E' forte, sicuro, rilassante.
E' tensione, paura, allegria.
E quello che c'è dopo è sempre inaspettato e sorprendente.
Potrebbe essere qualsiasi cosa, a rompere il silenzio.
Spesso si spera sia il suono di una chitarra,
ma può essere anche qualcosa di terribile.
Un urlo. Uno sparo.
Non c'è niente di meglio del silenzio, e del suono che produce.
Perché potrebbe essere che dopo quel lungo silenzio,
magari nato dal forte dolore,
ci sia qualcosa di meraviglioso che non ti saresti mai sognato di vivere.
Qualcosa di magico, di reale.
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