Capitolo 2: La pagherai

L'oscurità aveva preso il sopravvento sul chiarore del cielo mattutino.
Nel porto, uno strano rumore fermò un uomo, che stava scaricando della merce da alcune navi mercantili.
Esso proveniva da uno dei magazzini abbandonati.
Si avvicinò e per poco non ci rimaneva secco: la porta si aprì da sola ed un fruscio lo stuzzicò facendogli venire la pelle d'oca.
-C'è qualcuno?- chiese addentrandosi nel deposito. Sentì qualcosa accarezzargli le gambe ed una cantilena rimbombava nel magazzino. Indietreggiò spaventato ed andò a sbattere contro qualcosa. Si voltò: davanti a lui vi era un uomo con il volto avvolto nel buio...
Sbiancò ancora di più quando notò i forellini che tempestavano quella figura. Corse via dal magazzino in tutta fretta, sperando che quella figura non lo seguisse. Si voltò per cercare di confermare la sua ipotesi. Davanti a lui vide una splendida fanciulla. Le sorrise e le si avvicinò.
- Cosa ci fa una bella ragazza in giro a quest'ora della notte e per di più tutta sola?- le chiese quando ormai le era distante di solo un metro.
Lei non rispose. Gli si avvicinò ancora di più e, quando fu così vicina da permettergli di sentire il proprio fiato sul collo, gli diede un pugno allo stomaco.
- Questo è per ricordarti di starmi lontano!- gli disse- Mentre questo...- le partì una ginocchiata diretta alle parti basse dell'uomo-...questo è per fare in modo che tu non dica di avermi visto. In caso contrario passerò a questo...- estrasse la pistola e sparò un colpo. Il proiettile sfiorò l'orecchio dell'uomo- la prossima volta non sbaglierò mira!- disse lei soffiando sulla canna fumante. L'uomo annuì e se la diede a gambe.

Rientrò nel deposito. Un gatto le fece le fusa. Lei lo prese in braccio.
- Che carino che sei!- disse accarezzandolo. Il micio miagolò.
Accese la luce nel magazzino. Alle pareti erano attaccate degli ingrandimenti; vi erano anche sagome ad altezza reale: tutti raffiguravano Ryo Saeba.
Posò il gatto a terra e si avvicinò ad una delle sagome con passo deciso. Iniziò ad accarezzarle il torace.
- Da quanto tempo, vero?- disse con voce suadente- Sono scappata da quel posto! So che non dovevo ma, mi mancavi...- asserì con voce innocente.- Mi mancava la tua voce, il tuo respiro, il tuo modo di fare...- la voce divenne malinconica.- Ti ricordi quando mi sussurravi che mi amavi, che senza di me non potevi stare? Ebbene, eccomi!- il suo sguardo si posò su di una foto che ritraeva una giovane donna dei capelli castano ramati, gli occhi nocciola ed un dolcissimo sorriso. Il sangue le salì al cervello.-Sono tornata, si, ma tu...-iniziò ad alterarsi- Tu..mi hai rimpiazzata con quella SCIACQUETTA...quella GATTAMORTA della Makimura...- gli occhi si ridussero a piccole fessure.- LA DEVI PAGARE!- urlò con tutto il fiato che aveva in gola.- Si, me la pagherai...-.
Uno sparo irruppe nella notte silenziosa.


A/N: Grazie mille a shiroganegirl ♥ Molto presto si capirà un po' di più XD