Lo strinsi a me e capì che lui ora era con me e che non se ne stava ancora andando lasciandomi sola, lasciandoci soli … me e il mio cuore.

<< Rimani … >> un sussurro, un bacio e una stretta più forte come a dirmi che lui c’era e che non mi avrebbe lasciata ancora … Perché c’era quell’ancora a tormentarmi e ci sarebbe stato fino alla fine …

<< Non tornare a casa … >> un altro sussurro e sentì il suo corpo fremere inconsapevolmente. Aveva capito che non mi riferivo a quella sera, aveva capito che per me lui era troppo importante e che non mi sarebbe bastato .. Ma quando ormai ero nel mondo dei sogni sentì le sue parole ,o forse era solo un sogno, sussurrarmi : << Sei importante per me, più di quanto creda … ho paura di farti soffrire e quindi ti prego … non innamorarti di me … >> ma ormai era il mio cuore che rispondeva e in quel momento un suo sussurro, un suo dibattito lacerarono il mio corpo.

Ormai è troppo tardi, ormai sei diventato parte di me … ormai mi sono innamorata e non posso tornare indietro per quanto ho cercato di farlo …
 


** Angolo Autrice **

Ed eccoci arrivati al 12° capitolo! Qui vediamo un passionale Andrea che ormai non si frena più e una Arianna che ha capito veramente di essersi innamorata. Cosa succederà a questo amore un po' confuso? Lo scoprirete presto :D Rigrazio come sempre tutte quelle che hanno messo la mia storia tra le preferite , le seguite e le ricordate e anche un grazie a quelle che la stanno leggendo e basta e soprattuto un grazie alle ragazze che recensiscono :D Al prossimo capitolo *_*  Bacioni ...
SoFunny 
 
 
  
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