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Autore: shadowsdimples_    08/07/2011    1 recensioni
Hilary, normalissima ventottenne con origini italiane, si ritrova catapultata nel mondo dello star system. Ma non sarà questo a cambiarle la vita, ma bensì un incontro. Un incontro a dir poco meraviglioso... P.S.:E' la mia prima FF, siate clementi!! T.T
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ok, allora, vi dico subito che il titolo del capitolo dice tutto: Qualche guaio. In realtà non saranno guai, ma una serie di eventi e coincidenze che porteranno a un grosso casino :P Bene, ho detto anche troppo, buona lettura, e buon casino ;D

Ila.

O.S.T Requiem for a dream. http://www.youtube.com/watch?v=zE-rD8vcY4U ) ) )))   


Talinn, Estonia, 8.07 AM

Hilary*


Prendere il volo delle cinque era stata un'idea grandiosa. Adesso morivamo tutti di sonno, ma almeno avevamo più tempo per il sound check e per rilassarci. E magari per recuperare anche qualche ora di sonno perduta durante le ore turbolente del volo... Gli altri erano già scesi dall'aereo, erano tutti a fare il check-in e a fare autografi a destra e manca. Jared si stava lentamente riprendendo e, non ci crederete mai, voleva cambiare di nuovo pettinatura. Si, voleva tornare al castano. Scossi la testa ripensando alla quasi-discussione che avevamo avuto perchè io non volevo che cambiasse di nuovo colore dei capelli.

"Andiamo, Jared, sono appena sei mesi che hai la Pomhawk!"
"Appunto! Voglio cambiare!" Lo guardai male. "No, voglio solo cambiare i capelli, non ho bisogno di una nuova ragazza"
"Ah, beh, mi facevo qualche domandina se fosse stato così." Mi girai, incrociando le braccia al petto.
"Perchè non vuoi che mi tinga di nuovo i capelli?", chiese abbracciandomi da dietro.
"Primo: la Pomhawk è stupenda. Devi tornare a un castano smunto e neanche naturale per cosa? Secondo: ti cadranno i capelli tra un po'" Sbarrò gli occhi all'ultima affermazione.
"Eh?! A me non cadranno mai i capelli." Si allontanò e mi guardò con aria tipo da io-sono-io-e-tu-non-sei-un-cazzo. Ridacchiai.
"E' inutile che mi guardi così. Se ti tingi i capelli ti picchierò."
"Ok. Chiedo a Emma di prenotare..." Choc.


Perchè così malinconica? Ecco qua cos'è successo. Mentre tutti gli altri erano andati in albergo, io avevo deciso di andare un po' in giro da sola. Beh, relativamente sola. Dietro di me c'era Kris che controllava tutti minacciosamente. Era abbastanza discreto, oltretutto: se io mi fermavo davanti a una vetrina, lui restava a un paio di metri di distanza. Dovessero paparazzarci come fidanzati... Ci mancava solo quello. Cazzo se faceva freddo in Estonia. Aveva appena piovuto e tirava un vento cane, però proprio non mi andava di starmene rintanata in albergo. Il BB mi vibrò. Lo presi e non mi accorsi che una macchina stava girando per entrare nella via dove dovevo attraversare. Prese la curva troppo stretta ed eravamo a dieci centimetri di distanza. Mi sentii prendere con forza dietro le spalle e tirare da una parte. La macchina passò proprio dove dieci secondi prima c'ero io. Stavo per tirare giù una bestemmia di quelle fatte bene nel vedere che il guidatore era concentratissimo nella scrittura di un SMS. Sbuffai. Mi resi conto solo dopo che ero tra le braccia di Kris, di nuovo con la bocca a un centimetro dalla sua.
"Tutto bene?" Sentivo il suo respiro caldo sulle mie labbra fredde.
"S-si..." Si stava avvicinando o era un'allucinazione? No, cazzo, non era possibile.
"No Kri..." E non finii, perchè le nostre labbra erano attaccate. Pregavo Dio che nessun paparazzo fosse in giro a farsi i cazzacci degli altri. Le mie mani erano sui suoi bicipiti ultramuscolosi, mentre le sue erano ancora sulle mie spalle. Cavolo, come erano morbide le sue labbra. Che cazzo stavo facendo?! Io amavo Jared, non lui! Spalancai gli occhi e mi allontanai dandogli uno schiaffo. Porca puttana eva becera, tutti ci guardavano.
"Che cazzo fai, Kris?!"
"Scusa... Non so davvero che cosa mi sia preso..."
"Nemmeno io, sai?!"
"Mi dispiace..." Lo presi per il braccio e lo portai dietro l'angolo, decisamente meno affollato della strada dove era accaduto il tutto.
"Senti, io non so come lavoravi con Naomi Campbell, ma se il tuo intento è portarmi a letto, beh, sappi che non ci riuscirai facilmente!"
"Ti ho già detto..." Alzai una mano per zittirlo. Era almeno tre volte me, quel ragazzo, in condizioni normali non avrei mai osato sfidarlo, ma adesso non me ne fregava niente. Mi metteva una mano addosso? Grasso che cola se non l'ho denunciato.
"Silenzio! Non voglio sentire niente.", sibilai. "Che una cosa del genere non capiti più, sono stata chiara?" Annuì. Mi girai e tornai sulla via principale, seguita da Kris. Sentii chiaramente il suono di svariate macchine fotografiche che scattavano. Guardai alla mia sinistra: dall'altra parte della strada c'erano una decina di paparazzi che scattavano foto a raffica. Gli occhi mi si riempirono di lacrime. Perchè, perchè, perchè?! Mi portai le mani agli occhi per coprirmi.
Non riuscivo a farmi altra domanda: perchè? Perchè quando trovavo la felicità qualcuno o qualcosa doveva distruggermela. Sentii ilbraccio di Kris cingermi per le spalle e cercare di portarmi via. Rimasi ferma, all'inizio. Poi con uno schiaffo mi tolsi il braccio di Kris da dosso e me ne tornai verso l'albergo a passo da granatiere. Kris faceva quasi fatica a venirmi dietro. Entrai nell'albergo incazzata come una iena a digiuno da un mese. Quasi non mi accorsi che c'erano tutti i ragazzi seduti sulle poltroncine e sui divani davanti al televisore, impostato sul canale della CNN.
"Hilary?", mi sentii chiamare da Kris. Non lo ascoltai, ne tantomeno mi fermai. Entrai nel corridoio poi, quando fui certa di non essere vista da nessuno, iniziai a correre. Avevo la chiave della camera in tasca, quando ci arrivai davanti la aprii con le mani tremanti. Chiusi a chiave e mi appoggiai alla porta, scivolando a terra singhiozzando. Io non volevo rinunciare a Jared. Ma, dannazione, perchè non mi ero staccata subito, invece di stare al bacio per una frazione di secondo?! Il cuore batteva troppo velocemente, come quando mi capitava di fare qualcosa che non dovevo fare. E cazzo se non dovevo assolutamente baciare Kris... Poco dopo, sentii qualcuno bussare alla porta.
"Hilary?" Jared. No, no, no... Tutti tranne lui... Provò ad aprire la porta, invano.
"Hilary, apri la porta, per favore." Mi alzai, ma non aprii. Mi tolsi la giacca e la buttai sul letto. Jared bussò ancora.
"Guarda che se non apri io resto qua fuori."
"Va' via, Jared...", fu l'unica cosa che riuscii a dire.
"Beh, almeno mi hai parlato.. Che succede?" Mi appoggiai alla porta con i pugni chiusi e la fronte sul legno fresco.
"Jared, ti prego... Lasciami sola..." Sospirò talmente forte che lo sentii attraverso la porta chiusa.
"Va bene. Tornerò più tardi." Si, aveva ragione. Più tardi, a mente fredda e lucida sicuramente gli avrei potuto parlare. Per prima cosa, mi spogliai e una bella doccia ghiacciata non me la levava nessuno. Quando uscii, avevo gli occhi rossi da far spavento, la matita e il rimmel mi erano colati in maniera assurda su tutta la faccia. Mi passai l'aciugamano sul viso, macchiandolo di nero. Mi misi una maglietta larghissima e dei pantaloncini. Avevo bisogno di pensare: pensare uguale sigarette. Presi una sigaretta e la accesi, senza curarmi del freddo e del fatto che il fumo potesse entrare in camera ed appestare tutto. Come facevo, come facevo?! Come potevo dirlo a Jared?! Lui si fidava di me, e io avevo tradito la sua fiducia.
L'avevo tradito...
La realtà si abbattè su di me inesorabilmente e irreparabilmente. Mi sentii vacillare, come quel giorno di tanti anni fa... Avevo speso tutte le mie energie per nascondere quel passato inutile e pieno di sofferenze a me stessa. Iniziai a camminare avanti e indietro freneticamente. In condizioni normali mi sarei fermata perchè avevo il fiato corto, ma quella non era una situazione normale. Spensi la terza sigaretta nel posa cenere e tornai nella stanza. Mi accorsi che qualcuno stava bussando alla porta.
"Hilary?" Ambra. Corsi ad aprirle la porta.
"Ambra!" La abbracciai come se non la vedessi da anni e anni.
"Hil? Tutto bene? Che è successo?" Mi scostò leggermente e mi guardò negli occhi, prendendomi il viso tra le mani. "Perchè hai gli occhi così rossi?"
"Vieni." La portai nella suite e chiusi a chiave la porta.
"Che succede?"
"Ho fatto un casino..." Perchè continuavo ad addossarmi la colpa?! Non era colpa mia, porca troia! Era colpa di Kris! Lui mi aveva baciata!
"Che hai combinato?" Mi desetti sul letto. Ambra mi venne vicino e mi cinse le spalle con un braccio. Scoppiai a piangerle sulla spalla.
"Ambra..."
"Hil, stai tranquilla, dimmi che è successo..."
"Un casino, un casino!", gridai alzandomi di nuovo. Ambra anche si alzò.
"Che casino?"
"Eravamo in giro, io e Kris. Una macchina che non avevo visto aveva preso una curva troppo stretta e mi stava per investire. Kris mi ha preso al volo, ma poi mi ha baciata..."
"Oh, merda..." Era scioccata. Cadde seduta sul letto di nuovo.
"Sono nella merda, nella merda..." Continuai a camminare avanti e indietro.
"Tu l'hai baciato?"
"Cosa? No! Cioè, l'ho spinto via..."
"E allora dov'è il problema?!", fece lei ovvia allargando le braccia.
"Il problema sta nel fatto che decine di paparazzi e ficcanaso vari hanno fotografato tutto, e sai che cavolo ci sarà sui giornali per le prossime settimane?!"
"Hilary... Ti conviene dirlo a Jared..."
"Cosa?! Sei impazzita?!"
"No, sono Ambra! E fidati, è meglio che glielo dici tu, piuttosto che lo venga a sapere dai giornali" In effetti non aveva tutti i torti.
"Ma..." Ma?
"Ma cosa?! Pensi che Jared si sentirebbe meglio se venisse a sapere dai paparazzi che tu hai baciato Kris?!"
"Lui ha baciato me! Io gli ho pure dato un schiaffo!" Continuai a camminare avanti e indietro, per sciogliere la tensione che si era accumulata davvero troppo facilmente dentro di me.
"Meglio! Ascoltami." Si alz e mi fermò, prendendomi per le spalle e costringendomi a guardarla negli occhi. "Adesso vado a chiamare Jared e tu gli spiegherai la situazione. Ok? Se non dovesse capire, ci parleremo io e Shannon."
"Glielo dirai?"
"Ehi, sei quasi sua cognata!" Annuii mordicchiandomi l'unghia dell'indice. Annuiì soddisfatta e uscì. Mi sedetti a terra, aspettando che arrivasse Jared. La porta si aprì una decina di minuti dopo e comparve Jared, con un'espressione indecifrabile sul viso.
"Che è successo?"
"Kris mi ha baciata."




Sono crudele, lo ammetto, ma dovrò pur scrivere qualcosa nella seconda parte no? :D Aspetto tante recensioni ^^
Ila.

   
 
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